Una domenica indimenticabile - I parte

di
genere
incesti

Ti ritrovi, senza volere, a dover fronteggiare delle situazioni a cui non sei preparato, che non potevi prevedere e che ti mettono davanti alla cruda realtà della vita

Quella che vi racconto è una confessione di un uomo maturo, per bene, morigerato, schivo, riservato che, in un momento particolare della sua vita, causa improvvisa separazione, ha alterato tutto l’equilibrio psicofisico costruito lentamente in tanti anni.

I fatti risalgono ai primi mesi dalla separazione, periodo estivo, in cui, per la prima volta, si trovava a passare le ferie da solo nella sua bellissima casa estiva situata in una località di mare molto conosciuta.

Quella era la residenza estiva dove passavano le giornate tra amici e parenti, tra un tuffo in piscina ed una gita in barca. Le feste notturne ed sole preso nelle terrazze a strapiombo sul mare. Quelle delle notti in jacuzzi a chiacchierare e, spesso, a scopare.

Ma veniamo alla confessione più che al racconto.


Era una domenica, lui, era solo alla casa al mare, triste, immerso nei ricordi del passato, malinconico. Aveva appena ricevuto la richiesta di separazione dalla moglie con cui aveva vissuto per più di 15 anni assieme, tra alti e bassi, tradimenti mai svelati ma con un legame sentimentale che sembrava indissolubile.

In famiglia erano tutti un po’ preoccupati della salute psichica di Mario, sopratutto la sorella Elena e le nipoti Valentina e Gaia, a cui era molto legato:

Ore 11.30

Squilla il telefono - Gaia - (22enne bella come il sole, allegra, premurosa, bassina e curvy, moretta dagli occhi da cerbiatta)

- pronto?
- zio!!!
- dimmi Gaia
- dove stai?
- sono alla casa al mare
- ahhh ma sei solo?
- certo, con chi vuoi che stia???
- che ne so, ormai sei single… (risata maliziosa)
- dai Gaia, non prendermi in giro, dimmi
- (risatina) senti zio, sono qui vicino casa tua con una mia amica, siamo venute a farci un bagno ma le spiagge sono piene e pensavo se possiamo stare un po’ da te in piscina.
- come siete venute?
- con lo scooter
- ahh okok, va bene, certo, venite pure
- grazieeeee zietto mioooo, ti adoro… arriviamo


Ecco, il momento in cui sei talmente giù, sembra che la vita ce l’abbia con te, ti senti solo, sconsolato, incompreso, ti senti talmente triste che anche una giornata di sole, estiva e gestiva ti sembra grigia e funesta che… improvvisamente, può svoltare, senza volerlo, senza preavviso

Pensò
Che palle, pure con l’amica, non sono nelle condizioni di volere compagnia e poi di due ragazzine esuberanti… ok, dai, non potevo dirle di no, sarebbe sembrato scortese e, poi, Elena è così preoccupata per la mia condizione di separato, anche le mie nipoti lo sono… ok dai, magari meglio così …

Pochi minuti più tardi il citofono suonò

- Gaia?
- Si
- ok, ti apro il cancello, metti pure il motorino dentro
- va bene

Pochi minuti più tardi

- zioooo, come stai??? Tutto bene? Come va la vita da single??? (Occhiolino e risata sarcastica) Ti presento Chiara, ma te ricordi? Alla mia festa dei 18. La figlia dell’amica di mamma, Teresa!!!

Non ricordavo bene, era passato troppo tempo e , spesso, queste ragazzine sono irriconoscibili anche a distanza di poche settimane. Anche Gaia era molto cambiata, ora sembrava già molto più grande e matura per la sua età, ai 18, per l’appunto, sembrava ancora una bambina.
Chiara, figlia di Teresa, una amica storica di mia sorella, non la vedevo spesso, infatti l’ultima volta era stato proprio alla festa dei 18 di Gaia

- eh, si, ma ormai siete talmente cresciute, piacere Chiara, ci le sta la mamma???
- salve, mamma ??? Bene bene, di lei ricordo tutto di quella serata alla festa.
- ah si???
- si, un bell’uomo come lei non resta inosservato

Eppure mi son sempre reputato un uomo completamente senza charme e di passare inosservato per le mie caratteristiche caratteriali

- bene, accomodatevi. Gaia fai tu , tanto sei la padrona
- Sisi , andiamo nella solita stanza, mettiamo li le nostre cose
- bene, intanto preparo qualcosa da mangiare
- ma no zio, non scomodarti

Le due, sculettando, entrarono in casa. Chiara seguiva Gaia…
Nonostante la mia poca propensione, non potei non notare il fisichetto asciutto di Chiara che contrastava con il suo seno enorme a forma di pera, a stento contenuti nella canotta bianca da cui si notava la grande aureola ed il capezzolo, culetto stretto da uno shorts minimal di jeans ed ai piedi, bellissimi encuratissimi, delle stilose hawaianas

Cazzo, pensai, cresciuta bene la figlia di Teresa, che ricordavo, quando lei è mia sorella passavano intere giornate, a casa nostra quando, universitarie, studiavano legge.
Bella figa anche lei, il mio primo sogno erotico, le prime seghe me le son fatte pensando a lei. Ricordo ancora quel pomeriggio che, rientrando prima dal corso di nuoto, sentii dei lamenti provenire dalla camera di Elena. Mi avvicinai lentamente senza far rumore e stando attendo di non essere visto. I nostri erano spesso fuori per impegni di lavoro e passavamo intere settimane da soli. Mi avvicinai alla porta che era aperta e dallo specchio che stava in camera di fronte al letto, potei vedere Elenza leccata da Chiara. Potevo vedere il culo di Chiara, in ginocchio sul letto con il viso affondato tra le cosce aperte di Elena, che si muoveva lentamente e sinuosamente al ritmo delle sue leccate. Inoltre, notavo che si aiutava con le dita a far godere mia sorella che, con le mani sul seno, ansimava forte dal piacere procurato da quella intensa leccata.

Nel mentre ripensavo a quella scena, guardando il culo di Chiara schiappettare fiera verso la stanza da letto, vi confesso mi accorsi che, inconsapevolmente, mi si fece un gran bozzo davanti. Indossavo un bel costume boxer bianco della Sunday abbastanza stretto, per cui si notava molto quell’inopportuno gonfiore, frutto più del ricordo di quella lesbicata della mamma che dello sculettare della figlia.

Mentre ero in cucina a preparare un veloce e fresco brunch a base di salmone, avocado, insalata e frutta fresca mi sento abbracciare di spalle…

- ehehehe, non è che ci diventi un cuoco alla Gracco??? Mamma si preoccupa sempre. Chissà se mangia, chissà se si cucina, chissà se si sa fare le lavatrici… e noi la sfottiamo… dai mamma, è un uomo maturo… e lei, si vede che non lo conoscete quanto me e fa un sospiro

Vero, quelle parole erano tanto vere come erano vere quelle tette compresse sulla mia schiena, tanto da sentirne i capezzoli, duri e sporgenti, penetrare nella mia carne

- eh, si, mamma mi conosce bene ma, come si dice, di necessità virtù…

L’abbraccio si allentò permettendomi di divincolarmi da quel abbraccio che complicava la situazione.

Sarà stato complice il lungo periodo di astinenza sessuale, sarà stata la mia fantasia, ma, sentivo di essere abbastanza sensibile ed eccitato.
Un po’ turbato da quell’erezione improvvisa ed incontrollata, mi sentivo un tantino agitato e preoccupato di non trovarmi in una situazione imbarazzante dove, ahimè, potevo avere un’altra erezione e non poterla nascondere. Cosa sarebbe successo??? cosa avrebbero pensato??? E soprattutto, mia nipote, come avrebbe reagito???

Cercai di controllare le mie emozioni, reagendo , forse, in modo poco naturale, ma il peggio doveva ancora venire

Mi girai bruscamente per divincolarmi dalla morsa dell’abbraccio, il braccio urtó forte il seno di Gaia spostandole, seppur di poco ma quel tanto che bastava per scoprirle il capezzolo dal triangolino striminzito del bikini che indossava

Le fissai il seno per alcuni interminabili secondi
Lei, dapprima non aveva realizzato di aver mezzo seno di fuori, mi sorrise, ma, vedendo il mio sguardo e la mia espressione, si guardò il seno, e, con un rapido movimento, riportò il costume ed il capezzolo nella sede più appropriata

- ops, scusami Gaia!!!
- Tranquillo, ecco sistemato

Era davanti a me con quel costumino bikini nero davvero minimal, triangolo stretto avanti a coprire a malapena la vulva, laccetti laterali infiocchettati a mantenere su i due triangoli e sopra, uguale, praticamente nuda!!!

Gaia è una tipina molto attraente, bassina curvy, non proprio magra ma nemmeno grassa. Soda come una scultura marmorea, seno sodo ed abbondate, fianchi un po’ larghi ma sexy, culo grosso e sodo, coscia non proprio longilinea ma soda, polpaccio ben proporzionato e caviglia stretta e dei piedini da wow!!!
Occhioni da cerbiatta dolce ma intensi e sensuali
Non so cosa mi era preso, ma quella visione mi aveva messo nella condizione di vedere mia nipote con altri occhi e che da li in poi, inevitabilmente, calamitava la mia morbosa attenzione

Il mio sesso non aveva più pace, sembrava animato di vita propria, non ne avevo più il controllo, si ingrossava e si mosciava contro la mia volontà e , anzi, più cercavo di contrastarne gli effetti e più sembrava di assumere un atteggiamento anarchico

- Chiara?

Replicai subito per stemperare il mio imbarazzo e distogliere la mia attenzione

- è in bagno. Ma dimmi zio, ma la mamma di Chiara mi parla spesso di te, mi chiede come stai, soprattutto da che ha saputo da mamma della tua separazione
- Si??? Beh, anni fa era sempre a casa nostra, spesso, quando i nonni erano in giro per il mondo, tua mamma la faceva dormire a casa.
- Si, lo so, sono molto amiche, come me e Chiara e sono contentissime

Pensai
Chissà se anche le figlie, come le mamme, hanno lo stesso loro rapporto… carnale. Magari lo immagineranno e, ancora oggi, si lasceranno ai piaceri della carne immaginando le figlie fare lo stesso

E mentre facevo questo pensiero vidi apparire Chiara

Costume intero nero, magra, con due tettone enormi in grande evidenza, capelli lunghi castano chiaro con mesce di sole, anche lei con dei piedini da sballo, curatissimi. Un bel sorriso, occhi intensi e sguardo da femme fatale. Che figaaaa

Il cazzo mi si stava gonfiando di brutto e per anticiparne l’effetto nei boxer

- scusate, vado un attimo in bagno, voi andate pure in piscina. Poi ci penso io a portare da mangiare fuori.

Le due si dietero una occhiata di intesa, sorrisero maliziosamente, vidi Chiara indicare a Gaia di guardarmi …

Ero imbarazzatissimo, non sapevo se indicasse il bozzo evidente o magari altro. Corsi in bagno, avevo il cazzo durissimo, mi pulsava forte, abbassi i boxer e mi balzò fuori a mo di molletta. Pulsava con la cappella, circoncisa, gonfia e fiera, l’asta era durissima, stava su da solo come non accadeva da tempo.

E ora? Pensai - che faccio??? Non mi resta che fare una cosa, segarmi

Lo strinsi alla base ed iniziai Ada andare su e giù lentamente con la mano e nel mentre inziavo a farmi la pugnetta pensai - ma tu guarda come mi sono ridotto, sembro un vecchio porco segaiolo, ma, allo stesso momento, le immagini delle due ragazze e della loro fisicità mi eccitavano al punto che il ritmo della mano aumentava…
Presi subito a segarmi con più vigore e, mugolando ed ansimando, la velocità aumentava, il ritmo era diventato veloce, il rumore della mano sulla pelle era sordo…

- zio??? Tutto bene??? Stai bene???

Cazzo cazzo cazzo

- che hai?
- niente niente, tutto bene!!!

Dovetti interrompere la sega nel momento topico… ero quasi pronto a schizzare, dovetti interrompere bruscamente… sentii un brivido di vergogna, a momenti svenivo dall’emozione di essere stato scoperto a masturbarmi da mia nipote e dall’amica. Che figura di merda

Il cazzo mi sì mosciò subito

- ok, scusa ma sentivo che ti lamentavi e mi sono preoccupata, vado in piscina
- Nono, tutto ok

Mi ricomposi ed uscii dal bagno e mi avviai mesto in cucina
Preparai tutto su un vassoio e, pensando ad una scusa, feci un gran respiro ed uscii

- eccolo, mi hai fatto prendere un gran spavento, ero andata a prendere le asciugamani e ho sentito che ti lamentavi
- Tutto bene? Gaia era spaventatissima e ha agitato anche me

Che figuraccia, chissà se non hanno immaginato che mi stessi masturbando e ora mi stavano perculando, complici

Magari Gaia le aveva detto che mi aveva sentito segarmi e ora si divertivano alle mie spalle, pensando che sono un vecchio porco segaiolo

- nono, tutto bene, ma, scusa, cosa hai sentito?

Cambiai strategia sul momento, pensai, meglio attaccare che stare sulla difensiva, sperando di ribaltare la situazione a mio favore

E, nel frattempo, sistemando da mangiare cercai di non avere il contatto visivo diretto

- mi è sembrato di sentire che ti lamentavi, però, in effetti, magari mi sono sbagliata
- Beh, può essere
- Si, scusa, sono stata un po’ indiscreta, lo ammetto. Scusa

Le due si guardano sottecchi e quasi d’intesa cambiarono discorso, cercando di portare l’attenzione ancora su di me. Era evidente che Gaia non aveva mangiato la foglia ed aveva capito benissimo cosa stessi facendo, ma mi restava ancora il dubbio

- Gaia fa sempre così, non si fa mai gli affari suoi… (risata)
- Scema, sono andata a prendere le asciugamani in camera e son passata davanti alla porta del bagno, tutto qui
- Ehh vabbè

Interruppi quella discussione

- dai mangiamo
- Zio ma da bere???
- Ah si, che stupido, ho dimenticato… preferite acqua? Gasata o liscia???
- Acqua???
- Ho anche della coca cola
- Solo???

Le due se la ridevano complici

- zio non hai del vino??? A noi piace prosecchinooooo???
- Ah, prosecco… si, che scemo!!! Vado

Andai in cucina, ho sempre del prosecco, 2/3 bottiglie sempre in frigo pronte per ogni occasione, presi una bottiglia e 2 flûte

- e tu??? Non brindi con noi???
- Sono astemio???

Risate

- ah, si!!! scusa, dimenticavo le tue virtù. Pensa che la mamma mi dice che avresti fatto una gran carriera ecclesiale se solo nonno fosse stato d’accordo con nonna a mandarti in seminario

Risate d’intensa
Decisamente le due stronzette stavano prendendomi in giro

- si??? Gianni, davvero volevi entrare in seminario???
- È una vecchia storia!!!
- Meno male che non sei diventato prete zio… sai che noia, e poi, come avresti fatto col celibato???

Risate

- Gaia, risponde Chiara, esiste la masturbazione!!! No???

Risate maliziose!!!

Era evidente che si stavano divertendo a prendermi per il culo

- vero Chiara, (risata)
- ohiiii, ma non vi sembra di esagerare??? E poi la mia era una vera vocazione (attaccai deciso per farle capire che non ci stavo a farmi prendere per il culo da due mocciose, anche se, come fosse che avevano capito, mi fossi masturbato nel mio cesso a casa mia). E poi, che c’entra il celibato??? E la masturbazione, perché??? Voi non lo fate??? È una cosa del tutto normale, no???

Quella mia reazione le prese alla sorpresa. Erano un po’ interdette e si guardavano come per dire… e ora???
E, capendo la loro momentanea difficoltà diedi il colpo finale

- magari, Gaia, non mi stavo sentendo male prima ma, semplicemente, quel che hai origliato, ero io che mi masturbavo, non potrebbe essere???

Avevo ribaltato completamente la situazione ed il pallino era nelle mie mani

- ecco , si zio, scusa, magari si
- Bene, discorso chiuso
- Scusa, non volevo essere…
- Chiuso

Chiara, in evidente imbarazzo

- si, Gaia, tuo zio ha ragione!!! Sono cose sue.
- Chiuso, ok??? Ora brindiamo
- Ci accompagni al brindisi???
- Si, ok
- A noi
- A noi
- A noi

Mangiammo conversando del più e del meno… bevvero tanto, ma tanto tanto mi ringraziavano per averle accolte a casa e che le avevo salvato la giornata che altrimenti sarebbe finita ancor prima di cominciare perché tutti gli stabilimenti erano full e nemmeno nella libera spiaggia c’era posto.
Pareva che le cose si fossero calmate anche se, le due, fisicamente, mi attizzavano e parecchio, e, quindi, mantenni un atteggiamento d’attacco perché capii che, nonostante tutto, erano delle ragazzine senza troppa esperienza, stronzette ma pur sempre delle giovani un po’ sprovvedute nonostante volessero dar vedere il contrario. Non cercai più di nascondere le mie erezioni ma, allo stesso tempo, seppur facendo dei complimenti, a volte anche molto espliciti, tenevo un in mano la situazione.

I loro freni inibitori sembravano allentarsi sempre più, le occhiate di Chiara cadevano sempre più su di me, sul mio corpo, sui miei pettorali e sempre più in basso a fissare la forma del mio sesso che riempiva il costume, che, anche se non del tutto duro, gonfiava la patta.

Intanto, mentre prendevano il sole, le guardavo con attenzione e iniziai a notare meglio ogni particolare dei loro corpi e che mi facevano impazzire del tipo, colore dello smalto dei piedi e delle mani, la loro forma, in particolare i piedi di Chiara, mi piacevano molto per forma e proporzioni, notai che aveva un muro tra le cosce, sdraiata con le gambe piegate e un po’ allargate, le potevo notare l’interno coscia fino alla figa, che faceva muro tra le cosce e poi, quelle tettone enormi a forma di pera mi eccitavano tantissimo

Gaia, si era addormentata a pancia in giù, le guardavo il suo culo in bella mostra col costume infilato tra le chiappie e le piante dei piedi

Devo dire che lo spettacolo era davvero molto eccitante ed ebbi l’ennesima e poderosa erezione, mi infilai una mano nel boxer per sistemare meglio l’ arnese che premeva forte formando una specie di cono, feci in modo che il cazzo piegasse verso il lato destro evidenziato tutta la sua forma e natura

Chiara, che continuava a darmi occhiate, pose attenzione con lo sguardo alle dimensioni del mio sesso e mi sorrise facendo attenzione che Gaia non la notasse, dormiva e con fare felino mi si avvicina sedendosi sul mio lettino e mi fa

- Dimmi, stamattina, quando Gaia pensava che ti lamentavi in bagno ti stavi masturbando???

La domanda mi sorprese, ma non più di tanto, era evidentemente ubriaca ed il suo interesse nei miei confronti era ben evidente.

- Si
- Mmmmmm… lo aveva immaginato ma quando Gaia mi ha detto che sentiva che ti stessi segando, le ho detto che non eri il tipo ma quando sei scappato in bagno avevo notato che lo avevi bello duro.
- Eh!!!!
- E sei venuto?
- No
- Ah ecco, ho notato che ti viene sempre duro
- Si, è duro
- Vedo
- Si

Quella conversazione poteva prendere due strade e segnare il resto della giornata, stava a me, nelle mie mani il decidere quale delle due imboccare

La mia razionalità, il mio senso del dovere, la mia moralità mi suggerivano di non andare oltre ma, la mia parte meno razionale, quella istintiva, quella maschile, che era in astinenza sessuale già da molto tempo mi spingeva oltre…
Era una occasione irripetibile

- Ti vorrresti masturbare, vero? Mi ecciterebbe vedertelo fare

Uhm, pensai, che spudorata, come la mamma… istintivamente risposi

- Qui???
- Perché no, tanto Gaia dorme, le fa sempre questo effetto quando beve troppo. Dai, escilo sono troppo curiosa di vederlo

Non me lo feci dire due volte, ero troppo arrapato ed eccitato e l’idea di uscirlo era troppo forte, non capivo più nulla, sembravo entrato in un’altra dimensione che distorceva la percezione della realtà. Chiara, bona, bella, che mi chiedeva di vedere il cazzo, di un uomo maturo… uscii dal boxer durissimo a molla

- Dio santo, Gianni

Una smorfia tra il sorpreso ed il compiaciuto disegno il volto di Chiara che nel dire quella frase si portava una mano alla bocca strabuzzando gli occhi

- Cosa?
- È enorme
- Si, è grosso
- Vedo ed anche durissimo ma… incredibile, Dio mio… stupendo
- Grazie, si è molto duro sai, è da molto che…
- Quanto molto
- Molto molto

Ormai il suo sguardo era tutto per il mio enorme sesso che, fiero, pulsava, il sole lo avvolgeva del suo calore. Era una piacevole sensazione lo stare all’aperto e…

- Posso fare qualcosa?
- Si, escimi le tette
- Eccole
- Oddio, sono enormi
- Ti piacciono???
- Molto
- Dimmi, ti stavi segando pensando alle mie tette vero?
- Si
- Immaginavo, appena mi hai visto ho notato la tua prima erezione quando sei corso in bagno
- Vero
- Gaia lo aveva sentito bene allora, dice che sentiva che ti stavi segando forte, non aveva dubbi
- Si, segavo forte ed ansimavo, stavo quasi per sborrare quando mi ha chiesto se stavo bene
- Che stronza
- Già
- Segati

Lo presi in mano stringendo a pugno la base ed iniziai a masturbarmi.
Chiara, in evidente eccitazione, si massaggiava le pere…
Non feci molto sforzo, e da li a poco sentii che ero pronto a godere

- stai per venire???

Ansimavo soffocato per non svegliare Gaia

- siiii
- Oh siii fammi vedere come schizzi porcoooo

Porco… si sono un gran porco. Quella parola mi fece un effetto devastante e poi detta da una giovane ragazza era …

- Eccolaaaaaaa

Nel mentre lo dicevo, volenti fiotti bianchi raggiunsero terra dopo un discreto volo per aria, il primo fu potente, ne seguirono altri di meno violenza ma altrettanto copiosi, uno dietro l’altro
Chiara con la mano alla bocca guardava meravigliata la mia poderosa sborrata…

Gaia, di spalle, iniziò a muoversi … Chiara sconvolta ed eccitata

- mmmmmmmm Gianni, eri proprio pieno!!!!
- Si
- Mmmmmmm che spettacolo. va meglio?
- Decisamente

Chiara si ricompose mettendo i seni al loro posto e notai che tra le gambe aveva perline di liquido brillavano… era eccitata e bagnata

Gaia nel frattempo si stava svegliando

Ripuliii tutto in fretta giusto in tempo che Gaia, forse, disturbata dal mio ansimare, girandosi verso di me ancora stordita, fa

- che succede qui???
- Nulla perché
- Ah… no, mi sono addormentata e forse ho fatto un sogno strano

Guardai Chiara con complicità, che nel frattempo si era alzata per andare a fare un tuffo in piscina, forse per calmare i suoi di bollori… era evidente che fosse eccitata per avermi visto masturbare per lei

Gaia vide Chiara sul bordo piscina e le urlò

- Chiara … arrivo anche io

Passammo il pomeriggio in piscina, le lasciai un po’ di privacy e notai che le due avevano una intesa particolare che andava ben oltre la semplice amicizia, proprio come le madri da giovani. Magari Chiara, eccitata, aveva voglia di sesso, forse le aveva detto di quel che era successo mentre dormiva. Fatto sta che le due, in piscina, avevano atteggiamenti molto intimi e la cosa mi eccitava ancora di più e le spiai da lontano toccandomi intimamente di nascosto

Si fece l’ora del tramonto e le preparai un aperitivo, feci due spritz e preparai degli stuzzichini per poi goderci quello splendido tramonto

Ad una certa pensai, ma perché non invitarle a cena ed a restare bar dormire da me…

- che ne dite se restate da me stasera? Mi farebbe tanto piacere

Chiara, sorpresa, fu contentissima e guardando Gaia, come ad aspettare il suo cenno di consenso aggiunse…

- sarebbe fantastico, Gaia???no???
- Ma si … Ok, ok
- Bene, allora avvisate casa che state da me stanotte. Magari chiamo io Elena per assicurarla

To be continued

scritto il
2025-04-08
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