Macaron

di
genere
etero



Ero entrato a lavorare nella Scrubs Ltd da neanche un mese e devo dire che mi trovavo bene. Il lavoro come magazziniere era duro, però avevo il sabato e la domenica liberi e i colleghi magazzinieri erano simpatici.
Il settore amministrativo era gestito da tre donne: Alice, Sabrina e poi c’era Asia.
Non sapevo molto di Asia, aveva circa 38 anni,castana, alta circa uno e settanta, fisico atletico e naturalmente bellissima.
Era sempre elegante quando veniva a lavoro. Di solito indossava una gonna abbastanza corta ma mai volgare in modo che le risaltassero le sue gambe cosi perfette, le calze, una camicetta e alternava i tacchi e gli stivali. Però quello che più mi piaceva di lei erano i suoi occhi diun cosi particolari: verdi e marroni con un piccolo neo all’interno nella parte verde.
Sapeva di essere bella e , quando mi parlava riguardo a qualche ordine da preparare mi parlava in modo superficiale e mi guardava dall’alto in basso, insomma se la tirava o perlomeno sembrava fosse cosi.
Un giorno il capo mi chiese di andare a lavorare di sabato per preparare un ordine importante e, nonostante non avessi per niente voglia, accettai a malincuore, dopotutto ero un neo assunto e non mi potevo certo rifiutare.
Era estate, faceva caldo ma quel giorno pioveva, portando un po’ di sollievo e di freschezza. Sarei dovuto essere da solo quel giorno in ditta perciò arrivai la mattina presto per finire il prima possibile.
Cominciai a lavorare e potevo sentire la pioggia che batteva sul tetto dello stabile.
A un certo punto la porta si aprì e vidi spuntare una figura femminile che non riconobbi subito. Ciò mi sorprese perché come ho già accennato, sarei dovuto essere solo.
Si avvicinò e riconobbi Asia.
Era un po’ affannata e capii che aveva corso sotto la pioggia per evitare di bagnarsi, senza successo però.
I vestiti bagnati risaltavano il suo corpo tonico e atletico e i capelli bagnati la rendevano ancora più bella e sensuale. Sentii una fremito e il mio membro cominciò a pulsare dentro i miei pantaloni.
Mi disse sorridendo : ho scordato l’ombrello!
Io imbarazzato e preso alla sprovvista borbottai qualcosa totalmente priva di senso.
Dopo essermi ricomposto mi offrii di prendere della carta che si trovava nella sala ristoro per asciugarsi. Lei mi seguì e nel tragitto mi disse che era dovuta venire in ufficio per finire delle pratiche.
Entrammo nella piccola saletta completamente priva di finestre e con i muri bianchi. C’era solo un tavolo, qualche sedia e una macchinetta del caffè.
Le diedi un po’ di carta e cominciò ad asciugarsi.
Si passò’ la carta prima sul viso e sul collo così sottile e delicato, poi sul seno dove dalla camicetta bianca bagnata risaltavano i suoi seni piccoli ma sodi.
Si accorse che la guardavo e mi sorrise.
Sentivo il membro che mi pulsava sempre di più.
Le offrii un caffè e ci ritrovammo vicini di fronte alla macchinetta automatica.
Quando la bevanda fu pronta entrambi ci avvicinammo per prendere il bicchiere e ci ritrovammo faccia a faccia .
Il suo sguardo era completamente cambiato; non mi guardava più in modo supponente, ma i suoi occhi erano diventati improvvisamente dolci e brillavano come il sole.
Mi avvicinai e la baciai e lei mi bacio’ a sua volta.
La strinsi forte a me e cominciammo a baciarci appassionatamente. Nel frattempo i nostri corpi si strusciavano l’un l’altro e lei pote’ sentire l’erezione del mio membro.
Mentre la baciavo con la lingua , le sollevai la gonna e le tirai giù i collant.
Cominciai a toccarla in mezzo alle cosce , che erano calde come il pane appena sfornato.
Le spostai le mutandine nere e cominciai a massaggiarle delicatamente il clitoride per poi penetrarla con le dita. Lei cominciò a massaggiarmi con movimenti circolari il membro da sopra i pantaloni e potee sentire quanto fosse duro.
La feci sdraiare sul tavolo e le tolsi con foga prima le scarpe, poi i collant e le mutandine. Fissandola negli occhi cominciai a baciarle prima il collo poi scendendo lentamente il seno, la pancia i fianchi e le diedi un morsetto sulla coscia. Dopodiché la baciai dolcemente in mezzo alle gambe: era completamente bagnata.
Cominciai a leccarle la fica mentre con una mano le palpavo il seno e potevo sentire quanto godesse dai suoi gemiti di piacere.
Mi alzai in piedi e lei si mise a sedere sul bordo del tavolo, la strinsi a me e la baciai.
Lei si alzò e senza dire niente mi prese la mano e mi fece sedere sulla sedia.
Mi tolse la maglietta, poi si inginocchiò di fronte a me guardandomi con un sorrisetto.
Mi diede qualche bacino sui pantaloni dove il mio membro stava letteralmente esplodendo dall’eccitazione.
Mi sganciò i pantaloni e me li sfilò. Comincio a toccarmi dolcemente da sopra le mutande per poi sfilarmi anche quelle.
Mi bacio’ dolcemente prima sul petto , poi sulla pancia mentre scendeva lentamente sempre fissandomi negli occhi.
Finalmente si mise il cazzo in bocca e comincio’ a farmi un bel pompino.
Lo succhiava come nessuna.
Dolcemente le spostai i capelli lunghi e belli che le andavano sul viso.
Stavo godendo come mai prima!
Ma non mi bastava.
La feci alzare e senza proferire parola la misi a pecora appoggiata sul tavolo.
Mi misi dietro di lei e Le strusciai il mio cazzo così duro a quel punto, sul suo clitoride per poi penetrarla.
Lei ebbe un sussulto.
La presi dai fianchi e cominciai a scoparla.
Il suo culo sbatteva con forza sul mio cazzo.
Si appoggiò con i gomiti sul tavolo ma io la tirai per i capelli forzandola a riappoggiarsi con le mani.
A questo punto stavo esplodendo di piacere, e il fatto di sentire lei che era bagnata e che stesse godendo mando’ la mia eccitazione alle stelle.
Le sussurrai: “ Sto venendo”
Uscii e mi misi a sedere sulla sedia.
Lei si inginocchiò di fronte a me e, fissandomi, mi prese le palle in bocca e comincio’a succhiarle, mentre con la mano mi faceva una sega.
Poi ricomincio’ a spompinarmi fino a che non le venni tutto in bocca, e lei poté sentire tutta la mia sborra calda.

The end

di
scritto il
2025-04-12
1 . 8 K
visite
1 2
voti
valutazione
5.6
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.