Erezione spontanea di papá
di
michelle dark lady
genere
incesti
Una volta mio padre ebbe una erezione accidentale, capita un po’ a tutti.
Eravamo a casa di amici di famiglia, io indossavo il solito vestito nero con una abbondante scollatura perchè mi piaceva sentire l’imbarazzo della gente nel non riuscirmele a fissare. Uscivano da fuori e mi si vedeva l’areola. A mia madre andava bene, si veste così anche lei. Quella sera mio padre aveva bevuto abbastanza ed io anche ero un po’ brilla. Quando lo fisso vedo che inizia ad inquietarsi, si gratta nervosamente le palle e cerca di stare seduto. Ma quando si alza in piedi per prendere il vino vedo il suo cazzo dritto e davvero tosto dai pantaloni. Lui va subito in bagno, anche se nessuno a parte me ci aveva dato peso. Dato che c’era molta gente, e non se ne sarebbe accorto nessuno della mia mancanza, decisi di andare verso il bagno
Ovviamente era dentro chiuso a segarsi forte, si sentiva nonostante il rumore. Allora io faccio per entrare, la porta non era chiusa a chiave. Lui mi guarda con il pene tra le mani e sorride chiedendomi scusa e cercando di rimettersi il cazzo gonfio nei pantaloni.
Io lo avvicino e senza dire nulla mi tiro fuori le tette, poi le rimetto dentro e faccio una smorfia.
Lui mi dice “Martina smettila di fare la bambina, ci sono persone fuori” ed io “secondo te sono troppo scollata?” Mentre mi guardava il seno, ricaccio le menne fuori e vedo che il suo cazzo si muove. “Ti piacciono papi?”
“Sì Martina. Certo. Le ho fatte io” “ma sono le mie” mi avvicino a lui che arretra, allora senza pensarci troppo lo abbraccio con le tette di fuori. Sento il suo cazzo spingere duro contro il mio bacino.
“Dai ti prego lo sai che ne ho bisogno”
“sì Martina ne abbiamo parlato con il medico. Questa tua fissazione di avere rapporti con me è malsana.”
“Non è vero, molti paesi lo fanno, anche una certa psicologia dice che è sono averceli”
“Sì ma tu Martina sei ossessionata. Ti masturbi compulsivamente, pensi che non ti sento di notte? Quando mentre ti ficchi chissà cosa là dentro urli “papà”… ed io spesso ti devo guardare masturbarti altrimenti non prendi sonno. Oppure ti sembra normale che durante il viaggio in Francia ti sei chiusa tre ore nel bagno per toccarti?”
“Papà, ne ho bisogno. Mi masturbo da sempre, devo farò. Altrimenti sto male. Ma da sola non mi piace e gli altri ragazzi sono inesperti. Ti prego solo questa volta”
“Dici sempre così e poi ogni volta è la stesss storia” dicendo questo, prendo le mani di mio padre e me le ficco nelle mutande. Lui inizia subito a darsi da fare anche se sono già vicina all’orgasmo per quanto sono bagnata.
“Io non capisco” dice ansimando mentre mi masturba “perché non ti bastano i tuoi compagni?”
“Voglio sentire te, ti prego, di più questa volta”
Così facendo lo feci sedere sul bordo della vasca e mi ci misi sopra a cavallino, sul cszzo ormai quasi esploso.
Mi dondolavo forte sfregando il clitoride nudo contro il suo cazzo. Stavo godendo da matti.
Lui con uno scatto si apre la patta dei pantaloni ed è senza mutande, mi infila direttamente il cazzo dentro senza chiedere. Non lo aveva mai fatto. Io stavo per svenire dall’’estasi. Me lo sbatte forte ripetutamente dentro fino alle palle e urlando “così ti basta cagna, sei una vacca troi4! Lo so che sei così puttana da volere il mio cazzo. Eccolo. Poi mi prese per i capelli e disse “adesso te lo faccio arrivare in gola Troia” io ero completamente persa e annuivo ormai in preda a questa situazione delirante. Mi ficco il cazzo enorme fino alla gola, prese la testa e mi diede una botta dietro l’altra sul cazzo, spingendolo forte e ripetutamente.
Poi mi diede uno schiaffo forte sul culo, avevo completamente le menne di fuori che si scuotevano. Ne prese una e comincio a leccarla forte, poi le prese entrambe e ci ficcò dentro la faccia leccandomele.
Sentimmo un rumore, qualcuno bussava al bagno. Rimanemmo in silenzio, lui con le mie tette tra le mani ed io seduta col cazzo di mio padre dentro.
Era la voce di mia madre che chiedeva di entrare…
Eravamo a casa di amici di famiglia, io indossavo il solito vestito nero con una abbondante scollatura perchè mi piaceva sentire l’imbarazzo della gente nel non riuscirmele a fissare. Uscivano da fuori e mi si vedeva l’areola. A mia madre andava bene, si veste così anche lei. Quella sera mio padre aveva bevuto abbastanza ed io anche ero un po’ brilla. Quando lo fisso vedo che inizia ad inquietarsi, si gratta nervosamente le palle e cerca di stare seduto. Ma quando si alza in piedi per prendere il vino vedo il suo cazzo dritto e davvero tosto dai pantaloni. Lui va subito in bagno, anche se nessuno a parte me ci aveva dato peso. Dato che c’era molta gente, e non se ne sarebbe accorto nessuno della mia mancanza, decisi di andare verso il bagno
Ovviamente era dentro chiuso a segarsi forte, si sentiva nonostante il rumore. Allora io faccio per entrare, la porta non era chiusa a chiave. Lui mi guarda con il pene tra le mani e sorride chiedendomi scusa e cercando di rimettersi il cazzo gonfio nei pantaloni.
Io lo avvicino e senza dire nulla mi tiro fuori le tette, poi le rimetto dentro e faccio una smorfia.
Lui mi dice “Martina smettila di fare la bambina, ci sono persone fuori” ed io “secondo te sono troppo scollata?” Mentre mi guardava il seno, ricaccio le menne fuori e vedo che il suo cazzo si muove. “Ti piacciono papi?”
“Sì Martina. Certo. Le ho fatte io” “ma sono le mie” mi avvicino a lui che arretra, allora senza pensarci troppo lo abbraccio con le tette di fuori. Sento il suo cazzo spingere duro contro il mio bacino.
“Dai ti prego lo sai che ne ho bisogno”
“sì Martina ne abbiamo parlato con il medico. Questa tua fissazione di avere rapporti con me è malsana.”
“Non è vero, molti paesi lo fanno, anche una certa psicologia dice che è sono averceli”
“Sì ma tu Martina sei ossessionata. Ti masturbi compulsivamente, pensi che non ti sento di notte? Quando mentre ti ficchi chissà cosa là dentro urli “papà”… ed io spesso ti devo guardare masturbarti altrimenti non prendi sonno. Oppure ti sembra normale che durante il viaggio in Francia ti sei chiusa tre ore nel bagno per toccarti?”
“Papà, ne ho bisogno. Mi masturbo da sempre, devo farò. Altrimenti sto male. Ma da sola non mi piace e gli altri ragazzi sono inesperti. Ti prego solo questa volta”
“Dici sempre così e poi ogni volta è la stesss storia” dicendo questo, prendo le mani di mio padre e me le ficco nelle mutande. Lui inizia subito a darsi da fare anche se sono già vicina all’orgasmo per quanto sono bagnata.
“Io non capisco” dice ansimando mentre mi masturba “perché non ti bastano i tuoi compagni?”
“Voglio sentire te, ti prego, di più questa volta”
Così facendo lo feci sedere sul bordo della vasca e mi ci misi sopra a cavallino, sul cszzo ormai quasi esploso.
Mi dondolavo forte sfregando il clitoride nudo contro il suo cazzo. Stavo godendo da matti.
Lui con uno scatto si apre la patta dei pantaloni ed è senza mutande, mi infila direttamente il cazzo dentro senza chiedere. Non lo aveva mai fatto. Io stavo per svenire dall’’estasi. Me lo sbatte forte ripetutamente dentro fino alle palle e urlando “così ti basta cagna, sei una vacca troi4! Lo so che sei così puttana da volere il mio cazzo. Eccolo. Poi mi prese per i capelli e disse “adesso te lo faccio arrivare in gola Troia” io ero completamente persa e annuivo ormai in preda a questa situazione delirante. Mi ficco il cazzo enorme fino alla gola, prese la testa e mi diede una botta dietro l’altra sul cazzo, spingendolo forte e ripetutamente.
Poi mi diede uno schiaffo forte sul culo, avevo completamente le menne di fuori che si scuotevano. Ne prese una e comincio a leccarla forte, poi le prese entrambe e ci ficcò dentro la faccia leccandomele.
Sentimmo un rumore, qualcuno bussava al bagno. Rimanemmo in silenzio, lui con le mie tette tra le mani ed io seduta col cazzo di mio padre dentro.
Era la voce di mia madre che chiedeva di entrare…
9
9
voti
voti
valutazione
4.8
4.8
Commenti dei lettori al racconto erotico