Finalmente Parigi 3
di
Dandy73
genere
esibizionismo
Usciti dal negozio ancora un taxi per arrivare al ristorante, avevo prenotato in un posto esclusivo grazie al concierge del mio hotel che avevo interpellato prima di uscire per l'aperitivo con la speranza che con Claudia la serata non si fermasse al drink.
Appena varcata la soglia mi accorsi che il posto era perfetto per noi, il ragazzo all'accoglienza ebbe un sussulto quando, con estrema professionalità, tolse il trench nero a Claudia scoprì che l'abito che indossava sotto non nascondeva davvero nulla del suo corpo perfetto. Ci accompagnò al nostro tavolo, d'angolo come da mia richiesta, luci calde e soffuse e un ottimo sottofondo musicale completavano un ambiente che sembrava costruito per esaltare lei.
Era perfetta come sempre, sorriso intrigante e quella sensualità innata che la rendeva una calamita per ogni uomo che la incrociasse sul proprio cammino.
Scelta la bottiglia, al primo brindisi porsi a Claudia un pacchettino con un regalo che avevo acquistato per lei quando mi ero mosso in anticipo per il nostro appuntamento alla Madeleine.
Claudia mi guardò stupita e con la fanciullesca eccitazione che la contraddistingue ancora oggi si affrettò a scartarlo. Tolto il fiocco apre la scatola e con stupore sgrana tra se dita una collanina con tante diramazioni che partendo da uno stretto girocollo terminava con due pinzette. L'avevo scelta per lei in un elegante sexy shop di Rue Saint Honoré pensandola perfetta per lai, per il suo collo, il suo seno e i suoi capezzoli.
Arrossì diventando ai miei occhi ancora più sexy, le chiesi di indossarla con la paura di un suo no, ma Claudia con uno sguardo di sfida si alzò dalla sedia e stringendola in un pugno si diresse verso la toilette accompagnata dal giovane cameriere che non riusciva a staccare gli occhi dalla sua schiena nuda.
Dopo qualche minuto tornò verso il nostro tavolo senza staccare gli occhi dai miei per tutta la camminata, notai la collana indossata e i suoi capezzoli ritti che pungevano il tessuto leggero del suo abito ma anche che stringeva qualcosa nel pugno della sua mano destra. Appena seduta, continuando a fissarmi, mi disse: - Ti piace come mi sta?-
-Perfetta- risposi mascherando la mia eccitazione.
- Ho pensato che sarebbe stata meglio senza queste - disse appoggiando sul tavolo il suo perizoma nero intriso dei suoi umori dopo il viaggio movimentato sul taxi e il pompino che mi aveva regalato al negozio.
-credo tu abbia ragione- risposi secco lasciando lo slip sul tavolo mentre il cameriere, appena arrivato, raccoglieva il nostro ordine rosso in viso per la situazione.
La cena fu fantastica, ottime le pietanze, il vino ed il servizio anche se notai che, il continuo viavai di camerieri che si presentavano al nostro tavolo, evidenziava che Claudia e la sua collana nuova avevano fatto colpo su tutto il personale.
Avevo scelto il mio Hotel vicino alla Tour Eiffel per caso, una costruzione moderna con grandi vetrate, ma con una richiesta precisa di avere un piano alto ed un affaccio che mi permettesse di ammirare Parigi e le sue luci la notte.
Le mie mani che frugarono la fica di Claudia già in ascensore la trovarono bagnatissima, un lago. La sua eccitazione esaltata dal dolore che le pinze infliggevano ai capezzoli la avevano portata ad un livello incredibile, un rivolo dei suoi umori le calava dall'interno della sua coscia brillando alla luce dell'ascensore.
Entrati in camera ci assalimmo come due animali e appena chiusa la porta le feci cadere ai piedi l'abito lasciandola solo con i tacchi e la collana. Mi fermai immobile per un secondo a guardarla realizzando subito che era tutto ciò che avevo sempre desiderato.
La schiacciai con il mio corpo contro la porta chiusa, le nostre lingue si intrecciavano voluttuosamente, i baci si alternavano a morsi che esprimevano chiari tutto il desiderio.
Estrassi il mio cazzo durissimo dai pantaloni, le alzai le braccia immobilizzandole contro la porta e la feci scivolare con la schiena sulla porta fino ad avere la bocca davanti al mio cazzo.
Glielo feci scivolare tra le labbra con forza ed iniziai a scoparle la bocca, ero in un trance che solo lei sapeva farmi provare. Dopo diversi colpi la rialzai tirandola per i capelli e ricominciammo a baciarci follemente, la sua bocca ora aveva il sapore del mio cazzo e questo faceva impazzire entrambi.
Sfilai la cintura dai miei pantaloni e gliela misi al collo come un guinzaglio. Era la mia bellissima cagna, camminava al mio fianco a quattro zampe illuminata dalle luci di Parigi che filtravano dalla grande vetrata della camera, arrivati li la feci alzare, mi staccai da lei facendo cinque passi indietro per raggiungere una sedia, gli occhi sempre fissi sui suoi, mi sedetti e iniziai a masturbarmi e chiesi a lei, che era appoggiata con la schiena alla vetrata, di fare altrettanto.
Passerano un paio di interminabili minuti in quella situazione pazzesca, Parigi sullo sfondo e a pochi passi da me Claudia. con la mia cintura al collo, la collana con i morsetti che ormai martoriavano i suoi capezzoli da due ore, le sue gambe piegate da un orgasmo imminente sui tacchi che esaltavano il suo fisico.
Claudia ruppe il silenzio esplodendo in un urlo di godimento seguito da un'implorazione:
-Vieni a scoparmi ti prego !!!-
In un attimo fui dentro di lei. la sua gamba alzata dal mio braccio e il mio cazzo che entrava e usciva da lei come un martello schiacciandola sempre di più contro il cristallo della parete in vetro, le sue unghie conficcate nella mia schiena come nei giorni migliori.. alzai un attimo gli occhi e vidi una luce accesa ad un piano alto di un palazzo a fianco del nostro hotel, alla grande finestra di un terrazzo un uomo di colore, con un pantalone scuro e una camicia bianca, sembrava guardare verso di noi cercando di capire cosa stesse accadendo.
Staccai la mia bocca dal collo di Claudia che mi guardò interdetta per l'improvviso stop, la guardai e le dissi:- sei troppo bella questa notte perché possa goderne solo io..-
Detto questo la girai con le mani contro la vetrata e con un colpo secco infilai il mio cazzo dentro di lei e ricominciai a scoparla come un forsennato, eccitato ancora di più dalla situazione sopravvenuta. Allungai la mano destra alla ricerca del comando della lampada da terra vicina alla tenda aperta e accesi la luce che improvvisamente illuminò chiaramente la scena.
Quello che il nostro spettatore poteva vedere era uno spettacolo interessante, una donna bellissima sui tacchi e le mani appoggiate alla vetrata scopata con vigore da un uomo che impazziva per lei.
Socchiudendo gli occhi, prima chiusi in balia del piacere, Claudia vide l'uomo che ci osservava e di colpo comprese il senso delle mie parole, girò il viso verso di me dicendo : - sei un porco amore-
-SI- risposi -E questo ti piace -
Detto questo, lasciando Claudia in quella posizione mi staccai da lei e mi inginocchiai iniziando con la mia lingua a leccarle la fica che era ormai un lago. Claudia impazziva quando la leccavo e piegò le ginocchia gratificandomi con un copioso orgasmo che mi riempì la bocca dei suoi umori.
Mi alzai per baciarla e restituirle i liquidi frutto del suo godimento, mi riabbassai e senza permetterle di spostarsi dalla zona illuminata iniziai a limonarle il buco del culo. Claudia inarcò la schiena per sentire ancora meglio la mia lingua scavare nel suo culo e cominciò ad ansimare pesantemente. Mi alzai la presi per la nuca e le sussurrai all'orecchio - ora gli facciamo vedere cosa sai fare- detto questo le allargai il buco del culo con le dita e lei cercò di ritrarsi accompagnando il gesto con un - no non voglio..-
Era un segnale che conoscevo bene, Claudia amava l'idea di essere inculata contro la sua volontà, la eccitava da morire, per questo, senza pietà, le infilai il cazzo con un colpo secco nel culo e iniziai a incularla con violenza accompagnato dal rumore della collana strizzacapezzoli che sbatteva contro il vetro e da quello delle mie palle che sbattevano contro il suo culo non risparmiandole nemmeno un cm di cazzo.
L'uomo di colore nel frattempo aveva estratto la sua verga che si menava con forza, costrinsi Claudia a guardare quella scena mentre acceleravo il ritmo dei miei colpi..Claudia lanciò un grido di piacere fortissimo e riempì le sue cosce di umori.. stava godendo ancora e anche io, arrivato al limite, stavo ormai godendo.
Mi staccai da lei, la feci inginocchiare e la sborrai sul viso e sui seni riempendola ovunque.. Claudia stravolta, raccolse la mia sborra dal viso e dal seno con le dita per poi succhiarle per non perdere una goccia di quel nettare.
ci voltammo nello stesso momento verso il nostro spettatore e ci accorgemmo che il vetro della sua finestra era pieno del suo sperma.. non aveva resistito.
Guardai Claudia, la accarezzai,e le dissi una cosa che aveva sempre saputo .
-Sei la femmina più incredibile che abbia mai conosciuto.. e sarà così per sempre
Appena varcata la soglia mi accorsi che il posto era perfetto per noi, il ragazzo all'accoglienza ebbe un sussulto quando, con estrema professionalità, tolse il trench nero a Claudia scoprì che l'abito che indossava sotto non nascondeva davvero nulla del suo corpo perfetto. Ci accompagnò al nostro tavolo, d'angolo come da mia richiesta, luci calde e soffuse e un ottimo sottofondo musicale completavano un ambiente che sembrava costruito per esaltare lei.
Era perfetta come sempre, sorriso intrigante e quella sensualità innata che la rendeva una calamita per ogni uomo che la incrociasse sul proprio cammino.
Scelta la bottiglia, al primo brindisi porsi a Claudia un pacchettino con un regalo che avevo acquistato per lei quando mi ero mosso in anticipo per il nostro appuntamento alla Madeleine.
Claudia mi guardò stupita e con la fanciullesca eccitazione che la contraddistingue ancora oggi si affrettò a scartarlo. Tolto il fiocco apre la scatola e con stupore sgrana tra se dita una collanina con tante diramazioni che partendo da uno stretto girocollo terminava con due pinzette. L'avevo scelta per lei in un elegante sexy shop di Rue Saint Honoré pensandola perfetta per lai, per il suo collo, il suo seno e i suoi capezzoli.
Arrossì diventando ai miei occhi ancora più sexy, le chiesi di indossarla con la paura di un suo no, ma Claudia con uno sguardo di sfida si alzò dalla sedia e stringendola in un pugno si diresse verso la toilette accompagnata dal giovane cameriere che non riusciva a staccare gli occhi dalla sua schiena nuda.
Dopo qualche minuto tornò verso il nostro tavolo senza staccare gli occhi dai miei per tutta la camminata, notai la collana indossata e i suoi capezzoli ritti che pungevano il tessuto leggero del suo abito ma anche che stringeva qualcosa nel pugno della sua mano destra. Appena seduta, continuando a fissarmi, mi disse: - Ti piace come mi sta?-
-Perfetta- risposi mascherando la mia eccitazione.
- Ho pensato che sarebbe stata meglio senza queste - disse appoggiando sul tavolo il suo perizoma nero intriso dei suoi umori dopo il viaggio movimentato sul taxi e il pompino che mi aveva regalato al negozio.
-credo tu abbia ragione- risposi secco lasciando lo slip sul tavolo mentre il cameriere, appena arrivato, raccoglieva il nostro ordine rosso in viso per la situazione.
La cena fu fantastica, ottime le pietanze, il vino ed il servizio anche se notai che, il continuo viavai di camerieri che si presentavano al nostro tavolo, evidenziava che Claudia e la sua collana nuova avevano fatto colpo su tutto il personale.
Avevo scelto il mio Hotel vicino alla Tour Eiffel per caso, una costruzione moderna con grandi vetrate, ma con una richiesta precisa di avere un piano alto ed un affaccio che mi permettesse di ammirare Parigi e le sue luci la notte.
Le mie mani che frugarono la fica di Claudia già in ascensore la trovarono bagnatissima, un lago. La sua eccitazione esaltata dal dolore che le pinze infliggevano ai capezzoli la avevano portata ad un livello incredibile, un rivolo dei suoi umori le calava dall'interno della sua coscia brillando alla luce dell'ascensore.
Entrati in camera ci assalimmo come due animali e appena chiusa la porta le feci cadere ai piedi l'abito lasciandola solo con i tacchi e la collana. Mi fermai immobile per un secondo a guardarla realizzando subito che era tutto ciò che avevo sempre desiderato.
La schiacciai con il mio corpo contro la porta chiusa, le nostre lingue si intrecciavano voluttuosamente, i baci si alternavano a morsi che esprimevano chiari tutto il desiderio.
Estrassi il mio cazzo durissimo dai pantaloni, le alzai le braccia immobilizzandole contro la porta e la feci scivolare con la schiena sulla porta fino ad avere la bocca davanti al mio cazzo.
Glielo feci scivolare tra le labbra con forza ed iniziai a scoparle la bocca, ero in un trance che solo lei sapeva farmi provare. Dopo diversi colpi la rialzai tirandola per i capelli e ricominciammo a baciarci follemente, la sua bocca ora aveva il sapore del mio cazzo e questo faceva impazzire entrambi.
Sfilai la cintura dai miei pantaloni e gliela misi al collo come un guinzaglio. Era la mia bellissima cagna, camminava al mio fianco a quattro zampe illuminata dalle luci di Parigi che filtravano dalla grande vetrata della camera, arrivati li la feci alzare, mi staccai da lei facendo cinque passi indietro per raggiungere una sedia, gli occhi sempre fissi sui suoi, mi sedetti e iniziai a masturbarmi e chiesi a lei, che era appoggiata con la schiena alla vetrata, di fare altrettanto.
Passerano un paio di interminabili minuti in quella situazione pazzesca, Parigi sullo sfondo e a pochi passi da me Claudia. con la mia cintura al collo, la collana con i morsetti che ormai martoriavano i suoi capezzoli da due ore, le sue gambe piegate da un orgasmo imminente sui tacchi che esaltavano il suo fisico.
Claudia ruppe il silenzio esplodendo in un urlo di godimento seguito da un'implorazione:
-Vieni a scoparmi ti prego !!!-
In un attimo fui dentro di lei. la sua gamba alzata dal mio braccio e il mio cazzo che entrava e usciva da lei come un martello schiacciandola sempre di più contro il cristallo della parete in vetro, le sue unghie conficcate nella mia schiena come nei giorni migliori.. alzai un attimo gli occhi e vidi una luce accesa ad un piano alto di un palazzo a fianco del nostro hotel, alla grande finestra di un terrazzo un uomo di colore, con un pantalone scuro e una camicia bianca, sembrava guardare verso di noi cercando di capire cosa stesse accadendo.
Staccai la mia bocca dal collo di Claudia che mi guardò interdetta per l'improvviso stop, la guardai e le dissi:- sei troppo bella questa notte perché possa goderne solo io..-
Detto questo la girai con le mani contro la vetrata e con un colpo secco infilai il mio cazzo dentro di lei e ricominciai a scoparla come un forsennato, eccitato ancora di più dalla situazione sopravvenuta. Allungai la mano destra alla ricerca del comando della lampada da terra vicina alla tenda aperta e accesi la luce che improvvisamente illuminò chiaramente la scena.
Quello che il nostro spettatore poteva vedere era uno spettacolo interessante, una donna bellissima sui tacchi e le mani appoggiate alla vetrata scopata con vigore da un uomo che impazziva per lei.
Socchiudendo gli occhi, prima chiusi in balia del piacere, Claudia vide l'uomo che ci osservava e di colpo comprese il senso delle mie parole, girò il viso verso di me dicendo : - sei un porco amore-
-SI- risposi -E questo ti piace -
Detto questo, lasciando Claudia in quella posizione mi staccai da lei e mi inginocchiai iniziando con la mia lingua a leccarle la fica che era ormai un lago. Claudia impazziva quando la leccavo e piegò le ginocchia gratificandomi con un copioso orgasmo che mi riempì la bocca dei suoi umori.
Mi alzai per baciarla e restituirle i liquidi frutto del suo godimento, mi riabbassai e senza permetterle di spostarsi dalla zona illuminata iniziai a limonarle il buco del culo. Claudia inarcò la schiena per sentire ancora meglio la mia lingua scavare nel suo culo e cominciò ad ansimare pesantemente. Mi alzai la presi per la nuca e le sussurrai all'orecchio - ora gli facciamo vedere cosa sai fare- detto questo le allargai il buco del culo con le dita e lei cercò di ritrarsi accompagnando il gesto con un - no non voglio..-
Era un segnale che conoscevo bene, Claudia amava l'idea di essere inculata contro la sua volontà, la eccitava da morire, per questo, senza pietà, le infilai il cazzo con un colpo secco nel culo e iniziai a incularla con violenza accompagnato dal rumore della collana strizzacapezzoli che sbatteva contro il vetro e da quello delle mie palle che sbattevano contro il suo culo non risparmiandole nemmeno un cm di cazzo.
L'uomo di colore nel frattempo aveva estratto la sua verga che si menava con forza, costrinsi Claudia a guardare quella scena mentre acceleravo il ritmo dei miei colpi..Claudia lanciò un grido di piacere fortissimo e riempì le sue cosce di umori.. stava godendo ancora e anche io, arrivato al limite, stavo ormai godendo.
Mi staccai da lei, la feci inginocchiare e la sborrai sul viso e sui seni riempendola ovunque.. Claudia stravolta, raccolse la mia sborra dal viso e dal seno con le dita per poi succhiarle per non perdere una goccia di quel nettare.
ci voltammo nello stesso momento verso il nostro spettatore e ci accorgemmo che il vetro della sua finestra era pieno del suo sperma.. non aveva resistito.
Guardai Claudia, la accarezzai,e le dissi una cosa che aveva sempre saputo .
-Sei la femmina più incredibile che abbia mai conosciuto.. e sarà così per sempre
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