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Capitolo tre – Luca e Valerio

“Fanculo !”
Sono le nove di sera e Francesco mi manda un messaggino per dirmi che non potrà venire da me perché è bloccato al lavoro. Ed io che mi ero preparata per un’uscita romantica mettendomi tutta in tiro, dopo aver passato un pomeriggio dall’estetista per essere perfetta solo per lui.
“Fanculo esco da sola !”
Senza pensarci troppo prendo la macchina e mi dirigo al “Valentina”, un locale gay che rende omaggio all’icona di Crepax.
Quando arrivo la sala principale non è ancora troppo affollata, ma non faccio quasi in tempo a sedermi su uno sgabello vicino al bancone, che vengo circondata da due uomini fin troppo dichiaratamente gay.
“Ciao bellissima, sei sola soletta ?” mi chiede quello alla mia destra che è anche il più carino dei due.
“Sì anche se spero di non rimanerci a lungo, anzi se volete offrirmi da bere possiamo poi andare a sederci su un divanetto e fare conoscenza.”
“Va bene cosa prendi ?” mi risponde l’altro con un sorriso che sembra non finire mai.
Ordinati tre drink c’andiamo a sedere su un divanetto semicircolare messo un po’ in penombra, e li scopro che i due sono Luca e Valerio, una coppia gay in cerca di una serata diversa dal solito.
Trovandomi in mezzo sono fatta oggetto delle loro continue attenzioni, e pur sapendo che in quel locale non si può dar spettacolo, approfittando della tovaglia lunga, i due mi fanno sentire molto bene le loro mani sulle cosce, quando non arrivano a toccarmi le mutandine di pizzo.
Inizio a baciarli sempre più languidamente, giocando con la lingua come se fosse un serpentello impazzito, sino a quando non decidiamo d’andare via.
“Noi abitiamo qui dietro, se vuoi non c’è neanche bisogno di spostare la macchina.” mi dice Luca facendomi passare una mano dietro la schiena.
“Tanto meglio visto che trovare un parcheggio qui è quasi un’impresa.” rispondo ritrovandomi come prima in mezzo ai due uomini.
Per mia fortuna, ma soprattutto dei miei piedi visto che ho messo dei sandali con un tacco stratosferico, i due abitano a poche centinaia di metri dal locale, e per salire al loro appartamento prendiamo l’ascensore che troviamo al piano terra.
Una volta dentro i due quasi mi strappano i vestiti di dosso, facendomi arrivare nuda nella loro camera, dove si spogliano in pochi secondi. Quello che mi stupisce subito è che entrambi sono ben dotati, ma osservandoli un po’ meglio sembrano quasi gemelli, volto escluso. Tutti e due hanno infatti un bel fisico senza un filo di pancia, ed entrambi sono completamente depilati fatta eccezione per un ciuffetto di peli pubici. Per il resto l’altezza è simile così come in generale la corporatura, mentre Luca ha una voce molto maschile e Valerio una decisamente più morbida.
Non ho però tanto tempo per guardarli, che mi ritrovo in ginocchio con le loro nerchie in mano, così inizio a succhiarne una per poi fare lo stesso con l’altra. Anche se non ho mai amato troppo i rapporti con più di un uomo, con loro due mi sento al sicuro, così lascio perdere ogni cattivo pensiero e mi dedico alle loro mazze che quasi sento crescere fra le mie labbra. I due uomini mi toccano in continuazione le tette, facendomi irrigidire i capezzoli che diventano due chiodi che puntano verso l’altro, così come il mio cazzetto che svela tutta la mia eccitazione.
Valerio mi fa sedere sul letto in modo che mentre continuo a succhiare il pene del suo uomo, lui può fare lo stesso con me, e poco dopo è Luca a prendere il suo posto facendomi capire che fra loro non ci sono ruoli prestabiliti.
A quel punto però sono io a volere di più, così mi sistemo carponi offrendo il mio bel culetto proprio a Luca, che inizia a prepararmi leccandomi il buchetto.
“Cos’aspetti a darmi il tuo bel cazzo ?” gli chiedo quando ormai non ne posso più e voglio sentirmi completamente donna “O preferisci che sia Valerio a mettermelo nel culo ?”
“Eccoti accontentata troietta vogliosa che non sei altro.” mi risponde prima d’infilarmi nel retto almeno metà della sua mazza.
Gemo di piacere aumentando il volume ad ogni suo affondo, sino a quando non mi ha sodomizzato completamente, allora cerco di prendere in bocca il bastone di Valerio, fosse solo per non fare troppo casino.
Luca però è ormai un treno che è impossibile fermare, e mi sbatte senza sosta facendomi godere come una pazza, per fermarsi solo quando il suo compagno ne reclama il posto.
“Rompile il culo anche perché non vuole altro.” sento che gli dice prima di mettersi davanti a me per farsi fare l’ennesimo pompino.
Se Luca era un treno, Valerio è sì più lento nei suoi affondi, ma questi sono portati con una forza che l’altro non ha. Il porco mi lascia dentro solo la cappella per poi rinfilarmi dentro tutta la mazza, e si ferma solo quando sente i testicoli sbattere contro i miei.
Messa in mezzo a quei due godo anche se mi trattano come una puttana qualsiasi, ma del resto non è che potessi aspettarmi altro andando con entrambi.
Che però non siamo due tori da monta è più che evidente, infatti non disdegnano posizioni molto poco maschie, come quando Valerio si mette sopra di me e mi prende in bocca il pisellino, mentre Luca mi lecca il buchetto che ha da poco violato.
Quel mix di dolcezza e mascolinità mi fa uscire di testa, se non altro perché non riesco ad abituarmi ad una delle due sensazioni, che arriva l’altra ribaltando quel che provo in meno d’un secondo.
È innegabile che goda di più quando mi scopano entrambi, usando uno il culo e l’altro la bocca, e poco importa se sia sdraiata o carponi. I due uomini sono infatti caratterialmente diversi, ma sanno dare entrambi piacere, e che uno sia più irruento e l’altro invece un metronomo del sesso è del tutto irrilevante.
“Salimi sopra, voglio vedere le tue tette ballare.” mi dice ad un certo punto Luca sdraiandosi al centro del letto.
Anche se ho compreso benissimo cosa vuole in realtà, faccio la scema e m’impalo sul suo membro, per poi allungarmi su di lui.
“Vuoi davvero vedere ballare le mie tette o scoparmi in due ?” gli chiedo fingendo di non sapere la risposta, che però non mi da lui ma Valerio.
“Certo che ti scopiamo in due anche perché non vuoi altro da quando sei entrata qui dentro.”
Per un attimo ringrazio il cielo che dietro di me ci sia lui e non Luca, ma anche se non ha l’irruenza del suo compagno, Valerio mi fa male quando entra nel mio sfintere già occupato da una mazza. Nonostante cerchi di rilassarmi il più possibile provo un dolore intenso, che s’attenua solo quando lui si ferma dopo avermelo messo dentro tutto quanto.
Quando iniziano entrambi a spingere mi sono ormai abituata ad avere il culo riempito da due cazzi, e più godo più voglio sentirli dentro di me.
Per potermi prendere meglio mi fanno mettere su un fianco, dopodiché c’è solo una lunga corsa sull’ottovolante del piacere, fra i gemiti di tutti e tre e le frasi sempre più sconclusionate che diciamo avvicinandoci all’orgasmo.
Il primo a venire è Valerio che lo fa schizzandomi sul seno il suo piacere, seguito poco dopo da Luca che lo imita svuotandosi sopra le mie piccole tette.
Senza che dica nulla entrambi si mettono a leccarmi il pisellino e il buchetto, che penetrano con due dita per farmi venire prima. Non ho certamente la loro ‘potenza’ in fatto di eiaculazione, ma non per questo ho un orgasmo a secco, così finisce quasi si litigano le mie poche gocce di sperma.
Mi ritrovo sdraiata sul letto in mezzo a loro due a riprender fiato dopo quel rapporto così intenso, ma poi mi sento quasi di troppo così mi rivesto per tornare a casa mia.
“Che ne dici se una sera ci vediamo di nuovo ?” mi chiede Valerio mentre mi accompagna alla porta.
“Perchè no, in fondo ci siamo divertiti tutti quanti.”
Tornando a casa penso che ho passato dei bei momenti perché Francesco mi ha dato buca, e che sicuramente la mia serata è stata più piacevole della sua.
scritto il
2025-04-21
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