Yoe il mio massaggiatore in vacanza parte 1
di
yago
genere
tradimenti
La storia che sto scrivendo è da poco accaduta. Insieme al mi ragazzo, alla fine di Agosto, siamo stati in un villaggio molto bello in Marocco. Era un villaggio vacanze molto grande e con turismo prettamente occidentale. Io e Marco siamo arrivati un venerdì sera e subito siamo stati accolti calorosamente dagli animatori del villaggio, per la maggior parte Italiani. Infatti anche se in Marocco sembrava di essere in una località turistica Italiana.
Le giornate trascorrevano serene tra il mare e i vari sport che si fanno in questo tipo di strutture.
Essendoci anche un centro benessere, il lunedì mattina decisi di andare a fare dei massaggi, mentre Marco andò in spiaggia con una coppia di fidanzati conosciuti in albergo.
Appena entrai nel centro capii che quello era l’unico posto dove gli operatori erano del luogo. Mi accolse una bella ragazza che mi forni un candido accappatoio e mi invitò a togliermi il reggiseno e a sdraiarmi su un lettino.
La ragazza era vestita in stile arabo con un completo bianco, ma a differenza di quelli visti in tv, era quasi trasparente.
Io mi tolsi la parte di sopra del costume che indossavo e mi infilai l’accappatoio. Entrai nel box massaggi, e mi sdraiai a pancia sotto, coprendomi il sedere con un asciugamano bianco che la ragazza mi aveva fornito.
Dopo qualche attimo, Ira, questo era il suo nome entrò, portando delle pietre calde e cominciò a massaggiarmi. Mi rilassai immediatamente e cercai di approfittare al massimo di quei tocchi sapienti.
Dopo un po’ mi invitò a girarmi e cominciò un massaggio molto delicato sulla parte anteriore del corpo. Le sue mani andavano adagio, e procuravano sollievo e piacere. Si soffermò sull’interno coscia e pian piano il suo massaggio saliva fino a toccare l’esterno della figa. Cominciai ad avere una sensazione nuova mai provata, le carezze della ragazza continuavano e sentivo le sue dita sul mio clitoride, ma in maniera talmente dolce che non aprii nemmeno gli occhi per fermarla. Mi sentivo bagnatissima, non avevo mai avuto contatti cosi ravvicinati con un’altra donna. Mi sembrava un sogno trattenevo a stento i miei gridolini di piacere, ma Ira doveva averlo capito, perché continuava a massaggiarmi solo li. Usava degli oli profumati e quell’odore insieme alle carezze mi provocavano uno stato d’estasi.
Stavo ormai per venire, quando Ira disse che il tempo era finito, e che il massaggio era concluso. La ringraziai e andai via.
Ritornata in camera ero moto turbata, e Marco appena mi vide chiese com’era andata, gli dissi che era stato bello e che sarei ritornata.
La serata fu all’insegna dei giochi con gli animatori, ma il mio pensiero era rivolto ancora al contatto con la bella Ira.
Tornata in camera avevo voglia di venire ma senza fare l’amore cosi chiesi a Marco di darmi qualche leccatina sulla patatina. Dopo pochi tocchi subito venni lasciando quasi esterrefatto il mio ragazzo.
Non capivo cosa mi stava succedendo, anche mentre lui mi leccava, pensavo che fosse Ira, e questo aveva fatto si che venni immediatamente ai primi colpi di lingua di Marco.
Per farlo venire gli feci un pompino, aveva un cazzo duro ed era molto eccitato, anche perché, mi confessò, che la ragazza che era andata con lui in spiaggia era molto eccitante.
Non mi andava molto di farlo, ma presi il suo cazzo in bocca e cercai di andare su e giù velocemente per farlo venire al più presto. Essendo abbastanza brava a farli riuscii nell’intento e venutomi sui seni potemmo addormentarci serenamente.
La mattina il mio primo pensiero fu quello di dover andare a fare un nuovo massaggio. Aspettai che Marco andasse in spiaggia e cominciai a prepararmi. Decisi di non mettere il costume ma indossai un perizoma bianco che sulla pelle ormai abbronzata di fine estate risaltava molto e un reggiseno ricamato che metteva in mostra le mie belle tette. Misi un pareo e andai.
Ad accogliermi c’era proprio Ira che mi riconobbe subito, si avvicinò mi saluto e mi fornì il solito accappatoio bianco e l’asciugamano indicandomi il lettino sul quale avrei dovuto sdraiarmi.
Tolsi il pareo rimanendo in intimo, e mi sdraiai sul lettino in attesa del suo ritorno.
Dopo qualche attimo sentì la porta chiudersi e il calore delle pietre che toccavano il mio corpo.
Mi girai e vidi dietro di me……. Un uomo di colore molto alto con i capelli rasati a torso nudo e con un asciugamano bianco che gli circondava la vita.
Rimasi di ghiaccio, stavo per scappare, ma il ragazzo molto educatamente mi invito a sdraiarmi. Non sapevo che fare ero con un perizoma piccolissimo e non mi ero nemmeno coperta con l’asciugamano.
Joe, mi chiese di togliermi il reggiseno e di sdraiarmi .
Pensai che era solo un massaggio, e molto delusa per l’assenza di Ira, chiusi gli occhi e aspettai che il massaggio finisse.
Le mani di Joe però non erano niente male e gli oli che usava erano gli stessi del giorno precedente.
Le mani del ragazzo cominciavano a dare gli effetti di rilassatezza e tranquillità.
Poi sentii le sue mani soffermarsi sul sedere. … (segue)
Le giornate trascorrevano serene tra il mare e i vari sport che si fanno in questo tipo di strutture.
Essendoci anche un centro benessere, il lunedì mattina decisi di andare a fare dei massaggi, mentre Marco andò in spiaggia con una coppia di fidanzati conosciuti in albergo.
Appena entrai nel centro capii che quello era l’unico posto dove gli operatori erano del luogo. Mi accolse una bella ragazza che mi forni un candido accappatoio e mi invitò a togliermi il reggiseno e a sdraiarmi su un lettino.
La ragazza era vestita in stile arabo con un completo bianco, ma a differenza di quelli visti in tv, era quasi trasparente.
Io mi tolsi la parte di sopra del costume che indossavo e mi infilai l’accappatoio. Entrai nel box massaggi, e mi sdraiai a pancia sotto, coprendomi il sedere con un asciugamano bianco che la ragazza mi aveva fornito.
Dopo qualche attimo, Ira, questo era il suo nome entrò, portando delle pietre calde e cominciò a massaggiarmi. Mi rilassai immediatamente e cercai di approfittare al massimo di quei tocchi sapienti.
Dopo un po’ mi invitò a girarmi e cominciò un massaggio molto delicato sulla parte anteriore del corpo. Le sue mani andavano adagio, e procuravano sollievo e piacere. Si soffermò sull’interno coscia e pian piano il suo massaggio saliva fino a toccare l’esterno della figa. Cominciai ad avere una sensazione nuova mai provata, le carezze della ragazza continuavano e sentivo le sue dita sul mio clitoride, ma in maniera talmente dolce che non aprii nemmeno gli occhi per fermarla. Mi sentivo bagnatissima, non avevo mai avuto contatti cosi ravvicinati con un’altra donna. Mi sembrava un sogno trattenevo a stento i miei gridolini di piacere, ma Ira doveva averlo capito, perché continuava a massaggiarmi solo li. Usava degli oli profumati e quell’odore insieme alle carezze mi provocavano uno stato d’estasi.
Stavo ormai per venire, quando Ira disse che il tempo era finito, e che il massaggio era concluso. La ringraziai e andai via.
Ritornata in camera ero moto turbata, e Marco appena mi vide chiese com’era andata, gli dissi che era stato bello e che sarei ritornata.
La serata fu all’insegna dei giochi con gli animatori, ma il mio pensiero era rivolto ancora al contatto con la bella Ira.
Tornata in camera avevo voglia di venire ma senza fare l’amore cosi chiesi a Marco di darmi qualche leccatina sulla patatina. Dopo pochi tocchi subito venni lasciando quasi esterrefatto il mio ragazzo.
Non capivo cosa mi stava succedendo, anche mentre lui mi leccava, pensavo che fosse Ira, e questo aveva fatto si che venni immediatamente ai primi colpi di lingua di Marco.
Per farlo venire gli feci un pompino, aveva un cazzo duro ed era molto eccitato, anche perché, mi confessò, che la ragazza che era andata con lui in spiaggia era molto eccitante.
Non mi andava molto di farlo, ma presi il suo cazzo in bocca e cercai di andare su e giù velocemente per farlo venire al più presto. Essendo abbastanza brava a farli riuscii nell’intento e venutomi sui seni potemmo addormentarci serenamente.
La mattina il mio primo pensiero fu quello di dover andare a fare un nuovo massaggio. Aspettai che Marco andasse in spiaggia e cominciai a prepararmi. Decisi di non mettere il costume ma indossai un perizoma bianco che sulla pelle ormai abbronzata di fine estate risaltava molto e un reggiseno ricamato che metteva in mostra le mie belle tette. Misi un pareo e andai.
Ad accogliermi c’era proprio Ira che mi riconobbe subito, si avvicinò mi saluto e mi fornì il solito accappatoio bianco e l’asciugamano indicandomi il lettino sul quale avrei dovuto sdraiarmi.
Tolsi il pareo rimanendo in intimo, e mi sdraiai sul lettino in attesa del suo ritorno.
Dopo qualche attimo sentì la porta chiudersi e il calore delle pietre che toccavano il mio corpo.
Mi girai e vidi dietro di me……. Un uomo di colore molto alto con i capelli rasati a torso nudo e con un asciugamano bianco che gli circondava la vita.
Rimasi di ghiaccio, stavo per scappare, ma il ragazzo molto educatamente mi invito a sdraiarmi. Non sapevo che fare ero con un perizoma piccolissimo e non mi ero nemmeno coperta con l’asciugamano.
Joe, mi chiese di togliermi il reggiseno e di sdraiarmi .
Pensai che era solo un massaggio, e molto delusa per l’assenza di Ira, chiusi gli occhi e aspettai che il massaggio finisse.
Le mani di Joe però non erano niente male e gli oli che usava erano gli stessi del giorno precedente.
Le mani del ragazzo cominciavano a dare gli effetti di rilassatezza e tranquillità.
Poi sentii le sue mani soffermarsi sul sedere. … (segue)
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