Mia zia e le sorelle
di
vivolo
genere
dominazione
Questa storia è un po particolare ma a me è piacita spero anche a voi.
Verso i miei 15 anni al mare dove andovo con i miei o co i miei amici (io sono di Livorno), dopo che era sempre andata alle Maldive, alle Canarie etc.... mia zia Stefania viene anche lei al nostro bagno.
Stefania era una bella 36enne mora, occhi neri, pelle molto bianca, di origine argentina, fisico statuario ed un divino39.
Non ci avevo mai fatto caso ma aveva dei piedini magnifici, mi venivano sogni di baciarli leccarli e tutte quelle idee che vengono in mente ai feticisti come me.
Non sapevo come dirglielo e tanto meno davanti a tutti, dato che eravamo tutti parenti riuniti.
Trovai il modo da dirlo a mia cugina Valeria a cui ero molto legato ed era sua figlia, mi disse un po meravigliata che se le avessi rivelato la mia passione per i suoi piedi da soli e magari mi fossi inginocchiato poteva anche accettare, ma mi disse "Aspetta a dichirarti, la strada te le preparo io" ed io la pregai "No Valeria non le dire nulla" e lei "Stai Tranquillo le dirò solo che devi parlarle e che devi dirle qualcosa di particolare, e di aprire la mente" ed aggiunse "...se ti va bene per ringraziarmi bacerai i piedi e le leccherai anche a me".
La cosa non mi disturbava affatto anche lei aveva un bellissimo 38.
Stefania un giorno al mare mi disse "oggi torni a casa con me così vediamo cosa hai da dirmi" io annuii e verso le 16:30 andammo a casa sua.
Lei si mise stesa sul divano con addosso una vestaglia con niente sotto e scalza e mi disse "avanti sono tutta orecchi". Ed io le confessai tutto; ci fu alla ffine un po di silenzio ma la cosa le piaceva lo vidi dallo sguardo, e mi ordinò di fare quello che avevo detto, mi invitò a nozze leccai baciai i suoi divini piedini, succhiale dita e alla fine offria la mia faccia come poggiapiedi, lei lo gradì e con tono quasi di comando mi disse"Vieni domani appena mangiato!"
Lo feci e quando entrai non ero sola c'era anche Angelica, Samantha e Mary, le sue tre sorelle che erano gia pronte e scalze bellissimi piedi ma ma come quelli di Stefamia che disse "Ok sei il mio schiavo ma devi essere anche il loro quindi comincia a baciare leccare e succhiere. Avanti!" non ammetteva repliche, dopo quasi 4 ore finii ed a quel punto Angelica" Stediti a pancia in su ed aspettaci!" (ero nudo solo con le mutanda addosso)vedevo che parlavano a bassa voce e Samantha e Mery, le più giovani fecero una risatina molto cattiva e io cominciai a temere si avvicinarono tutte e quattro e cominciarono a clpetarmi dappertutto dopo avermi messo un cuscino sotto la testa.
Non riuscivo a crederci ci mettevano forza e cattiveria ma mi piaceva facevo finta di soffrire vedendo che a loro piaceva ma godevo in questo anche quando montavano con tutti e dui i piedi sul mio viso e rimanendo li per un po mi piaceva.
Quando finirono mi disse Mary "Appartieni a noi!" e Samantha "Sei una cosa di nostro proprietà!" intervenne Samanta e disse "Ti useremo a turno una settimana per uno e..." venne interrotta dalla mia cugina voleri e disse "ci sono anch'io" e prosegui con un piede piantato sulla faccia "fimito qui vieni di la e paga il tuo debito".
Aveva ragione Samantha ero loro proprietà; e così cominciai ad essere il loro oggetto di piacere (tranne sesso) un settimana per uno quando mi chiamavano dovevo andare qualsiasi cosa stessi facendo e a volte mi tenevano anche tutta la notte a dormire nel loro scendiletto attaccato al muro con il collare ed il guinzaglio che usavano per spostarmi da una parte all'altre della casa.
Da qualche giorno è finito tutto, ma quando il marito di Valeria va fuori per lavoro mi chiama per sottomettermi, ma succede poche volte, anzi se c'e qualcuna che vuole vi aspetto donne sono qui.
Volevo solo precisare.
Quando cominciai a passare da una all'altra, di settimana in settimana non facevo mica solo adorazione di piedi e calpestamento:
pulivo tutta la casa, facevo la spesa, andavo a pagare le bollette, le preparavo e le facevo il bagno quandp tornava da lavoro (o la doccia), cucinavo, la facevo da wc (non a tutte)
mangiavo sotto il tavolo i resti o il cibo per cani, nei momenti di relax eri il suo tappetino poggiapiedi, e la mattina ovviamente la colazione a letto.
Tenevo solo a precisare.
Verso i miei 15 anni al mare dove andovo con i miei o co i miei amici (io sono di Livorno), dopo che era sempre andata alle Maldive, alle Canarie etc.... mia zia Stefania viene anche lei al nostro bagno.
Stefania era una bella 36enne mora, occhi neri, pelle molto bianca, di origine argentina, fisico statuario ed un divino39.
Non ci avevo mai fatto caso ma aveva dei piedini magnifici, mi venivano sogni di baciarli leccarli e tutte quelle idee che vengono in mente ai feticisti come me.
Non sapevo come dirglielo e tanto meno davanti a tutti, dato che eravamo tutti parenti riuniti.
Trovai il modo da dirlo a mia cugina Valeria a cui ero molto legato ed era sua figlia, mi disse un po meravigliata che se le avessi rivelato la mia passione per i suoi piedi da soli e magari mi fossi inginocchiato poteva anche accettare, ma mi disse "Aspetta a dichirarti, la strada te le preparo io" ed io la pregai "No Valeria non le dire nulla" e lei "Stai Tranquillo le dirò solo che devi parlarle e che devi dirle qualcosa di particolare, e di aprire la mente" ed aggiunse "...se ti va bene per ringraziarmi bacerai i piedi e le leccherai anche a me".
La cosa non mi disturbava affatto anche lei aveva un bellissimo 38.
Stefania un giorno al mare mi disse "oggi torni a casa con me così vediamo cosa hai da dirmi" io annuii e verso le 16:30 andammo a casa sua.
Lei si mise stesa sul divano con addosso una vestaglia con niente sotto e scalza e mi disse "avanti sono tutta orecchi". Ed io le confessai tutto; ci fu alla ffine un po di silenzio ma la cosa le piaceva lo vidi dallo sguardo, e mi ordinò di fare quello che avevo detto, mi invitò a nozze leccai baciai i suoi divini piedini, succhiale dita e alla fine offria la mia faccia come poggiapiedi, lei lo gradì e con tono quasi di comando mi disse"Vieni domani appena mangiato!"
Lo feci e quando entrai non ero sola c'era anche Angelica, Samantha e Mary, le sue tre sorelle che erano gia pronte e scalze bellissimi piedi ma ma come quelli di Stefamia che disse "Ok sei il mio schiavo ma devi essere anche il loro quindi comincia a baciare leccare e succhiere. Avanti!" non ammetteva repliche, dopo quasi 4 ore finii ed a quel punto Angelica" Stediti a pancia in su ed aspettaci!" (ero nudo solo con le mutanda addosso)vedevo che parlavano a bassa voce e Samantha e Mery, le più giovani fecero una risatina molto cattiva e io cominciai a temere si avvicinarono tutte e quattro e cominciarono a clpetarmi dappertutto dopo avermi messo un cuscino sotto la testa.
Non riuscivo a crederci ci mettevano forza e cattiveria ma mi piaceva facevo finta di soffrire vedendo che a loro piaceva ma godevo in questo anche quando montavano con tutti e dui i piedi sul mio viso e rimanendo li per un po mi piaceva.
Quando finirono mi disse Mary "Appartieni a noi!" e Samantha "Sei una cosa di nostro proprietà!" intervenne Samanta e disse "Ti useremo a turno una settimana per uno e..." venne interrotta dalla mia cugina voleri e disse "ci sono anch'io" e prosegui con un piede piantato sulla faccia "fimito qui vieni di la e paga il tuo debito".
Aveva ragione Samantha ero loro proprietà; e così cominciai ad essere il loro oggetto di piacere (tranne sesso) un settimana per uno quando mi chiamavano dovevo andare qualsiasi cosa stessi facendo e a volte mi tenevano anche tutta la notte a dormire nel loro scendiletto attaccato al muro con il collare ed il guinzaglio che usavano per spostarmi da una parte all'altre della casa.
Da qualche giorno è finito tutto, ma quando il marito di Valeria va fuori per lavoro mi chiama per sottomettermi, ma succede poche volte, anzi se c'e qualcuna che vuole vi aspetto donne sono qui.
Volevo solo precisare.
Quando cominciai a passare da una all'altra, di settimana in settimana non facevo mica solo adorazione di piedi e calpestamento:
pulivo tutta la casa, facevo la spesa, andavo a pagare le bollette, le preparavo e le facevo il bagno quandp tornava da lavoro (o la doccia), cucinavo, la facevo da wc (non a tutte)
mangiavo sotto il tavolo i resti o il cibo per cani, nei momenti di relax eri il suo tappetino poggiapiedi, e la mattina ovviamente la colazione a letto.
Tenevo solo a precisare.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico