Inaspettata conferma
di
bertorelax
genere
dominazione
Due seni pesanti su un corpo esile, un viso sempre truccato molto appariscente, due labbroni sempre rosso fuoco in evidenza, questa è mia cognata, ovvero sorella di mia moglie; a volte le persone vogliono sembrare ciò che non sono ! invece lei è timida, una donna che parla poco, riservata e per nulla civetta, l’ho sempre stimata !
Settimana scorsa mia moglie le ha fatto prenotare per mio conto una radiografia al basso addome, lei lavora come infermiera in ospedale e quindi mi ha risparmiato la strada e la coda agli sportelli, puntuale alla sera a fine turno è passata da casa nostra con l’impegnativa avvisandomi che il pomeriggio antecedente l’esame avrei dovuto prendere ferie ed andare da lei per fare la preparazione, sapevo che avrei dovuto fare un clistere come prescritto, ma onestamente pensavo che avrebbe provveduto mia moglie; probabilmente si erano messe d’accordo prima o la peretta che avevamo in casa non andava bene, acconsentii senza stare a far discussioni con le 2 sorelle, mi sembrava inopportuno e fuori luogo entrare in argomento e inoltre mi vergognavo un po’ a farmi mettere le mani sulle chiappe dalla cognata, con mia moglie era capitato un paio di volte durante la peretta di avere una vistosa erezione, ovvio con mia moglie nessuna vergogna e lei aveva ben gradito, ma con mia cognata sarebbe stata cosa proprio fuori luogo.
Quel caldo e afossimo pomeriggio di fine luglio ero agitato, andai da Nadia per la preparazione, andai a piedi camminando frettolosamente per cercare di stemperare la tensione, sul portone di casa incrociai mio cognato, due chiacchere scherzose poi mi disse “non ti invidio io odio quella cosa li ! che pomeriggio di M…. ti aspetta” lo salutai e salii le scale ancora più agitato.
Nadia mi aspettava sulla ringhiera del ballatoio, era uscita per salutare il marito che andava al lavoro e quando mi aveva visto entrare si era fermata alla porta ad aspettarmi, era abbigliata da casa, una canottiera parecchio scollata e così sottile che lasciava intravedere gli enormi seni impreziositi da due grosse aureole scurissime, era senza reggiseno! Indossava un paio di short in jeans e le sue inseparabili infradito, era struccata ma le labbra avevano ancora un fondo di rossetto, era la prima volta che la vedevo completamente struccata in tenuta casalinga ma era bella e sempre sensuale, la classico donna con la D maiuscola, non bellissima ma sicuramente piacente a tutti!
Mi fece entrare e chiese se volevo il caffè, poi cambiò idea, disse che era meglio evitare prima dei clisteri “come dei… Nadia ? “ le chiesi con agitazione, lei puntualizzò subito che almeno due li dovevo fare così era certa che le lastre sarebbero risultate senza residui fecali e poi di non metterla giù cosi dura per un paio di enteroclismi, in fondo è solo acqua; la vidi andare in bagno a prendere la sacca, aprì il rubinetto dell’acqua calda e riempì la sacca fino all’orlo.
ero agitato e mi sudavano le mani, lei mi disse di andare in camera che arriva subito, un attimo dopo arrivò con due teli di spugna, li mise sul letto, mi chiese gentilmente di levarmi sia calzoni che mutande così non vi era rischio di sporcarli e di mettermi a quattro zampe, restai immobile, lei sorrise, mi slacciò i pantaloni “ avrai mica vergogna? sono tua cognata e poi col lavoro che faccio sai quanti cazzi ho visto ? su su dai preparati alla pecorina “ io imbarazzatissimo mi girai per non levarmi i boxer proprio davanti a lei e mi misi in ginocchio sul letto, mi corressee la postura facendomi appoggiare la testa sul telo tenendo sempre il culo in alto e poi mi divaricò un pò le gambe, “ hai messo una suppostina di glicerina a mezzogiorno? “chiese con tono professionale “ no perché ? “ le risposi con aria stupita, “ va be ormai fa lo stesso, vorrà dire che controllo prima di trovare un bel tappo”
La guardai mentre si metteva i guanti monouso, la canottiera rosa nella penombra della stanza sembrava completamente trasparente ed era impossibile non guardarle le enormi tette, poi quando sentii il suo dito ungere il mio ano mi irrigidii, un attimo dopo venni violato, lentamente il suo indice affondò nel mio culo, poi roteò prima in senso orario e poi antiorario, si fermò un secondo “bene non hai feci nell’ampolla posso procedere, ma ti sento veramente contratto, avrai mica un stenosi anale ? “
Le risposi quasi sottovoce “ cosa sarebbe sta cosa scusa ? “ Nadia mi levò il dito dal culo e ne spinse dentro 2, mi stava facendo male, infilate a fondo le dita disse “ hai il culo stretto caro, dovresti fartelo allargare! da mia sorella no ? ogni tanto un inculatina! Che dici concordi ? vedrai che poi fai la cacca senza sforzo! Lo so, lo so, son discorsi da donne ! ma ti assicuro che sei bello contratto ne avresti bisogno davvero, lo dirò a mia sorella “
Dopo un paio di minuti finalmente mi levò le dita e mi infilò la cannula dell’ enteroclisma, aprì il rubinetto e lentamente l’acqua incominciò a riempirmi le budella, dopo qualche minuto il tutto finì; Nadia mi fece sdraiare sul letto supino e disse di rilassarmi per qualche minuto, sistemò la sacca e si sedette al mio fianco incominciando a massaggiarmi l’intestino in senso orario, la scollatura della canotta rosa e i grossi seni penzolanti attirarono la mia vista e in pochi secondi sentì il pene indurirsi di sasso, così tanto che la pelle del cazzo scese lasciando scoperta per metà la cappella, andai in panico assoluto e balbettando mentre dicevo “Nadia scusami ti prego non…. “ la bocca di Nadia avvolse il mio pene! Calda e morbida ingoio la mia turgida cappella, restai senza parole, non riuscii neppure terminare la frase di scuse, lei lo aspirò con la bocca, lo succhiò avidamente tenendo la lingua premuta sul frenulo le sue mani continuavano un massaggio professionale all’intestino come se fossero due persone separate, una un’avida succhiatrice di cazzi l’altra un integerrima infermiera! come arrivarono i primi forti stimoli a defecare mi arrivò anche un violento orgasmo travolgente, mi fece contrarre completamente la schiena mentre i fiotti di sborra venivano aspirati dall’avida gola profonda, un’eternità di orgasmo poi mi afflosciai sul letto ad occhi chiusi concentrandomi sul massaggio alla pancia, ma poco dopo dovetti comunque correre al bagno.
Il clistere aveva fatto effetto, mi scaricai con molta calma, mi lavai con cura il posteriore e genitali per poi ritornare in stanza vuoto e felice dell’inaspettato pompino che come dire, aveva lavato la figuraccia dell’erezione? Nadia mi aspettava seduta sulla poltrona in cuoio nero nell’angolo della stanza, indossava uno strapon molto realistico, lo masturbava delicatamente come fosse un cazzo vero, alzò lo sguardo rivolgendosi a me “io il secondo clistere…… dimenticavo, te lo farò dopo cena, cosi vuole la prescrizione, ora però devo, devo farlo, non resisto ! io quando sento un culo stretto lo voglio e tu….. “dopo un lunga pausa di silenzio aggiunse “ tu non sei in grado di dirmi di no! altrimenti dirò a mia sorella che ti è diventato duro durante il clistere e sei pure venuto”
Mi fece rimettere alla pecorina, sentii la fredda plastica spingere sul mio ano, assecondai la spinta spostandomi in avanti, ma in un attimo le sue mani mi bloccarono i fianchi e….. entrò, sentii il culo come esplodere, lei lo spinse dentro tutto, si fermò, gemette come se stesse godendo, io non urlai ma lo avrei fatto volentieri per il dolore poi incominciò a fottermi il culo, strinsi i denti per il dolore, mi fottè per parecchio poi la sentii ansimare e finalmente fermarsi, uscì da me e si levò lo strapon, gli short, il perizoma e mi ordinò “ lecca la mia sborra, leccala!” mi mise il minuscolo triangolo di pizzo in bocca, era tonso di umori vaginali; emanavano un forte odore mentre il sapore mi inebriò, succhiai con avidità il nettare dal pizzo! lei si rimise sulla poltrona, mi fissò e dopo un pò con tono ironico disse “ questa sera tornerete te e mia sorella per cena, ma tu caro, solo brodino e poi con o senza spettatori ti farai fare il secondo clistere molto più abbondante, si caro porco ! ci guarderai mangiare per poi venire ripulito come dio comanda“
Mi rivestii e tornai a casa col culo dolorante, alle 20 con mia moglie tornammo da sua sorella che aveva preparato una cena degna di un gran galà, ove loro 3 si abbuffarono mentre a me venne servito solo un brodino e alle 22 Nadia mi fece accomodare nella stanza per l’enteroclisma, mi fece riposizionare a quattro zampe con moglie che mi teneva la mano rincuorandomi “ su caro vedrai, Nadia tra un attimo ha fatto” e così fù! la perfida sorella mi somministro un clistere enorme da 2 litri e null’altro.
Settimana scorsa mia moglie le ha fatto prenotare per mio conto una radiografia al basso addome, lei lavora come infermiera in ospedale e quindi mi ha risparmiato la strada e la coda agli sportelli, puntuale alla sera a fine turno è passata da casa nostra con l’impegnativa avvisandomi che il pomeriggio antecedente l’esame avrei dovuto prendere ferie ed andare da lei per fare la preparazione, sapevo che avrei dovuto fare un clistere come prescritto, ma onestamente pensavo che avrebbe provveduto mia moglie; probabilmente si erano messe d’accordo prima o la peretta che avevamo in casa non andava bene, acconsentii senza stare a far discussioni con le 2 sorelle, mi sembrava inopportuno e fuori luogo entrare in argomento e inoltre mi vergognavo un po’ a farmi mettere le mani sulle chiappe dalla cognata, con mia moglie era capitato un paio di volte durante la peretta di avere una vistosa erezione, ovvio con mia moglie nessuna vergogna e lei aveva ben gradito, ma con mia cognata sarebbe stata cosa proprio fuori luogo.
Quel caldo e afossimo pomeriggio di fine luglio ero agitato, andai da Nadia per la preparazione, andai a piedi camminando frettolosamente per cercare di stemperare la tensione, sul portone di casa incrociai mio cognato, due chiacchere scherzose poi mi disse “non ti invidio io odio quella cosa li ! che pomeriggio di M…. ti aspetta” lo salutai e salii le scale ancora più agitato.
Nadia mi aspettava sulla ringhiera del ballatoio, era uscita per salutare il marito che andava al lavoro e quando mi aveva visto entrare si era fermata alla porta ad aspettarmi, era abbigliata da casa, una canottiera parecchio scollata e così sottile che lasciava intravedere gli enormi seni impreziositi da due grosse aureole scurissime, era senza reggiseno! Indossava un paio di short in jeans e le sue inseparabili infradito, era struccata ma le labbra avevano ancora un fondo di rossetto, era la prima volta che la vedevo completamente struccata in tenuta casalinga ma era bella e sempre sensuale, la classico donna con la D maiuscola, non bellissima ma sicuramente piacente a tutti!
Mi fece entrare e chiese se volevo il caffè, poi cambiò idea, disse che era meglio evitare prima dei clisteri “come dei… Nadia ? “ le chiesi con agitazione, lei puntualizzò subito che almeno due li dovevo fare così era certa che le lastre sarebbero risultate senza residui fecali e poi di non metterla giù cosi dura per un paio di enteroclismi, in fondo è solo acqua; la vidi andare in bagno a prendere la sacca, aprì il rubinetto dell’acqua calda e riempì la sacca fino all’orlo.
ero agitato e mi sudavano le mani, lei mi disse di andare in camera che arriva subito, un attimo dopo arrivò con due teli di spugna, li mise sul letto, mi chiese gentilmente di levarmi sia calzoni che mutande così non vi era rischio di sporcarli e di mettermi a quattro zampe, restai immobile, lei sorrise, mi slacciò i pantaloni “ avrai mica vergogna? sono tua cognata e poi col lavoro che faccio sai quanti cazzi ho visto ? su su dai preparati alla pecorina “ io imbarazzatissimo mi girai per non levarmi i boxer proprio davanti a lei e mi misi in ginocchio sul letto, mi corressee la postura facendomi appoggiare la testa sul telo tenendo sempre il culo in alto e poi mi divaricò un pò le gambe, “ hai messo una suppostina di glicerina a mezzogiorno? “chiese con tono professionale “ no perché ? “ le risposi con aria stupita, “ va be ormai fa lo stesso, vorrà dire che controllo prima di trovare un bel tappo”
La guardai mentre si metteva i guanti monouso, la canottiera rosa nella penombra della stanza sembrava completamente trasparente ed era impossibile non guardarle le enormi tette, poi quando sentii il suo dito ungere il mio ano mi irrigidii, un attimo dopo venni violato, lentamente il suo indice affondò nel mio culo, poi roteò prima in senso orario e poi antiorario, si fermò un secondo “bene non hai feci nell’ampolla posso procedere, ma ti sento veramente contratto, avrai mica un stenosi anale ? “
Le risposi quasi sottovoce “ cosa sarebbe sta cosa scusa ? “ Nadia mi levò il dito dal culo e ne spinse dentro 2, mi stava facendo male, infilate a fondo le dita disse “ hai il culo stretto caro, dovresti fartelo allargare! da mia sorella no ? ogni tanto un inculatina! Che dici concordi ? vedrai che poi fai la cacca senza sforzo! Lo so, lo so, son discorsi da donne ! ma ti assicuro che sei bello contratto ne avresti bisogno davvero, lo dirò a mia sorella “
Dopo un paio di minuti finalmente mi levò le dita e mi infilò la cannula dell’ enteroclisma, aprì il rubinetto e lentamente l’acqua incominciò a riempirmi le budella, dopo qualche minuto il tutto finì; Nadia mi fece sdraiare sul letto supino e disse di rilassarmi per qualche minuto, sistemò la sacca e si sedette al mio fianco incominciando a massaggiarmi l’intestino in senso orario, la scollatura della canotta rosa e i grossi seni penzolanti attirarono la mia vista e in pochi secondi sentì il pene indurirsi di sasso, così tanto che la pelle del cazzo scese lasciando scoperta per metà la cappella, andai in panico assoluto e balbettando mentre dicevo “Nadia scusami ti prego non…. “ la bocca di Nadia avvolse il mio pene! Calda e morbida ingoio la mia turgida cappella, restai senza parole, non riuscii neppure terminare la frase di scuse, lei lo aspirò con la bocca, lo succhiò avidamente tenendo la lingua premuta sul frenulo le sue mani continuavano un massaggio professionale all’intestino come se fossero due persone separate, una un’avida succhiatrice di cazzi l’altra un integerrima infermiera! come arrivarono i primi forti stimoli a defecare mi arrivò anche un violento orgasmo travolgente, mi fece contrarre completamente la schiena mentre i fiotti di sborra venivano aspirati dall’avida gola profonda, un’eternità di orgasmo poi mi afflosciai sul letto ad occhi chiusi concentrandomi sul massaggio alla pancia, ma poco dopo dovetti comunque correre al bagno.
Il clistere aveva fatto effetto, mi scaricai con molta calma, mi lavai con cura il posteriore e genitali per poi ritornare in stanza vuoto e felice dell’inaspettato pompino che come dire, aveva lavato la figuraccia dell’erezione? Nadia mi aspettava seduta sulla poltrona in cuoio nero nell’angolo della stanza, indossava uno strapon molto realistico, lo masturbava delicatamente come fosse un cazzo vero, alzò lo sguardo rivolgendosi a me “io il secondo clistere…… dimenticavo, te lo farò dopo cena, cosi vuole la prescrizione, ora però devo, devo farlo, non resisto ! io quando sento un culo stretto lo voglio e tu….. “dopo un lunga pausa di silenzio aggiunse “ tu non sei in grado di dirmi di no! altrimenti dirò a mia sorella che ti è diventato duro durante il clistere e sei pure venuto”
Mi fece rimettere alla pecorina, sentii la fredda plastica spingere sul mio ano, assecondai la spinta spostandomi in avanti, ma in un attimo le sue mani mi bloccarono i fianchi e….. entrò, sentii il culo come esplodere, lei lo spinse dentro tutto, si fermò, gemette come se stesse godendo, io non urlai ma lo avrei fatto volentieri per il dolore poi incominciò a fottermi il culo, strinsi i denti per il dolore, mi fottè per parecchio poi la sentii ansimare e finalmente fermarsi, uscì da me e si levò lo strapon, gli short, il perizoma e mi ordinò “ lecca la mia sborra, leccala!” mi mise il minuscolo triangolo di pizzo in bocca, era tonso di umori vaginali; emanavano un forte odore mentre il sapore mi inebriò, succhiai con avidità il nettare dal pizzo! lei si rimise sulla poltrona, mi fissò e dopo un pò con tono ironico disse “ questa sera tornerete te e mia sorella per cena, ma tu caro, solo brodino e poi con o senza spettatori ti farai fare il secondo clistere molto più abbondante, si caro porco ! ci guarderai mangiare per poi venire ripulito come dio comanda“
Mi rivestii e tornai a casa col culo dolorante, alle 20 con mia moglie tornammo da sua sorella che aveva preparato una cena degna di un gran galà, ove loro 3 si abbuffarono mentre a me venne servito solo un brodino e alle 22 Nadia mi fece accomodare nella stanza per l’enteroclisma, mi fece riposizionare a quattro zampe con moglie che mi teneva la mano rincuorandomi “ su caro vedrai, Nadia tra un attimo ha fatto” e così fù! la perfida sorella mi somministro un clistere enorme da 2 litri e null’altro.
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