La mia prima volta
di
Rino63
genere
etero
La Mia Prima Volta.
Dopo molto tempo mi sono deciso a scrivere questa Storia.
Oggi ho 50 anni, e la vicenda risale a quando ero più giovane.
A quell’epoca mi piaceva una Signora che abitava vicino a mia Sorella Maggiore, in un Paesino dell’Astigiano.
Io ero “molto Timido.” E per mia sfortuna, o fortuna lo sono ancora.
Con le ragazze non sono mai stato molto bravo, divento un totale imbranato.
Figuriamoci a dovermi rapportare con una Donna più grande di Me, che Io consideravo Irraggiungibile, per via del suo modo di fare nell’insieme ed anche per la sua Conturbante Bellezza.
Aveva un modo di relazionarsi che mi faceva diventare Matto, anche se in fin dei conti non lo faceva di proposito, era semplicemente il suo modo di essere Donna.
Quando per qualsiasi Ragione riuscivo ad avvicinarla, mi comportavo come un Ebete, riuscendo a fare la parte del Cretino anche senza impegnarmi.
Lei, lo aveva capito benissimo, ma si divertiva molto a mettermi in Imbarazzo.
Io lavoravo per una Ditta Edile, pagato in Nero, avevo svariati incarichi, oltre a quello di Manovale, m’impiegavano anche come Fattorino, ecc.
Un giorno la Segretaria del Titolare, mi diede delle buste sigillate dicendomi che contenevano documenti importanti, e che avrei dovuto portarli a questa splendida Donna, “che chiamerò Liliana.”
Presi il mio Motorino e con molta calma andai a casa della Signora Liliana per consegnare i documenti affidatimi.
Arrivai a casa sua e mi diressi verso l’ingresso suonai il campanello e quando la porta si aprì restai folgorato dalla sua bellezza, rimasi con la bocca spalancata non riuscendo a pronunciare nemmeno una parola, al che Lei si commosse trascinandomi in casa e chiedendomi, se i plichi che avevo in mano erano per Lei?
Riuscì solo a fare si con la testa.
Lei s’avvicinò a me per ringraziarmi, dandomi un bacio sulle labbra, io per l’emozione cominciai a tremare, tanto che lei per farmi calmare m’abbracciò.
Nel farlo il mio cazzo ancora giovane e inesperto si mise sull’attenti in un batter d’occhio, tanto che lei ne fu sorpresa, non se lo sarebbe mai aspettato, mi guardò con uno sguardo severo, ma nel contempo tenero e languido. Aveva capito, che lei abbracciandomi m’aveva fatto eccitare. Mi disse.
Ma davvero ti piaccio così tanto, che non sei riuscito a controllarti?
Io balbettando per l’emozione gli risposi di si, riuscendo a muovere solo la testa in segno affermativo!
Mi osservò a lungo pensando a qualcosa, io stavo tremando e non sapevo proprio cosa fare, ne come comportarmi, non volevo che se ne accorgesse nella mia testa pensai.
Adesso come al solito farai un’altra figura da cretino.
Fu lei alla fine che ruppe il silenzio, ed afferratomi per una mano s’accorse che stavo tremando, mi accompagnò in salotto dicendomi parole dolci con l’intento di farmi calmare dall’agitazione.
Disse. Accomodati sul divano che ti offro una bibita fresca!
Tornò dopo un paio di minuti con un vassoio contenete dei bicchieri e delle bibite che appoggiò su un carrellino porta vivande di cristallo, sedendosi accanto a me, mi versò la bibita e nel porgermela con una mano, con l’altra andò ad arruffarmi i capelli, dicendomi che non dovevo avere timore e che le davo la sensazione d’un pulcino impaurito.
Cominciò a chiedere se avevo una ragazza, gli risposi che non essendo del posto per me non era facile.
Liliana sempre più incalzante mi domandò, se alla mia età avessi mai avuto un approccio sessuale con una mia coetanea.
Le spiegai, che le ragazze della mie età non mi filavano, ed anche se ero uscito con qualcuna di esse non sapendo come approcciarmi, finivo sempre con l’andare in bianco.
Restò in silenzio per un paio di minuti che a me sembrarono un’eternità, chiedendomi, allora non ai mai fatto nulla.
Sei ancora vergine?
Avrei voluto sprofondare nel divano, ma con mia sorpresa ebbi il coraggio di rispondergli!
Si. Sono ancora Vergine!
Lei mi guardò e scoppiò in una fragorosa risata.
Io ci rimasi male, ma subito lei, mi spiegò che ero un bel ragazzo e che se avessi vinto la mia enorme timidezza.
Le ragazze avrebbero fatto la fila per me.
Sempre con la mano nei capelli mi domandò?
Cosa t’aspetti da me?
Io la guardai!
Presi un bel respiro e tutto d’un fiato le dissi.
È un anno che lei mi fa impazzire, trovo che sia la più bella Donna che io abbia mai avuto il piacere di conoscere.
Dalla prima volta che l’ho vista non ho più smesso di pensare a lei, il mio sogno, è, anche se solo per una volta poter essere il suo Uomo.
Poter avere l’occasione d’amare una donna come lei, mi renderebbe l’essere più felice di questa terra.
La Prego non mi respinga, soprattutto adesso che ho trovato il coraggio di poterglielo confessare apertamente.
Anche se forse non ho usato le parole che lei avrebbe voluto sentirsi dire.
Io mi sono Innamorato di lei!
Mi fermai non avevo più fiato, e per farmi coraggio e togliermi l’arsura che mi attanagliava la gola presi la bibita dal vassoio e ne bevvi un bel sorso.
La guardavo tremando e nell’insieme sudavo in attesa d’una sua reazione.
Che mi dicesse qualsiasi cosa!
Purché interrompesse quella mia agonia.
Mi aspettavo un Secco Rifiuto, o ancor peggio, un ceffone.
Seppur Bellissima.
Dopo tutto era pur sempre una Donna Sposata, con Figli.
Non potevo pretendere che mi dicesse di si, solo perché mi ero aperto con lei,
e gli avevo confessato ciò che provavo nei suoi confronti.
Dopo un pò, Lei guardò l’orologio dicendomi s’è fatto tardi, tra poco mio Marito sarà qui.
Consegnami i Plichi e vai a casa, ma promettimi di passare a trovarmi domani verso le 14.00, saremo più tranquilli.
Ed Io nel frattempo avrò preso una decisione.
Devo confessarti che sei un bel ragazzo, ma ho molte remore per il fatto che Tu sei più giovane di me.
Mi alzai avvicinandomi a Lei con timore, l’abbracciai sfiorandole le labbra con le mie.
La guardai negli occhi dicendole, spero che la risposta alle mie Preghiere, sia un si.
Ma comunque vada, sono già contento che non mi abbia cacciato di casa, almeno m’ha lasciato aperta una porta.
La salutai, e andai a casa di mia sorella dov’ero ospitato per tutto il tempo della durata del lavoro.
Era già tutto pronto per cenare, così ci sedemmo a tavola e scambiando quattro chiacchiere e consumammo la cena. La serata la passai in uno stato di nervosismo, tanto che mia sorella accorta si del mio stato d’animo mi chiese se poteva fare qualcosa per aiutarmi. Ci pensai un pò su, e gli risposi che non poteva fare niente e che avrei dovuto solo aspettare, forse il problema si sarebbe risolto da solo.
Così mi preparai il divano-letto e mi misi a guardare la Televisione, cercando di prendere sonno.
Inutile dire che non chiusi occhio, la mattina mi alzai presto ed andai a lavorare, chiesi al Capo se potevo fare solo mezza giornata perché nel primo pomeriggio avevo degli impegni da risolvere.
A mezzogiorno mi ritirai a casa, mangiai e dissi a mia sorella che dopo pranzo non sarei andato al lavoro perché avevo degli impegni vicino a Chieri.
Ma che sarei tornato per l’ora di cena.
Mi feci una lunga doccia, preparandomi per bene, e uscì di casa prendendo
il motorino, lungo la strada pensai, che sarei stato molto contento, se la Fortuna arridendomi una volta tanto, sarebbe stata benevola nei miei confronti.
Lungo il tragitto passai davanti ad una Farmacia e subito mi venne in mente, “la fortuna va aiutata,” così vi entrai e non senza fatica, riuscii a comprare una confezione di Preservativi, dicendo a me stesso, non si sa mai, forse non riuscirò ad usarli, ma nel caso, meglio averli.
Dovesse dirmi di si, chiedendomi di usare il profilattico, cosa avrei risposto, che non potevo, perché come uno stupido non li avevo comprati.
Uscì, ripresi il motorino ed andai all’appuntamento con la Donna dei miei sogni. Non sapendo se sarei riuscito a far si che questi s’avverassero.
Tutto era in mano sua, solo Lei, poteva aprirmi la porta del Paradiso.
All’orario stabilito arrivai a casa di Liliana.
Lei mi stava già aspettando.
Quando mi aprì la porta la vidi, sembrava un Angelo.
Aveva una camicetta azzurra con una gonna a tubino che gli arrivava poco sopra il ginocchio. Le sue gambe erano bellissime, stupende inguainate da calze di seta color azzurro chiaro e delle scarpe con tacchi a spillo di colore nero. Rimasi affascinato nell’osservarla.
Mi fece entrare in casa, ed accomodare sul divano del salotto, ero molto
agitato e nello stesso tempo mi sentivo emozionato.
Ancora non sapevo cosa mi avrebbe detto, ma dentro di me sentivo che le porte del paradiso si sarebbero aperte.
Mi feci coraggio e mi avvicinai a lei, l’abbracciai e la strinsi forte a me non
sapevo se mi avrebbe accettato, così rimasi immobile tenendola stretta per capire la sua reazione.
Passarono pochissimi istanti.
Ma a me sembrarono un’eternità, avevo sempre il timore che mi dicesse no e mi mandasse via.
Ma ad un tratto sentii che lei mi stringeva di più e allora con una mano sotto il mento leggermente le feci girare la testa verso di me e gli diedi un bacio sulla bocca forzando leggermente con la mia lingua le sue labbra, lei lentamente le schiuse rispondendo con passione al mio bacio, mi sentivo impacciato, non ero molto bravo, era la prima volta che mi cimentavo a baciare in quel modo e solo il fatto che lo stavo facendo con una donna bellissima e più grande di me mi metteva agitazione, tremavo al solo pensiero di fare una brutta figura.
Lei si fermò un momento mi guardò e disse, non temere so bene che non sei esperto in queste cose, lasciati andare, rilassati, sarà più bello per entrambi se lo facciamo con trasporto, riprendemmo a baciarci, e la nostra passione andò via, via, aumentando, finché non ci trovammo ansanti e sudati che freneticamente cercavamo di spogliarci a vicenda.
Fu lei che recuperando un pò di lucidità, si staccò da me e molto lentamente si spogliò facendosi ammirare mentre lo faceva, rimase solo con le calze e il reggicalze e le scarpe con il tacco a spillo, a quella visione ebbi un erezione pazzesca avevo il cazzo, talmente duro che mi faceva male.
Lei mi guardò negli occhi e si avvicinò, cominciando a spogliarmi lentamente
quando rimasi solo con i boxer, mi fissò di nuovo squadrandomi tutto dalla testa ai piedi passandosi la lingua fra le labbra si avvicinò a me mi mise una mano sull’elastico dei boxer e li fece scendere fino a levarmeli del tutto.
Si mise in ginocchio davanti a me e disse hai veramente un bel cazzo ma ora chiudi gli occhi e dimmi le sensazioni che proverai, io lo feci subito e nello stesso istante mi sentii afferrare il cazzo con una mano e subito dopo un calore incredibile sulla cappella, mi sembrava di andare a fuoco era la prima volta in assoluto che provavo emozioni così forti, e così belle, mi sembrava di svenire, aprii gli occhi e la scena che vidi mi sembrava irreale mi stava facendo un pompino fantastico anche se non ne avevo mai ricevuto uno, la mia esperienza si limitava ai fumetti ed ai giornali pornografici che ogni tanto riuscivo a comprare e/o a trovare in giro, mi tremavano le gambe per l’emozione di quello che mi stava facendo.
Stavo provando piacere per la prima volta nella mia vita un piacere nuovo mai provato e per di più lo stavo provando con la Donna dei mie sogni di cui mi ero follemente innamorato.
Tale fu il piacere che non riuscii più a trattenermi e gridando frasi che non avevano senso sborrai copiosamente nella sua bocca che nel frattempo non aveva mai smesso di succhiare il mio cazzo, avevo le gambe che tremavano non riuscivo a tenerle ferme così quando smise di succhiarmi l’uccello che nel frattempo non aveva accennato a perdere la sua consistenza rimanendo bello duro e vibrante dando prova di spavalderia, alla sua prima prova sul campo.
Liliana si staccò dal mio cazzo mi guardo ed alzandosi mi baciò sulla bocca passandomi parte della sborra che le avevo riversato nella sua bocca e che lei non aveva ingoiato, così per la prima volta sentì il sapore dello sperma, il mio nella mia bocca.
Mi disse mandalo giù! Altrimenti la cosa finisce qui adesso!
Non me lo feci ripetere due volte ingoiai la sborra che mi aveva passato in bocca trovando piacevole ed eccitante la sensazione del gusto pastoso e leggermente salato del mio stesso sperma.
Mi disse bravo, adesso devi ricambiare il favore.
Mi lecchi la mia Fanny?
Gli risposi subito di si, ma che non essendo pratico avrebbe dovuto dirmi lei come fare!
Mi rispose, non temere, se è come penso io ti verrà naturale, ad ogni modo ti dirò io quali sono i punti sensibili per noi donne.
Si mise seduta sul divano, con le gambe rialzate e aperte a compasso, in quella posizione potevo finalmente ammirare in tutta la sua la sua bellezza la Fanny di Liliana, sembrava di sognare era bellissima e sconvolgente osservavo per la prima volta la figa di una donna, la donna che io amavo.
Mi inginocchiai davanti a lei e lentamente avvicinai il mio viso a quel paradiso, sentivo il profumo un pò forte e acidulo, era bagnata da un liquido vischioso ma dal gusto strepitoso, cominciai a leccare le bellissime labbra rosa della sua Figa, cercando con la lingua di entrarvi il più possibile all’interno succhiando e leccando tutti gli umori che da essa colando fuoriuscivano, cercando di non perderne nemmeno una goccia.
Continuai a leccare finché lei con la mano sulla mia testa mi indirizzo verso
un bottoncino circolare di quasi un centimetro di lunghezza, che era situato
leggermente più in su, mi avvicinai sospinto anche dalla sua mano che continuava a tenermi la testa stretta contro la sua figa.
Come mi avvicinai ad esso e cominciai a leccarlo dando piccoli colpetti con la punta della lingua, la sentii vibrare, di colpo tutto il suo corpo fu scosso da un fremito. Subito mi bloccò, con entrambe le mani la mia testa, dicendomi bravo hai trovato il punto giusto. “Seppi che era il Clitoride,”
Questo è il punto più sensibile delle donne, ora con calma leccalo e succhialo dolcemente, fammi un pompino. Piano, piano, seguivo le sue istruzioni mentre lei parlava non volevo sbagliare niente desideravo farla godere come lei aveva fatto con me.
Ma io volevo fare di più desideravo che non si pentisse di quello che mi aveva permesso di fare così mi impegnai al massimo, cercando di dare il meglio di me stesso.
Sentivo che con le mani e con le cosce mi stava stringendo la testa, non potevo più a muovermi, riuscivo solo a succhiare e leccare.
Lei cominciò a tremare e dire frasi che non capivo bene, inarcò la schiena e mi urlò.
Bravo così, non smettere continua dai sto per godere, così bravo, vengo, vengo, dai non fermarti, godoooooo, aaaah, vengoooo, siiii, siiii, cosiii, siiiiiii.
Mi stringeva così forte la testa contro la figa che non riuscivo quasi a respirare, attesi che il tremore e il suo respiro tornassero normali.
Solo allora allentò la stretta sulla mia testa in modo che potessi riuscire a sollevarla e così permettermi di respirare a pieni polmoni.
Mi guardò con occhi lucidi, io avevo tutto il volto bagnato dai suoi umori che non ero riuscito a leccare e ingoiare.
Mi sorrise dicendomi sei stato strepitoso per essere la tua prima volta, ho goduto così in pochissimi casi.
E da quello che vedo, ti sei gustato tutto il mio miele.
Ti è piaciuto?
Gli risposi di si che era la cosa più buona che avessi mai assaggiato.
E per il solo fatto che erano i suoi, il gusto aumentava notevolmente il mio piacere.
Riprendemmo un pò di fiato, ma lei guardandomi disse, bene è arrivato il momento di far di te un uomo.
Voglio sentire il tuo bel cazzo nella mia figa lo desidero fortemente, è davvero bello grosso per la tua età, e crescendo si formerà ancor di più, anche se già adesso e di dimensioni ragguardevoli.
Vieni andiamo in camera da letto staremo più comodi, mi fece stendere di
schiena sul letto matrimoniale.
Rilassati farò tutto io desidero che la tua prima volta sia indimenticabile.
Feci come lei mi diceva, e mentre l’osservavo pensavo ad alta voce.
Non credevo che il mio sogno si potesse realizzare.
Ti prego Liliana fammi tutto quello che desideri ma per favore, se io sto sognando non mi svegliare lascia che questo sogno bellissimo arrivi fino alla fine, sono e sarò per sempre tuo.
Lei mi guardò con occhi lucidi, e lentamente si mise a farmi uno splendido pompino per rimettermi in tiro visto che avevo perso un pò l’erezione, in pochi minuti il mio cazzo era duro come prima, avevo la cappella gonfia e violacea, lentamente mi fissò si mise a cavallo del mio ventre, impugnò il cazzo se lo passò un paio di volte sulle labbra della figa bagnatissima di umori, non staccando mai i suoi occhi dai miei, e piano, piano, lo fece scivolare completamente dentro di lei fin quando non potendo andare oltre si fermò.
Le mie palle erano a contatto con la sua figa.
Seria mi disse ora sei un uomo.
Da ora e per sempre sarai mio, potrai avere tutte le donne che vorrai belle o brutte, ma di me non potrai più dimenticarti, rimarrò indelebile nei tuoi ricordi e di questo ne sono felicissima.
Io ti ho reso uomo e questo fatto non lo scorderai mai.
Cominciò a fare un lento sali e scendi sul mio cazzo durissimo, da prima lentamente poi via, via, aumentando l’andatura ma controllando sempre che io per la troppa eccitazione della prima volta non venissi troppo presto, voleva far durare il più a lungo possibile la mia prima scopata e per lo stesso motivo voleva trarne anche lei il massimo piacere possibile.
Il gioco, come fin dall’inizio, lo stava conducendo lei, ed io non essendo pratico ne ero ben cosciente e felice.
Lei mi stava portando passo, passo, verso il piacere più bello che io avessi mai provato in vita mia.
Avevo gli occhi lucidi stavo per mettermi a piangere tanto erano forti le emozioni che sentivo.
Lei mi guardò felice dicendomi, non vergognarti per le emozioni che stai provando.
Mi sollevai con la schiena verso di lei, avvicinai la mia bocca al suo orecchio, e le dissi.
Ti prego di credermi, io sono veramente innamorato di te.
Ti amo con tutto il mio essere, anche se per te sono solo un ragazzo, il mio
cuore mi dice che sei la sola donna della mia vita, la mia Anima e tua fanne ciò che vuoi.
Si fermò, voltandosi verso di me, e mi accorsi che le scendevano delle lacrime dicendomi, oltre che a toccarmi in fondo alla figa con il tuo cazzo, sei riuscito a toccarmi anche in fondo al mio cuore, sei molto dolce, penso di amarti anch’io.
Sto provando dell’emozioni che non avevo mai provato prima d’ora.
Ci abbracciammo e baciammo succhiandoci le lingue a vicenda, lei prese ad andare su e giù sul mio cazzo sempre più veloce, dandomi dei colpi secchi quando con il suo bacino, sbatteva conto il mio, di colpo la vidi agitare la testa indietro e cominciò a tremare tutta, mi piantò le sue unghie nel petto e si mise a gridare che stava per venire, voleva godere insieme a me, voleva sentirmi sborrare nella sua figa tutta la mia linfa vitale.
Per me non fu difficile, stavo facendo degli sforzi incredibili per resistere a non sborrare, mi lasciai andare e gridai amore, amoreeee, mioooo, anch’io vengooooo, vengoooo, ti sborrooooooo, dentrooooo, siiiiiiiiiii, ooooooohh.
Si accasciò su di me, respiravamo affannosamente tutt’e due, appena tornai in me gli dissi amore ti sono venuto dentro ti prego dimmi che non è il tuo periodo fertile.
Mi guardò a lungo, e mi rispose tu mi ami?
Si, ti amo, senza riserve gli Risposi!
No, io sono proprio nel mio periodo più fertile.
Ma la cosa non importa anch’io ti amo.
Tesoro, sappi fin da adesso che ci saranno molte altre volte per noi.
Inoltre, se sono rimasta gravida, o se in seguito mi ingraviderai.
Io il bambino lo terrò.
Spero d’avere sempre il tuo appoggio incondizionatamente e senza riserve.
Questa, sarà la prova dell’amore che io provo per te.
Adesso andiamo a farci una doccia perché si sta facendo tardi, tra non molto ritorneranno a casa i miei figli e più tardi anche mio marito.
Devi Promettermi di non dire mai a nessuno quello abbiamo fatto oggi. Tutto deve rimanere soltanto tra noi due.
Se si venisse a sapere in giro, la mia famiglia si sfascerebbe, ed io sarei considerata una Puttana.
Non temere Liliana amore mio la cosa non lo saprà mai nessuno il nostro è un bellissimo e dolce segreto, e rimarrà tale, io non ti tradirò mai.
La storia con Liliana Proseguiva in maniera splendida, trascorsero tre anni bellissimi, riuscivamo sempre a ritagliarci degli spazi di tempo per poter stare insieme.
Non rimase mai gravida nonostante lei lo desiderasse ardentemente.
Poi tutto finì.
Arrivò un giorno bruttissimo, era inverno, le strade erano innevate.
Lei prese lauto per andare a fare delle commissioni urgenti nel tragitto che percorse, un trattore usci da una stradina di campagna, senza dare la precedenza Liliana non si avvide dell’ostacolo che le ostruiva la strada e vi fu un bruttissimo incidente, perse la vita, senza nemmeno accorgersene talmente fu violento l’impatto.
In quel momento tutto il mio mondo crollò.
Avevo perso l’unica donna che avevo mai amato, e non potevo dirlo a nessuno perché il nostro amore era clandestino.
Aveva ragione lei quando disse che non l’avrei mai dimenticata, ho 50 anni, ho conosciuto altre donne, le ho amate, vivo insieme ad una donna da vent’anni, ma non mi sono mai sposato.
Nel mio cuore c'è sempre stata lei, non l’ho mai dimenticata.
Fine.
By Rino63.
Dopo molto tempo mi sono deciso a scrivere questa Storia.
Oggi ho 50 anni, e la vicenda risale a quando ero più giovane.
A quell’epoca mi piaceva una Signora che abitava vicino a mia Sorella Maggiore, in un Paesino dell’Astigiano.
Io ero “molto Timido.” E per mia sfortuna, o fortuna lo sono ancora.
Con le ragazze non sono mai stato molto bravo, divento un totale imbranato.
Figuriamoci a dovermi rapportare con una Donna più grande di Me, che Io consideravo Irraggiungibile, per via del suo modo di fare nell’insieme ed anche per la sua Conturbante Bellezza.
Aveva un modo di relazionarsi che mi faceva diventare Matto, anche se in fin dei conti non lo faceva di proposito, era semplicemente il suo modo di essere Donna.
Quando per qualsiasi Ragione riuscivo ad avvicinarla, mi comportavo come un Ebete, riuscendo a fare la parte del Cretino anche senza impegnarmi.
Lei, lo aveva capito benissimo, ma si divertiva molto a mettermi in Imbarazzo.
Io lavoravo per una Ditta Edile, pagato in Nero, avevo svariati incarichi, oltre a quello di Manovale, m’impiegavano anche come Fattorino, ecc.
Un giorno la Segretaria del Titolare, mi diede delle buste sigillate dicendomi che contenevano documenti importanti, e che avrei dovuto portarli a questa splendida Donna, “che chiamerò Liliana.”
Presi il mio Motorino e con molta calma andai a casa della Signora Liliana per consegnare i documenti affidatimi.
Arrivai a casa sua e mi diressi verso l’ingresso suonai il campanello e quando la porta si aprì restai folgorato dalla sua bellezza, rimasi con la bocca spalancata non riuscendo a pronunciare nemmeno una parola, al che Lei si commosse trascinandomi in casa e chiedendomi, se i plichi che avevo in mano erano per Lei?
Riuscì solo a fare si con la testa.
Lei s’avvicinò a me per ringraziarmi, dandomi un bacio sulle labbra, io per l’emozione cominciai a tremare, tanto che lei per farmi calmare m’abbracciò.
Nel farlo il mio cazzo ancora giovane e inesperto si mise sull’attenti in un batter d’occhio, tanto che lei ne fu sorpresa, non se lo sarebbe mai aspettato, mi guardò con uno sguardo severo, ma nel contempo tenero e languido. Aveva capito, che lei abbracciandomi m’aveva fatto eccitare. Mi disse.
Ma davvero ti piaccio così tanto, che non sei riuscito a controllarti?
Io balbettando per l’emozione gli risposi di si, riuscendo a muovere solo la testa in segno affermativo!
Mi osservò a lungo pensando a qualcosa, io stavo tremando e non sapevo proprio cosa fare, ne come comportarmi, non volevo che se ne accorgesse nella mia testa pensai.
Adesso come al solito farai un’altra figura da cretino.
Fu lei alla fine che ruppe il silenzio, ed afferratomi per una mano s’accorse che stavo tremando, mi accompagnò in salotto dicendomi parole dolci con l’intento di farmi calmare dall’agitazione.
Disse. Accomodati sul divano che ti offro una bibita fresca!
Tornò dopo un paio di minuti con un vassoio contenete dei bicchieri e delle bibite che appoggiò su un carrellino porta vivande di cristallo, sedendosi accanto a me, mi versò la bibita e nel porgermela con una mano, con l’altra andò ad arruffarmi i capelli, dicendomi che non dovevo avere timore e che le davo la sensazione d’un pulcino impaurito.
Cominciò a chiedere se avevo una ragazza, gli risposi che non essendo del posto per me non era facile.
Liliana sempre più incalzante mi domandò, se alla mia età avessi mai avuto un approccio sessuale con una mia coetanea.
Le spiegai, che le ragazze della mie età non mi filavano, ed anche se ero uscito con qualcuna di esse non sapendo come approcciarmi, finivo sempre con l’andare in bianco.
Restò in silenzio per un paio di minuti che a me sembrarono un’eternità, chiedendomi, allora non ai mai fatto nulla.
Sei ancora vergine?
Avrei voluto sprofondare nel divano, ma con mia sorpresa ebbi il coraggio di rispondergli!
Si. Sono ancora Vergine!
Lei mi guardò e scoppiò in una fragorosa risata.
Io ci rimasi male, ma subito lei, mi spiegò che ero un bel ragazzo e che se avessi vinto la mia enorme timidezza.
Le ragazze avrebbero fatto la fila per me.
Sempre con la mano nei capelli mi domandò?
Cosa t’aspetti da me?
Io la guardai!
Presi un bel respiro e tutto d’un fiato le dissi.
È un anno che lei mi fa impazzire, trovo che sia la più bella Donna che io abbia mai avuto il piacere di conoscere.
Dalla prima volta che l’ho vista non ho più smesso di pensare a lei, il mio sogno, è, anche se solo per una volta poter essere il suo Uomo.
Poter avere l’occasione d’amare una donna come lei, mi renderebbe l’essere più felice di questa terra.
La Prego non mi respinga, soprattutto adesso che ho trovato il coraggio di poterglielo confessare apertamente.
Anche se forse non ho usato le parole che lei avrebbe voluto sentirsi dire.
Io mi sono Innamorato di lei!
Mi fermai non avevo più fiato, e per farmi coraggio e togliermi l’arsura che mi attanagliava la gola presi la bibita dal vassoio e ne bevvi un bel sorso.
La guardavo tremando e nell’insieme sudavo in attesa d’una sua reazione.
Che mi dicesse qualsiasi cosa!
Purché interrompesse quella mia agonia.
Mi aspettavo un Secco Rifiuto, o ancor peggio, un ceffone.
Seppur Bellissima.
Dopo tutto era pur sempre una Donna Sposata, con Figli.
Non potevo pretendere che mi dicesse di si, solo perché mi ero aperto con lei,
e gli avevo confessato ciò che provavo nei suoi confronti.
Dopo un pò, Lei guardò l’orologio dicendomi s’è fatto tardi, tra poco mio Marito sarà qui.
Consegnami i Plichi e vai a casa, ma promettimi di passare a trovarmi domani verso le 14.00, saremo più tranquilli.
Ed Io nel frattempo avrò preso una decisione.
Devo confessarti che sei un bel ragazzo, ma ho molte remore per il fatto che Tu sei più giovane di me.
Mi alzai avvicinandomi a Lei con timore, l’abbracciai sfiorandole le labbra con le mie.
La guardai negli occhi dicendole, spero che la risposta alle mie Preghiere, sia un si.
Ma comunque vada, sono già contento che non mi abbia cacciato di casa, almeno m’ha lasciato aperta una porta.
La salutai, e andai a casa di mia sorella dov’ero ospitato per tutto il tempo della durata del lavoro.
Era già tutto pronto per cenare, così ci sedemmo a tavola e scambiando quattro chiacchiere e consumammo la cena. La serata la passai in uno stato di nervosismo, tanto che mia sorella accorta si del mio stato d’animo mi chiese se poteva fare qualcosa per aiutarmi. Ci pensai un pò su, e gli risposi che non poteva fare niente e che avrei dovuto solo aspettare, forse il problema si sarebbe risolto da solo.
Così mi preparai il divano-letto e mi misi a guardare la Televisione, cercando di prendere sonno.
Inutile dire che non chiusi occhio, la mattina mi alzai presto ed andai a lavorare, chiesi al Capo se potevo fare solo mezza giornata perché nel primo pomeriggio avevo degli impegni da risolvere.
A mezzogiorno mi ritirai a casa, mangiai e dissi a mia sorella che dopo pranzo non sarei andato al lavoro perché avevo degli impegni vicino a Chieri.
Ma che sarei tornato per l’ora di cena.
Mi feci una lunga doccia, preparandomi per bene, e uscì di casa prendendo
il motorino, lungo la strada pensai, che sarei stato molto contento, se la Fortuna arridendomi una volta tanto, sarebbe stata benevola nei miei confronti.
Lungo il tragitto passai davanti ad una Farmacia e subito mi venne in mente, “la fortuna va aiutata,” così vi entrai e non senza fatica, riuscii a comprare una confezione di Preservativi, dicendo a me stesso, non si sa mai, forse non riuscirò ad usarli, ma nel caso, meglio averli.
Dovesse dirmi di si, chiedendomi di usare il profilattico, cosa avrei risposto, che non potevo, perché come uno stupido non li avevo comprati.
Uscì, ripresi il motorino ed andai all’appuntamento con la Donna dei miei sogni. Non sapendo se sarei riuscito a far si che questi s’avverassero.
Tutto era in mano sua, solo Lei, poteva aprirmi la porta del Paradiso.
All’orario stabilito arrivai a casa di Liliana.
Lei mi stava già aspettando.
Quando mi aprì la porta la vidi, sembrava un Angelo.
Aveva una camicetta azzurra con una gonna a tubino che gli arrivava poco sopra il ginocchio. Le sue gambe erano bellissime, stupende inguainate da calze di seta color azzurro chiaro e delle scarpe con tacchi a spillo di colore nero. Rimasi affascinato nell’osservarla.
Mi fece entrare in casa, ed accomodare sul divano del salotto, ero molto
agitato e nello stesso tempo mi sentivo emozionato.
Ancora non sapevo cosa mi avrebbe detto, ma dentro di me sentivo che le porte del paradiso si sarebbero aperte.
Mi feci coraggio e mi avvicinai a lei, l’abbracciai e la strinsi forte a me non
sapevo se mi avrebbe accettato, così rimasi immobile tenendola stretta per capire la sua reazione.
Passarono pochissimi istanti.
Ma a me sembrarono un’eternità, avevo sempre il timore che mi dicesse no e mi mandasse via.
Ma ad un tratto sentii che lei mi stringeva di più e allora con una mano sotto il mento leggermente le feci girare la testa verso di me e gli diedi un bacio sulla bocca forzando leggermente con la mia lingua le sue labbra, lei lentamente le schiuse rispondendo con passione al mio bacio, mi sentivo impacciato, non ero molto bravo, era la prima volta che mi cimentavo a baciare in quel modo e solo il fatto che lo stavo facendo con una donna bellissima e più grande di me mi metteva agitazione, tremavo al solo pensiero di fare una brutta figura.
Lei si fermò un momento mi guardò e disse, non temere so bene che non sei esperto in queste cose, lasciati andare, rilassati, sarà più bello per entrambi se lo facciamo con trasporto, riprendemmo a baciarci, e la nostra passione andò via, via, aumentando, finché non ci trovammo ansanti e sudati che freneticamente cercavamo di spogliarci a vicenda.
Fu lei che recuperando un pò di lucidità, si staccò da me e molto lentamente si spogliò facendosi ammirare mentre lo faceva, rimase solo con le calze e il reggicalze e le scarpe con il tacco a spillo, a quella visione ebbi un erezione pazzesca avevo il cazzo, talmente duro che mi faceva male.
Lei mi guardò negli occhi e si avvicinò, cominciando a spogliarmi lentamente
quando rimasi solo con i boxer, mi fissò di nuovo squadrandomi tutto dalla testa ai piedi passandosi la lingua fra le labbra si avvicinò a me mi mise una mano sull’elastico dei boxer e li fece scendere fino a levarmeli del tutto.
Si mise in ginocchio davanti a me e disse hai veramente un bel cazzo ma ora chiudi gli occhi e dimmi le sensazioni che proverai, io lo feci subito e nello stesso istante mi sentii afferrare il cazzo con una mano e subito dopo un calore incredibile sulla cappella, mi sembrava di andare a fuoco era la prima volta in assoluto che provavo emozioni così forti, e così belle, mi sembrava di svenire, aprii gli occhi e la scena che vidi mi sembrava irreale mi stava facendo un pompino fantastico anche se non ne avevo mai ricevuto uno, la mia esperienza si limitava ai fumetti ed ai giornali pornografici che ogni tanto riuscivo a comprare e/o a trovare in giro, mi tremavano le gambe per l’emozione di quello che mi stava facendo.
Stavo provando piacere per la prima volta nella mia vita un piacere nuovo mai provato e per di più lo stavo provando con la Donna dei mie sogni di cui mi ero follemente innamorato.
Tale fu il piacere che non riuscii più a trattenermi e gridando frasi che non avevano senso sborrai copiosamente nella sua bocca che nel frattempo non aveva mai smesso di succhiare il mio cazzo, avevo le gambe che tremavano non riuscivo a tenerle ferme così quando smise di succhiarmi l’uccello che nel frattempo non aveva accennato a perdere la sua consistenza rimanendo bello duro e vibrante dando prova di spavalderia, alla sua prima prova sul campo.
Liliana si staccò dal mio cazzo mi guardo ed alzandosi mi baciò sulla bocca passandomi parte della sborra che le avevo riversato nella sua bocca e che lei non aveva ingoiato, così per la prima volta sentì il sapore dello sperma, il mio nella mia bocca.
Mi disse mandalo giù! Altrimenti la cosa finisce qui adesso!
Non me lo feci ripetere due volte ingoiai la sborra che mi aveva passato in bocca trovando piacevole ed eccitante la sensazione del gusto pastoso e leggermente salato del mio stesso sperma.
Mi disse bravo, adesso devi ricambiare il favore.
Mi lecchi la mia Fanny?
Gli risposi subito di si, ma che non essendo pratico avrebbe dovuto dirmi lei come fare!
Mi rispose, non temere, se è come penso io ti verrà naturale, ad ogni modo ti dirò io quali sono i punti sensibili per noi donne.
Si mise seduta sul divano, con le gambe rialzate e aperte a compasso, in quella posizione potevo finalmente ammirare in tutta la sua la sua bellezza la Fanny di Liliana, sembrava di sognare era bellissima e sconvolgente osservavo per la prima volta la figa di una donna, la donna che io amavo.
Mi inginocchiai davanti a lei e lentamente avvicinai il mio viso a quel paradiso, sentivo il profumo un pò forte e acidulo, era bagnata da un liquido vischioso ma dal gusto strepitoso, cominciai a leccare le bellissime labbra rosa della sua Figa, cercando con la lingua di entrarvi il più possibile all’interno succhiando e leccando tutti gli umori che da essa colando fuoriuscivano, cercando di non perderne nemmeno una goccia.
Continuai a leccare finché lei con la mano sulla mia testa mi indirizzo verso
un bottoncino circolare di quasi un centimetro di lunghezza, che era situato
leggermente più in su, mi avvicinai sospinto anche dalla sua mano che continuava a tenermi la testa stretta contro la sua figa.
Come mi avvicinai ad esso e cominciai a leccarlo dando piccoli colpetti con la punta della lingua, la sentii vibrare, di colpo tutto il suo corpo fu scosso da un fremito. Subito mi bloccò, con entrambe le mani la mia testa, dicendomi bravo hai trovato il punto giusto. “Seppi che era il Clitoride,”
Questo è il punto più sensibile delle donne, ora con calma leccalo e succhialo dolcemente, fammi un pompino. Piano, piano, seguivo le sue istruzioni mentre lei parlava non volevo sbagliare niente desideravo farla godere come lei aveva fatto con me.
Ma io volevo fare di più desideravo che non si pentisse di quello che mi aveva permesso di fare così mi impegnai al massimo, cercando di dare il meglio di me stesso.
Sentivo che con le mani e con le cosce mi stava stringendo la testa, non potevo più a muovermi, riuscivo solo a succhiare e leccare.
Lei cominciò a tremare e dire frasi che non capivo bene, inarcò la schiena e mi urlò.
Bravo così, non smettere continua dai sto per godere, così bravo, vengo, vengo, dai non fermarti, godoooooo, aaaah, vengoooo, siiii, siiii, cosiii, siiiiiii.
Mi stringeva così forte la testa contro la figa che non riuscivo quasi a respirare, attesi che il tremore e il suo respiro tornassero normali.
Solo allora allentò la stretta sulla mia testa in modo che potessi riuscire a sollevarla e così permettermi di respirare a pieni polmoni.
Mi guardò con occhi lucidi, io avevo tutto il volto bagnato dai suoi umori che non ero riuscito a leccare e ingoiare.
Mi sorrise dicendomi sei stato strepitoso per essere la tua prima volta, ho goduto così in pochissimi casi.
E da quello che vedo, ti sei gustato tutto il mio miele.
Ti è piaciuto?
Gli risposi di si che era la cosa più buona che avessi mai assaggiato.
E per il solo fatto che erano i suoi, il gusto aumentava notevolmente il mio piacere.
Riprendemmo un pò di fiato, ma lei guardandomi disse, bene è arrivato il momento di far di te un uomo.
Voglio sentire il tuo bel cazzo nella mia figa lo desidero fortemente, è davvero bello grosso per la tua età, e crescendo si formerà ancor di più, anche se già adesso e di dimensioni ragguardevoli.
Vieni andiamo in camera da letto staremo più comodi, mi fece stendere di
schiena sul letto matrimoniale.
Rilassati farò tutto io desidero che la tua prima volta sia indimenticabile.
Feci come lei mi diceva, e mentre l’osservavo pensavo ad alta voce.
Non credevo che il mio sogno si potesse realizzare.
Ti prego Liliana fammi tutto quello che desideri ma per favore, se io sto sognando non mi svegliare lascia che questo sogno bellissimo arrivi fino alla fine, sono e sarò per sempre tuo.
Lei mi guardò con occhi lucidi, e lentamente si mise a farmi uno splendido pompino per rimettermi in tiro visto che avevo perso un pò l’erezione, in pochi minuti il mio cazzo era duro come prima, avevo la cappella gonfia e violacea, lentamente mi fissò si mise a cavallo del mio ventre, impugnò il cazzo se lo passò un paio di volte sulle labbra della figa bagnatissima di umori, non staccando mai i suoi occhi dai miei, e piano, piano, lo fece scivolare completamente dentro di lei fin quando non potendo andare oltre si fermò.
Le mie palle erano a contatto con la sua figa.
Seria mi disse ora sei un uomo.
Da ora e per sempre sarai mio, potrai avere tutte le donne che vorrai belle o brutte, ma di me non potrai più dimenticarti, rimarrò indelebile nei tuoi ricordi e di questo ne sono felicissima.
Io ti ho reso uomo e questo fatto non lo scorderai mai.
Cominciò a fare un lento sali e scendi sul mio cazzo durissimo, da prima lentamente poi via, via, aumentando l’andatura ma controllando sempre che io per la troppa eccitazione della prima volta non venissi troppo presto, voleva far durare il più a lungo possibile la mia prima scopata e per lo stesso motivo voleva trarne anche lei il massimo piacere possibile.
Il gioco, come fin dall’inizio, lo stava conducendo lei, ed io non essendo pratico ne ero ben cosciente e felice.
Lei mi stava portando passo, passo, verso il piacere più bello che io avessi mai provato in vita mia.
Avevo gli occhi lucidi stavo per mettermi a piangere tanto erano forti le emozioni che sentivo.
Lei mi guardò felice dicendomi, non vergognarti per le emozioni che stai provando.
Mi sollevai con la schiena verso di lei, avvicinai la mia bocca al suo orecchio, e le dissi.
Ti prego di credermi, io sono veramente innamorato di te.
Ti amo con tutto il mio essere, anche se per te sono solo un ragazzo, il mio
cuore mi dice che sei la sola donna della mia vita, la mia Anima e tua fanne ciò che vuoi.
Si fermò, voltandosi verso di me, e mi accorsi che le scendevano delle lacrime dicendomi, oltre che a toccarmi in fondo alla figa con il tuo cazzo, sei riuscito a toccarmi anche in fondo al mio cuore, sei molto dolce, penso di amarti anch’io.
Sto provando dell’emozioni che non avevo mai provato prima d’ora.
Ci abbracciammo e baciammo succhiandoci le lingue a vicenda, lei prese ad andare su e giù sul mio cazzo sempre più veloce, dandomi dei colpi secchi quando con il suo bacino, sbatteva conto il mio, di colpo la vidi agitare la testa indietro e cominciò a tremare tutta, mi piantò le sue unghie nel petto e si mise a gridare che stava per venire, voleva godere insieme a me, voleva sentirmi sborrare nella sua figa tutta la mia linfa vitale.
Per me non fu difficile, stavo facendo degli sforzi incredibili per resistere a non sborrare, mi lasciai andare e gridai amore, amoreeee, mioooo, anch’io vengooooo, vengoooo, ti sborrooooooo, dentrooooo, siiiiiiiiiii, ooooooohh.
Si accasciò su di me, respiravamo affannosamente tutt’e due, appena tornai in me gli dissi amore ti sono venuto dentro ti prego dimmi che non è il tuo periodo fertile.
Mi guardò a lungo, e mi rispose tu mi ami?
Si, ti amo, senza riserve gli Risposi!
No, io sono proprio nel mio periodo più fertile.
Ma la cosa non importa anch’io ti amo.
Tesoro, sappi fin da adesso che ci saranno molte altre volte per noi.
Inoltre, se sono rimasta gravida, o se in seguito mi ingraviderai.
Io il bambino lo terrò.
Spero d’avere sempre il tuo appoggio incondizionatamente e senza riserve.
Questa, sarà la prova dell’amore che io provo per te.
Adesso andiamo a farci una doccia perché si sta facendo tardi, tra non molto ritorneranno a casa i miei figli e più tardi anche mio marito.
Devi Promettermi di non dire mai a nessuno quello abbiamo fatto oggi. Tutto deve rimanere soltanto tra noi due.
Se si venisse a sapere in giro, la mia famiglia si sfascerebbe, ed io sarei considerata una Puttana.
Non temere Liliana amore mio la cosa non lo saprà mai nessuno il nostro è un bellissimo e dolce segreto, e rimarrà tale, io non ti tradirò mai.
La storia con Liliana Proseguiva in maniera splendida, trascorsero tre anni bellissimi, riuscivamo sempre a ritagliarci degli spazi di tempo per poter stare insieme.
Non rimase mai gravida nonostante lei lo desiderasse ardentemente.
Poi tutto finì.
Arrivò un giorno bruttissimo, era inverno, le strade erano innevate.
Lei prese lauto per andare a fare delle commissioni urgenti nel tragitto che percorse, un trattore usci da una stradina di campagna, senza dare la precedenza Liliana non si avvide dell’ostacolo che le ostruiva la strada e vi fu un bruttissimo incidente, perse la vita, senza nemmeno accorgersene talmente fu violento l’impatto.
In quel momento tutto il mio mondo crollò.
Avevo perso l’unica donna che avevo mai amato, e non potevo dirlo a nessuno perché il nostro amore era clandestino.
Aveva ragione lei quando disse che non l’avrei mai dimenticata, ho 50 anni, ho conosciuto altre donne, le ho amate, vivo insieme ad una donna da vent’anni, ma non mi sono mai sposato.
Nel mio cuore c'è sempre stata lei, non l’ho mai dimenticata.
Fine.
By Rino63.
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