Mi sono innamorato di un tunisino

di
genere
sentimentali

Racconto vero . Due anni fa un amico mi presenta Salvo(nome di fantasia),padre di un ragazzo che dovevo assumere nella mia ditta. Quella domenica mattina appuntamento al bar per incontro; come arrivo al bar vedo Salvo appoggiato al macchina, e il mio amico che parlava con il barista. Appena visto mi e' venuto un colpo, era il mio sogno proibito , io essendo bisex . Mi presenta Salvo, iniziamo a parlare ma non capivo piu' niente non riuscivo ad togliere lo sguardo da Salvo; 50enne
alto 168 sui 80/85 kg tutto muscoli non da palestra ma da lavoro (muratore) mani enormi e ruvide , stupendo almeno per me.
Alla fine assumo il figlio ma ho subito trovato scuse che per assumerlo avevo bisogno di documenti che mi doveva portami solo per poterlo vederlo.
Appuntamento al lunedì sera dopo il lavoro al bar.
arrivo circa con venti minuti di anticipo, e aspetto eccolo che arriva vestito da lavoro aveva finito tardi.
Mi consegna i documenti e si scusa per non aver potuto passare da casa per prendere il figlio, rispondo che non c'erano problemi che avevo solo bisogno dei documenti; ma quando ero con lui non capivo piu' niente
Ci mettiamo in macchina e iniziamo parlare del lavoro del figlio. Gli dico che si deve presentare il giorno dopo al lavoro. Non smette piu' di ringraziarmi, mi racconta che era stato quattro anni qui da solo,(che sfortuna per me)e che solo da due mesi erano arrivati dalla Tunisia sua figlia piu' grande sposata con il marito e suo figlio, e che sua moglie e gli altri quattro figli erano rimasti in Tunisia. Gli dico che sono sposato e ho due figli, 17 - 7 anni , continua ad ringraziarmi , io non capivo più nulla, gli chiedo se veniva con me ha mangiare una pizza mi rispondeva che non poteva quella sera ma sarebbe venuto sabato sera, ci salutiamo, mi abbraccia e mi bacia per ringraziarmi io sentendo il suo profumo misto sudore calce sono al settimo cielo. Durante la settimana non facevo altro che fare domande al figlio sul padre, e quei giorni non passavano mai. Arriva il sabato chiamo Salvo per chiedere dove ci incontriamo.
Stavamo lavorando in officina quando mi vedo arrivare Salvo, lo saluto e ci accomodiamo in ufficio e parliamo del più e del meno, dopo un circa mezz'ora chiamo suo figlio e gli dico avvisare gli altri due operai che possono andare a casa, che avevamo finito. Sapevo che il figlio sarebbe andato a casa, visto che aveva la moto.
Stiamo ancora in ufficio e continua ad ringraziarmi, e non sapeva come sdebitarsi, io continuavo guardare il suo pacco con delle occhiate, non sapevo piu' cosa fare per resistergli. Mi dice che deve andare per cambiarsi e prepararsi per dopo.
Salutato chiudo tutto e vado a casa per cambiarmi. Vado in pizzeria e Salvo era in piazzale che mi aspettava.
Entriamo e mangiamo parliamo del più e del meno gli dico che suo figlio da lunedì lo mandavo in un grossa fabbrica di appoggio ad un operaio per manutenzione impianti produttivi e che se voleva e gli piaceva lo avrebbero assunto . Mi ringrazia ( la mia paura che avrei potuto perdere anche suo padre) ancora .
Non so neanche come siamo andati ne discorso del sesso e delle esperienze vissute : gli racconto che avevo avuto esperienze gay mi guardo come se fossi un mostro,
poi mi fa qualche domanda che cosa facevo, prima di tutto lo assicuro che non avrei mai fatto niente con suo figlio e che mi piacevano quello di 50 anni in su e non ragazzini. Gli racconto delle prima pompa fatta al pastore quando avevo 17 anni. Gli dico che mi fa impazzire mi risponde che non e' una bella donna, dico che per me era miss italia si mette a ridere. Usciamo dalla pizzeria stava piovendo, mi chiede se volevo salire in macchina con lui che fumava ancora una sigaretta poi andavamo,(speravo che fosse una scusa)invece parliamo, io continuavo guardare il suo pacco, lui si accorge che lo fissavo mi dice che quelle cose non li aveva mai fatte rispondo che c è sempre la prima volta. Finisce la sigaretta e ci salutiamo, mi abbraccia e mi ringrazia ancora per tutto. Salgo in macchina mi saluta e mi dice ci vediamo domani per un caffe'. Andando verso casa penso e ripenso spero che non si sia offeso oppure che abbia paura per suo figlio, non riesco neanche addormentarmi. Passa la mattinata ,nel primo pomeriggio vada al supermercato con la famiglia, appena arrivo ricevo la sua telefonata che mi chiedeva se volevo un caffe' rispondo che sono per spesa con la famiglia, risponde che ci saremmo visti dopo cena al bar.
Dopo cena vado al bar e aspetto, arriva mi abbraccia e mi saluta ,prendiamo il caffe e parliamo del piu' e del meno, guarda orologio e mi dice devo andare e' tardi domani deve andare al lavoro,chiedo che ore sono mi dice che 24,30 non mi sembrava cosi' tardi. Andiamo verso la macchina ci salutiamo . Rimango senza parole quando mi dice ci vediamo domani passo in officina dopo il lavoro. Verso le 18,00 mando a casa gli operai e chiamo il mio amico direttore del personale della fabbrica dove avevo mandato il figlio di Salvo, gli chiedo un gli interessava assumere il figlio di Salvo,
non mi fa neanche finire e mi dice di si che era un ragazzo molto serio, e digli di passare da me domani. Arriva Salvo mi chiede se stavo chiudendo visto che non c'erano operai, no sono già andati via.
Gli spiego quello che deve fare suo figlio domani dal dott. Mario . Mi guarda stupito mi chiede se era uno scherzo visto che per farsi assumere in quella fabbrica ci voleva un miracolo. Lo guardo in faccia aveva gli occhi lucidi (in quel momento avrei potuto chiedere tutto quello che volevo) gli dico che per lui avrei fatto qualsiasi cosa, invita a casa sua, per mangiare, quando volevo gli dico sabato sera cosi poi il giorno dopo eravamo liberi. Durante la settimana mi chiamo lo chiamo al telefono, sabato mattina viene in officina perché non lavorava che pioveva mi chiedeva se conoscevo un meccanico perché si era rotta la marmitta della Peugeot . dico di mettere la macchina dentro al capannone prendo il muletto e la alziamo prendo la saldatrice gli dico di prendere quel cono con il tubo che risucchia i fumi saldo la marmitta e lui tiene quel tubo, gli faccio una battuta che volevo essere io quel tubo che succhia e volevo succhiare il suo tubo. Mi guarda negli occhi e mi dice vediamo uno di questi giorni magari proviamo. Rimango di stucco non so cosa risponde faccio finta di niente , andiamo a prendere un caffe' e proviamo la macchina che va benissimo. Ci vediamo a casa sua per la cena, mi presenta la figlia la nipotina e il genero, mangiamo, usciamo per il caffè . Io sono seduto al lato passeggiero e continuo lo sguardo sul suo pacco, lui mi dice che sono una persona molto seria e non faccio nulla per fare accorgere che sono così, gli dico se gli do fastidio che gli guardo il pacco lo deve dire mi dice se siamo soli non ci sono problemi.
continuano le telefonate durante tutta la settimana, lui dovuto andare lavorare in un cantiere e rientrava solo sabato.
Mi chiama sabato mattino mi chiede se ero libero nel pomeriggio gli rispondo che sarei stato in ufficio per la chiusura del mese.
Verso le 15,00 sento un rumore nel cortile del capannone ed esco era lui con suo figlio, mi chiede scusa per il disturbo (quale disturbo io non appettavo altro che arrivasse).Mi chiede una cortesia se potevo vedere quel foglio che gli avevano dato in fabbrica al figlio, leggo il foglio (contratto di lavoro ha tempo indeterminato 48 ore settimanali)gli spiego il tutto
e rimangono senza parole, il figlio mi ringrazia e mi saluta, e va via con la moto, Salvo rimane con me in ufficio parliamo intanto finisco la contabilità e andiamo prendere il caffè al bar. Appena usciamo dal ufficio salvo vede che in settimana mi hanno consegnato la macchina nuova dice paghi tu il caffe' deve bagnare la volvo s60 dico di guidare lui mi guarda e dice sei matto, sale in machina e cerca di avvicinare il sedile ma non trova la pulsante pe avanzare il sedile , allora io mi chino su di lui per premere il pulsante , gli metto la faccia sul suo pacco e cerco di trovare il pulsante e strofino la faccia su suoi pantaloni. Sistemo il sedile e mi alzo mi guarda e con un sorrisino dice magari un giorno ti faccio provare , prendiamo il caffe e torniamo in ufficio, mi ringrazia ancora per tutto quello che ho fatto per suo figlio. Io continua a guardare il suo pacco, mi dice vuoi che proviamo lo guardo mi sembra spaventato . Gli dico che non era obbligato non mi doveva niente mi bastava che non si offendesse per i miei sguardi , si avvicina e mi dice che voleva provare, mi avvicino e gli tocco il pacco lui mi dice non so diventa duro, gli abbasso la lampo e lo tiro fuori bello circonciso e 22 centimetri non cercavo di meglio era il massimo che potevo avere. Inizio con la bocca e dopo circa due minuti era al massino della sua
bellezza eretto duro come il marmo, altri pochi minuti e via tutto il suo succo nella mia bocca, e ingoio tutto mai fatto prima. Non credevo che riuscivi,
io gli chiedo che non vorrei si fosse offeso, mi guarda e dive non mi hai mica puntato una pistola e costretto ora vado ci sentiamo.
Avevo paura di non piu' sentirlo e vederlo, indomani mi chiama alle 08,00 di mattina e mi dice scusa per ieri ma ero un po' frastornato non capivo , ci possiamo vedere dopo il lavoro al bar. dico di si.
Ci vediamo mi dice che non e' stato molto brutto ma se volevo potevamo farlo ogni tanto. Ero al settimo cielo
prima di andare via mi dice se vuoi domani sera dopo il lavoro ci vediamo e ti do la caramella, quale caramella rispondo lo sai dice dopo dieci minuti mi chiama al telefono e dice dove sei gli rispondo che stavo andando verso casa se vuoi ci vediamo al capannone ok e da allora lo facciamo almeno sei sette volta al mese e ci sentiamo tutti i giorni. Si fa solo fare pompini e senza mai togliersi i pantaloni e vuole che lo chiamiamo caramelle .



di
scritto il
2013-08-10
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