Sogno erotico condiviso

di
genere
etero

Non ho mai creduto nei sogni, soprattutto se si tratta di sogni erotici, però è anche vero che l'ottimismo prima o poi viene premiato. Questo mi è capitato proprio pochi mesi fà, dopo aver conosciuto Sara. Ci siamo frequentati sempre più spesso, si vedeva che era una ragazza molto frivola e moderna, nel suo vestire e nel suo modo di guardare; vestita sempre poco e molto sexy, per era una bambolina erotica piccolina, ma dotata di tutto ciò che una donna deve avere per attrarre l'attenzione dei maschietti, cosa che accadeva tutte le volte che uscivamo insieme. Si sà che a 30 anni, ormai gli argomenti da trattare durante un discorso possono benissimo finire sul sesso, così una sera durante una pizza iniziai a parlare di un mio sogno con lei ormai ero quasi alla soglia dei miei 31 anni e mi sarebbe piaciuto esaudire proprio questo sogno, raccontandolo a lei, notai che il suo sguardo diventava sempre più accattivante, non avrei mai pensato che la mia fantasia, altro non era, potesse suscitare in lei un certo interesse. La sera del mio compleanno avevo invitato gli amici che più frequento tra cui anche Sara, quella sera appena lo vista ho avuto un brivido di eccitazione, era più bella del solito, molto truccata con un vestito attillatissimo che le metteva ogni curva in evidenza, devo dire che si poteva benissimo scambiare per una battona di strada, il mio imbarazzo verso i miei amici che la conobbero proprio in quell'occasione era tanto, ma poi ripensando alle critiche di alcuni, riguardo le poche donne che conoscevo, l'imbarazzo sparì. La serata al ristorante fù molto divertente, si mangiò e si bevve parecchio, anche Sara alzò il gomito, era più frivola del solito mi lanciava degli sguardi molto eccitanti, essendo seduta proprio di fronte notai che mi voleva provocare, infatti verso fine serata il suo piede nudo, senza i suoi tacchi, mi sfiorò sotto il tavolo varie volte fino ad arrivare ad accarezzarmi la mia patta, ormai rigonfia, la mia eccitazione era veramente alta, tra il vino e quella situazione iniziai a sudare freddo, lei si divertiva, mi fece capire di guardare sotto il tavolo e trovando una scusa guardai; la sua manina giocava tra le gambe di Carlo, gli aveva aperto la cerniera e con solo due dita lo scappellava, dopo quella vista tornai nel guardarla, era eccitante la situazione come il suo volto, che era quello di una vera troia, credo che Carlo lo fece venire tra le sue dita, perché dopo una evidente smorfia del suo volto, Sara si alzo per andare in bagno a lavarsi le mani, la vidi un pò barcollante, stavo alzandomi per aiutarla quando mi fermai, non potevo alzarmi perché avevo anche un'erezione esagerata e tutti si sarebbero accorti della mia sagoma. Usciti dal ristorante, volevo accompagnarla a casa, ma Carlo da vero amico stronzo, si fece avanti prima di me, oltretutto, lui doveva fare la stessa strada e visto anche come l'aveva trattato dentro, ma Sara rifiutò, le dissi che non poteva andare a quell'ora sola e in quello stato, così lei dissi che ero io, il festeggiato, a doverla accompagnare. Saliti in auto, lei mi disse che voleva venire a casa mia, ma non sono quello che approfitta di una donna che ha bevuto un pò più del solito e così rifiutai, mentre mi dirigevo verso casa sua, Sara iniziò a toccarsi e aprendo la cerniera sul davanti del suo vestito mi mostrò quel capezzolo duro sotto un reggiseno a balconcino che le teneva a forza quel seno di 4° misura, mi guardò in viso e poi verso la patta di nuovo sagomata, mise un dito in bocca e lo fece scorrere molto lentamente tra le labbra e quella lingua che ogni tanto tirava fuori, mi guardò, era molto eccitante e tanto porca, passando il suo dito attorno al capezzolo mi disse se avevo ripensato alla sua voglia di venire da mè, continuai a dirle di no, ma mi fù molto difficile, allora lei toccò tra le mie gambe e disse: "lui la pensa diversamente", sapeva benissimo che aveva ragione, inoltre mi disse che lei era in sè e che al ristorante si era solo divertita e voleva finire la notte con mè. Entrati nell'androne, iniziammo a baciarci e slinguare, lei scese quasi subito sotto la mia cintura aprì la cerniera e iniziò a leccarmi, tirò fuori anche i testicoli sopra l'elastico degli slip e mentre la sua mano scivolava lungo il cazzo, la sua bocca ingoiava prima uno poi l'altro ritornando sulla cappella, tolse la mano per la bocca che con qualche difficoltà ingoiò tutto spingendo con le sue mani il mio fondoschiena verso di lei, ero arrapato, la feci alzare e spogliandola vidi quel corpo vellutato che una donna di 28 anni ha, non feci in tempo ad ammirarla che lei mi trascinò nel salotto, proprio dove ho un tappeto molto grande, anche io ormai ero nudo e mi fece sdraiare sul tappeto, Sara aveva solo il balconcino e delle mutandine di pizzo particolari che notai maggiormente dopo, mi ordinò di non muovere le mani, così iniziò a salire sul mio petto con quelle tette grandi, lei a quattro zampe, si muoveva benissimo fino a buttarmi in faccia i suoi capezzoli durissimi, poi sentii che il mio glande se lo spingeva contro i capezzoli che avevo inumidito, lo prese tra i seni e iniziò a fare la spagnola, stavo per venire quando si accorse e smise giusto in tempo, mi bendò, dopo qualche minuto sentii il gocciolare freddo di acqua e la sua lingua con il cubetto cercò il mio capezzolo, ero talmente eccitato che il ghiaccio mi diede solo un leggero brivido, lo tolse dalla bocca e scorrendo su di mè mi bagnò tutto, non riuscii più a tenermi, la presi dai fianchi, stavo sfilando le mutandine quando lei mi fermò e subito si sedette sopra di mè, scoprendo con piacere la particolarità delle mutandine, inziò quel dolce movimento che provoca quel dolce piacere con le sue mani sul mio petto. Sara danzava bene, ho tolto la benda per vederla godere e prendendola dai fianchi ho spinto con forza, i suoi lamenti divennero degli urli intensi incitandomi a farle male, non riuscivo più a tenermi, lei lo capì e andò con la bocca ad accogliere la calda crema. Dopo un dovuto riposo ecco la sorpresa più grande di quella nottata, il cazzo di nuovo nella sua bocca divenne duro, il 69 era già in atto e leccandola mi chiese di leccarle anche l'altro buchetto, così feci mi eccitò molto e lentamente misi un dito dentro di una mano e uno nella passerina, Sara riniziò a incitarmi, poi prese qualcosa dalla borsetta e me la diede, era un tipo di vasellina profomata, la usai nel suo buchetto, lei assunse la posa sul tappeto che io le avevo raccontato nel mio sogno e molto dolcemente entrai con la punta, aumentando il ritmo lo spinsi di colpo tutto dentro, un rantolo soffocato uscì, ormai la strada era spianata e il mio cazzo scivolava senza difficoltà, tra la prima volta e il vino, la mia resistenza andò ben oltre il solito, poi quella posa da sempre sognata, il suo culetto in aria e il volto contro il tappeto, la incitazione mi eccitò tantissimo, così tutti i miei 20 cm entrarono fino a farle sbattere le palle contro di lei, mi chiese di venirle dentro e arrivato il momento fù accontentata. Il giorno dopo mi rivelò che il mio sogno l'aveva eccitata tanto e aveva deciso di regalarmelo al mio compleanno.
Se c'è una donna che vuole sognare con mè.
Grazie Sara!
scritto il
2010-05-11
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