Il caldo sapore di un vecchio cazzo

di
genere
incesti

Salve sono una studentessa di 26 anni, ecco la mia storia. Ad aprile scorso mio nonno che ha 69 anni mi chiese di andare nel suo studio x aiutarlo a sistemare alcune pratiche, così un pomeriggio andai e ricordo che quel giorno indossavo una t-shirt celeste, una gonna di jeans con uno spacco laterale, calze autoreggenti bianche a rete e un paio di sandali con tacco di 8cm. Tutto procedeva bene fino a quando mio nonno, mentre ero seduta si avvicina a me e involontariamente sento i suoi pantaloni gonfi sul mio braccio, all’inizio non ci faccio caso, ma la cosa si succede nuovamente dopo qualche minuto e questa volta inizio a sfregare il braccio sui suoi pantaloni e mi accorgo che lui non dice niente, anzi, mostra molto piacere, cmq le mie intenzioni erano solo quelle di stuzzicarlo un po’, poco dopo lui appoggia una mano sulla mia testa accarezzando i miei capelli e disse.”6 una brava nipotina chissà quante altre cose sai fare oltre a ciò”, intanto avevo quasi finito e sarei dovuta andare via, mentre stavo x alzarmi lui mi blocca con una mano sulla spalla e dice:”Stasera perché non rimani a farmi un po’ di compagnia? Sai sono solo e vorrei avere un po’ di coccole”, io con tono molto serio gli rispondo:”Nonno ma che stai dicendo? Dai lasciami andare lo sai che devo ritornare a casa”, lui subito dice:”Questo è il telefono chiama e di che torni a casa + tardi e che ti riaccompagno io”, Io dico:”No!!! Ora devo andare lasciami” nemmeno finisco di parlare che lui si sbottona i pantaloni calandosi tutto davanti a me tirando fuori il suo uccello e spingendomi con una mano la mia testa verso il suo kazzo e disse:”Dai bella nipotina, fai felice tuo nonno, ti darò una bella ricompensa, dai ciucciamelo!!! Ora!!!” e inizio a prenderlo in bocca e a succhiarlo e mentre lo facevo lui chiama a casa e dice vicino a mia madre che sarei tornata + tardi e che non potevo chiamare io perché ero impegnata. Mentre gli facevo la pompa pensavo che gliela avrei fatta pagare raccontando tutto a casa, solo che avrei avuto un po’ di vergogna, non solo con i miei familiari ma anche col mio ragazzo. Poi ciucciando e riciucciando sento dentro di me una voglia sfrenata di farlo con lui, e tutto l’odio che avevo un momento prima inizia ad affievolirsi e comincia a piacermi, poi lui disse.”ora basta ciucciare”, pensai che voleva che smettessi, invece mi ordinò di sedermi sulla scrivania e di allargare le gambe, mi alzò la gonna e mi tolse gli slip e iniziò a leccarmela, non ci credevo ma il mio caro nonnino mi stava facendo godere, a quel punto iniziava a fregarmi poco del mondo al di fuori di quello studio, poi lui si sedette su una poltrona e mi disse che dovevo cavalcarlo, ma prima mi tolse la t-shirt e il reggiseno, lo cavalcai che era una favola, poi mi fece alzare e appoggiare a pecorina vicino alla scrivania, mi alzò la gonna e iniziò a penetrarmi in culo, godevo molto in quei momenti mi sentivo al 7° cielo, infine mi fece girare, mi fece inginocchiare e mi ordinò di farmi sborrare in bocca e ingoiare tutto, e così feci, ingoiando tutto il suo caldissimo e gustoso sperma. Dopo che mi rivestii, mio zio mi diede anche i soldi dello “straordinario”, e come promesso mi riaccompagnò a casa e in auto mi accorsi che mi ero dimenticata di mettermi le mutandine e dissi a mio nonno che gliele avrei lasciate x ricordo.
scritto il
2010-05-11
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