Vilma
di
micolotto
genere
etero
Vilma è una bella donna di 54 anni. Da quando tre anni fa il marito se n'è andato,per unìaltra donna , ci sentiamo e vediamo spesso , ed è capitato che ultimamente abbiamo fatto un viaqggio a Medjugorie
E' stato appunto durante questo viaggio che siamo diventati amanti,era da molto tempo che Vilma ,quando la conobbi era una persona tutta casa e chiesa, casalinga irreprensibile, amante della famiglia,standista nei centri commerciali per divani e salotti da riformare ,che si scandalizzava ogni volta che sentiva una parola diversa dal normale (senza eccedere nella volgarità). Vestita nonostante fosse una bella donna con vestiti castigatissimi, capelli ben pettinati ma sempre raccolti.,, i suoi discorsi erano sempre su i gruppi di preghiera che frequentava,ma questo era solo apparenza , era un pò che lo avevo capito , Vilma aveva voglia di sesso.Per un po andammo avanti a desiderarci,per me non c'erano problemi,ma per Vilma,i problemi erano legati , al mondo in cui lei si era messa.Si faceva scrupoli religiosi e di convenienza sociale,ma se io allentavo un attimo le telefonate ,lei ritornava alla carica,e il discorso cadeva sulle sue fantasie o i suoi desideri più profondi,certo erano velati o di sponda,ma devi trovarti una donna,chiaro che si offriva,oppure ah sei stato in albergo?c'erano i draghi?chiara allusione sessuale,insomma dovevo solo aspettare,intanto mi ero messo in testa l'obbiettivo massimo due mesi,e la fortuna mi aiutò.
Venne il giorno della partenza,e dopo i convenevoli di rito con i partecipanti,prendemmo posto sul pulman,erano le quattro del mattino,e Vilma mostrava una certa agitazione , da una parte era soddisfatta di essere riuscita a coinvolgermi , dall'altra sapeva che era il primo passo per cedermi ,perchè non si è mai visto un uomo che accontenta una donna se non ha la speranza di fotterla.
Fu durante il viaggio che cominciò la storia: sul pulman ci sedemmo vicini,Vilma si addormentò scivolando verso di me,non feci nulla per allontanarla,mi reclinai dalla sua parte e sentivo la sua coscia contro il mio cazzo, tanto che la cosa mi fece eccitare non poco,era diventato di marmo ,se avessi potuto l'avrei scopata li all'istante Vilma aveva capito, e stava al gioco,il suo volto dormiente sorrideva e inconsciamente si contraeva con smorfie di una che sta sognando di averlo dentro e godere, Con l'uccello duro mi avvicinavo a sempre di più a lei finchè non la vidi diventare rossa in viso.
La cosa finì lì. Io pensavo che lei non avesse gradito, o per lo meno che non voleva storie durante un viaggio religioso,infatti durante la permanenza ci comportammo come due buoni amici ,anche se era evidente che il seme era stato posto.Infatti durante il viaggio di ritorno si ripetè lo stesso che all'andata,e tre giorni dopo finalmente accadde quello che avevo previsto.Ci demmo appuntamento a casa sua per commentare il viaggioGià appena arrivato mi resi subito conto che Vilma aveva voglia di farsi scopare. Difatti si era presentata tutta truccata, con una sottoveste nera trasparente dove si intravedevano le mutandine ed un paio di calze nere con l'apposito reggicalze. Un paio di tette da maggiorata e senza reggiseno.
A quella vista mi divenne subito duro, mentre lei timidamente mi disse subito: -Scusami per l'abbigliamento ma fa talmente caldo che sono rimasta in sottoveste.... e poi siamo tra amici, non ti formalizzare-
Altro che formalizzarmi; più la guardavo e più mi eccitavo, così avanzai con un complimento: -Come sei sexi con questo abbigliamento, anzi ti dirò che sei proprio desiderabile... sai?-
-Eihh! Non vorrai mica proprmi di fare l'amore sai.... ricordati che dobbiamo parlare di Medjugorie Anzi sarà meglio che mi copro- disse lei.
Ed io: - NO no resta così che mi piace guardarti.. sei molto bella e non farò niente che tu non voglia-
-Allora sarà meglio che ti preparo un caffè- disse.
Mentre io ero seduto in cucina e lei preparava il caffè guardavo da dietro in trasparenza il suo culone da donna quasi matura, grosso ma ben fatto. Mi eccitavo sempre di più mentre le sarei piombato addosso. Lei si accorse delle mie occhiate ed intervenne:
-Su non guardarmi così che mi fai vergognare... piuttosto prendi il caffè e vai in sala che mi devi riparare ,come mi hai promesso l'anta dell'armadio che è penzolante.
Mi armai di cacciavite e
pinza e cominciai a riparare l'anta. Tra di me pensavo se veramente non ci stava o se aveva più voglia di quanto ne avessi io?
Così, la chiamai con la scusa di aiutarmi a sorreggere l'anta.
Mentre lei di schiena si trovava tra me e l'armadio, io facendo finta di niente mi avvicinavo sempre di più al suo culo fino a poggiargli il cazzo addosso al suo spacco da dietro.
Vilma faceva finta di niente finchè non sentii il suo fiatone, segno che si era eccitata anche lei.
Continuavo a poggiarle il cazzo da dietro. Ormai la cosa era evidente anzi a tratti sentivo che anche lei premeva il culo contro di me mentre io a colpetti avanti e indietro simulavo l'atto sessuale.
Le passai la mano d'avanti fino a toccarle una tetta... a quel punto lei, sempre di schiena interruppe: -Degenerato .. cosa vuoi fare scopare? vergognati maiale!-
Ed io: -Girati davanti che ti voglio!-
Appena girata l'abbracciai e cominciai a baciarla in bocca.
Lei dapprima cercò di divincolarsi ma dopo un pò cedette dicendo: -Che Dio ci perdoni... ma facciamolo solo questa volta-
Così dicendo mi abbracciò anche lei e mi spalancò la bocca mentre io le ficcai dentro la lingua fin a cercare la sua.
Eravamo stretti uno all'altra, lingua a lingua, il mio cazzo tra le sue cosce sopra la sottoveste. Sentivo la seta sopra la cappella, ed era come se la volessi spaccare.
Le tirai fuori le grosse mammelle e cominciai a succhiargliele.
Vilma sembrava che gradiva... Poi con un filo di voce disse: -Chissà cosa penserai di me??Che sono una puttana vero? Sono anni che non faccio l'amore e ormai voglio arrivare fino in fondo!Ci dirigemmo verso la camera da letto.
Fammi vedere il cazzo come c'è l'hai! Tiralo fuori che te lo voglio baciare-
Così dicendo si tolse la sottoveste e rimase con le calze nere sorrette dal reggicalze, senza mutande e due tettone che ballonzolavano in aria.Poi in un amen rimanemmo nudi.
VedereVilma nuda con quelle coscione bianche sulle calze nere, i peli folti della figa che le sparivano dentro le cosce e quelle belle tette, a momenti mi facevano scoppiare il cazzo, così in un amen rimanemmo nudi. e non potei fare a meno di vedere la faccia di Vilma con lo sguardo diritto sull'arnese mentre tirava fuori la lingua e me lo toccava.
Non avrei mai immaginato che Vilma potesse avere quegli atteggiamenti da troia.
Si prese il cazzo in mano e se lo diresse sulla sua figa mentre con gli occhi chiusi se lo fregava sul clitoride.
Era eccitatissima anche lei.
Ormai eravamo in preda alla perversione!
Fui io a proporle: -Prendimelo identro adesso,era mia.
-Certo amore!!! vedrai che ti fa la tua Vilma porcona. Tu non immagginavi che tua Vilma fosse così perversa. Lo sai quanti ditalini mi sono fatta di notte pensando che tu mi montavi? Qunto ho sognato questo momento,quante notti insonni a desiderarti e adesso sei qui con questo bel cazzo tutto per la tua cara Vilma
Si sedette sulla sponda del letto ed io in piedi le misi il cazzo tra le tette, lei lo menava con le stesse tette finchè non cominciò a succhiarlo con avidità; menava e succhiava, mentre io dall'alto guardavo la sua bocca che ingoiava il mio cazzo, le sue grosse tette, la sua figa pelosa.
Fui preso da un raptus di eccitazione e le dissi:
-Vuoi che ti lecco la figa????-
-Amore è quello che sogno da anni-
Si mise sul letto a cosce aperte e mi offrì una visione da paradiso.
Mi tuffai su quella figa spalancata e fradicia di umori, cominciai a succhiargliela, a morderla, le ficcavo la lingua dentro mentre sentivo Vilma ansimare dal piacere.
Quando al limite della goduria mi chiese:
-Mettimelo dentro che non ne posso più... ficcami quel cazzo dentro e sborrami dentro la figa
Non me lo feci ripetere, dolcemente la penetrai mentre la sentivo godere. Mi offrì la bocca spalancata e mentre lei continuava a venire la baciavo con la lingua conficcata nella sua bocca.
Mentre lei veniva parlava ancora:
-ahhh come ti sento dentro che bello avere il tuo cazzo dentro Giorgio, lo sento fino in fondo, io continuo a venire. fammi quello che vuoi. sono la tua donna, sono la tua Vilma, sborrami dentro la figa adesso mentre io vengo-
Anch'io ero al limite del godimento mentre Vilma si dimenava dentro di me e mi implorava di sborrarle dentro; mi lasciai andare e mentre lei mi stringeva, urlando entrambi abbiamo raggiunto un orgasmo da brivido.Le dicevo Vima godi godi e lei mi diceva non ho mai goduto cosi,in vita mia grazie Giorgio.
Mi addormentai sopra di lei con il cazzo dentro mentre Vilma mi abbracciava sussurando parole dolci.
Fu dopo circa mezzora che in dormiveglia la sentii parlare:
-Amore mio grande, riposati! riposati Da allora è diventata la mia donna a tutti gli effetti e scopare non ci basta mai.
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