Ai piedi di Eleonora
di
Anonimo
genere
feticismo
Roberto aveva un debole da sempre per una sua compagna di classe... Eleonora.
Lei era una ragazza non troppo bella, ma quello che attirava Roberto erano i suoi atteggiamenti un po' strafottenti nei confronti dei ragazzi, i suoi modi decisi e i suoi occhi sempre attenti e furbi.
Inutile dire che Roberto divenne grande amico di Eleonora senza mai riuscire a concludere niente e senza mai riuscire a parlare apertamente con lei per dirle che le piaceva, almeno fino al giorno che...
stavano in macchina, soli. Roberto doveva accompagnarla a casa dopo una uscita tra compagni di classe. Erano stati in una birreria e un po' d'alcool unito alla possibilità di trovarsi solo con lei portarono il nostro amico ad aprirsi.
Roberto: "Sai Eleonora, non te l'ho mai detto e mi sento in imbarazzo ora, ma, come dire, mi piaci".
Eleonora: "In che senso ti piaccio? è una dichiarazione? (sorrisetto non troppo velato) e cosa ti piace?"
Roberto: "Tutto, i tuoi capelli, il tuo viso, il tuo fisico, i tuoi...."
Eleonora: "i miei???"
Roberto: "Beh, i tuoi piedi. Li ho visti in spiaggia quest'estate e devo dire che sono molto belli"
Eleonora: "AHAH, ma come? mi fai una dichiarazione d'amore dicendomi che ti piacciono i miei piedi? Non che non lo apprezzi, ma è un po' singolare"
Roberto: "Sì, lo so, per questo provo vergogna a parlartene"
Eleonora: "Ma allora è una cosa seria, pensavo mi prendessi in giro. Quindi ti piacciono i miei piedi. Cosa ci faresti?"
Roberto: "Ma sei sempre così diretta? sai, è imbarazzante per me."
Eleonora: "Ma va là, siamo tra amici, puoi dirmi tutto. Su dai, che ci faresti?"
Roberto: "Beh, sai, mi piacerebbe baciarteli."
Eleonora: "Ma certo che sei strano (risata forte), vorresti baciarmi i piedi e poi?"
Roberto: "Magari poi leccarteli (l'ho detto, non pensavo che l'avrei mai fatto)."
Eleonora: "Leccarmeli? ma che sei un cane? Guarda che ora sono sudati, magari tu li immagini sempre freschi e profumati?"
Roberto: "In realtà a me piacciono di più quando sono sudati, mi fanno sentire inferiore e di fronte a te non posso che sentirmi tale, sei stupenda (ecco, dopo questo mi sputtana con tutta la scuola)"
Eleonora: "(faccia perplessa, ma che non mostra ostilità) Tu sei pazzo, non ci credo... accosta, voglio vedere se mi prendi in giro"
Detto fatto, Roberto accosta come un fulmine l'auto e si toglie la cintura. Eleonora, intanto, incredula, si slaccia una scarpa e si toglie un calzino.
Guarda ancora per un paio di secondi il nostro amico (ormai è un nostro amico, diciamolo che stiamo facendo il tifo per lui :-D ) e alza il piede all'altezza del suo volto.
Roberto inizia a baciarlo con passione, lecca tutta la pianta assaporando il sudore di quei piedi tanto sognati. Emanano un odore forte che lo fa sentire terribilmente eccitato e frustrato.
Eleonora: "Dicevi sul serio... (risata per niente contenuta). Mi fai ridere, sembri un cane arrapato. Da oggi ti chiamo fido e quando scocco le dita voglio che corri ai miei piedi, capito?"
Roberto: "Certo Eleonora, ma ti prego non dire niente agli amici, mi prenderebbero in giro"
Eleonora: "non preoccuparti, non voglio umiliarti così, non ora almeno. Ora dai l'ultima leccatina fido e riaccompagnami a casa. Penso che ci divertiremo nei prossimi giorni con questa tua vocazione"
Eleonora: "Dimenticavo: erano abbastanza sudati, ti sentivi abbastanza inferiore a me? AHAH Non ti lavare i denti stasera, voglio che senti il mio sapore fino a domattina."
Roberto: "Va benissimo Eleonora, grazie di tutto"
Eleonora: "Di niente, vedrai come mi ringrazierai nei prossimi giorni"
Lei era una ragazza non troppo bella, ma quello che attirava Roberto erano i suoi atteggiamenti un po' strafottenti nei confronti dei ragazzi, i suoi modi decisi e i suoi occhi sempre attenti e furbi.
Inutile dire che Roberto divenne grande amico di Eleonora senza mai riuscire a concludere niente e senza mai riuscire a parlare apertamente con lei per dirle che le piaceva, almeno fino al giorno che...
stavano in macchina, soli. Roberto doveva accompagnarla a casa dopo una uscita tra compagni di classe. Erano stati in una birreria e un po' d'alcool unito alla possibilità di trovarsi solo con lei portarono il nostro amico ad aprirsi.
Roberto: "Sai Eleonora, non te l'ho mai detto e mi sento in imbarazzo ora, ma, come dire, mi piaci".
Eleonora: "In che senso ti piaccio? è una dichiarazione? (sorrisetto non troppo velato) e cosa ti piace?"
Roberto: "Tutto, i tuoi capelli, il tuo viso, il tuo fisico, i tuoi...."
Eleonora: "i miei???"
Roberto: "Beh, i tuoi piedi. Li ho visti in spiaggia quest'estate e devo dire che sono molto belli"
Eleonora: "AHAH, ma come? mi fai una dichiarazione d'amore dicendomi che ti piacciono i miei piedi? Non che non lo apprezzi, ma è un po' singolare"
Roberto: "Sì, lo so, per questo provo vergogna a parlartene"
Eleonora: "Ma allora è una cosa seria, pensavo mi prendessi in giro. Quindi ti piacciono i miei piedi. Cosa ci faresti?"
Roberto: "Ma sei sempre così diretta? sai, è imbarazzante per me."
Eleonora: "Ma va là, siamo tra amici, puoi dirmi tutto. Su dai, che ci faresti?"
Roberto: "Beh, sai, mi piacerebbe baciarteli."
Eleonora: "Ma certo che sei strano (risata forte), vorresti baciarmi i piedi e poi?"
Roberto: "Magari poi leccarteli (l'ho detto, non pensavo che l'avrei mai fatto)."
Eleonora: "Leccarmeli? ma che sei un cane? Guarda che ora sono sudati, magari tu li immagini sempre freschi e profumati?"
Roberto: "In realtà a me piacciono di più quando sono sudati, mi fanno sentire inferiore e di fronte a te non posso che sentirmi tale, sei stupenda (ecco, dopo questo mi sputtana con tutta la scuola)"
Eleonora: "(faccia perplessa, ma che non mostra ostilità) Tu sei pazzo, non ci credo... accosta, voglio vedere se mi prendi in giro"
Detto fatto, Roberto accosta come un fulmine l'auto e si toglie la cintura. Eleonora, intanto, incredula, si slaccia una scarpa e si toglie un calzino.
Guarda ancora per un paio di secondi il nostro amico (ormai è un nostro amico, diciamolo che stiamo facendo il tifo per lui :-D ) e alza il piede all'altezza del suo volto.
Roberto inizia a baciarlo con passione, lecca tutta la pianta assaporando il sudore di quei piedi tanto sognati. Emanano un odore forte che lo fa sentire terribilmente eccitato e frustrato.
Eleonora: "Dicevi sul serio... (risata per niente contenuta). Mi fai ridere, sembri un cane arrapato. Da oggi ti chiamo fido e quando scocco le dita voglio che corri ai miei piedi, capito?"
Roberto: "Certo Eleonora, ma ti prego non dire niente agli amici, mi prenderebbero in giro"
Eleonora: "non preoccuparti, non voglio umiliarti così, non ora almeno. Ora dai l'ultima leccatina fido e riaccompagnami a casa. Penso che ci divertiremo nei prossimi giorni con questa tua vocazione"
Eleonora: "Dimenticavo: erano abbastanza sudati, ti sentivi abbastanza inferiore a me? AHAH Non ti lavare i denti stasera, voglio che senti il mio sapore fino a domattina."
Roberto: "Va benissimo Eleonora, grazie di tutto"
Eleonora: "Di niente, vedrai come mi ringrazierai nei prossimi giorni"
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Commenti dei lettori al racconto erotico