Una famiglia maravigliosa 2°-

di
genere
incesti

Il ragazzo giaceva languidamente addormentato sul corpo umido ed immobile della madre.

Forse nel sonno ne percepiva ancora i fremiti ed i battiti del cuore.

Sul volto madido ed affaticato,un'aria felice e soddisfatta.

Il membro molle era ancora dentro di lei immerso nel suo stesso liquido seminale.

La testa appoggiata sul suo petto era avvolta dal tiepido calore dei suoi seni,le braccia ancora avviluppate dietro la sua schiena li teneva uniti in uno struggente amplesso,materno ed infinito.

La mamma con gli occhi socchiusi in uno stato di dormiveglia lo accarezzava piano e si beava di quegli attimi meravigliosi che avrebbe voluto non passassero mai.

D'un tratto un rumore sordo aveva scosso la quiete che sino a quel momento avvolgeva la stanza,muta testimone,della loro passione.

Il rumore della porta della stanza vicina le segnalava il rientro del marito.

-Sandro...Sandro...tesoro svegliati..il papà è rientrato...alziamoci e andiamo giù...-

Mentre cercava di svegliarlo,si è liberata dal peso del suo corpo e dopo essersi sfilata il membro dal suo sesso,si era abbassata e con la bocca e la lingua lo aveva ripulito dallo sperma e dai suoi stessi umori che lo bagnavano sino ai peli pubici.

Poi tirandosi su,prima di baciarlo in bocca per fargli assaporare il gusto del loro piacere gli aveva bisbigliato:

-Amore..svegliati che andiamo giù a mangiare qualcosa e riprendere le forze per la notte che ci aspetta....!-

Mentre il ragazzo riprendeva coscienza della realtà che lo circondava,la mamma si infilava un tampone nella fica per evitare di fare il bidet e disperdere il prezioso fluido che il figlio le aveva spruzzato dentro.

-Amore...voglio tenerlo dentro di me il tuo miele fino al prossimo rabbocco...-

Il ragazzo ormai sveglio dopo aver degustato il saporito bacio della mamma era scoppiato in una fragorosa risata commentando poi:

-Ma....mamma non è mica olio motore quello..che fai il rabbocco!-

Alla nuova battuta avevano riso insieme ed era certo quello,il miglior viatico,per la notte di fuoco che si preparavano a vivere!

Quando sono scesi hanno trovato il tavolo da pranzo già apparecchiato e imbandito.

L'ambiente era illuminato solo dalla fioca luce di un abajour mentre sulla tavola era posizionata una candela già accesa che emanava suggestivi e tremuli bagliori.

Le vivande già pronte erano ancora in caldo nella cucina dalla quale arrivavano invitanti profumi di buono.

Sulla tavola vi era anche un secchiello con dentro una bottiglia di Cartizze in fresco nel ghiaccio.

-Mamma---ma chi ha cucinato ed apparecchiato così?

E poi hai visto mamma...anche anche il candeliere d'argento e la tovaglia di lino del tuo corredo...quella che tu usi solo per le occasioni importanti!?-

-Tesoro...è stato il papà a preparare tutto questo!

Vedrai...vedrai..col tempo imparerai a capire quanto amore ha il papà per me e per te!-

Anna osservava sbalordita quanta cura aveva messo il marito a preparare la cena e la tavola.

Anche il fatto che avesse messo in tavola il Cartizze era una novità.

Solitamente si occupava lei stessa delle bevande in funzione dei gusti dei suoi occasionali amanti.

Invece quella sera aveva provveduto il marito a mettere in tavola lo spumante preferito da tutta la famiglia compreso il loro figlio.

Un dubbio le ronzava in testa-Il marito aveva capito chi era nel suo letto quella sera!

Dopo aver esternato al figlio quel suo pensiero si sono seduti a tavola e per tutta la durata della cena si sono scambiati languide occhiate d'amore e desiderio e come due veri fidanzatini non hanno più parlato.

A letto sono stati di nuovo travolti dalla passione ed hanno fatto l'amore sino all'alba.

Il ragazzo ad ogni orgasmo cercava di soffocare in gola i gemiti del suo piacere.

Al contrario la mamma lo incitava a non contenersi e lei stessa accompagnava ogni orgasmo con grida ed incitazioni esplicite e travolgenti.

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Nota:
Per meglio comprendere l'evolversi dei fatti di questa storia credo che sia necessario fare un passo indietro nel tempo.
Il racconto continua con le parole dalla mamma.

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Parla Anna la mamma:

Quando mio figlio Sandro è nato tutti in famiglia erano stati presi da una incontenibile frenesia.

La felicità di tutti era alle stelle e come sempre accade in queste situazioni,ognuno cercava di trovare nel bambino qualche somiglianza con se stesso o con qualche parente vicino o lontano nel tempo.

Certo,il bambino era bellissimo ma in verità a parte qualche tratto espressivo che poteva ricordare me o mia madre,non vi era nulla che potesse ricollegarlo alla famiglia del "padre".

La nonna madre di mio marito che stravedeva per il figlio,con le lacrime agli occhi tornava indietro nel tempo e rivedeva nel neonato tutto il suo bambino-Occhi azzurri che crescendo sarebbero divenuti grigi,capelli castani imbionditi dal tempo,pelle candida e vellutata e poi....quell'espressione...tutto il suo cerbiatto!-

In realtà mio figlio aveva gli occhi verdi(sono ancora così...due smeraldi!)i capelli neri e la pelle certamente vellutata ma,pur essendo di carnagione bianca aveva già riflessi bruni.

I miei genitori,gente alla buona,più che l'aspetto tenevano a rimarcare la salute ed il temperamento vispo ed allegro del nipotino.

Naturalmente da parte di mio padre non mancava qualche maliziosa allusione al pistolino del bimbo che prometteva bene!

(Dio solo sa quanto fossero vere quelle previsioni ed oggi per fortuna lo so anch'io e la mia micina!)

Mio suocero guardava il bambino e tra se e se gongolava nella certezza di esserne lui il padre.

Proprio lui infatti mi aveva chiavata tre giorni prima del matrimonio e preso dalla foia mi aveva sborrato dentro senza preservativo ne altra precauzione.

Sapeva che in previsione della luna di miele avevo sospeso la pillola e dunque quando al ritorno dal viaggio di nozze aveva saputo che ero incinta non aveva avuto dubbi sul fatto che il padre fosse lui.

Aveva addirittura voluto festeggiare l'evento e mentre la moglie era in cucina a preparare per i festeggiamenti e mio marito era andato a comperare lo shampagne,lui preso da un raptus di libidine mi aveva appoggiata col seno sulla lavatrice nel bagno di servizio e da dietro mi aveva chiavata ancora come una cagna.

-Con questa stappata di spumante sull'utero pregno anche il nostro bambino può brindare con noi e festeggiare il suo arrivo!-

Mi aveva detto ridacchiando mentre rimetteva il cazzo floscio e ancora gocciolante dentro le mutande.

Mi aveva presa davvero come un animale quella volta!

Lui aveva goduto e mi aveva lasciata con la fica piena di sborra ma insoddisfatta al punto che son dovuta restare in bagno e masturbarmi mentre facevo il bidet.

Poi come mi aveva chiesto,a pranzo mi sono seduta accanto a lui senza mutande e mentre mangiavamo lui mi sditalinava facendomi godere come una vera troia.

Mio suocero era talmente convinto di essere lui il padre che dal giorno dopo aveva cominciato le sue ricerche per trovare negli albi fotografici di famiglia una somiglianza con l'aspetto vagamente berbero che aveva alla nascita mio figlio.

Non era forse di origini sicule la sua famiglia?

E non erano forse stati proprio gli arabi ad occupare l'isola per decenni nei secoli passati ed a creare incredibili miscugli di razze?!

Io sapevo benissimo che lui non era il padre del mio pargoletto dagli occhi verdi.

Chi mi aveva ingravidata era uno degli sconosciuti che mi avevano chiavata al buio in uno dei due club privé in Toscana dove mi aveva accompagnata il mio futuro sposo.

Alcuni giorni prima che anche il mio futuro suocero mi chiavasse,col mio fidanzato avevamo già fatto il test di gravidanza risultato positivo.

Il suo seme dunque,era arrivato troppo tardi!

Devo confessare che mentre guardavo,stringevo a me ed allattavo il mio figlioletto mi rammaricavo del fatto di non poter sapere chi mi avesse ingravidata facendomi partorire quel bellissimo bambino

In certi momenti la felicità veniva velata da una certa melanconia che subito superavo ricordandomi che quel bel regalo era anche frutto dell'accordo col mio futuro sposo che se ne sarebbe assunta la paternità.

Comunque non potevo fare a meno di provare quella strana sensazione languida e speciale "nostalgia per una cosa mai realmente vissuta" giacché si trattava di un evento immerso in una situazione in cui,mentre il mio fidanzato mi stringeva le mani,mi diceva parole dolci e mi tempestava il viso di baci,molti maschi si alternavano dentro il mio corpo godendo di me e versando sul mio utero fertile il loro sconosciuto e caldo seme.

D'altra parte se il destino l'avesse voluto,avrei incontrato ancora quel potente giovane bruno dagli occhi verdi!

Mio marito naturalmente non si poneva alcun problema essendo lui stesso artefice di quella meraviglia che considerava un magnifico frutto dell'amore verso la sua futura sposa ed il regalo più bello che io gli potessi fare.

E poi,tra me e lui vi era un accordo che,se anche non sancito formalmente,prevedeva per lui una castità assoluta rotta solo da sporadiche masturbazioni che io stessa gli praticavo.

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Era un grigio giorno di fine inverno quando in previsione del nostro prossimo matrimonio,avevo deciso di chiedere al mio fidanzato una concreta prova d'amore.

-Tesoro...ma davvero mi ami?-

-Ma amore...neanche dovresti farmi questa domanda....sai che mi fai preoccupare quando fai così!-

Mi ha risposto il mio ragazzo con la solita inquietitudine che tanto perfido piacere mi procurava.

-Lo so Luca...tu dici sempre così ed io non so mai se lo fai perché davvero senti di amarmi o se vi sono altra ragioni che non vuoi confessarmi.-

-Ma amore...come posso dimostrare di amarti se tu continui a mettere in dubbio i miei sentimenti?!-

-Ma...non so a volte mi trovo a riflettere sui motivi per i quali fai tutte quelle cose per me...i regali...i fiori...i tuoi genitori che stravedono per me per le cose che gli racconti su di me...l'appartamento che mi hai regalato....la libertà che mi concedi senza che io ti ricambi permettendoti un'identica libertà....sai che io sono molto gelosa e questa tua disponibilità nei miei confronti mi insospettisce un po'.

A volte penso che tu mi tradisca e sai che non potrei sopportarlo.

Sai l'altro giorno ho incontrato il tuo amico Andrea proprio mentre avevo voglia di fare sesso.

Essendo vicina al mia pied a terre l'ho portato su e siamo stati insieme per un paio d'orette.

Abbiamo fatto l'amore una prima volta e tu sai...lui scopa da dio e mi ha fatta godere due volte.

Poi,mentre ci riposavamo un po' bevendo un caffè,lui mi ha chiesto se io fossi sicura del tuo amore.

Io gli ho risposto un distratto si ma poi aveva ancora voglia del suo bel cazzo,l'ho preso e l'ho riportato sul letto.

Mi ha leccata e fatta godere come una matta con la lingua poi,mentre dentro di me stava per venire,sbuffando mi ha ripetuto la domanda.

Anch'io stavo godendo ma col fiato grosso e ansimando gli ho risposto ancora si e lui dopo avermi inondata di sborra ha ripreso:

"Ma non credi che se davvero fosse innamorato di te non ti lascerebbe la libertà di andare a letto con chi vuoi...addirittura ti ha regalato questo appartamento per scoparci con me che sono suo amico e con gli altri tuoi amanti che lui neanche conosce?"

-E tu cosa gli hai risposto?-

-Che vuoi che gli rispondessi....gli ho detto quello che mi hai detto tu e cioè che mi hai comperato l'appartamento perché non vuoi che frequenti alberghi o altri ambienti che potrebbero rappresentare un pericolo per me e per la mia sicurezza...non è così che mi hai detto....e...tesoro...non mi dici sempre così tu!?

E poi gli ho detto che tu non sei come gli altri...non sei asfissiante colla tua possessività e che ti fidi di me e che sei sicuro che non ti tradirei mai....nella mia mente e nel mio cuore ci sei solo tu anche se fisicamente mi concedo qualche libertà della quale però tu sei sempre a conoscenza.

Gliel'ho detto che non potrei mai andare a letto con qualcuno senza dirtelo prima o dopo!

Dell'incontro con Andrea non ti avevo ancora parlato perché quelle sue parole mi avevano turbata.

Certo però che le parole del tuo amico qualche dubbio me l'hanno lasciato...sono due notti che non dormo tormentata da quel pensiero!-

Il mio ragazzo guardandomi negli occhi con aria preoccupata ma affettuosa mi aveva risposto:

-Certo tesoro...è proprio così e...quanto alla libertà che ti concedo...sono sicuro di potermi fidare di te e non voglio interferire con le tue scelte esistenziali o frustrare le tue esuberanti necessità fisiche...perché mai dovrei privarti dei momenti di piacere di cui senti il bisogno?

Per questo ti lascio libera...non sei mica un oggetto tu...tu sei il mio amore...sei la mia fidanzata e presto sarai mia moglie e madre dei nostri figli ma non per questo devo tarpare le tue aspirazioni e i tuoi desideri!-

A quelle rassicuranti parole mi sono stretta a lui e gli ho risposto:

-Luca....se davvero mi ami come dici,prima di sposarti voglio una grande prova d'amore da te!-

E lui:

-Tesoro...sai che farei qualunque cosa per renderti felice!-

Quello era il momento topico...la frase che avrebbe deciso della nostra vita,dopo un respiro profondo gli ho sparato:

-Davvero faresti qualunque cosa...mi permetteresti anche di farmi ingravidare da un altro e venire al matrimonio già incinta?-

-Cosa?-

Ha biascicato incredulo con la voce rotta il mio fidanzato.

-Ecco...ecco...lo vedi...questo è il tuo amore...sei un falso..un ipocrita..falso e bugiardo...aveva ragione il tuo amico...vattene...vattene non voglio più vederti!-

Gli avevo gridato piangendo.

Il matrimonio era già stato fissato per il mese successivo e tutti i preparativi erano terminati.

Erano stati avvisati amici e parenti ed anche il ristorante era stato prenotato così come gli alberghi per il viaggio di nozze.

L'abito bianco in seta e tulle era stato scelto personalmente da me e dalla madre dello sposo ed appunto la madre ,si era mostrata molto preoccupata quando per ben due volte non ero andata all'appuntamento in sartoria per le ultime prove dell'abito.

Il mio fidanzato che già viveva con una certa inquietitudine quel momento,messo anche alle strette dalle preoccupate domande della madre,dopo una settimana dall'ultima tumultuosa discussione mi aveva telefonato:

-Tesoro...amore...scusami sono proprio uno stupido.

Mi sono comportato davvero da egoista...va bene tesoro...faremo come vuoi tu però...almeno che sia uno sconosciuto quello che ti metterà incinta!-

Dall'altro capo del telefono avevo fatto un salto di gioia e balbettando gli avevo risposto:

-Oddio...oddio...lo sapevo...lo sapevo...lo sapevo che mi amavi davvero...tesoro sapessi come sono stata male in questi giorni...quando vedo quello stronzo porco del tuo amico che mi aveva messo tutti quei dubbi mi sente!

Sai quante volte mi ha telefonato in questi giorni....è proprio un bastardo quello lì ma...col cazzo che gliela do ancora a quello lì....ti amo amore ti amoooooo!-

Quel giorno stesso dopo aver messo giù il telefono mi sono preparata e sono corsa da lui.

Per dargli una concreta prova della mia riconoscenza,senza che lui me lo chiedesse,gli ho estratto il cazzo e gli ho subito fatto una sega facendomi sborrare in mano come piaceva a lui.

Nel pomeriggio poi,sono andata con mia suocera a provare il vestito e la sera col mio fidanzato siamo andati a cena nel nostro ristorantino preferito per discutere in tutta tranquillità come avremmo cercato la persona che avrebbe dovuto mettermi incinta.

Dopo aver scartato l'idea che potesse essere uno dei miei abituali amanti e dopo aver vagliato varie soluzioni avevamo pensato di cercare qualcuno su Internet soluzione poi scartata per la difficoltà di mantenere in seguito l'anonimato ed il rischio di incontrarlo ancora.

La soluzione che infine ci era parsa più logica e sicura era quella di farmi partecipare ad un gang bang con perfetti sconosciuti in un club privé.


segue








scritto il
2014-02-08
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