E Nadia mi portò Gianna, seconda parte
di
sense40
genere
trio
Nonostante i miei sogni movimentati, la notte passò tranquilla, accucciato tra quei due corpi che qualche ora prima mi avevano donato sensazioni irripetibili.
Il primo raggio di sole che entrò dalla finestra illuminò i nostri visi e ci svegliò con delicatezza.
Aprendo gli occhi mi ritrovai circondato dalle due ragazze, che stentavano un po' a riprendersi.
Pigrando ancora un po' sul cuscino, cercai di farmi tornare alla mente la serata appena trascorsa, e nel farlo mi beavo di quella bella ed inaspettata esperienza.
I ricordi e il calore che proveniva dai corpi di Gianna e Nadia mi provocò un erezione, che fu subito notata da loro:”ehi, ma non ti basta mai? E dire che ieri pensavamo di averti spompato!”
“Invece no!” risposi lapidario, e dicendolo, posi le mie mani sulle loro fighe morbide, circondate entrambe da una leggera ed invitante peluria.
“Bravo, caro, avevamo proprio bisogno di un dolce risveglio”, disse quindi Gianna, “continua pure ad accarezzarmi, perchè i sogni che ho fatto mi hanno messo su una voglietta che non ti dico!”
Non me lo feci dire due volte, e con le mani appoggiate sui pubi, feci scivolare il dito nelle loro fessure, muovendomi all'unisono con la mano destra e la sinistra.
Non avevo mai fatto niente di simile e quel pensiero mi elettrizzava! Due donne, tutte per me, con le loro fighe aperte ed invitanti e pronte a ricevere il mio cazzo dentro!
A volte mi veniva di pensare che fosse solo un sogno, ma mentre toccavo il loro clitoride duro mi rendevo conto che era tutto vero!
Quelle fichette intanto iniziavano ad inumidirsi durante la mia esplorazione, e quindi non potei fare a meno di portarmi le dita umide dei loro umori alla bocca per riassaporare quei dolci succhi di donna.
I loro odori erano molto diversi l'una dall'altra, ma insieme ne creavano un altro molto ma molto più eccitante.
Ripresi allora a masturbarle, mentre anche loro iniziavano a massaggiare il mio uccello, alternandosi tra l'asta e le palle.
Eravamo così distesi, con io al centro tra loro e con le braccia incrociate mentre io toccavo loro e loro toccavano me, ma quella posizione mi stancò presto, anche perchè la voglia stava montando su rapidamente, e così le invitai delicatamente a dedicarsi al mio cazzo, con argomenti più.. “importanti”!
Spingendo delicatamente le loro testoline le feci accomodare ai lati del mio basso ventre e le spinsi a prendere in bocca il mio scettro. Evidentemente non aspettavano altro, Gianna lo prese in bocca senza neanche pensarci mentre Nadia si prendeva cura dei miei testicoli, leccando bene anche la zona che circonda l'ano, cosa che mi suscitò intenso piacere!
Gianna succhiava bene e con impegno, e nel farlo cercava di farmi sentire le tette che sbattevano sulle mie cosce, e stuzzicando così indirettamente i suoi capezzoli a contatto con la mia pelle.
Intanto con una mano aveva preso una tetta di Nadia e la carezzava con voluttà mentre con l'altra segava il mio cazzo mentre lo spompava.
Nadia dalle palle salì fino ad incontrare la bocca di Gianna e così si ritrovarono a leccare l'uccello da entrambe le parti, alternando il tutto a voluttuosi baci tra esse.
Continuarono così per un po' quando ad un tratto Gianna stanca di prendermelo in bocca volle sentire dentro di essa la durezza di quel bastone di carne.
Si sedette quindi su di esso, mostrandomi la schiena, e iniziò ad impalarsi con violenza, mentre Nadia rimasta priva del giocattolo pensò bene di sedersi sulla mia bocca che non aspettava altro.
Si accomodò appoggiando le gambe sul mio cuscino e mi offrì quella bella figa profumata da leccare, cosa che feci con enorme piacere.
Leccare la figa è stata da sempre una di quelle cose che ho sempre fatto con passione, anche perchè il loro odore e il loro sapore è sempre stato per me un fortissimo afrodisiaco!
Non ho mai capito gli uomini che fanno fatica a leccare la gnocca delle loro donne, anzi io ho sempre preferito quelle un po' più pelose, perchè tengono di più quell'odore di intimo che mi suscita le più forti sensazioni!
Ero quindi prigioniero di esse con il culo di Nadia sul mio viso e quello di Gianna sul mio ventre ed in quel momento mi sentivo davvero al settimo cielo.
Dato che Gianna faceva tutto da sola, mi dedicai un po' più a Nadia e aprendole un po' le labbra con dita le esplorai la caverna con la lingua cercando di andare più in fondo che potevo.
Volevo in un certo senso scoparmela con la lingua, e nel farlo mi riempivo la bocca del suo succo profumato e mieloso che sgorgava con profusione da essa. Intanto lei strusciava il suo clitoride eretto, sul mio naso, e nel farlo sottolineava il suo apprezzamento accompagnandolo da gemiti soffocati.
Gianna dal canto suo, appoggiandosi con le mani sul letto e sporgendosi in avanti, spingeva il suo culo su e giù sul mio cazzo. I suoi movimenti si facevano sempre più veloci, a riprova del fatto che la sua voglia cresceva sempre più e che l'orgasmo si faceva sempre più vicino.
Ancora pochi colpi e la sentii gridare oscenamente mentre col mio cazzo dentro strusciava violentemente la figa sui miei testicoli per assaporare al massimo ogni sensazione.
Rimase quindi un po' in quella posizione per riprendere fiato, e staccandosi da me, invitò Nadia a prendere il suo posto.
Nadia si sedette dove prima c'era l'amica ma preferì mettersi di fronte a me mostrandomi il davanti.
Nel piegarsi su di me, si avvicinò al mio viso e mi limonò con gusto mentre tenendo le sue chiappe con le mie mani spingevo il mio uccello nella sua figa.
Gianna ci guardava, appoggiata sul letto, ed evidentemente si riprendeva un attimo dall'orgasmo che poco prima l'aveva fatta vibrare in quel modo violento, ma non aveva intenzione di smettere quanto meno visto che con la manina si accarezzava lentamente la figa.
Scopai in quella posizione Nadia per un po', ma ero stanco di stare sdraiato quindi le chiesi di inginocchiarsi e mostrarmi il culetto.
Mi appoggiai dietro di lei e la scopai ancora un po' in quella posizione. Nadia evidentemente resisteva un po' più di Gianna, quindi deciso a farla godere, volli prenderla nella posizione classica, la feci sdraiare, le posizionai le gambe sulle mie spalle e le spinsi con violenza il cazzo in figa, strappandole un grido.
Pompai con una certa veemenza perchè volevo sentirla gemere e presto venni accontentato: il suo corpo iniziò a vibrare e la sue gola emise un rantolo mentre le sue gambe si stringevano con forza dietro la mia schiena.
Mi prese la testa tra le mani e baciandomi con trasporto mi disse:”sei davvero grande! Mi stai facendo godere come una troia!”
Gianna prese subito la parola e mi disse:”anche io voglio godere ancora, pisellone! Perchè non ci spostiamo in cucina?”
“Dove vuoi mia cara”, risposi, e staccandomi da Nadia, feci alzare Gianna e accostandomi a lei le presi i fianchi, la alzai e la impalai sul mio uccello, mentre lei incrociava le gambe dietro la mia schiena.
In quella posizione, con quel dolce fardello addosso, mi spostai in cucina e la appoggiai sul tavolo.
Con lei distesa sul tavolo ed io in piedi ai bordi la scopai mentre tenevo le sue gambe ben aperte con le mie mani.
In quella posizione potevo bearmi della vista della sua bella figa oscenamente aperta sotto di me e il suo buon odore raggiungeva le mie narici spingendomi a pompare con più forza.
Nadia ci raggiunse in cucina e posizionatasi sotto di me mi intrufolò la lingua tra le chiappe mentre con un dito mi esplorava l'ano.
Era una sensazione estremamente piacevole quella che sentivo e quando Nadia infilò il suo ditino nel mio culetto, sentii l'orgasmo esplodere e venni con violenza dentro la figa di Gianna che sentendo il liquido caldo che la riempiva venne quasi all'unisono con me.
Nadia che si trovava in una posizione strategica, mi invitò delicatamente ad uscire dall'amica e si prese in bocca l'uccello sporco del mio sperma e del succo profumato dell'amica, ma non contenta pensò bene anche di ripulire ben bene quella figa sbrodolante di sborra.
Si alternava ben bene tra me e l'amica cercando di non perdere una goccia di quello che i nostri sessi le stavano offrendo in quel momento e quando fu sicura di aver tolto ogni traccia del nostro piacere, ci invitò accanto a lei e ci chiese di baciarla per sentire il buon sapore che le riempiva la bocca.
Ci ritrovammo quindi inginocchiati a limonarci l'un l'altro, succhiando con avidità le lingue dei nostri partner, mentre le mie mani tastavano la consistenza delle tette che ballavano davanti ai miei occhi.
Le loro mani intanto erano intente ad accarezzarsi vicendevolmente le fighe,e visto che forse avevano voglia di lesbicare un po' mi allontanai da loro e mi sedetti sul divano.
Dopo aver limonato ancora per un tot, Gianna si sdraiò a terra ed invitò l'amica a posizionarsi a 69 sopra di lei.
Con la figa dell'amica sul viso iniziò a leccarla tra le cosce, mentre Nadia dal canto suo faceva le leccava il pancino, spingendo la lingua sempre più vicina alla fighetta di Gianna.
Io steso davanti a loro mi beavo di quella vista e fu così che decisi che volevo immportalare l'evento, quindi presi la macchina fotografica e scattai diverse foto, da varie angolazioni.
Loro per nulla intimidite dall'obiettivo fotografico mettevano sempre più passione in quello che facevano e ben presto le sentii arrivare ancora una volta mentre ognuna infilava le dita nella fregna dell'amica.
Si era ormai fatto tardi ed eravamo abbondantemente spompati, quindi proposi loro di rivestirci, anche perchè le nostre occhiaie parlavano da sole, e feci promettere loro che la prossima volta ci saremmo riproposti davanti alla telecamera per immortalare i nostri momenti erotici.
Loro furono entusiaste della mia idea, e nell'uscire da casa mia mi baciarono sul pianerottolo con un certo trasporto, entrarono nell'ascensore, e mentre le porte si chiudevano mi offrirono un'ultima scena delle loro boccucce unite in un dolcissimo e profondo bacio lesbico...
per commenti: sense40@hotmail.it
Il primo raggio di sole che entrò dalla finestra illuminò i nostri visi e ci svegliò con delicatezza.
Aprendo gli occhi mi ritrovai circondato dalle due ragazze, che stentavano un po' a riprendersi.
Pigrando ancora un po' sul cuscino, cercai di farmi tornare alla mente la serata appena trascorsa, e nel farlo mi beavo di quella bella ed inaspettata esperienza.
I ricordi e il calore che proveniva dai corpi di Gianna e Nadia mi provocò un erezione, che fu subito notata da loro:”ehi, ma non ti basta mai? E dire che ieri pensavamo di averti spompato!”
“Invece no!” risposi lapidario, e dicendolo, posi le mie mani sulle loro fighe morbide, circondate entrambe da una leggera ed invitante peluria.
“Bravo, caro, avevamo proprio bisogno di un dolce risveglio”, disse quindi Gianna, “continua pure ad accarezzarmi, perchè i sogni che ho fatto mi hanno messo su una voglietta che non ti dico!”
Non me lo feci dire due volte, e con le mani appoggiate sui pubi, feci scivolare il dito nelle loro fessure, muovendomi all'unisono con la mano destra e la sinistra.
Non avevo mai fatto niente di simile e quel pensiero mi elettrizzava! Due donne, tutte per me, con le loro fighe aperte ed invitanti e pronte a ricevere il mio cazzo dentro!
A volte mi veniva di pensare che fosse solo un sogno, ma mentre toccavo il loro clitoride duro mi rendevo conto che era tutto vero!
Quelle fichette intanto iniziavano ad inumidirsi durante la mia esplorazione, e quindi non potei fare a meno di portarmi le dita umide dei loro umori alla bocca per riassaporare quei dolci succhi di donna.
I loro odori erano molto diversi l'una dall'altra, ma insieme ne creavano un altro molto ma molto più eccitante.
Ripresi allora a masturbarle, mentre anche loro iniziavano a massaggiare il mio uccello, alternandosi tra l'asta e le palle.
Eravamo così distesi, con io al centro tra loro e con le braccia incrociate mentre io toccavo loro e loro toccavano me, ma quella posizione mi stancò presto, anche perchè la voglia stava montando su rapidamente, e così le invitai delicatamente a dedicarsi al mio cazzo, con argomenti più.. “importanti”!
Spingendo delicatamente le loro testoline le feci accomodare ai lati del mio basso ventre e le spinsi a prendere in bocca il mio scettro. Evidentemente non aspettavano altro, Gianna lo prese in bocca senza neanche pensarci mentre Nadia si prendeva cura dei miei testicoli, leccando bene anche la zona che circonda l'ano, cosa che mi suscitò intenso piacere!
Gianna succhiava bene e con impegno, e nel farlo cercava di farmi sentire le tette che sbattevano sulle mie cosce, e stuzzicando così indirettamente i suoi capezzoli a contatto con la mia pelle.
Intanto con una mano aveva preso una tetta di Nadia e la carezzava con voluttà mentre con l'altra segava il mio cazzo mentre lo spompava.
Nadia dalle palle salì fino ad incontrare la bocca di Gianna e così si ritrovarono a leccare l'uccello da entrambe le parti, alternando il tutto a voluttuosi baci tra esse.
Continuarono così per un po' quando ad un tratto Gianna stanca di prendermelo in bocca volle sentire dentro di essa la durezza di quel bastone di carne.
Si sedette quindi su di esso, mostrandomi la schiena, e iniziò ad impalarsi con violenza, mentre Nadia rimasta priva del giocattolo pensò bene di sedersi sulla mia bocca che non aspettava altro.
Si accomodò appoggiando le gambe sul mio cuscino e mi offrì quella bella figa profumata da leccare, cosa che feci con enorme piacere.
Leccare la figa è stata da sempre una di quelle cose che ho sempre fatto con passione, anche perchè il loro odore e il loro sapore è sempre stato per me un fortissimo afrodisiaco!
Non ho mai capito gli uomini che fanno fatica a leccare la gnocca delle loro donne, anzi io ho sempre preferito quelle un po' più pelose, perchè tengono di più quell'odore di intimo che mi suscita le più forti sensazioni!
Ero quindi prigioniero di esse con il culo di Nadia sul mio viso e quello di Gianna sul mio ventre ed in quel momento mi sentivo davvero al settimo cielo.
Dato che Gianna faceva tutto da sola, mi dedicai un po' più a Nadia e aprendole un po' le labbra con dita le esplorai la caverna con la lingua cercando di andare più in fondo che potevo.
Volevo in un certo senso scoparmela con la lingua, e nel farlo mi riempivo la bocca del suo succo profumato e mieloso che sgorgava con profusione da essa. Intanto lei strusciava il suo clitoride eretto, sul mio naso, e nel farlo sottolineava il suo apprezzamento accompagnandolo da gemiti soffocati.
Gianna dal canto suo, appoggiandosi con le mani sul letto e sporgendosi in avanti, spingeva il suo culo su e giù sul mio cazzo. I suoi movimenti si facevano sempre più veloci, a riprova del fatto che la sua voglia cresceva sempre più e che l'orgasmo si faceva sempre più vicino.
Ancora pochi colpi e la sentii gridare oscenamente mentre col mio cazzo dentro strusciava violentemente la figa sui miei testicoli per assaporare al massimo ogni sensazione.
Rimase quindi un po' in quella posizione per riprendere fiato, e staccandosi da me, invitò Nadia a prendere il suo posto.
Nadia si sedette dove prima c'era l'amica ma preferì mettersi di fronte a me mostrandomi il davanti.
Nel piegarsi su di me, si avvicinò al mio viso e mi limonò con gusto mentre tenendo le sue chiappe con le mie mani spingevo il mio uccello nella sua figa.
Gianna ci guardava, appoggiata sul letto, ed evidentemente si riprendeva un attimo dall'orgasmo che poco prima l'aveva fatta vibrare in quel modo violento, ma non aveva intenzione di smettere quanto meno visto che con la manina si accarezzava lentamente la figa.
Scopai in quella posizione Nadia per un po', ma ero stanco di stare sdraiato quindi le chiesi di inginocchiarsi e mostrarmi il culetto.
Mi appoggiai dietro di lei e la scopai ancora un po' in quella posizione. Nadia evidentemente resisteva un po' più di Gianna, quindi deciso a farla godere, volli prenderla nella posizione classica, la feci sdraiare, le posizionai le gambe sulle mie spalle e le spinsi con violenza il cazzo in figa, strappandole un grido.
Pompai con una certa veemenza perchè volevo sentirla gemere e presto venni accontentato: il suo corpo iniziò a vibrare e la sue gola emise un rantolo mentre le sue gambe si stringevano con forza dietro la mia schiena.
Mi prese la testa tra le mani e baciandomi con trasporto mi disse:”sei davvero grande! Mi stai facendo godere come una troia!”
Gianna prese subito la parola e mi disse:”anche io voglio godere ancora, pisellone! Perchè non ci spostiamo in cucina?”
“Dove vuoi mia cara”, risposi, e staccandomi da Nadia, feci alzare Gianna e accostandomi a lei le presi i fianchi, la alzai e la impalai sul mio uccello, mentre lei incrociava le gambe dietro la mia schiena.
In quella posizione, con quel dolce fardello addosso, mi spostai in cucina e la appoggiai sul tavolo.
Con lei distesa sul tavolo ed io in piedi ai bordi la scopai mentre tenevo le sue gambe ben aperte con le mie mani.
In quella posizione potevo bearmi della vista della sua bella figa oscenamente aperta sotto di me e il suo buon odore raggiungeva le mie narici spingendomi a pompare con più forza.
Nadia ci raggiunse in cucina e posizionatasi sotto di me mi intrufolò la lingua tra le chiappe mentre con un dito mi esplorava l'ano.
Era una sensazione estremamente piacevole quella che sentivo e quando Nadia infilò il suo ditino nel mio culetto, sentii l'orgasmo esplodere e venni con violenza dentro la figa di Gianna che sentendo il liquido caldo che la riempiva venne quasi all'unisono con me.
Nadia che si trovava in una posizione strategica, mi invitò delicatamente ad uscire dall'amica e si prese in bocca l'uccello sporco del mio sperma e del succo profumato dell'amica, ma non contenta pensò bene anche di ripulire ben bene quella figa sbrodolante di sborra.
Si alternava ben bene tra me e l'amica cercando di non perdere una goccia di quello che i nostri sessi le stavano offrendo in quel momento e quando fu sicura di aver tolto ogni traccia del nostro piacere, ci invitò accanto a lei e ci chiese di baciarla per sentire il buon sapore che le riempiva la bocca.
Ci ritrovammo quindi inginocchiati a limonarci l'un l'altro, succhiando con avidità le lingue dei nostri partner, mentre le mie mani tastavano la consistenza delle tette che ballavano davanti ai miei occhi.
Le loro mani intanto erano intente ad accarezzarsi vicendevolmente le fighe,e visto che forse avevano voglia di lesbicare un po' mi allontanai da loro e mi sedetti sul divano.
Dopo aver limonato ancora per un tot, Gianna si sdraiò a terra ed invitò l'amica a posizionarsi a 69 sopra di lei.
Con la figa dell'amica sul viso iniziò a leccarla tra le cosce, mentre Nadia dal canto suo faceva le leccava il pancino, spingendo la lingua sempre più vicina alla fighetta di Gianna.
Io steso davanti a loro mi beavo di quella vista e fu così che decisi che volevo immportalare l'evento, quindi presi la macchina fotografica e scattai diverse foto, da varie angolazioni.
Loro per nulla intimidite dall'obiettivo fotografico mettevano sempre più passione in quello che facevano e ben presto le sentii arrivare ancora una volta mentre ognuna infilava le dita nella fregna dell'amica.
Si era ormai fatto tardi ed eravamo abbondantemente spompati, quindi proposi loro di rivestirci, anche perchè le nostre occhiaie parlavano da sole, e feci promettere loro che la prossima volta ci saremmo riproposti davanti alla telecamera per immortalare i nostri momenti erotici.
Loro furono entusiaste della mia idea, e nell'uscire da casa mia mi baciarono sul pianerottolo con un certo trasporto, entrarono nell'ascensore, e mentre le porte si chiudevano mi offrirono un'ultima scena delle loro boccucce unite in un dolcissimo e profondo bacio lesbico...
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