Mia cognata
di
Ladux
genere
incesti
Era l’estate 2012 e quell’anno Vanessa, la mia ragazza, decise di prendere casa al mare con sua sorella Franca. Lavoravamo tutti e tre insieme ad un centro commerciale da più di due anni e spesso facevamo anche uscite insieme perché Franca era una ragazza di compagnia, ma era anche carina. Non è una bellezza che noti subito; è una di quelle ragazze non molto appariscente. Essendo più in carne di Vanessa, aveva le forme più “rotonde” , un visino dolce e due 2 tette davvero fantastiche. In una giornata di caldo torrido io ero di riposo ed andai al negozio dalla mia ragazza per prendere lei e la sorella e scendere al mare verso l’ora di pranzo. Poco prima di partire Vanessa mi disse che non poteva lasciare il negozio perché una collega, che doveva fare il turno di pomeriggio, si era sentita male e così doveva fermarsi lei a lavoro fino alle 21. Pensai dentro di me “cazzo..!! tutta la giornata in città noo!” ma, quasi contemporaneamente, mi disse: “amò.. ma andate tu e Franca, che io vi raggiungo stasera appena finisco”. All’inizio io titubai ma poi anche Franca disse ok ed allora ci incamminammo verso il mare. Durante i discorsi in macchina mi accorsi che Franca non era male, forse perché era più matura (la mia ragazza ha 26 anni, sua sorella 31) ma c’era qualcosa in lei di molto particolare che mi piaceva. Dopo circa mezz’ora arrivammo a destinazione, lasciammo la per la cena nel frigo di casa e via subito in spiaggia. “Mamma oggi si muore, non uscirò dall’acqua fino a stasera!” dissi. “Anche io, non vedo l’ora di bagnarmi!” aggiunse Franca. Ci buttammo in acqua e li comincia ancora di più a guardarla bene, aveva un due pezze abbastanza stretto di colore giallo che risaltavano le forme. Passammo un paio d’ore in acqua e sotto il sole dove parlammo di tante cose. Verso le sette decidemmo di salire per farci una bella doccia e preparare la cena in vista dell’arrivo di Vanessa. Mia cognata decise di farsi la doccia per prima, io ne approfittai per fumare dalla terrazza di casa. Appena uscita dalla doccia me la trovai di colpo dietro. Capelli mezzi bagnati, piedi nudi e coperta solo da un telo, cosa che anche in presenza di sua sorella, non aveva mai fatto essendo molto pudica. “Fa ancora troppo caldo per vestirmi, poi ho fatto la doccia bollente!” disse mentre io non le toglievo gli occhi di dosso. “Woow” dissi ridendo e Franca aggiunse ridendo “non fare il cretino che ti meno.. dai subito a fare la doccia!” Dopo una sonora risata di entrambi andai in bagno. Mentre facevo la doccia, pensando alla visione di mia cognata solo con un telo addosso, con quelle tette grosse che si intravedevano, ebbi un’erezione. Mi asciugai ma nulla, il mio cazzo era sempre in tiro. Allora mi strinsi bene alla vita il telo ed usci anche io diciamo seminudo. Arrivai in terrazza e la vidi di spalle, ancora sgocciolante che fumava una sigaretta. “wee fusto! Perché non sei vestito? Fra poco arriva mia sorella??” mi disse sempre sorridendo maliziosamente “avevi ragione tu, fa ancora un caldo incredibile, e poi si sta troppo bene cosi” aggiunsi io. Dopo aver scambiato due chiacchiere si sedette e mi disse “mi sa che come al solito mi sono scottata.. mi fai un favore mi prenderesti l’olio nella borsa?” “certo..” risposi. Tornato con l’olio in mano mi feci coraggio ed osai una domanda “se vuoi te lo spalmo io?” e lei sorridendo “ah grazie.. “. Mi spalmai un po’ d’olio sulle mani e comincia a massaggiarla. “Ahh.. che bravo che sei..” mi ringraziò quasi socchiudendo gli occhi ed aggiunse “non sapevo d’avere un cognato così bravo nei massaggi!” Io continuai ammiccando un sorriso e scrutandola tutta. Mentre continuavo il mio lavoro, un colpo di vento fece sbattere la porta del bagno. Lei sbalzo dalla sedia dalla paura e mi abbraccio. Ci ritrovammo abbracciati, faccia e faccia e lei subito mi spiazzò dicendo: "So che tu mi desideri Ste...lo vedo da come mi guardi.. mica sono scema..”. "Ma...!" cercai di dire qualcosa bloccato subito dalla sua mano, "Zitto... anche tu mi piaci ma nessuno dovrà mai saperlo..!" Non aggiungemmo altro e cominciammo a limonare in piedi mentre ci spostavamo verso il divano con desiderio indescrivibile. Ci sedemmo sul divano e le feci cadere il telo "Sei bellissima....che belle tette che hai...!"le dissi leccandogli i capezzoli,
io ero eccitatissimo e si vedeva da sotto l’asciugamano, che velocemente, Franca mi tirò via. "Che bel cazzo, mamma mia!" disse impazzita di piacere. Cominciò a spompinarmi come una maiala passando dalla cima alle palle, leccava con avidità e se lo faceva scomparire fino alla gola. Sentirla parlare e vederla comportasi così, lei che sembrava la cognata più pudica del mondo, mi fece ancor di più salire la monta e la voglia di sbatterla.
Dopo un bel pompino, la misi a pecora e con le mani di dietro me l'apriva per farselo entrare tutto dentro. Glielo ficcai subito tutto dentro fino ai coglioni perché era un fuoco. "OHHHHHHHHHH come me lo sento tutto dentro.... meriterei di essere picchiata per quello che sto facendo” ripeteva mentre gemeva. Poco dopo la girai e la misi a cavalcioni su di me. Era uno spettacolo, le sue tette mi sbattevano in faccia mentre lei saltava godendo sul mio cazzo. La scopai sempre più accanito facendole avere due orgasmi, finchè esausto la feci sedere e lo tirai fuori la “dai si.. adesso sborrami, sborrami tutta dai..!” mi disse. Dopo pochi secondi le spruzzai un casino di sperma sulle grosse tette urlando di piacere. Ci sedemmo sfiniti sul divano e mi fece spergiurare di non dire nulla e che non sarebbe mai più successo, ma ogni volta che ci vediamo da allora, non è più la stessa cosa, i nostri sguardi sono sempre mi piccanti e maliziosi.
io ero eccitatissimo e si vedeva da sotto l’asciugamano, che velocemente, Franca mi tirò via. "Che bel cazzo, mamma mia!" disse impazzita di piacere. Cominciò a spompinarmi come una maiala passando dalla cima alle palle, leccava con avidità e se lo faceva scomparire fino alla gola. Sentirla parlare e vederla comportasi così, lei che sembrava la cognata più pudica del mondo, mi fece ancor di più salire la monta e la voglia di sbatterla.
Dopo un bel pompino, la misi a pecora e con le mani di dietro me l'apriva per farselo entrare tutto dentro. Glielo ficcai subito tutto dentro fino ai coglioni perché era un fuoco. "OHHHHHHHHHH come me lo sento tutto dentro.... meriterei di essere picchiata per quello che sto facendo” ripeteva mentre gemeva. Poco dopo la girai e la misi a cavalcioni su di me. Era uno spettacolo, le sue tette mi sbattevano in faccia mentre lei saltava godendo sul mio cazzo. La scopai sempre più accanito facendole avere due orgasmi, finchè esausto la feci sedere e lo tirai fuori la “dai si.. adesso sborrami, sborrami tutta dai..!” mi disse. Dopo pochi secondi le spruzzai un casino di sperma sulle grosse tette urlando di piacere. Ci sedemmo sfiniti sul divano e mi fece spergiurare di non dire nulla e che non sarebbe mai più successo, ma ogni volta che ci vediamo da allora, non è più la stessa cosa, i nostri sguardi sono sempre mi piccanti e maliziosi.
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