Io, mia sorella Marta e la matrigna

di
genere
incesti

Marta,mia sorella gemella,a dicotto anni è già un gran pezzo di ragazza,capelli neri e lunghi fino alla vita,due piccoli seni,ancora acerbi,ma ben fatti,un culetto a mandolino,su due gambe perfettamente modellate,su un corpo sinuoso,da fare invidia ad una modella di professione,orgoglio della nostra matrigna,Susanna,sposata in seconde nozze con nostro padre,vedova da due anni,bellissima donna,giovanile,seppur quarantenne,amata da noi come una mamma naturale.
Io mi chiamo Andrea,dado per gli amici,e come dicevo siamo gemelli,uguali fisicamente,anche se di sessi diversi,ma per tutto identici,in simbiosi tanto da percepire e captare i pensieri,le emozioni,gli stati d'animo d'entrambi all'unisono.
Sin da bambini eravamo educati a girare per casa nudi,secondo le teorie dei nostri genitori convinti naturalisti,ma poi con l'età,ci siamo addattati a vestirci,seppur nella intima essenzialità,senza remore e malizie.
Le nostre giornate scandivano una routine abitudinaria,casa,scuola,tv la sera e talvota uscire per proprio conto il sabato io con la mia ragazza e Marta con il suo amichetto.
Veniva spesso a casa nostra un'amica di mia sorella,Sara,della stessa età e scuola,una vera gnocca,bionda naturale,occhi verdi su un viso angelico,perfetto come il suo corpo modellato alla perfezione.
La nostra vita si svolgeva nella normalità,come in tutte le famiglie,pigramente e seranamente com'era nel nostro carattere ed educazione.Forse un pò monotona,senza particolari emozioni,ma pur eravamo felici,solari come nostra madre che si divideva con noi e il suo studio,ereditato da mio padre .
Dopo la colazione ognuno aveva la sua occupazione,ed eccetto per il pranzo il momento vero e dolce d'incontro era al sera,quando ci riunivamo,mezzo svestiti,come nostra consuetudine,senza malizia,candidamente a vedere i programmi in tv,sdraiati sul divano.
Venne l'estate e la nostra matrigna,Susanna,ci avvertì di prepararci,cercando una colf per aiutarci nelle faccende di casa,alla sua assenza di un mese,per andare in crociera ,come consuetudine ogni anno,lasciando con mille raccomandazioni,la casa libera e tutta per noi.
Fatte le consegne alla sua segretaria,preparate le valigie al fine venne il giorno della sua partenza,ci strinse a se e preso il taxi ci ritrovammo soli,io e Marta nel vuoto della nostra grande casa.
Trascorsero alcuni giorni ed un pomeriggio mentre mi recavo nella mia cameretta mi accorsi che la porta della stanza di mia sorella era dischiusa,mi affrettai ad accostarla quando la intravidi che nuda,con solo il perizoma, si rimirava allo specchio accarezzandosi i fianchi e per nulla imbarazzato le dissi,ridendo, che era più bella nello specchio che in realtà.Un cuscino volò,mentre sgignazzava e mi colpì.Per tutta risposta ingaggiai una lotta giocosa con lei,tanto da sentire la sua pelle calda sulla mia,una strana sensazione che finì in una sonora risata e dicendomi «sei sempre lo stesso stupidone» mi spinse oltre la porta e la chiuse.
Erano le solite schermaglie tra noi,tra gemelli,nulla più.
Una sera ,mentre guardavamo un film in tv,ad un tratto mi accorsi che piangeva,in silenzio vedevo le lacrima scivolare giù per le gote.Mi colpì,perchè non era nella sua natura,lei sempre solare,lasciarsi andare al pianto e mi accostai a lei sedendomi accanto.
Le presi una mano tra le mie,senza parlare,lasciando che si sfogasse e aspettando che si aprisse a me,senza interferire con parole fuori luogo.
Appoggiando la testa sulla mia spalla,asciugando le lacrime “Andrea” mi disse “sono tanto infelice....il mio mio ragazzo dice che sono di ghiaccio...e mi ha lasciata...s'è messo con Virgy..perchè lui dice sa fare bene l'amore.”. Tacque per un pò,poi “ sai..lei ci sa fare...scusa se te lo dico...ci ha provato anche con me..ci sono cascata..e abbiamo fatto l'amore... “ e singhiozzando proseguì.. “ l'ha fatto per deridermi e poi per portarmi via il ragazzo...è solo una zoccola..”.
Sentivo che soffriva nel raccontarmi quella vicenda,non era da lei confessare di essere una perdente,orgogliosa com'era,allora l'abbracciai e la strinsi al mio petto.
Percepivo il calore della sua pelle sulla mia,un tremito percorreva il suo corpo e senza volerlo,mentre la strigevo la baciai.Subito mi ritrassi aspettandomi uno schiaffo,invece si avvicinò e le sue labbra si schiusero sulle mie in un morbido e caldo bacio.
“Marta” le dissi “siamo fratelli...forse stiamo andando oltre..”
“ non vedo nulla di male” rispose e la sua mano accarezzò la mia coscia,mentre la sua lingua entrava tra le mie labbra.
In totale confusione,senza volerlo la mia mano sfiorò il pube,la sentii sobbalzare “ Andrea..che fai?.forse tutto questo non è giusto..siamo fratelli...anche se...da tempo mi sono accorta dei tuoi sguardi...tenti di nascondere il sentimento che sta nascendo in te per me..sai per me è la stessa cosa...so che non sarebbe lecito..ma io ti amo e ti desidero..non come sorella ..ma come donna ... “ Così dicendo prese la mia mano e la pose sul pube,poi chinandosi mi baciò il pisello.
Ero di brace “Marta” le risposi. “ non so se sia lecito o meno,ma anch'io ti amo ed ero geloso del tuo ragazzo...oh sì ti amo “ Perdendo ogni freno inibitorio,succhiando i capezzoli ritti,le tolsi lentamente il perizoma,mentre lei mi assecondava e con le dita divaricai le corolle delle piccole labbra,carnose,umide ed entrai nella sua fica che si apriva come un fiore a me.
“ non mi basta,amore..desidero essere tua...totalmente” così dicendo si alzò portandomi per mano verso il letto dove si sdraiò a cosce aperte attirandomi sopra di lei.
Mi sfilò lo slip e preso il mio cazzo eretto,turgido lo ficcò nella sua fica ardente.
In preda alla passione,alla totatale sensualità iniziai a penetralrla,poi colpi sempre più cadenzati e profondi,con la sue cosce avvinghiate ai miei fianchi,per attirarmi a lei di più e sentire prondamente il mio cazzo completamente dentro la fica.
All'improvviso si distaccò “ basta Andrea,chiudiamo qui questo episodio,cancellalo,come mai fosse accaduto” .Si alzò,raccolto il perizoma,si diresse verso la porta e la chiuse con un colpo secco,lasciandomi esterefatto senza capirci nulla.
Trascorsero così alcuni giorni come se nulla fosse avvenuto,tutto era rientrato nella normalità.
Nel frattempo allacciai una relazione con la sua amica Sara,che mi soddisfaceva.
Poi una notte,mentre stavo appisolandomi,la porta si aprì ,era lei Marta bellissima .ricoperta del solo perizoma.
Non disse nulla,entrò nel letto e si mise a smanettarmi il pene..“cosa pensavi” mi sussurrò “ che tutto era veramente finito tra noi,tanto che cercavi nella mia amica Sara,ciò che solo io,posso darti..tu sei mio.. ,lo vuoi capire! “
“ oh Marta..Marta..sono tuo come tu sei mia....senza limiti “
Avvicinai la bocca alla fica,le risucciai le piccole labbra,poi il clitoride tutto nella mia bocca finchè,gridando ebbe un orgasmo,riempendomi la bocca della sua calda linfa.
Mi distesi su di lei,le sue cosce avvolsero i miei fianchi,attirandomi a sè,sentivo i suoi capezzoli irti spingere sul petto,e con le mie dita sui suoi glutei affondai il mio cazzo eretto dentro la sua fica,spingendo più a fondo possibile.Poi a colpi ritmati la penetravo,strisciando e premendo sul punto G fino a farla mugolare di piacere sensuale nellorgasmo che fluiva.. “ Andrea...mi fai impazzire...sìììì....cosìììì “ mentre sentivo che a flotti veniva bagnandomi il cazzo e le cosce,nell'estasi di un amplesso completo,io e lei,fuori dal tempo e dello spazio.Si dimenava,divaricando le cosce adeguando i suoi movimenti alle mie martellanti pnetrazioni..mi incitava ad entrare in lei,le sue unghie mi graffiavano la schiena.. “ ci sono...ohhh...dai...sìììì...sono tua..scopami... “ gridava “ una cagna in calore...hummm…” .
Sentivo il suo calore,il profumo della sua pelle,l'aroma del suo sesso pervadermi dal pene al cervello “ Marta..ohhhh...non basta..ti voglio totalmente..girati…”
La misi prona,a cagnetta sulla sponda del letto,con le dita divaricai i glutei e lentamente introdussi il glande nella rosetta del culetto virginale.…” ooohh..Andrea..cosa vuoi ora da me...mi fai male..non l'ho mai fatto così e poi mi vergogno...ahh “ .Spinsi finchè il pene entrò decisamente tutto…” wooow...ohh..sì..mi piace” ..disse e poi esplose “ sììììììì....cosìììì....ohhh.. tua.. “
Di fronte a me avevo una visione stupenda,due buchi beanti che penetravo alternandoli...folle di passione e sensualità,sverginando quel delizioso culetto beante e quella fica che apriva le corolle come un fiore per offrirsi.
Ora martellavo come un toro infoiato,mentre i suoi mugoliii si alternavano a grida di piacere e lussuria...finchè mi implorò di venire,di darle il mio sperma “ dai ..amore mio..vieni..ohh..sììì..con me.. “ e il mio sperma esplose detro la sua calda fica,mescolandosi al suo dolce liquido.Si rigirò e a 69 bevemmo entrambi alla fonte il nostro ettare,avvinghiati in un corpo solo tutta la passione,l'amore,la sensualità di un stupendo amplesso consumato pienamente.
In fine rimanemmo abbracciati,coccolandoci con intime carezze e dolci parole fino a notte fonda.
“ è presto mattina..più tardi verrà la colf..e non deve minimamente supporre ciò che c'è e ci sarà tra noi “ mi disse,mi baciò e nuda si avviò alla porta,chiudendola dietro di sè.
E tutto si ripetè nei giorni seguenti,legandoci sempre più in una passione e amore travolgente,fino al giorno del ritorno ,dalla sua vacanza, della matrigna.
Infatti il mese era trascorso ed un pomeriggio carica di valigie ,abbronzata rientrò a casa.
Il tran tran della routine riprese il suo normale decorso,casa,ufficio,scuola,compiti,chiaccherate serali,tv,passeggiate in città,mentre io e Marta ci incontravamo sempre meno e di nascosto,con mille sotterfugi.
Una sera,la matrigna entrò nella mia stanza,in vestaglia trasparente e un pò stizzita,tenendo tra le dita il perizoma nero,mi chiese: “ cos'è questo,e di chi è? l'ho trovato,rassettando la tua camera,sotto il letto”
“Ohh..” imbarazzato risposi “ è della mia ragazza..di Sara..perdonami.. “
“ beh.. ti capisco” ribattè lei,sorridendo “ non ci avevo fatto ancora caso,ma ora mi rendo conto che tu sei già un uomo..ed è naturale“.
Ed aggiunse sedendosi accanto a me sulla sponda del letto “ non ti devi preoccupare..confidati con me,come sempre hai fatto...però questo perizoma ha un profumo intenso,particolare che riconosco..”
Acc. pensai,m'ero dimenticato che Marta nei nostri incontri aveva indossato ,per civetteria,il capo intimo della matrigna,quindi dovevo inventarmi una variante.
“ Scusami ,ti ho detto una bugia innocente,il perizoma non è di Sara,ma è tuo e l'ho preso per avere una cosa tua nel mese che saresti stata assente...per sentirti vicina..e che tu sei sempre con me..per non sentirmi solo..ed il profumo me lo rammentava “ bofonchiai.
“ oh caro Andrea...dolce mio ragazzo...mi fai felice di ciò..abbracciami “ e così dicendo la vestaglia si allentò facendo apparire due sode mammelle e due stupende cosce inguainate da sexy autoreggenti.
Prese a baciarmi in fronte,sulle guance ed a un mio brusco movimento di ritrosia,le sue labbra si trovarono dischiuse sulle mie.Stavo per ritrarmi,ma persistette a baciarmi sulle labbra con un sorriso biricchino. “ hei..Andrea ti vergogni a baciarmi? Però la baci la tua ragazza...forse alla francese..con la lingua..mmm..” e la sua mano scivolò,quasi per caso sul mio pube.
Ero tremendamente imbarazzato da quel tocco lieve,che aveva suscitato una reazione istintiva del mio pene.
“ Che fai..ti vergogni amore di me..ti ho fatto da mamma..e sai quante volte ti ho visto nudo e ti dovevo lavare da piccolo..! “
E la mano prosegui nel suo corso,prendendo il mio pisello ora eretto ed accarezzandolo.
Ero diventato paonazzo e senza parole mentre fissavo le mammelle sempre più sporgenti e le sue cosce aperte.Lei mi cacciò la lingua in bocca e prese a masturbarmi il pene… “ lo sai che ti voglio bene...e ti amo ..e tu..piccolo mio? “...in soffio ,risposi “ anch'io ti voglio bene e ti amo...ma forse non è giusto ciò tra di noi “ .... “ è giusto e naturale..tutto quello che detta il cuore...non temere cucciolo mio..” . Nel contempo la vestaglia era caduta sul divano,lasciandola completamente nuda,stuaria,scolpita,abbronzata e aprendo le cosce porto la mia mano sul suo pube.... “come sei bella ..” mormorai,mentre le dita entravano senza volere ,divaricando le labbra,nella fica calda.... “ piccolo,mio amorino...tu mi ami..e mi desideri..lo sento..sono qui..prendimi.. “
“sì..tanto “ e coricatala sul divano mi allungai su di lei che a cosce aperte mi accoglieva.
Persi ogni cognizione,ogni remora ed entrai con il pene dentro la sua fica,tutto comletamente dentro e mentre mi strigeva forte a sè iniziai un forsennato martellamento di penetrazioni,finchè ululando di piacere la senttii bagnarsi della su linfa.
Come una furia scatenata si dimenava sotto i miei colpi di penetrazione,urlando “scopami..daii....scopami come una zoccola...riempimi di sperma...ti voglioooo.....ohhhhhhhh.…”
In pieno suo orgasmo esplosi il mio sperma,mentre urlava sempre di più ed io mugolavo senza ritegno entrambi in un amplesso senza fine io dentro di lei,che mi avvolgeva,mi stringeva a sè..... “ohhh..piccolo....sono come una gatta in calore..ti sento..mi hai scopato come nessuno mai prima..dammi il tuo cazzo che voglio bere il tuo sperma” .Mi scostò e chinata prese in bocca e risucchiò il membro con tutto lo sperma residuo.allora io avvicinai la bocca come una ventosa alle labbra della fica risucchiando le morbide piccole labbra,bevendo la linfa che fluiva e sorbire il clitoride in bocca turgido tutto...e con un grido un nuovo orgasmo mi esplose dolce in bocca .
“ mi ha fatto impazzire piccolo,..nessuno mai prima di te così...ora ti lascio..mi faccio una doccia e poi mi corico a letto..sono distrutta..” . Mi baciò sul pisello ,sulle labbra e nuda,bellissima,trascinando per mano la vestaglia attraversò la stanza,chiudendo la porta dietro di sè.
di
scritto il
2014-05-17
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