Gli amici deil mio coinquilino
di
sonia
genere
trio
Sabato pomeriggio, pioggia, noia, hangover. Sono in soggiorno coi due amici del mio coinquilino (lui dorme, non si è ancora ripreso dalla festa) e l'alcool avanzato dalla sera prima. Ore 15.00, davanti un lungo pomeriggio, zero idee su cosa fare. Martino la butta lì:"Vabbè, beviamo?"
E giù!, un vodka lemon, due, tre...Il pomeriggio passa lentamente, ascoltando musica, raccontando aneddoti, ridendo. Alle 19 e al quinto cocktail siamo tutti e tre piuttosto sbronzi. Siedo tra Martino e Pietro, mi appoggio un po' all'uno, un po' all'altro.
L'interesse di Pietro l'avevo notato già dalla sera prima: nonostante fossi struccata e con delle occhiaie spaventose non mi aveva tolto gli occhi di dosso un momento, sempre lì a lanciarmi frecciatine e offrirmi da bere...Ora mi accarezza un piede, comincia a massaggiarmelo.
Sarà l'alcool, sarà che comunque il sesso mi piace, ma mi sta venendo voglia. Il divano è piccolo, inarcandomi un po' per godermi meglio il massaggio mi ritrovo praticamente tra le braccia di Martino, che mi abbraccia. Mi appoggio alla sua spalla mentre Pietro continua ad accarezzarmi i piedi, le caviglie, le gambe...
Oddio non ce la faccio più. Mi giro verso Martino, lui mi bacia. Le nostre lingue si intrecciano mentre le carezze di Pietro si fanno più insistenti. Mi porta la mano sul suo cazzo, comincio ad accarezzarlo attraverso i pantaloni, mentre Martino mi accarezza il seno e mi lecca il collo e Pietro mi masturba. Mi scappa un gemito. Ho bisogno di essere scopata, ora! "Andiamo di là?", propongo, col fiato corto.
Nemmeno il tempo di chiudere la porta e mi ritrovo nuda, con Martino davanti e Pietro dietro. Mordo il collo di Martino mentre gli slaccio i pantaloni, Pietro dietro mi palpa, mi fa sentire la sua erezione. Non resisto. Mi piego a novanta, prendo in bocca il cazzo di Martino. Quanto mi piace fare pompini. Lo succhio, lo lecco, me lo spingo più in gola possibile, mentre Pietro mi lecca le cosce, la figa, il culo. Non sono mai stata tanto eccitata in vita mia. Martino si lascia andare in un sospiro:"Sto venendo....". Accolgo in bocca il suo sperma, lo assaporo, ingoio. Mi alzo e Martino mi salta addosso. Mi butta sul letto e comincia a baciarmi, mentre le nostre mani esplorano i rispettivi sessi. Vedo con la coda dell'occhio Pietro che se ne va, lasciandoci soli. Mi lamento con Martino, "Peccato, stava prendendo una piega interessante...." "Vero?"
Mi ribacia e mi scopa con foga, finché non raggiungiamo l'orgasmo insieme.
Sono esausta.
Guardo Martino sorridendo. Chissà, magari la prossima volta riuscirò a fare un ménage à trois come si deve....
E giù!, un vodka lemon, due, tre...Il pomeriggio passa lentamente, ascoltando musica, raccontando aneddoti, ridendo. Alle 19 e al quinto cocktail siamo tutti e tre piuttosto sbronzi. Siedo tra Martino e Pietro, mi appoggio un po' all'uno, un po' all'altro.
L'interesse di Pietro l'avevo notato già dalla sera prima: nonostante fossi struccata e con delle occhiaie spaventose non mi aveva tolto gli occhi di dosso un momento, sempre lì a lanciarmi frecciatine e offrirmi da bere...Ora mi accarezza un piede, comincia a massaggiarmelo.
Sarà l'alcool, sarà che comunque il sesso mi piace, ma mi sta venendo voglia. Il divano è piccolo, inarcandomi un po' per godermi meglio il massaggio mi ritrovo praticamente tra le braccia di Martino, che mi abbraccia. Mi appoggio alla sua spalla mentre Pietro continua ad accarezzarmi i piedi, le caviglie, le gambe...
Oddio non ce la faccio più. Mi giro verso Martino, lui mi bacia. Le nostre lingue si intrecciano mentre le carezze di Pietro si fanno più insistenti. Mi porta la mano sul suo cazzo, comincio ad accarezzarlo attraverso i pantaloni, mentre Martino mi accarezza il seno e mi lecca il collo e Pietro mi masturba. Mi scappa un gemito. Ho bisogno di essere scopata, ora! "Andiamo di là?", propongo, col fiato corto.
Nemmeno il tempo di chiudere la porta e mi ritrovo nuda, con Martino davanti e Pietro dietro. Mordo il collo di Martino mentre gli slaccio i pantaloni, Pietro dietro mi palpa, mi fa sentire la sua erezione. Non resisto. Mi piego a novanta, prendo in bocca il cazzo di Martino. Quanto mi piace fare pompini. Lo succhio, lo lecco, me lo spingo più in gola possibile, mentre Pietro mi lecca le cosce, la figa, il culo. Non sono mai stata tanto eccitata in vita mia. Martino si lascia andare in un sospiro:"Sto venendo....". Accolgo in bocca il suo sperma, lo assaporo, ingoio. Mi alzo e Martino mi salta addosso. Mi butta sul letto e comincia a baciarmi, mentre le nostre mani esplorano i rispettivi sessi. Vedo con la coda dell'occhio Pietro che se ne va, lasciandoci soli. Mi lamento con Martino, "Peccato, stava prendendo una piega interessante...." "Vero?"
Mi ribacia e mi scopa con foga, finché non raggiungiamo l'orgasmo insieme.
Sono esausta.
Guardo Martino sorridendo. Chissà, magari la prossima volta riuscirò a fare un ménage à trois come si deve....
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