Agente immobiliare sbruffone
di
wamozart
genere
gay
Sono un agente immobiliare, ho 28 anni e lavoro in una piccola città toscana, sono un bel ragazzo, non ho mai avuto problemi a portarmi a letto le mie prede....
Grazie al mio lavoro entro in contatto con tantissime persone, alcune volte gli incontri sono vermanete molto interessanti, altri sono solo noiosissimi incontri di lavoro.
Un lunedì mattina avevo appuntamento, presso il mio ufficio, con un probabile acquirente.
Alle 9 esatte suonò al companello il Sig. X con il quale avevo appuntamento, avevamo parlato solo telefonicamente, non avevo assolutamente idea di che aspetto avesse. Vado ad aprire la porta e mi trovo davanti un uomo intorno ai 50 anni, in divisa da agente della forestale. Uomo interessante, poi la divisa, qualsiasi essa sia, ha sempre il suo fascino.... Cinquantenne, capello brizzolato, occhi intensi e neri, fisico asciutto anche se non molto alto.
Ci scambiammo i dovuti convenevoli e lo invitai ad accomodarsi.
Giro le spalle e mi dirigo verso la mia scrivania... lungi da me pensare che questo appuntamento sarebbe diventato qualcosa di decisamente interessante!
Una volta seduti chiedo quale fosse la tipologia di immobile di possibile interesse...
Ascoltanto attentamente i requisiti sia di metratura che il budget, al quale ci saremmo dovuti attenere, mi viene in mente di proporgli una casa in contruzione... solitamente più convenienti e visto il budget risicato, forse l'unica possibilità....
Durante la conversazione ci furono diversi ricambi di sguardi, un'espressività da parte di entrambi che avrebbe potuto far immaginare un certo interesse fisico oltre che intellettuale... ma aveva parlato di necessità di più camere da letto per i figli che vivevano con lui.
Avevo dedotto che fosse divorziato, ma la presenza di figli mi aveva fatto perdere ogni speranza sulla possibilità di togliergli quella divisa ....
Presi dei progetti di alcune villette in costruzione, un pò distandi dalla città, per fagli vedere le planimetrie. Erano fogli molto grandi che richiedevano l'utilizzo di tutta la scirvania, per osservare meglio i disegni ci alzammo dalle rispettive sedie e ci chinammo sulla scrivania l'uno accanto all'altro per osservare le immagini dello stesso verso.
Dopo un po' che si parla, spesso, dal Lei si passa al Tu... e così accadde, la nostra conversazione divenne informale e X iniziò a sfiorarmi la mano indicando ciò che gli piaceva rispetto a quello che lo convinceva di meno relativamente alla planimetria che stavamo guardando.
Click here for more.
Dopo una bella conversazione produttiva, mi guardò dritto negli occhi con sorriso beffardo...
Mi fece notare che per la nostra differenza di età sarei potuto essere suo figlio e mi chiese se sinceramente pensassi che quell'investimento fosse stato giuto per il mio paparino.
Risposi, senza pudore, che se avessi avuto un paparino in divisa avrei potuto consigliare molte ti pologie di investimento possibile...
Scoppiò in una fragorosa risata...
Non risposi, accennai un sorriso, infilai la giacca e uscimmo dall'ufficio....
Ci sarebbero voluti circa 30 minuti per arrivare nel luogo in cui sarebbero sorte le nuove abitazioni, 30 minuti di conversazione che si spostò sul piano personale. Mi raccontò che la moglie lo aveva lasciato perchè aveva scoperto mentre la stava tradendo e che si era tenuta la casa dove avevano vissuto insieme, da lì la necessità di comprare una nuova abitazione, visto che, per adesso, stava spendendo inutilmente soldi per pagare un affitto.
Cercai di riportare l'attenzione sul tradimento, scherzando sul fatto che si fosse fatto sgamare, continuai facendo illazioni sulla probabilità che fosse stata un'amica della moglie, l'amante suddetta, o forse qualche sperimentazione di altro genere....
Rispose che era un uomo di ampie vedute e quando l'ormone chiama ... chiama...
Cavolo!!! questa risposta voleva dire tutto e il contrario di tutto.... mentalità aperta perchè aperto ad esperienze con altre donne fuori dal matrimonio o mentalità aperta perchè si era fatto un uomo????
Sembrava che stesse giovando con me come il gatto gioca con il topo.
Arrivammo al lungo disignato per l'intervento edilizio, scendemmo dalla macchina e iniziammo a salire alla sommità di una collina boschiva, era una bellissima giornata di settempre.
Illustrai la disposizione dei futuri immobili e il panorama che avrebbe potuto godere, misi una mano sulla sua spalla per indicare la prospettiva della nostra vista, successivamente la feci scivolare sopra la giacca della divisa fino a sfiorargli il sedere sopra ai pantaloni mimetici.
Era rimasto meravigliato forse dal panorama o forse dal mio incauto gesto...
Chiesi permesso di allontanarmi per espletare un bisogno fisiologico.
Mi allontanai relativamente, mi girai di spalle, tirai fuori il mio uccello ed iniziai a pisciare, sentivo i suoi passi o meglio il rumore delle foglie schiacciate dalle sue scarpe, si stava avvicinando, immediatamente mi eccitai ... era caduto nella mia tela... da lì a poco mi avrebbe toccato ... ne ero certo!
Mi raggiunse, si mise parallelo a me, tirò fuori il suo uccello ed iniziò a pisciare anche lui....
Commentò che non c'era cosa migliore di una pisciata all'aperto, ma mentre io cercavo di sbirciare, la sua testa era dritta in avanti come se non fosse per nulla interessato al mio sesso.
Bastardo.... il gioco stava continuando.... non rispondeva ai miei stimili e soprattutto rilanciava.... mi ero stufato ... abbassai lo sguardo, in meniera evidende, volevo che mi vedesse, gli guardai l'uccello.... un bellissimo uccello, ancora moscio, ma già di interessanti proporzioni.
Commentai dicendo che un uccello come quello sicuramente aveva un bel peso e visto l'età magari avrebbe avuto bisogno di qualcuno che gli e lo sgocciolasse...
Sorrisi ironicamente gli facevo pesare la nostra differnza di età.
Di tutta risposta mi disse che, indipendentemente dall'età il suo uccello era ancora assolutamente funzionante e che sarei dovuto stare attento... a quello che dicevo... se non si rispettano le persone più grandi magari, queste, trovano il modo di farsi rispettare...
Sorrideva e mi sfotteva.... bene si era creato un rapporto intimo e giocoso.
Chiesi, sempre con un espressione strafottente, in che modo avrebbe potuto farsi rispettare... l'età poteva essere quella di suo figlio, ma certo non avrebbe potuto sculacciarmi o punirmi....
Il gioco si era fatto troppo fastidioso...
la sua espressione di improvviso cambiò, mi afferrò un braccio e mi tirò a sè... mi mise il suo uccello in mano....
Il clima goleardico cambiò.... sembrava che non stesse più giocando, la sua espressione si fece seria e io venni pervaso da un briciolo di timore, ero pur sempre in mezzo ad un bosco con uno sconosciuto....
Diventammo taciturni, ci fu un lungo ricambio di sguardi, ma adesso il suo sguardo era cattivo, ringhiò dicendomi che adesso lo avevo stancato e che non avrei dovuto parlare dei suoi figli a sproposito.
Mi afferro per una spalla con l'altra mano, mi fece inginocchiare con forza, afferrò la mia testa da dietro e mi avvicino il volto al suo cazzo che stava diventando turgido.
Stavo dicendo dentro di me che forse avevo esagerato.
Il silenzio del bosco venne interrotto dal suono di un sonoro ceffone. Mi ringhiò di prenderlo in bocca.
Degluti, quel suo modo di fare mi stava iniziando a far paura e allo stesso tempo ero assolutamente eccitato.
Mi tappò il naso per impedirmi di respirare, non avevo altra scelta che aprire la bocca. Appena aperta infilò il suo cazzo fra le mie labbra e mollò il naso, iniziai a succhiarlo, si stava gonfiando dentro la mia bocca, sentivo la sua cappella uscire dal prepuzio, sentivo un leggero sapore di urina. Iniziò ad ansimare, avevo difficoltà a rispirare.
Sussurrando mi ordino di togliermi cintura ed di abbassarmi i pantaloni... lo feci, inginocchiato come ero, continuando a succhiargli il cazzo, adesso il sapore di urina si era mescolato al sapore del precum.
Con forza mi mise in piedi, mi girò premendomi la faccio verso il tronco di un albero, un ulteriore ceffone sulla parte posteriore del collo, mi chinai istintivamente per paura che ne arrivasse un altro e con le mani afferrai l'albero per non cadere.
Mi ordino di divaricare le gambe, ma ero ostacolato dai pantaloni che erano scesi fino alle caviglie.
Prese della saliva dalla sua bocca con la mano, iniziò a massaggiarmi il buco del culo... sono molto sensibile e provo un profondo piacere quando mi stimolano l'ano.... ansimai rumorosamente e il mio pene balzo in piendi.
Mi disse che adesso avrebbe abusato di me, mi avrebbe spaccato il culo, il suo modo di fare sembrava appartenere ad una persona completamente diversa da quella con cui mi ero relazionato fino a pochi minuti prima...
Infilò da prima il pollice in culo, poi lo tolse e mi penetrò con l'indice, successivamente sui penetrato anche da un secondo dito in culo e con l'altra mano mi afferrò il cazzo eretto, masturbandomi, cazzo che meraviglia avevo la sensazione di stare per venire, leccitazione cresceva, il piacere proveniva sia dal culo che dal mio glande saggiamente stimolato con la mano, ma da un momento all'altro sapendo che da lì a poco sarei venuto, lascio bruscamente il mio uccello continuando solo a penetrarmi il culo con le mani.
Successivamente, per qualche istante, non sentii più le sue mani si di me, stava armeggiando con la sua cintuara.
Mi ordinò di rimanere con le mani sull'albero e di non muovermi neppure di un millimetro. Iniziavo a preoccuparmi.... stava tornando alla macchina? mi avrebbe lasciato lì? oppure si stava preparndo per incularmi?
Ad un tratto una cinghiata sulle mie natiche produsse un rumore violento seguito da un urlo che mi lasciai scappare... stava usando la sua cinghia per punirmi... seguirono diverse cinghiate, sentivo le mie natiche andare a fuoco e un dolore lancinante, dopo poco caddi a terra, le ginocchia erano sulle foglie, le mani nella parte più bassa dello stesso tronco, ma avevo appoggiato anche una spalla sullo stesso per avere maggiore sostegno. Il mio sesso stava rilasciando una quantità smodata di precum.
Con una mano prese il precum che usciva da me, lo passo sul suo pene, usandolo come lubrificante.
Si posizionò con il bacino dietro di me e con un colpo ben assestato mi penetrò... dolore allucinante...
Uscì da me, per poi rientrare più delicatamente.... il dolore si faceva sempre più lieve... sentivo il suo cazzo bello grosso e venoso stimolarmi la prostata.... le sue mani sui fianchi.... i colpi si fecero sempre più decisi, sentivo le sue palle sbattere conto le mie natiche doloranti.
Mi sussurrò all'orecchio che quando mi sarebbe venuto in culo non avrei dovuto farne uscire neppure una goccia.
Non risposi... mi stavo godendo la situazione.... continuò a scoparmi per circa 20 minuti non ne potevo più, il culo sembrava prendesse fuoco, ad un certo punto iniziò ad aumentare la velocità, avevo il culo rotto e la prostata sempre più stimolata, sentii il suo pene gonfiarsi ulteriormente e poi il suo sperma dentro di me, avevo percepito almeno 4 flotti di sborra inondarmi il culo. Ero eccitatissimo, lascia il tronco dell'albero per portare la mia mano sul mio pene... dovevo assolutamente venire... mi afferrò il braccio impedendomelo....
Non mi permise di toccarmi e non lo fece neppure lui, il mio pene stava pulsando... il suo era ancora nel mio culo, non lo tolse per un lungo periodo di tempo, stavo cercando di divincolarmi, ma mi intimò di stare attento, quando il suo cazzo fosse uscito dal mio culo dovevo chiudere immediatamnte il mio sfintere per non permettere la fuoriuscita di sperma, dovevo tenerlo tutto dentro di me.... non sarebbe stato possibile il mio culo era totalemente aperto e pigniucolando gli e lo dissi.
Un ceffone ancora più forte mi colpì da dietro, gridò che non dovevo disobbedire.
Gli chiesi con voce rotta se mi potevo toccare, avevo la necessità di venire... mi rispose che non se ne parlava proprio, lentamente tirò fuori il suo uccello e subito cercai di chiudere il mio sfintere, stimolando con questo movimento muscolare la mia prostata irritata, il mio glande era teso e il mio pene non veleva assolutamente ammosciarsi.
Mi ordinò di rivestirmi e che tornati in ufficio avrebbe controllato se nelle mie mutande ci fossero state tracce di perdita del suo sperma... se così fosse stato non avrebbe potuto far altro che infliggermi un ulteriore punizione.
Questa storia stava diventando un po' troppo pesante, mi stavo pendendo di aver fatto lo sbruffone, ma magari in ufficio avrebbe permesso di farmi venire.....
P.s. lascite commenti per poter migliorare.... grazie.
Grazie al mio lavoro entro in contatto con tantissime persone, alcune volte gli incontri sono vermanete molto interessanti, altri sono solo noiosissimi incontri di lavoro.
Un lunedì mattina avevo appuntamento, presso il mio ufficio, con un probabile acquirente.
Alle 9 esatte suonò al companello il Sig. X con il quale avevo appuntamento, avevamo parlato solo telefonicamente, non avevo assolutamente idea di che aspetto avesse. Vado ad aprire la porta e mi trovo davanti un uomo intorno ai 50 anni, in divisa da agente della forestale. Uomo interessante, poi la divisa, qualsiasi essa sia, ha sempre il suo fascino.... Cinquantenne, capello brizzolato, occhi intensi e neri, fisico asciutto anche se non molto alto.
Ci scambiammo i dovuti convenevoli e lo invitai ad accomodarsi.
Giro le spalle e mi dirigo verso la mia scrivania... lungi da me pensare che questo appuntamento sarebbe diventato qualcosa di decisamente interessante!
Una volta seduti chiedo quale fosse la tipologia di immobile di possibile interesse...
Ascoltanto attentamente i requisiti sia di metratura che il budget, al quale ci saremmo dovuti attenere, mi viene in mente di proporgli una casa in contruzione... solitamente più convenienti e visto il budget risicato, forse l'unica possibilità....
Durante la conversazione ci furono diversi ricambi di sguardi, un'espressività da parte di entrambi che avrebbe potuto far immaginare un certo interesse fisico oltre che intellettuale... ma aveva parlato di necessità di più camere da letto per i figli che vivevano con lui.
Avevo dedotto che fosse divorziato, ma la presenza di figli mi aveva fatto perdere ogni speranza sulla possibilità di togliergli quella divisa ....
Presi dei progetti di alcune villette in costruzione, un pò distandi dalla città, per fagli vedere le planimetrie. Erano fogli molto grandi che richiedevano l'utilizzo di tutta la scirvania, per osservare meglio i disegni ci alzammo dalle rispettive sedie e ci chinammo sulla scrivania l'uno accanto all'altro per osservare le immagini dello stesso verso.
Dopo un po' che si parla, spesso, dal Lei si passa al Tu... e così accadde, la nostra conversazione divenne informale e X iniziò a sfiorarmi la mano indicando ciò che gli piaceva rispetto a quello che lo convinceva di meno relativamente alla planimetria che stavamo guardando.
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Dopo una bella conversazione produttiva, mi guardò dritto negli occhi con sorriso beffardo...
Mi fece notare che per la nostra differenza di età sarei potuto essere suo figlio e mi chiese se sinceramente pensassi che quell'investimento fosse stato giuto per il mio paparino.
Risposi, senza pudore, che se avessi avuto un paparino in divisa avrei potuto consigliare molte ti pologie di investimento possibile...
Scoppiò in una fragorosa risata...
Non risposi, accennai un sorriso, infilai la giacca e uscimmo dall'ufficio....
Ci sarebbero voluti circa 30 minuti per arrivare nel luogo in cui sarebbero sorte le nuove abitazioni, 30 minuti di conversazione che si spostò sul piano personale. Mi raccontò che la moglie lo aveva lasciato perchè aveva scoperto mentre la stava tradendo e che si era tenuta la casa dove avevano vissuto insieme, da lì la necessità di comprare una nuova abitazione, visto che, per adesso, stava spendendo inutilmente soldi per pagare un affitto.
Cercai di riportare l'attenzione sul tradimento, scherzando sul fatto che si fosse fatto sgamare, continuai facendo illazioni sulla probabilità che fosse stata un'amica della moglie, l'amante suddetta, o forse qualche sperimentazione di altro genere....
Rispose che era un uomo di ampie vedute e quando l'ormone chiama ... chiama...
Cavolo!!! questa risposta voleva dire tutto e il contrario di tutto.... mentalità aperta perchè aperto ad esperienze con altre donne fuori dal matrimonio o mentalità aperta perchè si era fatto un uomo????
Sembrava che stesse giovando con me come il gatto gioca con il topo.
Arrivammo al lungo disignato per l'intervento edilizio, scendemmo dalla macchina e iniziammo a salire alla sommità di una collina boschiva, era una bellissima giornata di settempre.
Illustrai la disposizione dei futuri immobili e il panorama che avrebbe potuto godere, misi una mano sulla sua spalla per indicare la prospettiva della nostra vista, successivamente la feci scivolare sopra la giacca della divisa fino a sfiorargli il sedere sopra ai pantaloni mimetici.
Era rimasto meravigliato forse dal panorama o forse dal mio incauto gesto...
Chiesi permesso di allontanarmi per espletare un bisogno fisiologico.
Mi allontanai relativamente, mi girai di spalle, tirai fuori il mio uccello ed iniziai a pisciare, sentivo i suoi passi o meglio il rumore delle foglie schiacciate dalle sue scarpe, si stava avvicinando, immediatamente mi eccitai ... era caduto nella mia tela... da lì a poco mi avrebbe toccato ... ne ero certo!
Mi raggiunse, si mise parallelo a me, tirò fuori il suo uccello ed iniziò a pisciare anche lui....
Commentò che non c'era cosa migliore di una pisciata all'aperto, ma mentre io cercavo di sbirciare, la sua testa era dritta in avanti come se non fosse per nulla interessato al mio sesso.
Bastardo.... il gioco stava continuando.... non rispondeva ai miei stimili e soprattutto rilanciava.... mi ero stufato ... abbassai lo sguardo, in meniera evidende, volevo che mi vedesse, gli guardai l'uccello.... un bellissimo uccello, ancora moscio, ma già di interessanti proporzioni.
Commentai dicendo che un uccello come quello sicuramente aveva un bel peso e visto l'età magari avrebbe avuto bisogno di qualcuno che gli e lo sgocciolasse...
Sorrisi ironicamente gli facevo pesare la nostra differnza di età.
Di tutta risposta mi disse che, indipendentemente dall'età il suo uccello era ancora assolutamente funzionante e che sarei dovuto stare attento... a quello che dicevo... se non si rispettano le persone più grandi magari, queste, trovano il modo di farsi rispettare...
Sorrideva e mi sfotteva.... bene si era creato un rapporto intimo e giocoso.
Chiesi, sempre con un espressione strafottente, in che modo avrebbe potuto farsi rispettare... l'età poteva essere quella di suo figlio, ma certo non avrebbe potuto sculacciarmi o punirmi....
Il gioco si era fatto troppo fastidioso...
la sua espressione di improvviso cambiò, mi afferrò un braccio e mi tirò a sè... mi mise il suo uccello in mano....
Il clima goleardico cambiò.... sembrava che non stesse più giocando, la sua espressione si fece seria e io venni pervaso da un briciolo di timore, ero pur sempre in mezzo ad un bosco con uno sconosciuto....
Diventammo taciturni, ci fu un lungo ricambio di sguardi, ma adesso il suo sguardo era cattivo, ringhiò dicendomi che adesso lo avevo stancato e che non avrei dovuto parlare dei suoi figli a sproposito.
Mi afferro per una spalla con l'altra mano, mi fece inginocchiare con forza, afferrò la mia testa da dietro e mi avvicino il volto al suo cazzo che stava diventando turgido.
Stavo dicendo dentro di me che forse avevo esagerato.
Il silenzio del bosco venne interrotto dal suono di un sonoro ceffone. Mi ringhiò di prenderlo in bocca.
Degluti, quel suo modo di fare mi stava iniziando a far paura e allo stesso tempo ero assolutamente eccitato.
Mi tappò il naso per impedirmi di respirare, non avevo altra scelta che aprire la bocca. Appena aperta infilò il suo cazzo fra le mie labbra e mollò il naso, iniziai a succhiarlo, si stava gonfiando dentro la mia bocca, sentivo la sua cappella uscire dal prepuzio, sentivo un leggero sapore di urina. Iniziò ad ansimare, avevo difficoltà a rispirare.
Sussurrando mi ordino di togliermi cintura ed di abbassarmi i pantaloni... lo feci, inginocchiato come ero, continuando a succhiargli il cazzo, adesso il sapore di urina si era mescolato al sapore del precum.
Con forza mi mise in piedi, mi girò premendomi la faccio verso il tronco di un albero, un ulteriore ceffone sulla parte posteriore del collo, mi chinai istintivamente per paura che ne arrivasse un altro e con le mani afferrai l'albero per non cadere.
Mi ordino di divaricare le gambe, ma ero ostacolato dai pantaloni che erano scesi fino alle caviglie.
Prese della saliva dalla sua bocca con la mano, iniziò a massaggiarmi il buco del culo... sono molto sensibile e provo un profondo piacere quando mi stimolano l'ano.... ansimai rumorosamente e il mio pene balzo in piendi.
Mi disse che adesso avrebbe abusato di me, mi avrebbe spaccato il culo, il suo modo di fare sembrava appartenere ad una persona completamente diversa da quella con cui mi ero relazionato fino a pochi minuti prima...
Infilò da prima il pollice in culo, poi lo tolse e mi penetrò con l'indice, successivamente sui penetrato anche da un secondo dito in culo e con l'altra mano mi afferrò il cazzo eretto, masturbandomi, cazzo che meraviglia avevo la sensazione di stare per venire, leccitazione cresceva, il piacere proveniva sia dal culo che dal mio glande saggiamente stimolato con la mano, ma da un momento all'altro sapendo che da lì a poco sarei venuto, lascio bruscamente il mio uccello continuando solo a penetrarmi il culo con le mani.
Successivamente, per qualche istante, non sentii più le sue mani si di me, stava armeggiando con la sua cintuara.
Mi ordinò di rimanere con le mani sull'albero e di non muovermi neppure di un millimetro. Iniziavo a preoccuparmi.... stava tornando alla macchina? mi avrebbe lasciato lì? oppure si stava preparndo per incularmi?
Ad un tratto una cinghiata sulle mie natiche produsse un rumore violento seguito da un urlo che mi lasciai scappare... stava usando la sua cinghia per punirmi... seguirono diverse cinghiate, sentivo le mie natiche andare a fuoco e un dolore lancinante, dopo poco caddi a terra, le ginocchia erano sulle foglie, le mani nella parte più bassa dello stesso tronco, ma avevo appoggiato anche una spalla sullo stesso per avere maggiore sostegno. Il mio sesso stava rilasciando una quantità smodata di precum.
Con una mano prese il precum che usciva da me, lo passo sul suo pene, usandolo come lubrificante.
Si posizionò con il bacino dietro di me e con un colpo ben assestato mi penetrò... dolore allucinante...
Uscì da me, per poi rientrare più delicatamente.... il dolore si faceva sempre più lieve... sentivo il suo cazzo bello grosso e venoso stimolarmi la prostata.... le sue mani sui fianchi.... i colpi si fecero sempre più decisi, sentivo le sue palle sbattere conto le mie natiche doloranti.
Mi sussurrò all'orecchio che quando mi sarebbe venuto in culo non avrei dovuto farne uscire neppure una goccia.
Non risposi... mi stavo godendo la situazione.... continuò a scoparmi per circa 20 minuti non ne potevo più, il culo sembrava prendesse fuoco, ad un certo punto iniziò ad aumentare la velocità, avevo il culo rotto e la prostata sempre più stimolata, sentii il suo pene gonfiarsi ulteriormente e poi il suo sperma dentro di me, avevo percepito almeno 4 flotti di sborra inondarmi il culo. Ero eccitatissimo, lascia il tronco dell'albero per portare la mia mano sul mio pene... dovevo assolutamente venire... mi afferrò il braccio impedendomelo....
Non mi permise di toccarmi e non lo fece neppure lui, il mio pene stava pulsando... il suo era ancora nel mio culo, non lo tolse per un lungo periodo di tempo, stavo cercando di divincolarmi, ma mi intimò di stare attento, quando il suo cazzo fosse uscito dal mio culo dovevo chiudere immediatamnte il mio sfintere per non permettere la fuoriuscita di sperma, dovevo tenerlo tutto dentro di me.... non sarebbe stato possibile il mio culo era totalemente aperto e pigniucolando gli e lo dissi.
Un ceffone ancora più forte mi colpì da dietro, gridò che non dovevo disobbedire.
Gli chiesi con voce rotta se mi potevo toccare, avevo la necessità di venire... mi rispose che non se ne parlava proprio, lentamente tirò fuori il suo uccello e subito cercai di chiudere il mio sfintere, stimolando con questo movimento muscolare la mia prostata irritata, il mio glande era teso e il mio pene non veleva assolutamente ammosciarsi.
Mi ordinò di rivestirmi e che tornati in ufficio avrebbe controllato se nelle mie mutande ci fossero state tracce di perdita del suo sperma... se così fosse stato non avrebbe potuto far altro che infliggermi un ulteriore punizione.
Questa storia stava diventando un po' troppo pesante, mi stavo pendendo di aver fatto lo sbruffone, ma magari in ufficio avrebbe permesso di farmi venire.....
P.s. lascite commenti per poter migliorare.... grazie.
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