Voglia di trasgressione

di
genere
bisex

Una sera d'estate. Fermi al semaforo rosso, la luce della città illumina l'inferno dell'abitacolo della nostra auto dove mia moglie seduta a lato del mio posto di guida, toltasi le mutandine e la gonna alzata sul grembo, su mia richiesta, mostra un meraviglioso triangolo nero in mezzo alle gambe bianche leggermente divaricate. Eccitati per il timore di essere visti, continuo a massaggiarle il clitoride e constato che ha la fica bagnata di umori.
Parto lentamente e percorro le vie frequentate dalle prostitute che, discinte anche per il caldo, vogliono attirare l'attenzione dei clienti. Appariscenti con un trucco vistoso hanno atteggiamenti provocanti. Man mano che le incrociamo commentiamo la loro avvenenza. Mettono in evidenza seni prosperosi su camicette aperte con reggiseni in vista, minigonne che lasciano intravedere le mutandine e culi rotondi. Più avanti una giovane bella donna con una vistosa parrucca rossa attira la nostra attenzione: ha un bel seno e sopra a due lunghe gambe, un po' muscolose in verità, ha una minigonna corta che copre in minima parte il sedere nudo segnato da un filo bianco che collega il perizoma sull'inguine. Procediamo e giriamo attorno all'isolato ritrovandoci nuovamente alle spalle della rossa. Quando siamo alla sua altezza, fermiamo l'auto e attraverso il finestrino abbassato le chiediamo se è disponibile a soddisfare entrambi in auto, grande a sufficienza. Ci accordiamo sul prezzo e poi la rossa sale dietro accomodandosi sul divano posteriore. Ripartiamo e, una volta arrivati in una zona più buia, mia moglie chiede di fermare l'auto per salire dietro. Eseguo e osservo con lo specchietto retrovisore quanto avviene sul retro. Riprendo la corsa in cerca di una zona deserta e tranquilla.
Intanto mia moglie, divenuta particolarmente audace, chiede alla rossa come si chiama, da dove viene e quanti anni ha. Lei risponde che si chiama Giulia, che è siciliana e che ha 27 anni. Il tono della voce tradisce l'ambiguità della rossa. Mia moglie, toccandole il seno, le dice che ha un bel seno. Poi le chiede: "ma è tutto vero ?" Non aspetta la risposta e mette la mano sull'inguine della rossa. Scosta l'orlo del perizoma, infila le dita ed estrae un cazzo a riposo ma lungo. Inizia lentamente a masturbarlo. Per provocare ed eccitare la rossa, si solleva la gonna facendo vedere che è senza mutandine. La rossa le accarezza la fica e le infila due dita dentro. Il cazzo della rossa si indurisce di colpo, assumendo dimensioni di tutto rispetto. E' lungo, grosso e duro.
Mia moglie dice: "mi sono sempre domandata come uno che ha un cazzo così, possa sentirsi donna. Scusa se te lo chiedo: ma tu preferisci prenderlo o metterlo ? E con le donne provi lo stesso piacere di andare con gli uomini ?". "Adesso ti faccio sentire cosa faccio con le donne" risponde la rossa. Intanto io fermo la macchina in un posto buio e deserto. Mia moglie, eccitata al massimo, si distende sul divanetto, si alza la gonna sul ventre scoprendo la figa pelosa e nera, allarga le gambe e si offre al cazzo della rossa. La rossa la penetra lentamente perché le dimensioni del cazzo sono di tutto rispetto, specialmente perché è molto grosso, ma è facilitato dal fatto che la figa e' ben lubrificata dagli umori che colano in gran quantità. Io osservo la penetrazione e sento mia moglie gemere di piacere. Finalmente realizza la sua fantasia di farsi possedere da un cazzo diverso da quello di suo marito. La rossa comincia a pompare con decisione la figa e i gemiti di mia moglie aumentano. "Ancora, ancora..... Mi piace ........ Sto per godere ....... Godo, godo".
Un crescendo di sensazioni piacevoli e mia moglie gode ripetutamente mentre io al massimo dell'eccitazione mi masturbo. La rossa estrae il cazzo ancora duro dalla figa di mia moglie evitando di sborrare. Dopo una pausa per recuperare le forze, si ricompongono entrambi. "E adesso tocca a mio marito...." dice mia moglie soddisfatta.
"Vuole prenderlo o metterlo ?" Domanda la rossa. "Penso preferisca prenderlo: a casa glielo metto io". La rossa mi invita a scendere e sedermi sul divanetto. Mia moglie si accomoda sul sedile anteriore. La rossa infila le sue dita sotto la mia camicia e mi tocca i capezzoli, tirandoli e massaggiandoli. "Ti piace?" Mi chiede. Rispondo con un grugnito. Io le tocco le tette sfiorando i capezzoli che sono turgidi. Gli prendo in mano il cazzo e comincio a masturbarlo per farlo indurire. La rossa mi mette una mano sulla nuca forzandomi ad abbassare la testa sul cazzo in un chiaro invito a succhiarlo. Nel frattempo il cazzo si è indurito e la cappella e' bella gonfia. Lo prendo in bocca e lo lecco come un gelato. Poi comincio ad ingoiarlo andando su e giù. Mi rendo conto che sto facendo un pompino a un uomo per la prima volta e la cosa non mi dispiace. Dopo averlo succhiato a sufficienza, la rossa mi fa capire di togliermi i calzoni e le mutande. Mentre mi tocca il cazzo ancora moscio, con l'altra mano mi accarezza il culo, si insinua tra le chiappe e mi infila un dito nel culo. Poi inserisce un secondo dito. Il mio sfintere si allarga facilmente, allora la rossa insiste e mi mette tre dita nel culo muovendole su e giù. "Tuo marito ha un bel culo rotto. Deve averne presi tanti" dice rivolto a mia moglie che sta seguendo con morbosa attenzione quanto sta accadendo sul divanetto. "In verità a casa abbiamo una collezione di cazzi: abbiamo cominciato con dei normali vibratori poi siamo passati a cazzi di gomma sempre più grossi e lunghi" risponde mia moglie. La rossa estrae dalla borsetta un preservativo che indossa e una confezione di lubrificante a acqua. Lo spalma sul mio buco del culo e sul guanto del cazzo. Punta la sua cappella sul mio buco del culo che si allarga e penetra sempre più in profondità. "E' tutto dentro" commenta mia moglie. La rossa comincia a muoversi su e giù. Comincio a sentire una piacevole sensazione da questo massaggio alla prostata. Sto muovendo il bacino per sentirlo di più, gli vado incontro in modo che penetri più a fondo. Il mio cazzo si indurisce e lo rileva subito mia moglie. "Gli sta piacendo" dice. Io chiedo "si, .. più a fondo ..... Si, rompimi tutto ....". Dopo una cavalcata, divenuta selvaggia alla fine, sentoriempirmi le viscere di sborra calda e la rossa stremata mi cade addosso. Restiamo così per qualche minuto per rifiatare, poi ci ricomponiamo. " ti è piaciuto?" chiede mia moglie. "Si, è stato bello". Rispondo. "Propongo di ripetere l'esperienza a casa nostra, sul nostro lettone con tutte le comodità" dice mia moglie. La rossa si dichiara disponibile. "Ma la prossima volta voglio farTi il culo" replica a mia moglie. Eravamo partiti D&G a casa con tante voglie, ci siamo eccitati strada facendo, poi abbandonato ogni freno inibitore, abbiamo dato corpo alle nostre fantasie.








scritto il
2014-11-27
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