I cani di nonna
di
pirata
genere
zoofilia
Appena 18enne …Mese di luglio ,Stavo uscendo di casa per andare ad allenarmi in bicicletta quando mia mamma mi a chiesto di passare dalla nonna a postagli alcui documenti del comune.
La cosa, non mi pesava affatto, sapevo di essere il suo nipote preferito, e poi la sua casa mi era di strada.
Anna, questo è il nome di mia nonna, una donna piacente, mora ,di corporatura minuta, porta bene i suoi 66 anni, vedova da oltre 9 anni, vive da sola, nonostante i miei genitori più volte l’avessero invitata a venire ad abitare da noi, ma lei aveva sempre declinato con garbo l’invito, rimanendo nella sua casa, un rustico molto bello a sei chilometri da noi, con un giardino molto grande con delle vigne attorno che fanno da siepe.
A farle compagnia c’è Luki il suo (cucciolo) si fa per dire, un pastore belga di colore nero che le hanno regalato per non sentirsi sola dopo la morte del nonno, ora fedele compagno la faceva sentire meno sola .
Arrivato al cancello ho notato che alcuni sfigati avevano messo fuori servizio il campanello con della colla, cosi usando le chiavi in mio possesso sono entrato in casa.
Arrivato in sala, scorsi la nonna attraverso la finestre in veranda, seduta sulla poltrona in vimini che accarezzava il cane.
Avvicinandomi alla doppia porta in vetro a specchio, stavo per aprirla quando mi sono accorto che Luki mentre veniva accarezzato sulla testa, teneva il muso sotto tra le cosce di nonna, che aveva la gonna alzata quasi all’inguine dove si intravedeva la peluria della figa.. le sue mutande erano sul tavolo.
A quella vista, sono rimasto di sasso.
Avevo nonna di fronte a mè senza mutante a cosce aperte ed il cane di spalle, separati solo dalla vetrata a specchio, e ancor prima che prendessi coscienza di cosa succedesse realmente, nonna alzando una gamba la pose sulla poltrona vicino a lei, dando modo a Luki di accedere meglio tra le sue cosce, permettendogli di leccarla meglio, mentre con le mani gli teneva il muso in modo che la sua lingua colpisse le grandi labbra.
Consapevole della situazione imbarazzante, mi sono allontanato leggermente dalla vetrata per non essere scorto continuando comunque a guardare come ipnotizzato dalla scena.
Ai capito la nonna…. a quanto pare gli tirava ancora la passera… ma farsela leccare dal cane non me la spettavo! Altro ch’è volere la sua indipendenza , Lei non voleva nessuno tra i piedi, ed era chiaro il motivo.
Dalle smorfie compiacenti del suo viso si leggeva, quanto gradisse il lavoretto che Luki le stava facendo, mordendosi ripetutamente il labbro inferiore, emanando sibili e mugolii.
Si è fatta leccare la figa per almeno dieci minuti consecutivi, poi avvicinando il cane di lato a sé gli a messo una mano sotto la pancia, afferrandogli il peloso fodero col palmo della mano, a cominciando a segarlo in un movimento deciso ma lento.
Luki si è agitò subito, e pareva gradire molto, smettendo di leccare a cominciato a inarcare la schiena imitando una monta, mentre nonna continuava a masturbarlo di brutto, aumentando il ritmo della mano.
Il cane era talmente arrapato che a ripetutamente cercato di ingropparsi nonna posandosi con le zampe anteriori sulla poltrona sovrastandola completamente per la sua mole,
Fu allora che il mio sguardo si e posto sul suo cazzo parzialmente fuoriuscito dal fodero, lasciandomi allibito per le dimensioni, l’aveva talmente grosso da non stare tutto nella mano della nonna.
Gocciolante, di colore rosso vivo era ricoperto di vene, la forma e le dimensioni simili a quello di un birillo da bowling finiva con una palla grossa come una mela alla base…… era impressionante.
Nonna che non riusciva a trattenere la veemenza del cane troppo eccitato, ad un tratto a smesso di masturbarlo allontanandolo a forza da se, ordinandogli con voce ferma di fare cuccia.
Lui sconsolato a cominciato a leccarsi forsennatamente l’uccello facendolo rientrare in parte.
Lei portandosi una mano tra le cosce e accarezzandosi la figa lo guardava divertita, poi alzandosi dalla poltrona si è sollevata completamente la gonna mettendo a nudo le cosce ormai non più sode e la figa ricoperta da radi peli biancastri
Era la prima volta che vedevo una figa dal vero, ed in verità non avrei mai pensato di vedere quella di mia nonna, ma l’eccitazione era tale che non persi un solo istante di quel spettacolo.
Ricoperta da una peluria incolta di ricci, le ricoprivano l’inguine come un ventaglio sino all’incavo delle cosce, dove erano imbrattati della saliva del cane.
Ma la cosa più interessante doveva ancora avvenire, dopo aver messo a terra un cuscino, si è messa a pecora, con il busto sulla poltrona, e divaricando le cosce invitato Luki a salirle sopra.
Attraverso la vetrata potevo vedere chiaramente in primo piano le sue natiche bianche, che mettevano in risalto il solco scuro tra esse , dove faceva capolino il suo foro anale, dall’aspetto raggrinzato, in rilievo.
Mentre dalla peluria della figa, emergevano le grandi labbra sembranti due distecche increspate di colore rosso vivo
La visione di quel culo del culo e la figa ormai flacidi mi sioccò.
Io non avevo ancora visto una vera donna nuda, ma sui giornali porno le parti intime delle ragazze parevano molto più piccole e sode.
Luki dopo averle girato attorno due volte, annusandola e mettendole spesso il naso tra le natiche, dun tratto le è salito sulla schiena afferrandola saldamente con le zampe anteriori sui fianchi, movendo il culo avanti in cerca di un buco.
Due tre tentativi poi nonna emettendo un lungo grugnito rauco, fu attraversata da un fremito,
Luki le aveva parcheggiato il palo in ventre, e la cominciò subito a montare rapidamente stringendola ai fianchi in una morsa ,che non lasciava via di scampo.
Mentre nonna diventava sempre più rossa in viso per il piacere ,Luki alle sue spalle la martellandola con frenesia tale, che a un certo punto per contrastare tanta irruenza fu costretta ad aggrappata saldamente alla poltrona con entrambe le mani, mugolando come una cagna in calore.
Potevo osservare da dietro le palle del cane sobbalzare ad ogni affondo, schiacciando la grossa palla, sulla figa slabbrata di nonna.
Passarono pochi minuti poi Luky dalla frenesia della monta fuoriusci, lasciando la figa di nonna dilatata.
D’istinto il cane cercò di rientrare subito dentro la tana ma improvvisamente il manganello prese una direzione più alta sbagliando buco, conficcandosi in due colpi nel culo.
Incredulo vidi chiaramente il palo di Luki scivolare a tratti dentro al retto di nonna, sino a toccarle le natiche col bacino.
Nonna forse impreparata fece una smorfia di dolore, seguito da un forte lamento, poi strinse gli occhi.
Cribbio che numero pensa, tra me, e me .
Compressa dal voluminoso ingombro ospitato nel retto, la sua figa cominciò a eruttare del liquido seminale.
Rabbrividendo per lei, aspettavo una sua reazione, per sottrarsi ad una tale sodomizzazione,
Invece con mio stupore dopo un attimo di disagio nonna, portandosi una mano tra le cosce si bagno le dita passandole sulla figa e lubrificandosi cominciò a toccarsi l’anello del culo, accarezzando il cazzone che la trafiggeva.
Non penso che Luky fosse cosciente di quello che stava accadendo, ma nonna lasciandomi incredulo pareva gradire, ugualmente quella anomala intrusione, scrilettandosi furiosamente la figa, inarcava la schiena a contrastare l’inculata.
Che baldracca …..come un gioco a sorpresa, probabilmente si lasciava penetrare da Luky lasciando al fato dove lo avrebbe infilato.
Realizzando il perchè nonna avesse un culo tanto slabbrato, non mi persi un solo istante di quella averrante inculata,
L’atto duro una decina di minuti, e nonna che per tutto il tempo mugolò inforcata allo spiedo dal cazzone di Luky, venne vistosamente lasciandola senza fiato, prima che il cane forse stanco si staccò.
Nonna ancora ansimante ma non ancora sazia col culo oscenamente sgarrato e tracimante di sperma, rimase ferma a pecora osservando il cane sotto la pancia, dove si poteva vedere penzolante l’abnorme cazzo bagnato, ancora gocciolane di sperma.
Luky si lecco il cazzo un paio di volte poi come un automa vedendo nonna ancora a disposizione supina la riprese, infilandola al primo tentativo stavolta in figa.
Insaziabile nonna ricominciò a mugolare, sino ad emettendo un forte rontolo, quando Luky trovando la figa adeguamente slabbrata le a conficcato in pancia anche la voluminosa boccia.
La veduta da dietro non lasciava dubbi; la pelosa figa di nonna ora avvolgeva come una pelliccia l’intero fodero mettendo in evidenza le grandi labbra.
Non stupito della cosa ,dopo averla vista inculare da una tale mazza, mi chiedevo come potesse accogliere in pancia tanta carne, senza essere sventrata,
Luki pareva instancabile( probabilmente munto spesso da lei ) , con l’intero malloppo dentro alla nonna continuava a picconarla velocemente, tenendole la testa di lato alla spalla con la lingua di fuori ansimante.
Nonna raggiungense il suo apice quando fu farcita dal cane che contraendo il culo una decina di volte, le a versato tutto il suo sperma in pancia per l’ennesima volta
Nonna gustandosi le pulsazioni del membro, arrivò addirittura a istigarlo: Dai..dai, bello……MMMMMmmmmm,,,,,, prima di crollare sfinita .
Ora anche Luky era sazio e con decisione indietreggiò.
Si avvertii un rumore come una cosa che viene stappata, il cane spostandosi indietro si e tolto da dentro la figa, andando poi a sdraiarsi a terra si cominciò a leccare quell’enorme pacco penzolante sotto la pancia che ora si poteva vedere in tutta la sua grossezza aveva raggiunto dentro la capiente figa .
Nonna paonazza in viso, ansimante e visibilmente provata è rimasta in ginocchio sulla poltrona con la testa posata sul cuscino.
Quella posizione lasciava osservare una cosa oscena ed allo stesso tempo eccitante, la sua figa slabbrata per il malloppo appena ospitato. Dal foro cominciò lentamente a uscire il seme del cane che le aveva versato per ben due volte consecutive nel ventre…uscendole a flotti densi , le colava formando un lungo rivolo che dal foro scivolava sulle labbra, per imbrattare il pelo che a gocce sompre più veloci finiva a terra.
La sborra di luki pareva non finisse più di uscirle dalla figa, aumentando di molto la quantità quando nonna allargando ancor di più le ginocchia abbasso il ventre verso terra, favorendone la fuoriuscita del liquido.
Un vero torrente ora le scorreva tra le sue cosce, formando a terra una piccola pozza.
Non vi era dubbio; Luki l’aveva farcita proprio a dovere, ma per non farmi sorprendere lì, me ne sono andato mentre Luki avvicinandosi alla nonna le leccava la figa ancora grondante della sua sborra.
La cosa, non mi pesava affatto, sapevo di essere il suo nipote preferito, e poi la sua casa mi era di strada.
Anna, questo è il nome di mia nonna, una donna piacente, mora ,di corporatura minuta, porta bene i suoi 66 anni, vedova da oltre 9 anni, vive da sola, nonostante i miei genitori più volte l’avessero invitata a venire ad abitare da noi, ma lei aveva sempre declinato con garbo l’invito, rimanendo nella sua casa, un rustico molto bello a sei chilometri da noi, con un giardino molto grande con delle vigne attorno che fanno da siepe.
A farle compagnia c’è Luki il suo (cucciolo) si fa per dire, un pastore belga di colore nero che le hanno regalato per non sentirsi sola dopo la morte del nonno, ora fedele compagno la faceva sentire meno sola .
Arrivato al cancello ho notato che alcuni sfigati avevano messo fuori servizio il campanello con della colla, cosi usando le chiavi in mio possesso sono entrato in casa.
Arrivato in sala, scorsi la nonna attraverso la finestre in veranda, seduta sulla poltrona in vimini che accarezzava il cane.
Avvicinandomi alla doppia porta in vetro a specchio, stavo per aprirla quando mi sono accorto che Luki mentre veniva accarezzato sulla testa, teneva il muso sotto tra le cosce di nonna, che aveva la gonna alzata quasi all’inguine dove si intravedeva la peluria della figa.. le sue mutande erano sul tavolo.
A quella vista, sono rimasto di sasso.
Avevo nonna di fronte a mè senza mutante a cosce aperte ed il cane di spalle, separati solo dalla vetrata a specchio, e ancor prima che prendessi coscienza di cosa succedesse realmente, nonna alzando una gamba la pose sulla poltrona vicino a lei, dando modo a Luki di accedere meglio tra le sue cosce, permettendogli di leccarla meglio, mentre con le mani gli teneva il muso in modo che la sua lingua colpisse le grandi labbra.
Consapevole della situazione imbarazzante, mi sono allontanato leggermente dalla vetrata per non essere scorto continuando comunque a guardare come ipnotizzato dalla scena.
Ai capito la nonna…. a quanto pare gli tirava ancora la passera… ma farsela leccare dal cane non me la spettavo! Altro ch’è volere la sua indipendenza , Lei non voleva nessuno tra i piedi, ed era chiaro il motivo.
Dalle smorfie compiacenti del suo viso si leggeva, quanto gradisse il lavoretto che Luki le stava facendo, mordendosi ripetutamente il labbro inferiore, emanando sibili e mugolii.
Si è fatta leccare la figa per almeno dieci minuti consecutivi, poi avvicinando il cane di lato a sé gli a messo una mano sotto la pancia, afferrandogli il peloso fodero col palmo della mano, a cominciando a segarlo in un movimento deciso ma lento.
Luki si è agitò subito, e pareva gradire molto, smettendo di leccare a cominciato a inarcare la schiena imitando una monta, mentre nonna continuava a masturbarlo di brutto, aumentando il ritmo della mano.
Il cane era talmente arrapato che a ripetutamente cercato di ingropparsi nonna posandosi con le zampe anteriori sulla poltrona sovrastandola completamente per la sua mole,
Fu allora che il mio sguardo si e posto sul suo cazzo parzialmente fuoriuscito dal fodero, lasciandomi allibito per le dimensioni, l’aveva talmente grosso da non stare tutto nella mano della nonna.
Gocciolante, di colore rosso vivo era ricoperto di vene, la forma e le dimensioni simili a quello di un birillo da bowling finiva con una palla grossa come una mela alla base…… era impressionante.
Nonna che non riusciva a trattenere la veemenza del cane troppo eccitato, ad un tratto a smesso di masturbarlo allontanandolo a forza da se, ordinandogli con voce ferma di fare cuccia.
Lui sconsolato a cominciato a leccarsi forsennatamente l’uccello facendolo rientrare in parte.
Lei portandosi una mano tra le cosce e accarezzandosi la figa lo guardava divertita, poi alzandosi dalla poltrona si è sollevata completamente la gonna mettendo a nudo le cosce ormai non più sode e la figa ricoperta da radi peli biancastri
Era la prima volta che vedevo una figa dal vero, ed in verità non avrei mai pensato di vedere quella di mia nonna, ma l’eccitazione era tale che non persi un solo istante di quel spettacolo.
Ricoperta da una peluria incolta di ricci, le ricoprivano l’inguine come un ventaglio sino all’incavo delle cosce, dove erano imbrattati della saliva del cane.
Ma la cosa più interessante doveva ancora avvenire, dopo aver messo a terra un cuscino, si è messa a pecora, con il busto sulla poltrona, e divaricando le cosce invitato Luki a salirle sopra.
Attraverso la vetrata potevo vedere chiaramente in primo piano le sue natiche bianche, che mettevano in risalto il solco scuro tra esse , dove faceva capolino il suo foro anale, dall’aspetto raggrinzato, in rilievo.
Mentre dalla peluria della figa, emergevano le grandi labbra sembranti due distecche increspate di colore rosso vivo
La visione di quel culo del culo e la figa ormai flacidi mi sioccò.
Io non avevo ancora visto una vera donna nuda, ma sui giornali porno le parti intime delle ragazze parevano molto più piccole e sode.
Luki dopo averle girato attorno due volte, annusandola e mettendole spesso il naso tra le natiche, dun tratto le è salito sulla schiena afferrandola saldamente con le zampe anteriori sui fianchi, movendo il culo avanti in cerca di un buco.
Due tre tentativi poi nonna emettendo un lungo grugnito rauco, fu attraversata da un fremito,
Luki le aveva parcheggiato il palo in ventre, e la cominciò subito a montare rapidamente stringendola ai fianchi in una morsa ,che non lasciava via di scampo.
Mentre nonna diventava sempre più rossa in viso per il piacere ,Luki alle sue spalle la martellandola con frenesia tale, che a un certo punto per contrastare tanta irruenza fu costretta ad aggrappata saldamente alla poltrona con entrambe le mani, mugolando come una cagna in calore.
Potevo osservare da dietro le palle del cane sobbalzare ad ogni affondo, schiacciando la grossa palla, sulla figa slabbrata di nonna.
Passarono pochi minuti poi Luky dalla frenesia della monta fuoriusci, lasciando la figa di nonna dilatata.
D’istinto il cane cercò di rientrare subito dentro la tana ma improvvisamente il manganello prese una direzione più alta sbagliando buco, conficcandosi in due colpi nel culo.
Incredulo vidi chiaramente il palo di Luki scivolare a tratti dentro al retto di nonna, sino a toccarle le natiche col bacino.
Nonna forse impreparata fece una smorfia di dolore, seguito da un forte lamento, poi strinse gli occhi.
Cribbio che numero pensa, tra me, e me .
Compressa dal voluminoso ingombro ospitato nel retto, la sua figa cominciò a eruttare del liquido seminale.
Rabbrividendo per lei, aspettavo una sua reazione, per sottrarsi ad una tale sodomizzazione,
Invece con mio stupore dopo un attimo di disagio nonna, portandosi una mano tra le cosce si bagno le dita passandole sulla figa e lubrificandosi cominciò a toccarsi l’anello del culo, accarezzando il cazzone che la trafiggeva.
Non penso che Luky fosse cosciente di quello che stava accadendo, ma nonna lasciandomi incredulo pareva gradire, ugualmente quella anomala intrusione, scrilettandosi furiosamente la figa, inarcava la schiena a contrastare l’inculata.
Che baldracca …..come un gioco a sorpresa, probabilmente si lasciava penetrare da Luky lasciando al fato dove lo avrebbe infilato.
Realizzando il perchè nonna avesse un culo tanto slabbrato, non mi persi un solo istante di quella averrante inculata,
L’atto duro una decina di minuti, e nonna che per tutto il tempo mugolò inforcata allo spiedo dal cazzone di Luky, venne vistosamente lasciandola senza fiato, prima che il cane forse stanco si staccò.
Nonna ancora ansimante ma non ancora sazia col culo oscenamente sgarrato e tracimante di sperma, rimase ferma a pecora osservando il cane sotto la pancia, dove si poteva vedere penzolante l’abnorme cazzo bagnato, ancora gocciolane di sperma.
Luky si lecco il cazzo un paio di volte poi come un automa vedendo nonna ancora a disposizione supina la riprese, infilandola al primo tentativo stavolta in figa.
Insaziabile nonna ricominciò a mugolare, sino ad emettendo un forte rontolo, quando Luky trovando la figa adeguamente slabbrata le a conficcato in pancia anche la voluminosa boccia.
La veduta da dietro non lasciava dubbi; la pelosa figa di nonna ora avvolgeva come una pelliccia l’intero fodero mettendo in evidenza le grandi labbra.
Non stupito della cosa ,dopo averla vista inculare da una tale mazza, mi chiedevo come potesse accogliere in pancia tanta carne, senza essere sventrata,
Luki pareva instancabile( probabilmente munto spesso da lei ) , con l’intero malloppo dentro alla nonna continuava a picconarla velocemente, tenendole la testa di lato alla spalla con la lingua di fuori ansimante.
Nonna raggiungense il suo apice quando fu farcita dal cane che contraendo il culo una decina di volte, le a versato tutto il suo sperma in pancia per l’ennesima volta
Nonna gustandosi le pulsazioni del membro, arrivò addirittura a istigarlo: Dai..dai, bello……MMMMMmmmmm,,,,,, prima di crollare sfinita .
Ora anche Luky era sazio e con decisione indietreggiò.
Si avvertii un rumore come una cosa che viene stappata, il cane spostandosi indietro si e tolto da dentro la figa, andando poi a sdraiarsi a terra si cominciò a leccare quell’enorme pacco penzolante sotto la pancia che ora si poteva vedere in tutta la sua grossezza aveva raggiunto dentro la capiente figa .
Nonna paonazza in viso, ansimante e visibilmente provata è rimasta in ginocchio sulla poltrona con la testa posata sul cuscino.
Quella posizione lasciava osservare una cosa oscena ed allo stesso tempo eccitante, la sua figa slabbrata per il malloppo appena ospitato. Dal foro cominciò lentamente a uscire il seme del cane che le aveva versato per ben due volte consecutive nel ventre…uscendole a flotti densi , le colava formando un lungo rivolo che dal foro scivolava sulle labbra, per imbrattare il pelo che a gocce sompre più veloci finiva a terra.
La sborra di luki pareva non finisse più di uscirle dalla figa, aumentando di molto la quantità quando nonna allargando ancor di più le ginocchia abbasso il ventre verso terra, favorendone la fuoriuscita del liquido.
Un vero torrente ora le scorreva tra le sue cosce, formando a terra una piccola pozza.
Non vi era dubbio; Luki l’aveva farcita proprio a dovere, ma per non farmi sorprendere lì, me ne sono andato mentre Luki avvicinandosi alla nonna le leccava la figa ancora grondante della sua sborra.
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