La mia slave - gli inizi 3

di
genere
dominazione

Poi mi arresto.

Ti ho portato un regalo.
E’ quel film di cui ti ho parlato, e che voglio vediamo insieme…..
Alla mia maniera….
Un po’ turbata, ti sollevi seduta sulla tavola, scivoli dentro alle scarpe col tacco, prendi il dvd senza parlare e sculettando vai ad inserirlo nell’apparecchio in salotto, io mi siedo di fronte allo schermo, sul divano. Lo so che sei contrariata perché non ti ho condotto in nessun luogo, perché ti ho stimolato senza portarti a vedere la luce, ma io mi eccito anche così, esercitando perversamente il potere che mi hai regalato. Poiché sono la tua perversa Signora.
Ti guardo, mentre nuda armeggi con l’attrezzatura tecnica, e ti trovo
bellissima, eccitante, conturbante.
Non so cosa esattamente mi trattenga dall’usarti senza ritegno, scopandoti brutalmente, riversa sul pavimento……non so….Distrattamente annuso le mie dita che odorano di te, della tua intimità. Mi sorridi…..
Che tu abbia indovinato i miei sconci pensieri?
Quando mi raggiungi ti sdraio sul divano, sulle mie cosce.
Forse non capisci bene, ma fai ciò che ti chiedo, ubbidendo silenziosa, come sai che gradisco. Il tuo volto poggia su un cuscino.
Ti apro bene la camicetta, perché il tuo corpo nudo ammali il mio sguardo, le tue braccia si sollevano e volano in alto ai lati del tuo volto,
fingi di avere i polsi legati insieme, solo per compiacermi, perché sai che mi eccita, inarchi un poco la schiena sulle mie cosce, accarezzo il tuo ombellico che trionfa sul ventre piatto.
Le tue natiche poggiano sul divano oltre le mie cosce, dischiudi sensuale la vulva glabra, ancora imperlata del tuo muco eccitato, e cerchi di sedurmi con le tue lunghe gambe avvolte dalle autoreggenti.
Le tue scarpe giacciono a terra in disordine.
Abbandonata ti predisponi ad essere mia, solo mia, così come mi piace averti, come mi eccita possederti, come fossi il mio lussurioso oggetto sensuale e prezioso, unico nel suo genere…..
Ti offri immobile e sensuale, a che io possa toccarti, tastarti, palpeggiare lo splendido corpo nudo, così come preferisco, poiché così gradisco allettare il mio piacere.
Avvio il film, mentre comincio ad accarezzarti, distrattamente, e tu già ti mordi le labbra, sedotta.
La mia mano ossessiva, preme la tua vulva, la riscalda e ti sento sospirare lievemente eccitata. Poi ti stuzzico palpandoti le mammelle vogliose, fino a strizzarti i capezzoli turgidi.
Cerchi di concentrarti sul racconto, che vedo ti piace, almeno quanto le mie carezze. Ti stuzzico accarezzandoti le labbra, entrando con le dita nella tua bocca. Le succhi avida….Ora mi spingo con le dita dell’altra mano dentro alle tue grandi labbra, le infilo nella tua vagina, riempiendoti tutta, possedendoti per il mio squisito piacere, solo perché sei mia, la mia ambita preda, la mia puttana di cui in ogni modo voglio godere.
Per Te ora si fa difficile, il film ti commuove, ed al tempo stesso le mie dita ti trasformano nella mia Lussuriosa Cagna.
Piangi. Sei bellissima. Il tuo petto si scuote in piccoli singulti, che cerchi a fatica di trattenere. Ti accarezzo accogliente al suo centro.
Ora non riesci più a trattenerti. Sei irresistibile.
Ti sollevo tra le braccia. Il corpo abbandonato contro al mio.
Bacio le lacrime sul tuo volto, senza impedirti di vedere le scene finali.
Sei magnifica. Tenera, dolcissima. Ti voglio.
Voglio ascoltarti godere, voglio sentirti gemere di piacere.
Ti adoro. Il film finisce lasciandoti scossa, in singulti, ti bacio, ti coccolo, ti accarezzo….Per più di un’ ora mi hai lasciato godere del tuo corpo nudo ed abbandonato tra le mie braccia, hai lasciato che il tuo corpo fosse il mio tempio d’irresistibile attrazione sessuale.
Hai lasciato che godessi di te, e quando ora, le mie mani scorrono sul tuo costato, dalla vita verso i seni, serrandoli di sotto in su, sento che sei pronta. Sei pronta a donarti, pronta a lasciarti andare oltre il confine…
-Godi, mia adorata puttana, fammi ascoltare i tuoi gemiti, sospirami tutto il tuo desiderio-. Confusa ti dinieghi, io insisto a turbarti con la possente presa con cui serro le turgide mammelle, e più oltre i tuoi capezzoli.
E tu ti arrendi, ti soffreghi la vulva, sempre più velocemente,
inginocchiata sul divano, la tua schiena contro al mio petto, il volto così vicino al mio orecchio che raccoglie ogni sospiro, le mie dita infilate nella tua vagina, le altre continuano a serrarti perfide il capezzolo.
E tu, Tu, TU, vieni, godi, esplodi nel tuo orgasmo, così pretesa e riempita. Ora sei Mia. Lo hai gridato, gridato ciò che sei, donandoti a me completamente.

POI sono solo coccole, parliamo del film, e c’è tanta dolcezza.
Ti spoglio nuda, e tu t’infili nel morbido pigiamino, quello con cui ti sei masturbata la prima volta.
Sotto nuda, ti lasci strusciare dal morbido tessuto.
Mi eccita sapere che indossi il pigiamino felpato sulla nudità della pelle. Mi eccita sapere, che in questo modo stai ubbidendo ad una mia richiesta, e che potresti in qualunque momento, come adoro, servirmi.
Con la nudità del tuo splendido corpo……
Andiamo a letto.
Ti addormenti tra le mie braccio sfinita dalle emozioni.

IO fatico a prendere sonno…..
scritto il
2010-07-31
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