La nuova ginecologa
di
orai
genere
saffico
Sono le tre di pomeriggio, sono di corsa come sempre. Devo correre dal medico, è la mia prima visita dalla ginecologa da quando ho avuto il mio primo rapporto sessuale completo. Vorrei essere certa che fosse tutto ok e inoltre fare un pap test che confermi il mio stato di salute.
Questo studio è nuovo, mi è stato consigliata da una amica che dice di essersi trovata molto bene ed aver speso poco.
trovato il parcheggio,miracolo!
Suono, mi aprono.
Sala d'attesa vuota e una ragazza sorridente al desk che mi chiede di attendere ancora qualche minuto. Mi accomodo, sfoglio i soliti giornalacci da sala d'attesa,gossip e altre schifezze del genere. Che tristezza. Mentre guardo ammirata il corpo perfetto della solita velina al mare mi ricordo di non essermi depilata nè fatta il bidet prima di uscire da casa.
Si prefigge una situazione alquanto imbarazzante alla quale devo assolutamente rimediare prima che sia il mio turno.
Diavolo tocca a me, la signorina mi sta chiamando.
Paonazza e in evidente stato di preoccupazione afferro la borsa ed entro nello studio la cui porta semichiusa lascia intravedere una luce bianca da ambulatorio.
Entro e mi accoglie una dottoressa di cinquantanni forse con i capelli raccolti. C'è un forte odore di lavanda che mi infstidisce. La dottoressa si presenta mi chiede il mio nome, mi fa accomodare davanti alla sua scrivania e inizia con delle domande di routine circa la mia vita sessuale e il mio stato clinico. Non appena capisce che non più vergine da pochi giorni mi specifica che sarà delicata e che non devo preoccuparmi.
Mi invita a spogliarmi e a mettermi sul lettino. Le chiedo se c'è un bagno e magari un rasoio a disposizione scusandomi per il disturbo.
Mi sorride, bonaria per qualche secondo, mi tranquilizza mi prende per mano e mi dice di non preoccuparmi. Ha le mani bollenti e appiccicose ma con un odore gradevole e dolciastro. Mi tolgo i vestiti mentre lei prepara gli strumenti per la visita e mi adagio sul lettino con le gambe chiuse attendendo sue indicazioni.
Si gira con lentezza e mi mostra un rasoio verde di quelli da uomo e una schiuma da barba. Mi apre dolcemente le gambe e passa le sue dita calde dentro le mie cosce fino ad arrivare all'apertura della mia vulva. Sono in imbarazzo e non so cosa fare.Rimango bloccata mentre afferrà una spugna bagnata e inizia a bagnarmi tra le gambe.insapona,massaggia. Ad un certo punto mi pare poggi un dito sul mio ano. Questa scena mi ricorda qualcosa, un evento che non ho vissuto ma che ho già visto. E' simile alla scena di un vecchio libro letto da adolescente ,in cui una giovane ragazza viene depilita e infine sopraffatta da un maturo uomo di campagna.
Inizio a non capire.
mi rasa mi asciuga. Si fa alzare i piedi e senza dire una parola si inginocchia e mette la sua faccia davanti alla mia vagina. "ora posso visitarti",dice.
mi fa risedere mi apre le gambe, mi mette due dita in bocca e mi chiede di succhiarle."Devi essere bagnata",altrimenti ti farò male.
Io lecco e solo in questo momento capisco cosa sta succedendo.
Mette le sue dita calde sul mio clitoride e dopo averlo strofinato un po con l'altra mano si tocca...
Questo studio è nuovo, mi è stato consigliata da una amica che dice di essersi trovata molto bene ed aver speso poco.
trovato il parcheggio,miracolo!
Suono, mi aprono.
Sala d'attesa vuota e una ragazza sorridente al desk che mi chiede di attendere ancora qualche minuto. Mi accomodo, sfoglio i soliti giornalacci da sala d'attesa,gossip e altre schifezze del genere. Che tristezza. Mentre guardo ammirata il corpo perfetto della solita velina al mare mi ricordo di non essermi depilata nè fatta il bidet prima di uscire da casa.
Si prefigge una situazione alquanto imbarazzante alla quale devo assolutamente rimediare prima che sia il mio turno.
Diavolo tocca a me, la signorina mi sta chiamando.
Paonazza e in evidente stato di preoccupazione afferro la borsa ed entro nello studio la cui porta semichiusa lascia intravedere una luce bianca da ambulatorio.
Entro e mi accoglie una dottoressa di cinquantanni forse con i capelli raccolti. C'è un forte odore di lavanda che mi infstidisce. La dottoressa si presenta mi chiede il mio nome, mi fa accomodare davanti alla sua scrivania e inizia con delle domande di routine circa la mia vita sessuale e il mio stato clinico. Non appena capisce che non più vergine da pochi giorni mi specifica che sarà delicata e che non devo preoccuparmi.
Mi invita a spogliarmi e a mettermi sul lettino. Le chiedo se c'è un bagno e magari un rasoio a disposizione scusandomi per il disturbo.
Mi sorride, bonaria per qualche secondo, mi tranquilizza mi prende per mano e mi dice di non preoccuparmi. Ha le mani bollenti e appiccicose ma con un odore gradevole e dolciastro. Mi tolgo i vestiti mentre lei prepara gli strumenti per la visita e mi adagio sul lettino con le gambe chiuse attendendo sue indicazioni.
Si gira con lentezza e mi mostra un rasoio verde di quelli da uomo e una schiuma da barba. Mi apre dolcemente le gambe e passa le sue dita calde dentro le mie cosce fino ad arrivare all'apertura della mia vulva. Sono in imbarazzo e non so cosa fare.Rimango bloccata mentre afferrà una spugna bagnata e inizia a bagnarmi tra le gambe.insapona,massaggia. Ad un certo punto mi pare poggi un dito sul mio ano. Questa scena mi ricorda qualcosa, un evento che non ho vissuto ma che ho già visto. E' simile alla scena di un vecchio libro letto da adolescente ,in cui una giovane ragazza viene depilita e infine sopraffatta da un maturo uomo di campagna.
Inizio a non capire.
mi rasa mi asciuga. Si fa alzare i piedi e senza dire una parola si inginocchia e mette la sua faccia davanti alla mia vagina. "ora posso visitarti",dice.
mi fa risedere mi apre le gambe, mi mette due dita in bocca e mi chiede di succhiarle."Devi essere bagnata",altrimenti ti farò male.
Io lecco e solo in questo momento capisco cosa sta succedendo.
Mette le sue dita calde sul mio clitoride e dopo averlo strofinato un po con l'altra mano si tocca...
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