Novantatre

di
genere
incesti

Sono le 9 di lunedì 12 luglio. Entro nell'androne del liceo dovo sono esposti i risultati degli esami di maturità. Mi batte il cuore, perchè i miei genitori si aspettano da me una votazione non inferiore a 90/100. E chi ha letto i miei precedenti racconti sa cosa mi potrebbe succedere se solo la mia votazione fosse di 89/100. Dal mio professore di matematica, membro interno della commissione, avevo avuto rassicurazioni: ma finchè non si tocca con mano... Mi appresso ai tabelloni, sezione E, la mia, leggo il mio nome e...93! La gioia mi pervade, dall'emozione mi scappa qualche goccia di pipì (meno male mi sono messa una gonna, coi pantaloni si sarebbe potuto notare...), prendo il telefonino e chiamo mia madre: "Novantatre!" riesco solo a dire. Lei capisce e mi fa: "Bene, adesso chiamo il papà. E quando torno...vedrai!". Chiamo Marco, che sta preparando l'ultimo esame dell'anno (lo terrà il giovedì e prenderà 26), e anche con lui mi esce solo un "Novantatre!" che è tutto un programma. Lui, che ovviamente non sa, mi risponde: "Complimenti, d'accordo, ma proprio non capisco questa tua fissa del 90! Ti devi iscrivere a biologìa, dove non c'è il numero chiuso...". Eh, caro Marco, sapessi... Io incalzo: "Dobbiamo festeggiare. Dai, molla un attimo i libri e raggiungimi". Dopo una mezzoretta lo vedo arrivare, andiamo in un bar e ci facciamo una mega-colazione. Che paga lui. Poi andiamo nel nostro rifugio segreto, uno spiazzo fra gli arbusti all'interno del parco che sta di fronte al liceo, che tanto segreto non è, visto che a terra vediamo due preservativi. Ci baciamo ardentemente, poi mi tolgo la gonna, abbasso le mutandine e, visto che lui si è già abbassato pantaloni e slip, glielo prendo in bocca e in un attimo gli diventa duro. Mi volto a novanta e me lo metto in figa. Lui mi fa: "E il preservativo?" E io: "Adesso non serve più, perchè adesso prendo la pillola" (bugìa, visto che la pillola la prendo già da un anno). La scopata è molto intensa, dura poco ma io vengo lo stesso (ero terribilmente eccitata), lui sborra parecchio (ci vorranno ben tre fazzolettini per asciugarmi per bene la passera) e poi, mentre mi sto tirando su le mutandine, entra una ragazza che..."Oh, scusate, io..." Sorrido: "Non ti preoccupare, veniamo qui tutti per... Vieni pure". E dietro di lei arriva anche il suo ragazzo, che probabilmente riesce a vedere un po' del mio pelo. Mi rimetto la gonna, li saluto e ce ne andiamo. Marco è silenzioso. Quando siamo fuori mi si rivolge incazzato: "Ma tu la fai vedere a tutti la figa? Che razza di comportamento è mai questo..." "Marco, quei due sono andati lì a scopare come ci siamo andati noi. Poi, al massimo, mi hanno visto un po' di pelo mentre mi stavo tirando su le mutandine. Che sarà mai..." "Si, ma stare lì in mutande davanti a un ragazzo..." "Senti, non essere geloso sennò mi rovini la giornata" "Non è che sia geloso, è che..." "E' che sei geloso, altrochè. E quando capitasse di andare al mare, visto che prendo il sole in monokini, sarai lì in trincea perchè qualcuno mi guarderà le tette? E poi lì, a ben guardare, non si sta con la mutandina del costume, che è ancora più ridotta di quella che indosso adesso?" "Ma al mare è diverso..." "Si vabbè, ho capito. Tagliamola qui". Ci salutiamo e torno a casa. Mia madre arriva verso le 13 (lei lavora part-time) e come mi vede mi bacia sulla bocca. Si complimenta con me e io tolgo dal forno le due porzioni di lasagne surgelate che avevo fatto scaldare. Mangiamo in fretta, poi lei mi porta in bagno e mi dice di togliermi la gonna e le mutandine. Prende il sapone da barba di mio padre e mi insapona la fighetta. "Cosa fai?" "Ti depilo" "Ma se ho regolato il pelo sabato pomeriggio..." "Cos'hai capito? Io te lo tolgo tutto. Il papà mi ha detto che gli piacerebbe vederti glabra, e non vogliamo renderlo felice?" "Se è così...". Mi depila con attenzione e dolcezza, poi finita l'operazione mi porge uno specchio reclinabile e mi dice: "Guarda quanto sei bella". Effettivamente... La mia passera, senza il pelo, mi piace. Si vede bene, nitidamente. Probabilmente piacerà anche a Marco. Ma non ho tempo di pensare, perchè mia madre mi toglie camicetta e reggiseno e comincia a succhiarmi le tette, a titillarmi la figa, poi mi bacia, mi tocca il culetto...io vado in tilt. La spoglio a mia volta, mi tuffo fra le sue tettone, gliele succhio, gliele strapazzo, poi scendo e mi metto a leccarle la figa. A questo punto ci mettiamo a 69, con mia madre sopra, e non vi dico... Ma non è finita qui. Dopo l'orgasmo mia madre estrae dal cassetto il cazzo con le due cappelle, una se la mette in figa e l'altra cappella finisce nella mia patonza. E lì, manovrando con maestrìa, lei inizia un su e giù che ci porta nuovamente all'orgasmo. Prima di ricomporci, prende un dildo e, dopo avermi ben gellato il buchetto, me lo mette in culo. "Tienilo dentro così ti apri bene. Mi sa che stasera il papà non si accontenterà solo della tua fighetta". Attorno alle 20 sentiamo arrivare mio padre. "Preparati" mi dice mia madre. Mi tolgo il dildo dal culo, mi metto una camicetta bianca senza reggiseno e mi infilo una minigonna color crema senza indossare le mutandine. Torno in salotto e vedo che mio padre regge una torta. Svolto l'involucro, noto che si tratta di una crostata di frutta con delle fragole al centro che disegnano un 93. Non sto nella pelle e lo bacio ardentemente sulla bocca. Mentre ci baciamo lui mette una mano sotto la gonna e, probabilmente attirato dal fatto di non sentire il pelo, si stacca da me, mi alza la gonna e "Che meraviglia! Prima il 93, poi la tua fighetta depilata. E' proprio una splendida giornata!". Mangiamo, festeggiamo e dopo un po' mia madre mi prende da parte e mi fa: "Vieni, andiamo a fare un bel clistere. Con tutto quelo che hai mangiato non vorrei che il papà avesse brutte sorprese". Mi fa il clistere, mi fa attendere una decina di minuti prima di riempire la tazza e poi, una volta finito lo scarico, mi faccio un bidet e lei arriva con uno dei cazzi che usiamo per i nostri giochi, di colore bianco. Me lo infila nel culo fino in fondo, poi me lo gira un po' dentro e infine lo ritrae. E' pulito. "Può cominciare la festa", mi dice. Chiama mio padre, andiamo nella loro camera e lì mia madre dimostra tutta la sua generosità. "Io mi limito ad assistervi, se avete bisogno" Poi, rivolgendosi a me; "La festa deve essere tua fino in fondo". Io, comunque, la coinvolgo. Mentre con mio padre vanno in scena preliminari da urlo, lei prepara prima il suo cazzo, poi mi lecca la patata per bene, infine guida il cazzo di mio padre dentro di me e asseconda i suoi movimenti mettendogli una mano sul culo. Io non so più dove sono, sento il cazzo di mio padre che mi stantuffa con voluttà, vengo e, contrariamente al solito, mi scappa qualche urletto. Mio papà si toglie, mia madre mi alza le gambe e asseconda, dopo avermi gellato, l'introduzione di mio padre nel mio culetto. E' uno sballo, mia madre soffoca il mio ansimare con baci mozzafiato, mio padre ci dà dentro e sembra non voglia mai venire, io sono completamente in balìa degli eventi. Dopo non poco mio padre si toglie e mi mette l'uccello in bocca. Due succhiate e sborra. Sarà stata la situazione, ma a me è parsa la sborra più buona che abbia mai assaggiato. Una volta ricompostami e raffreddatami, scopro di essere molto stanca. Ma una giornata così meravigliosa non ha prezzo. Mi butto sul mio letto e...non mi avesse telefonato Marco alle 11 del giorno dopo probabilmente starei dormendo ancora adesso!
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2010-08-02
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