Alena desiderio

di
genere
etero

L'estate tarda a lasciare il posto all'autunno, è la seconda settimana di Ottobre è fa ancora un caldo dannato, non ho voglia di fare niente dovrei studiare per un esame universitario, o meglio, sarebbe al scusa che ho usato per dare buca al mio ragazzo Paolo, adoro il mio tatino, è romantico , gentile ,premuroso, sa farmi ridere, stiamo insieme dai tempi della terza liceo, ma a volte è un pò logorroico ,tante chiacchiere e poca azione ,cosi se sono un pò stanca di lui, mi invento una scusa come quella per non vederlo.
Il clima mi sfinisce e giro per casa annoiata e senza meta con indosso solo gli occhiali da vista su naso, le cuffie dell'I-pod nelle orecchie,, un mollettone per tener su i capelli che dovrei lavare, sembrano paglia unta, vestendo lo stretto necessario, le mutandine, dei boy shorts celesti a cuoricini rosa ,calzini di spugna viola e una T-shirt bianca di Pukka di quando andavo alle medie verso la quale ho un grande legame affettivo, ne abbiamo fatte tante insieme, ha un buco sotto l'asclella sinistra, una macchia indefinita sul petto e mi sta stretta di brutto, tanto che devo metterla senza indossare il reggiseno, certo all'epoca ero promettente, sono stata tra le prime, nella mia classe a comprarmi un reggiseno, ma poi le tette mi sono cresciute un bel po', 96 cm l'ultima volta che le ho misurate con un metro da sarto, ricordo con imbarazzo, che all'inizio negli anni dello sviluppo, erano per me e la mia famiglia motivo di scandalo avevo i capezzoli estremamente sensibili e bastava un non nulla per farli spuntare sotto la maglietta, smebravano reclamare il loro posto nel mondo.
Cosi stavo sempre con la schiena curva e indossavo felpe e magliette abbondanti cercando di nasconderle a 15 anni portavo gia una terza piena, poi alle superiori ho scoperto, che potevano essere un bel vantaggio per la mia carriera scolastica, i professori erano indulgenti e generosi nei voti e i miei compegni sempre disponibili e gentili, bastava metterle in mostra, atteggiarsi da sprovveduta e tutto filava liscio come l'olio.
Con l'esperienza ho scoperto che a certi uomini un seno abbondante non basta, per fortuna , madre natura e la danza classica, mi hanno dotato, di un fisico snello e mozzafiato, un metabolismo brucia calorie e in fine una certa propensione all'esibizionismo.
Ho imparato anche non tutti gli uomini si accontentano di chiacchiere, moine, promesse e tastatine veloci, che in pratica non basta fargliela annusare, in compenso questo mi ha fatto scoprire che sono piuttosto disinibita in certe situazioni ,molto sensibile a certe sollecitazioni esterne e che il sesso piace tanto, ma proprio tanto.
Il primo a farmi prendere coscienza di questa mia propensione fu un vicino di casa, amico d'infanzia di mio padre Rocco, istruttore di Nuoto al circolo cannottieri del paese, sposato con due figlie della mia stessa età, e una delle due frequentava pure il mio stesso liceo Classico, ma mi stava parecchio sul culo ,si atteggiava sempre a stronza so tutto io.
Ho sempre saputo che Rocco aveva un debole per me, fin da quando ho avuto l'età giusta per rendermi conto di certe attenzioni ,certi sguardi maliziosi, adoravo stuzzicarlo in ogni modo, mi dava potere e mettevo alla prova il mio innato senso di esibizionismo ,alla fine lui non seppe piu trattenersi e una sera ,una settimana dopo il mio 18 compleanno ,mentre portavo Lily la mia cagnetta a spasso mi convinse a seguirlo nel suo box auto senza neanche un apparete scusa.
Io indossavo un adorabile vestito a fiori celeste, regalo della nonna ,le polacchine crema e un giacchino di Jeans leggero, ma li sotto sembrava pieno inverno tanto il freddo che sentivo, Rocco era nervoso, forse piu di me, non avevo idea di cosa aspettarmi ,ma ero curiosa e eccitata a me lui piaceva tanto, non ero spaventata, provai solo un pò di imbarazzo quando , a freddo senza neanche guardrmi , prese il coraggio a tre mani e mi chiese di togliere le mutandine , lo feci senza esitare, posai la cagnetta a terra e mi sfilai gli slip mettendomeli nella tasca del giubbino ,lui si si avvicino, s'inginocchio d'avanti a me, arrotolò la gonna del vestito attorno alla vita ed estasiato come un bimbo d'avanti alla madonna ,incollo la bocca alla mia passerina e mi divorò fino a procurarmi il mio primo vero orgasmo ,tanto violento da piegarmi le ginocchia e farmi finire sul pavimento ,non ero gia piu vergine a quei tempi ,ma l'amico del mio fidanzatino ,Gianluca, visto che con Paolo non si concludeva mai, mi aveva gia iniziato alle gioie del sesso,ma non era cosi ingamba e sgamato, certo ci metteva tutto l'impegno possibile, ma di leccarmi la passera aveva anche un pò schifo e le scopate con lui duravano ben poco rispetto alle mie aspettative, cosi quella prima volta, con solo l'uso della lingua Rocco mi fece provare un esperienza veramente paradisiaca.
Mentre ancora mi stavo riprendendo , lui apri la patta dei pantaloni, mi presento il suo uccello che mi pareva enorme e mi disse che toccava a me dargli piacere non fu la prima volta che assaggiavo lo sperma, piu per curiosita che per esaudire la perversione di qualcuno, ma quello di Rocco lo trovai abbondante e disgustoso, sapeva di pesce e latte rancido, passò un ora prima che lasciassi il suo Box, mi diede dell'incosciente quando gli confessai che nonostate avessi gia rapporti sessuali non ne avevo mai fatto uso, mi prese in tre posizioni diverse, facendomi scoprire che adoravo sia essere presa da dietro che stare sopra , una volta finito mi chiese se mi andava di farlo altre volte, accettai con entusiasmo, divantammo assidui amanti.
Ufficialmente non mollai mai il mio Fidanzato, il povero Paolo, che si rivelava un ottima copertura, da sfoggiare alle fiere e agli eventi pubblici , in chiesa la domenica, cosi da allontanare eventuali sospetti su di me e sul rispettato Istruttore di Nuoto, campione regionale e capofamiglia stimato.
Rocco era un amante insaziabile , non ne aveva mia abbastanza della mia fighetta ,del mio culo ,della mia bocca ,delle mie tette o delle mie mani, mi prendeva ovunque e piu il posto era rischioso piu i nostri amplessi erano appagnati ,sulle scale di casa, dietro il supermercato, nei campi ,nella sua auto, persino in casa dei miei le domeniche che lui e la sua famiglia erano ospiti a pranzo ,bastava il tempo necessario, un angolo appartato della casa e mi fotteva figa o bocca alla grande ,mi insegno tutto sul sesso, gli piaceva sopratutto prendermi sul pavimento come fanno i cani, messa a quattro zampe ,mentre lui nudo dalla vita in giu mi teneva per i fianchi e mi scopava la figa fino a stramazzare entrambi al suolo appagati.
Rocco mi spinse a oltreppassare il limite ad osare in tutti gli aspetti quotidiani della mia vita e sopratutto ad esprimere la mia sessualita a mettere in pratica i suo insegnamenti anche con altri patner ,compagni di classe ,insegnati, o perfetti sconosciuti.
Coinvolsi nelle mie avventure e nella mia pratica ,un po tutti quelli che avevo intorno, amici dell'oratorio, compagni di scuola, persino mio cugino, ma era in discoteca che ebbi la maggiorparte dei miei incontri, ogni volta voleva sapere ogni dettaglio di quello che facevo con loro, la cosa lo eccitava da morire e quando mi scopava era un toro scatenato.
Ero una degna e promettente allieva, ubidiente ,mansueta, paziente e volenterosa, sempre desiderosa di imparare cose nuove e fare nuove esperienze, a suo dire avevo un dono che andava condiviso col mondo, cosi, comincio a coinvolgere altri uomini nei nostri incontri, suoi amici, qualcuno li conoscevo da tempo ,mi avevano visto crescere, visto che erano anche amici di mio padre , si poteva fidarsi della loro omertà, molti si sbigottivano quando scoprivano che era sul serio la figlia del Walter, il Ghisa, a prestarsi a fare quelle cose a essere una Troia assatanata.
Altre volte invece, erano uomini che avevamo contattato su internet, amava esibirsi con me in webcam, all'inizio questi estranei presenziavano limitandosi a essere spettatori dei nostri coiti ,poi piano piano presero ad essere parte attiva dei nostri amplessi, avevo 20 anni quando ,un tranquillo martedì pomeriggio, subito dopo danza, fui protagonista della mia prima piccola orgia, sola in mezzo a tre uomini scatenati, in una roulotte parcheggiata dietro un campo di fiori fuori dal paese, esperienza ineguagliabile, tornai a casa a tarda sera, giustificandomi che mi ero fermata a casa di una amica e che avevo avuto il cellulare scarico, feci la doccia e mi buttai a letto, ci rimasi due giorni con i dolori, straziata ,ma felice.
Mia madre sospettava qualcosa, per quanto io e la mia cricca di amici, fossimo stati cauti, giravano delle chiacchiere in paese, non ebbe mai il coraggio di farmi la domanda giusta, per pudore e perchè chiacchiere simili pesavano anche sulla sua reputazione.
Tutti mormoravano sullo strano rapporto che c'era tra lei e il Cavalier Zunnino, un arzillo vecchietto di 78 anni a cui mia madre, per anni, fin da quand'era solo una ragazzina senza istruzione primogenita di una famiglia tanto bisognosa, gli aveva fatto da donna delle pulizie e che con l'arrivo dell'eta senile faceva anche da badante.
Si diceva che il Cavaliere, avesse sempre avuto un debole per lei e che grazie ad un farmaco per il cuore dagli effetti collaterali inattesi e piacevoli, avesse ritrovato l'ardore di gioventu, che mia madre per tenere a bada avence dell'uomo, un paio di volte a settimana ,lo accompagnasse nell'unico cinema porno ancora aperto nella zona, a 10km dal paese e che una volta al buio della sala a proiezione iniziata, allietasse la visione del film coadiuvandola con amplessi di mano e bocca.
Non so se la cosa fosse vera ,capita spesso che nascano pettegolezzi simili in una cittadina di provincia a carico di donne belle e appariscenti oltre la media come lo eravamo e lo siamo, io e la mia mamma, ma di fatto alla morte dell'uomo, ristrutturammo casa con finiture di lusso, facemmo la vacanza migliore della mia vita e papà cambio finalmente auto comprandosi una costosa berlina , i soldi ,che erano sempre mancati in casa non furono piu un problema per molto tempo, insomma la nostra era una famiglia alquanto chiacchierata e comunque molto uniti e felici.
Fui molto triste quando, all'inizio di una piovosa primavera, la moglie di Rocco lo caccio di casa, aveva scoperto che l'uomo aveva una relazione con la figlia di un vicino non ancora maggiorenne che frequentava la piscina dove lui faceva l'istruttore, la cosa fini pure sui giornali e ci furono delle consequenze legali, cosi alla tristezza di sommò l'amarezza di aver scoperto che non ero io la sua unica ossessione, la sua Principessa, ma che c'era un altra e chi sa quante altre ancora, visto lo smisurato appetito sessuale di quell'uomo.
Rocco spari dalla mia vita ,misi sempre a frutto la sua dottrina con entusiasmo, facendo un mare di esperienze piacevoli e appaganti, anzi se mettessi lo stesso impegno e passione nello studio a quest'ora mi sarei gia laureata in scienza delle politice sociali, invece sono una gran sfaticata e cosi mi ritrovo con parecchi esami arretrati e la meta della Laurea bella lontana.
Sembra passato un secolo e invece non sono trascorsi neanche tre anni.
Mi abbatto sul divano a fare zapping sul Web con il Tablet, aggiorno il mio profilo su facebook, scopro che un amico ha postato sul suo profilo, una foto del mio culo dentro i jeans presa al parco alla mia insaputa, mentre mi piego a coccolare un bambino dentro una culla, i commenti sono espliciti e coloriti, ma nulla che mi offenda anzi ,mi rendono solo piu popolare, ho quasi 500 contatti sul mio profilo, inevitabbilmente per lo piu uomini, rispondo ai messaggi di qualche vivace molestatore, gli approcci sono sempre gli stessi ,eccessivamente volgari o poco fantasiosi, ci sono volte che mi vien voglia di non postare piu al pubblico le mie foto private ,che sono le foto di una ragazza ,bella , sexy ,disinibita ,che ama mostrarsi ,stare al centro dell'attenzione ed essere adulata, ma quelli che mi mandano veramente in bestia sono ,quei porci che mi rubano le foto per farsi un profilo fake ,quando li becco gli scrivo sempre: "Sono piu porca e autentica di quanto tu potrai mai essere, sfigato!"poi penso che non me ne frega niente e li blocco ,li segnalo agli amnistratori e passo oltre.
Su Youtube sono iscritta al canale di tutorial di un certo Kavin,un ragazzotto americano fissato col fitness, non ho ancora ben capito se la sua sia una passione o un modo per guadagnarsi da vivere.
Kavin ,un ragazzo che incarna a perfezione lo stereotipo del serfista californiano è proprio un gran fico con il fisico scultoreo alla Arrow, timbro di voce profondo e caldo, occhi color ghiaccio e aria da cattivo ragazzo, ogni volta che guardo un suo video, non ci vuole molto ad accendermi, non arrivo neanche a metà che la mia manina dispettosa si intrufola oltre sotto l'orlo degli slip.
Chi fa la regia del video è un vero genio sa come catturare l'attenzione delle utenti allupate come me, è tutto una sequenza di dettagli e primi piani dei muscoli del protagonista in tensione e madidi di sudore, non fanno altro che fare borbottare la mia micina, in due minuti ho il cavallo del tanga fradicio.
Mi bagno sempre tanto quando mi eccito, da un lato è utile diminuisce la frizione e le conseguenti irritazioni dall'altro è seccante perchè, prima di continuare, devo alzarmi ,andare a prendere un asciugamano su cui sdraiarmi per ridurre i danni e conseguenti beghe.
Settimana scorsa ho invitato Luca e Giovanni due colleghi di facoltà avremmo dovuto prepararci ad un esame ,ma abbiamo finito per fumato un po d'erba, bere troppa birra, guardato un Porno su Hot time, ci siamo masturbati l'uno di fianco all'altra.
Tutto era partito tutto come una sfida , io come al solito ho combinato un disastro, i due vigliacchi ,prima hanno cominciato a spogliarmi e a palparmi e quando hanno capito che non gli avrei concesso altro si sono divertiti a puntarmi il cazzo contro e mi sono venuti addosso, sborrandomi uno sulle cosce e l'altro sull'addome colmandomi l'incavo dell'ombelico , ho reagito con sorpresa ,mentre i due mi tenevano le ginocchia in alto e mi smanettavano le figa a gambe spalancate, Squirtando su cuscini del divano e sul tavolino di cristallo , retaggio del povero Rocco, da cui ho acquisito questa abilità per la quale sono diventata nota con il soprannome di "La Trevi", come la celebre fontana romana, tra gli amici piu intimi.
I due stronzi soddisfatti, non solo non mi hanno aiutato a rassettare, se la ridevano sfottendomi.
Luca si è pulito il cazzo con le mie mutandine e le le ha tirate in faccia, mentre Giovanni, cercava di cacciarmi in gola le sue dita incollate di sperma, insomma proprio due bravi ragazzi, due amici veri, risultato ,quando il mio coinquilino , quel bacchettone di Antonio è rientrato non gli ci è voluto molto per capire che il divano si era prestato ad un incontro di lotta libera tra adulti consenzienti, si è incazzato come una iena e mi ha costretto a pulire tutto minacciandomi una dose di calci in culo, non mi rivolge piu la parola da quel giorno.
Non sono una gran coinquilina, sono sempre in ritardo con la mia parte per le spese di casa, visto che non ho un lavoro fisso e sperpero tutti i soldi che i miei mi mandano per mantenermi all'università, sono disordinata, non rispetto la roba degli altri e ho un senso dell'igiene tutto mio, sono convita che l'unico motivo per cui il Ragioniere, come lo chiamo io,non mi ha ancora cacciata è perchè fa sempre piacere avere una bella figa in giro per casa mezza nuda.
Ma torniamo a noi, Sono nel pieno dell'azione ,Kevin suda e sbuffa nel suo tutorial fa la sbarra e io me lo immagino darsi da fare sopra di me, mi faccio largo con due dita tra le labbra gonfie della mia vulva, quando mi squilla l'iphone, sono tentata di non rispondere, ma è mio cugino Carlo, spesso mi procura qualche lavoretto part-time, lavori di una giornata o due, tutta roba di immagine piu che altro, come le foto in bikini che ho fatto il mese scorso per un calendario che non ho mai visto e per le quali sono finita nuda gattoni sul pavimento a gambe larghe a metà shooting, o come hostess alle fiere, andando in giro sui pattini a rotelle, indossando top elasticizzato che sponsorizza una bibita energetica semisconosciuta che tra gli effetti collaterali ha la diarrea, una micro gonnellina a distribuire gadget e sorridere mentre gli uomini ci provano si fanno una foto con me, la bella figa di turno, elargendo a dei perfetti estranei, baci , abbracci e pizzicotti, portando pazienza e facendo buon viso a cattivo gioco quando un cellulare con fotocamera o una mano ,per i piu audaci ,si infila sotto la gonna.
Ricordo un tizio alla fiera del motociclo, che poteva essere mio padre vista l'età anche se per la differenza di età non ho mai trovato molto scandalo, sto tizio, nonostante la presenza della moglie e del figlio nella culla, dopo aver superato le mie difese è riuscito quasi a infilarmi un dito nel sedere, mentre la donna ci faceva un paio di foto ricordo, fu un po' colpa mia, visto che mi piace attirare gli sguardi, invece di andarmene in giro vestendo solo le mie mutandine di pizzo e tulle nero, avrei dovuto indossare gli shorts della divisa sotto la gonna come le altre ragazze, quando il poverino ritirò la mano dovette subito infilarsela in tasca, aveva tutte le dita impiastricciate dagli umori della mia passerina.
Ma a parte questi piccoli incidenti, sono tutti lavori spassosi, anche se il piu delle volte sotto pagati , mi permettevano di conoscere un sacco di persone, Carlo pretendeva una percentuale ad ingaggio, ma era il mio cuginetto e non gli sapevo tener testa.
Gli rispondo ,lui si accorge che ho un po' di affanno ,mi giustifico che sono appena rientrata e ho il fiatone per aver fatto le scale, lui intuisce il vero motivo del mio affanno, mi da della porca e lascia perdere, mi dice che dei suoi amici hanno organizzato una festa e mi chiede se mi va di animarla vestita da coniglietto per 80 euro l'ora, accetto con entusiasmo, qualche spicciolo in piu in tasca fa sempre comodo, per di piu mi piace animare le feste dei bambini mi diverto un sacco senza correre il rischio di tornare a casa senza mutande.
L'appuntamento e per il giorno dopo nel primo pomeriggio, in un palazzo di un quartiere periferico vicino alla stazione, saluto Carlo e riprendo da dove avevo lasciato, ci metto un attimo a riprendere il ritmo giusto e dopo dieci minuti di tutorial dalla playlist del fighissimo Kevin, ottengo il mio premio, questa volta pulisco e rassetto tutto prima di andare a fare la doccia.
Il giorno dopo, per star comoda visto che devo cambiarmi indossa le sneackers, una felpa e i leggins, in metro un tizio piu tosto viscido e trasandato, approfittando della ressa, mi ha stretta in un angolo e si è strofinato contro il mio culo per quasi tutto il viaggio, lo lasciato fare sembrava proprio averne bisogno.
Mi presento all'appuntamento con 40 minuti di ritardo, Carlo è furioso e mi fa una scenata, a volte si comporta come un pappa con la sua Zoccola, questa cosa mi fa ridere molto, mi diverte tanto che per sfotterlo lo chiamo Ai-Papi, questa lo calma sempre, mi accompagna all'ultimo piano di un palazzone popolare, suona all'appartamento proprio d'avanti all'ascensore ,da dentro si sente vociare e musica a tutto volume, mentre aspettiamo mi da una borsa di carta, dicendomi che dentro c'è il mio costume, subito penso che le dimensione sono troppo ridotte per un costume da coniglio come quello che avevo in mente, ci apre un ragazzo piuttosto giovane, ho impressione che ,come tutti i presenti, per lo piu maschi, vadano ancora al liceo, ci accompagna in una camera da letto dove devo cambiarmi, apro la busta e i miei sospetti sono fondati.
Quando Carlo parlava di coniglietto intendeva una Bunny di Playboy, io credevo si trattasse del costume di un tenero pupazzo di pezza, ma quella chiaramente non è una festa per bambini, racconto l'equivoco a mio cugino che però non ride, mi da della scema e mi invita a darmi una mossa e cambiarmi, lo trovo tenerissimo quando fa il bullo.
Il costume da Bunny è al dir poco dozzinale e di pessima qualità, in pratica un costume da bagno un pezzo nero ,sgambatissimo e senza spalline sul cui retro e stato incollato un paffuto codino da coniglietto bianco e sembra usato, emana accenno di un odore misto a sudore, alcol, profumo da quattro soldi e fumo di sigaretta.
Misteriose macchie chiare costellano piu punti del tessuto nero, l'interno del cavallo e ingiallito e un pelo pubico nero e riccio sta impigliato nella cucitura, anche le orecchie di pezza sono parecchio malconce e incrostate dello stesso materiale che macula il Body, Carlo sembra un po' nervoso e preferisco non dirgli niente ,gia sono arrivata in ritardo è meglio se passo oltre, controllo il resto.
invece dei piu usuali collant, ci sono delle calze autoreggenti nere ancora nella confezione e le scarpe di una volgarità unica e chiaramente usate, oltre ad un tacco vertiginoso hanno pure la zeppa sotto la suola, ho indossato altre volte scarpe come quelle e ormai ho una certa pratica nel camminarci, anche se ancora non ho bene in mente come devo animare la festa di un gruppo di giovani uomini adulti, presumo che si tratti del solito lavoro d'immagine.
Carlo visto che sono persa nei miei pensieri, mi da uno sculaccione sul culo e mi prega di darmi una mossa, mi spoglio di tutto mentre lui seduto sul letto dietro di me armeggia con il cellulare, senza fare mistero avvia la videocamera e cattura ogni attimo di quei momento, dice che serve per farmi trovare altri lavori e spesso mi chiede di mettermi in posa in maniere da mettere meglio in risalto le mie doti fisiche , mi convince a sfilare anche le mutandine che altrimenti si vedrebbero sotto il body.
Lo faccio senza problemi, infilo prima le calze e le scarpe ,poi passo al costume , nasce un nuovo problema, il body è davvero sgambato, non avendo previsto quella situazione non mi ero presa cura di sistemarmi la rasatura della mia patatina i peli castani sbordano dal tessuto, ma mio cugino ha sempre la soluzione pronta sparisce un minuto e ricompare con un piccolo asciugamano, una bomboletta di schiuma da barba e un rasoio, gentilmente offerti dal padrone di casa.
Mi rispoglio lasciandomi solo calze e scarpe, mi stendo sul letto allargo le cosce ,mi spruzzo un po di schiuma sulla figa e mi raso, mentre Marco, mi guarda ,mi filma e come quando eravamo ragazzi ,annusa le mutandine che avevo lasciato sul letto, quando ho finito sono completamente glabra , liscia ,umida e un po arrossata.
Marco controlla minuziosamente il risultato e ne approfitta per dare un occhiata da vicino tanto vicino ha la sua testa tra le mie cosce, il suo respiro un po' affannato mi scalda l'inguine , ha il cazzo duro glielo vedo smanettarselo attraverso il tessuto dei pantaloni e la situazione comincia a scaldare anche me tanto che quando mi chiede di aprire le gambe ,mi scopre parecchio bagnata, lui passa un pollice tra le mie grandi labbra accenna un affondo tra le mie carni dell'indice, ma qualcuno bussa alla porta, non c'è tempo per andare oltre, la festa è iniziata e il cliente sembra impaziente.
Il vestito da Bunny mi sta da schifo, è almeno un paio di taglie piu piccolo ,mi sega le chiappe e il tessuto si è ritirato al punto che la coda da coniglietta sembra applicata direttamente sulla pelle, ho un seno abbondante gia di mio e le coppe non riescono a contenerlo, passo parte della festa a tirarmi su il vestito, poi qualcuno comincia ad offrirmi da bere , da fumare in una piccola pipa di vetro e l'imbarazzo sparisce in fretta e mi godo la festa.
Tutto ciò che devo fare è intrattenere un gruppo esclusivo di studenti arrapati all'ultimo anno di liceo, sono talmente fatta che ho perso ogni inibizione, faccio karaoke , partecipo ai loro stupidi giochi che sono piu o meno tutti basati sul bere o ingoiare qualcosa, ballo con molti dei presenti che si contendono la mia attenzione, tutto fatto per infilarmi la lingua in gola, palpeggiarmi e mettermi a nudo le tette e quando qualcuno proporne di di fare un giro di Twister, finisco sul tappeto del salotto col le tette di fuori ,incastrata tra 5 ragazzi allupati che spingono, tirano mi invadono ogni possibile accesso del mio fremente corpo ,mentre gli altri ospiti, ci guardano, filmano con il cellulare e ridacchiano,ma del celebre gioco di società, non c'è traccia.
In tre si danno il cambio per leccarmi la figa, altrettanti fanno la coda per succhiarmi i capezzoli e stropicciarmi le tette ,un altro nudo come mamma lo ha fatto, credo fosse il padrone di casa, cerca di spingermi in gola il suo cazzo ,sono troppo fatta, non faccio che ridere e borbottare cose incomprensibili, anche quando l'uccello del tipo mi toglie il fiato e figa e ano sembrano diventati la testiera di una gamepad, alla fine mi godo la situazione e mi lascio andare del tutto.
Ci spostiamo sul divano e nelle due ore che seguono, cavalco, succhio e smanetto tutti i cazzi che mi vengono a portata di tiro, mi impegno persino in un 69 con una delle ospiti, a fine serata sono sfinita, sudicia e stremata, un ultimo ospite mi tiene la bocca aperta abbassandomi il mento con il pollice poggia la punta del suo cazzo tra le mie labbra e si smanetta fino a venire direttamente dentro la mia bocca, a stento mi accorgo della tipa ben vestita che un passo dietro di lui riprende tutto col cellulare.
Quando trovo la forza di alzarmi inciampo in un secchio pieno di preservativi usati , ma da come mi sento riempita figa ,presumo le precauzioni siano finite a metà serata, per fortuna è il periodo del mese giusto per fare il pieno di sperma senza correre il rischio di una gravidanza, oltre al fatto che non dimentico mai di prendere le mie pillole anticoncezionali.
Di come sono tornata a casa, di quello che ho fatto le ore successive , non ricordo molto solo Carlo che mi urla contro per qualcosa, so solo che la mattina dopo , mi sono risvegliata sfinita dolorante ,dilatata, ma entusiasta, chiamo mio cugino per chiedergli scusa , chi sà cosa ho fatto poi, so gia che mi farà penare.

se il mio racconto vi è piaciuto, vi prego fatemelo sapere, ogni commento e suggerimento è ben accetto.
scritto il
2015-03-22
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