Casualità erotica

di
genere
etero

Una di quelle domeniche svogliate, dove cerchiamo tutto e niente... passo da un sito internet ad un altro da un social ad un altro. Scorro foto, profili, ma nessuno che mi incuriosisca particolarmente. Poi arriva lui: professionista, bel tipo, 45 anni, impegnato. Due battute in chat, sorrido tra me e me, capisco dove vuole arrivare e lo lascio fare, gli do corda. Mi racconta qualcosa di se, chiede di me.. Nasce un certo feeling e il discorso prende una piega più intima e personale. Interessante. Peccato, penso alla distanza, siamo lontani entrambi a causa del lavoro. Ma ci promettiamo un caffè al nostro rientro a Torino.
La domenica passa, e così un intera settimana, ogni tanto il pensiero del mio amico di chat si riaffaccia nella mia mente ma ero in viaggio per lavoro con altri due colleghi e il tempo di fantasticare era davvero poco, visti gli impegni strettamente incastrati l'un con l'altro. Classica tappa in un autogril, non ricordo più ne quale ne dove, uno di quelli che si incontrano sempre...Entriamo e ordiniamo, stiamo parlando tra di noi come al solito con il pensiero rivolto al meeting successivo, quando mi passa davanti un uomo: mi sembra di conoscerlo, lo fisso un attimo, lui mi da le spalle. Mi sembra proprio lui, ma non sono certa, e poi mi dico che è praticamente impossibile. Intanto che aspettiamo vado al bagno, percorro l'autogril e penso che certi desideri mi stanno dando alla testa, ora vedo anche gente che non c'è. Esco dal bagno e mentre mi sto lavando le mani lo vedo li fermo sulla porta. "Oddio", lo sussurro pianissimo. Lui non dice molto solo "Ahhh non mi ero sbagliato quindi"... scarica di adrenalina, ha una voce calda e profonda. Una signora che esce dal bagno, guarda me e poi lui e con un grugnito infastidito esce dalla porta, ma lui non si scompone e la lascia passare. Poi si avvicina a me, io sto pensando freneticamente che non ho tempo, che siamo nel bagno delle donne, che fuori mi stanno aspettando... ma cosa ancora più importante, sto pensando che voglio almeno baciarlo, sono giorni che ci penso e non posso uscire da quel bagno cosi. Gli afferro una mano e lo trascino con me dentro il primo box, chiudo la porta. Lui si appoggia alla parete, è incuriosito e un barlume di eccitazione balena nei suoi occhi.E' alto, prestante e io minuscola, ma non importa. "Baciami", e mi metto tra le sue gambe e gli afferro il collo, lui non esita, gli guardo le labbra, sono belle piene e sensuali. Le sua lingua è morbida, sinuosa, invoglia altri piaceri,altri movimenti. Il nostro bacio dura a lungo e i nostri corpi si incollano, le mani vagano: mi stringe un seno massaggiandolo piano attraverso il reggiseno, il capezzolo turgido che implora attenzione. Non si fa pregare, solleva il mio maglioncino, e posa le labbra sul mio seno gonfio di desiderio. Un gemito sgorga dalle mie labbra, sono tutta un bollore, lui mi afferra il culo e mi spinge verso la sua voglia che è dura e mi strofina tra le gambe dove desidero,sento che stiamo perdendo il controllo mille sensazioni iniziano ad ammassarsi nel mio corpo e nel mio ventre. Non so quanto tempo è passato, l'urgenza mi confonde le idee e mi ha fatto perdere la cognizione del tempo, fuori dalla porta sento delle voci. "Annaaaaaa????" ci blocchiamo, sgrano gli occhi, lui sorride, maledetto, un sorriso che mi fa deglutire due volte, poi rispondo "Si?", i colleghi sono venuti a cercarmi "Stai bene?", mi schiarisco un attimo la voce " Si si,bene... datemi qualche minuto" ... e spero così di mandarli via. Trattengo un attimo il respiro, poi sento i passi e le voci che si allontanano e sospiro di sollievo. Dovrei andare via, ma allo stesso tempo non posso. Lo guardo e vedo che ha già intuito i miei desideri. Si sbottona velocemente i pantaloni, io scendo i miei e mi metto con culetto in su,piegata in avanti, sento il suo alito caldo tra le mie cosce, poi quella lingua magica mi lecca una, due, tre volte... Sono pronta "Mmm sei squisita" quella voce mi fa sciogliere ancora un pò. Siamo pronti e lui posiziona il suo cazzo contro la mia fessura, scivola immediatamente per tutta la lunghezza senza problemi, la mia passerotta lo mangia tutto senza sforzo, anzi godendo di quell'intrusione...un colpo, poi esce quasi tutto e io trattengo il respiro, poi di nuovo dentro, e ancora fuori, i colpi diventano veloci,decisi e precisi. Sento un piacere enorme, che si trasmette a lui... i movimenti diventano frenetici, la sua mano a cercare il mio clitoride mi da una scossa irresistibile. La fretta fa il resto, vengo con un orgasmo potente... lui allora lo sfila, mi fa inchinare tra le sue gambe, capisco subito cosa vuole, lo prendo in bocca e con pochi colpi di lingua lui viene subito nella mia bocca riempendola di sborra calda e gustosa.
Esco dal bagno molto soddisfatta, e un po' frastornata. I colleghi mi guardano perplessi, ma non fanno domande. Nemmeno quando dopo, uscendo dall'autogril, lo vedo poggiato alla sua macchina che aspetta che io passi per darmi un ultima incandescente occhiata.
scritto il
2015-03-27
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