Assatanato

di
genere
incesti

Me ne stavo tranquillo steso sul mio letto sfatto a tirarmi un bel raspone sniffando l'ennesimo paio di mutandine usate che mia sorella Emma aveva lasciato su pavimento della sua cameretta, il tessuto del cavallo era ancora umido e pregno dell'odore della sua figa, il pomeriggio del giorno prima si era chiusa in camera con Antonio il migliore amico del suo ragazzo Paolo che l'aveva riaccompagnata a casa dall’Università e per ringraziarlo l'avevo vista fargli un pompino con tanto d'ingoio, quando proprio sul più bello, entra mia madre Pamela, con il cesto della biancheria sporca in braccio.
La Mamma nonostante i suoi quarant'anni è ancora una gran figa a volte nelle giornate più calde il pomeriggio, mentre lei schiaccia un pisolino sul letto immancabilmente mezza nuda, le scatto qualche foto col cellulare, immagini che scambio con i miei amici che per lei e mia sorella hanno una vera ossessione, uno mi ha pagato 20 euro per masturbarsi e venire nell'asciugamano da bidet di Emma, quel genere di cose insieme al mercato nero delle loro mutandine che ho messo su, mi permettono di arrotondare la paghetta settimanale che altrimenti sarebbe veramente misera.
la Mamma è in perfetta forma 54 kg, non è molto alta, 164cm ma molto ben distribuiti compensa ciò che madre natura non le ha dato in altezza indossando esclusivamente scarpe dal tacco vertiginoso, ha belle tettone una terza piena, cosce snelle, un culo sodo e una faccia da gran maiala, se mio padre Gaetano non fosse così impegnato a metterle le corna con Licia, una delle sue studentesse del liceo dove insegna lettere e la scopasse un po’ di più credo che sarebbe meno acida. Non che la Mamma sia una santa donna, veste sempre in maniera molto provocante, abitini, minigonne, roba che le aderisce addosso come una seconda pelle e che lascia pochissimo all'immaginazione, ha uno scarso senso del pudore gira per casa mezza nuda con tutte le tende spalancate per la gioia di vicini e passanti, ama mostrarsi, esibirsi ed essere desiderata, come quando la mattina accoglie il postino vestendo solo le mutandine e un babydoll, la sua miss preferita per coricarsi la notte, so per certo che passa i pomeriggi a mostrare la figa a perfetti sconosciuti in webcam su chat roulette, le ho installato un programmino sul pc che registra quelle performance a sua insaputa e una volta durante una cena, lo beccata a pastrugnarsi in cucina con il marito di una vicina.
stavano avvinghiati contro il frigo, mentre gli altri si godevano la serata nel patio del giardino, lei ridacchia chiaramente ubriaca con il tanga arrotolato alle ginocchia, lui sembrava una piovra e le sditalinava la figa sotto l'orlo della gonna e le succhiava le tette saltate fuori dalla scollatura profonda decoltè dell'elegante abito che aveva indossato per l'occasione, continuarono ad infilarsi reciprocamente la lingua in gola, lui cerco con insistenza di convincerla a prenderglielo in bocca, ma lei resto ferma sul suo proposito di non andar troppo oltre, concedendogli, visto l'evidente gonfiore che premeva sotto la patta dei pantaloni, una sega veloce, che comuunque lo lascio soddisfatto.
Anche se è di indole Troia e di Occasioni ne aveva, visto gli uomini che le ronzavano attorno, non credo che avesse mai tradito il marito, mio padre ed evidentemente la carenza di cazzo la poneva in un costante stato emotivo pari all'essere è sempre sull'orlo di una crisi di nervi, così la sua reazione nel vedermi con le brache calate e l'uccello in mano la trasformo in una furia scatenata.
Si incazza come una iena e me ne dice di tutti i colori, non solo per avermi trovato, per l'ennesima volta, a masturbarmi con le mutandine di Emma, ma e sopratutto perché la mia camera è uno schifo assoluto e io sono lercio, puzzo da far vomitare, non posso darle torto sembra una discarica e la puzza combinata di ascelle e piedi funzionano da repellente per le zanzare, ma commetto l'errore di dirle che se lei venisse più spesso a pulire la mia camera non sarebbe un porcile e che se non mi trascurasse tanto di sicuro sarei più pulito, gli occhi le si avvampano di odio.
senza darmi il tempo di tirarmi su le mutande mi tira giù dal letto e a forza di calci in culo mi trascina in bagno, mi ordina di spogliarmi e di entrare nella vasca, lo faccio un po’ intimidito dal tono isterico della sua voce e dai modi bruschi, mentre lei fa altrettanto restando con solo il perizoma e il reggiseno, un coordinato di pizzo viola semi trasparente che lascia veramente poco alla fantasia entra con me nella vasca poi apre l'acqua prende la saponetta e comincia a lavarmi dalla testa ai piedi.
le do la schiena mentre lei mi insapona senza delicatezza la testa, ma poi mi accorgo che più scende più i suoi gesti si fanno lenti, delicati, sensuali, finisco per avere un erezione quando lei inginocchiatasi dietro di me insinua le dita tra il solco delle mie chiappe e mi insapona prima il buco del culo, poi giù le palle e l'asta del cazzo.
mi fa voltare mi dice di mettere un piede sul bordo della vasca, sta in ginocchio d'avanti a me mentre mi insapona i piedi e cosce e il mio cazzo le punta in faccia verso la sua bocca carnosa leggermente aperta, sulle quali labbra lascia scivolare più volte la lingua, le piace lo vedo dall'espressione del suo viso arrossato, dagli occhi socchiusi che non si staccano un attimo dal mio basso ventre, così come riprende il mio cazzo per lavarmelo appena una sua mano si chiude a conchiglia sui miei testicoli e li soppesa, metto in pratica una mia piccola perversione, lascio andare la vescica e le piscio addosso direttamente sulle sue tettone, la mamma non può far niente per fermarmi, subisce restia la mia pioggia d'orata.
le chiedo scusa mentre si toglie la lingerie inzuppata di piscio, resta nuda e mi offro per aiutarla a lavarsi, in un attimo anche se lei cerca più volte di convincermi a desistere dal mio intento, le mie mani che le scorrono da per tutto e dopo averle lavorato la fica con le dita per qualche minuto, la convinco in qualche modo a piegarsi, appoggiarsi al muro, a porgermi il culo e faccio quello che fino a poche ore prima era stata solo una fantasia erotica, appoggio la bocca tra le sue chiappe e le divoro la figa paffuta, ha esattamente il sapore che avevo sempre immaginato .
La Mamma non rimane certo impassibile, ansima e borbotta frasi sulla vergogna e sul fatto di quanto sia sbagliato quello che mi sta lasciando fare, la sua fica è fradicia, dilatata e gonfia, così quando le punto il cazzo contro le grandi labbra, lei si ritrae, mi dice che è sbagliato che non dovremmo andare oltre, che io sono suo figlio e lei è mia madre e io le rispondo che eravamo solo due adulti consenzienti che assecondavano i loro istinti, sembra trovare convincenti le mie parole o forse la convincono i 23 cm di cazzo che poco prima aveva tra le mani e ora le premeva contro il culo, fa un lungo sospiro si rilassa e io ne approfitto per affondarle l'uccello nella figa
la pompavo di brutto restando in piedi nella vasca da bagno, con ritmo sempre più incalzante, la prendo da dietro mentre la tengo per i fianchi, lei si regge al rubinetto della doccia, geme, miagola e borbotta qualcosa di incomprensibile e cercando di mantenere un equilibrio precario, cerco di resistere per quasi venti minuti prima di annunciarle che sono giunto al mio limite, mi supplica di non venirle dentro, cerco di ritrarmi, ma la sua fica è una trappola di carne, fatico un po’ a tirarlo fuori giusto un attimo prima del climax la mi cappella congestionata si svincola dalle labbra della sua figa per insaponarle le chiappe e la schiena con una seconda pioggia, questa volta di caldo e abbondante sperma.
scritto il
2015-04-06
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