Sesso anale per ricatto
di
Special A
genere
prime esperienze
È da poco finita la scuola e siamo partiti per andare in villaggio turistico. Arrivati conosco un animatore molto carino chiamato Jonathan che mi piacque subito molto. Una sera ci baciamo e la sera successiva ci siamo ritrovati a fare dei preliminari in spiaggia. Il giorno dopo abbiamo fatto l'amore e così altre volte.
Uno degli ultimi giorni il Direttore incrociandomi per le scale dice:
“Io te dobbiamo parlare! Vieni in ufficio”
Nell’ufficio mi siedo sulla poltrona mentre inizia un discorso sulle responsabilità; è un omone sovrappeso, con due grossi baffi e una voce grossa che incute timore.
Di colpo senza girare troppo nel discorso strilla:
“Te e Jonathan dovete finirla!
Faccio la perplessa, tuttavia lui non sembra berla e aggiunge:
“Non fare la scema con me che ho 50 anni! So che scopate e che sei minorenne!”
L’ansia mi pervade; sono terrorizzata e ho un nodo in gola che mi impedisce di ribattere. Lui si avvicina e prendendomi con la sua mano il braccio minaccia:
“Hai capito che la dovete finire?! Ora sono problemi seri”
Non so cosa fare, lui forse lo percepisce e appoggia la mano sulla guancia; resto immobile, come pietrificata e guardo un punto fisso. Mi accarezza il viso, poi sfiorandomi la bocca:
“Fai con me e la vostra storia resta segreta… sennò sono guai”
Mi accarezza tutto il corpo fino ad arrivare al pube e infila la sua grossa mano dentro al costume, non dico niente, ma sospiro di riflesso. Chiudo le gambe mentre cerca di baciarmi, sono come spenta e l’unica reazione che ho è chiudere gli occhi; i suoi baffi mi solleticano, la sua lingua mi penetrare la bocca e inizia a muoversi rapidamente.
Bacia male e vorrei allontanarmi, ma avverto che mi stringe l’avambraccio. La mano ruvida raggiunge il clitoride: silenziosamente stringo le gambe, prosegue comunque fino a toccarmi.
Si allontana e apre un cassetto della scrivania e prende qualcosa (viagra?), poi chiude a chiave la porta. Lo guardo intimorita mi inizia a spogliarmi togliendo la canottiera e abbassa la gonnellina; mi sento come un manichino: non parlo e non mi muovo, appena sfiora il costume con voce bassa dico:
“Non voglio essere vista”
Prendendomi per mano mi porta nella camera da letto! Provo a fermarmi sull’uscio, ma con uno strattone mi spinge dentro. Prova a baciarmi, ma questa volta serro la bocca. Sfila lo slip del costume e prova a levare la bretella della fascia senza però capire come funziona, allora furente esclama:
“Lo togli o te lo rompo??”
Lo levo e fra me e me mi chiedo cosa sto facendo. Lui intanto si spoglia e dice:
“Siediti sul letto”
Mi appoggio seduta con le gambe incrociate e vedo che lui si toglie tutti i vestiti piegandoli con attenzione.
Cerco di non fissarlo e guardo la stanza: ha una sola finestra con le tapparella abbassata; un comodino con lampadina, un grosso armadio e un’altra porta penso per il bagno.
Quando lo fisso è abbastanza sconcertante: nudo la sua pancia sembra più grossa, ha peli ovunque: sulle gambe, sul petto e spalle. Il pene non è grosso e sembra piccolo rispetto il resto, ha due grosse palle pelose che esprimono bene la sua persona.
Credo lui si accorga che gli ho guardato le parti basse e commenta il mio corpo
“Sei bella”
Deglutisco e abbasso la testa, lui si avvicina e mi fa aprire le gambe e aggiunge
“Depilata”
Facendomi sdraiare si posiziona con una sessantanove mettendomi il suo pene dritto in viso. Mi allarga le gambe e inizia a toccarmi, sono immobile e infila subito 2 dita dentro facendomi saltare; modifica adoperando il dito medio. Non so cosa fare con quel pene davanti agli occhi e lui sembra anticiparmi ordinando:
“Prendilo in mano”
Accetto, anche perché in fondo è meglio che in bocca. È caldo e risponde ai miei primi movimenti con respiri di piacere. Dura poco questo “preliminare”, infatti, si alza e prende un goldone dal cassetto e comprendo che vuole subito scopare.
Indossa il preservativo impiegandoci un tempo che sembra eterno.
Mi alzandomi le gambe le appoggia sulle sua spalla; con una mano guida il pene e l’altra sfiora il mio interno coscia. Infila lentamente penetrandomi gradualmente. Prende subito ritmo, di conseguenza inizio ad ansimare; compiaciuto incalza con maggiore velocità e il suo respirare si fa pesante.
Cambia posizione posizionandomi a pecorina: infilandolo di colpo facendomi mancare il fiato e con le braccia mi spinge avanti e indietro!
Sento le sue grosse palle sbattere sul clitoride, forse è quello che mi dà un senso di piacere, il pene lo sento parecchio solo quando è tutto dentro. Non gli sembra bastare e mentre con una mano la usa per accompagnare il movimento l’altra mi dà un paio di pacche sul sedere che mi fanno strillare; la cosa forse lo eccita e fa una cosa sporca: infila il pollice dentro al buco del sedere!
Anche Jonathan lo aveva fatto, ma dopo un po’ gli ho detto che non mi piaceva e questo era bastato per farlo smettere. Vorrei dirglielo, anche perché inizia a inserire in profondità; provo a discostarmi leggermente senza riuscirci. Insisto nell’allontanamento e lui bloccandosi di colpo esclama:
“La vuoi finire??”
Resto in silenzio, mi infila non so quanto del dito dentro e mi sposto di colpo in avanti togliendo il pene da dentro e dico voltandomi:
“Fa male!”
Ha uno sguardo storto e noto che è sudato; si butta nel mio interno coscia con la testa, girandomi inizia a leccare la figa e alterna ogni tanto leccate sull’ano, va avanti e quando capisce che non vengo si riposiziona dietro in posizione per scoparmi, ma è floscio e non entra bene; il preservativo si sfila e lui inizia a masturbarsi con la mano e con l’altra mi fa un dito molto violento, come a volermi aprire di più… non è bello sentirsi un buco da allargare...
Avverto la sua frustrazione, forse teme di fare cilecca. Riprova ed entra, ma dura poco, dice una serie di bestemmie imprecando sui preservativi e va nel cassetto e ne prende un altro. Lo infila questa volta velocemente e ricomincia a scoparmi, ma io non sono eccitata e a lui sembra non piacere; non ansimo e mi dà una pacca sul sedere che mi fa uscire un grido di dolore, come a rispondermi urla:
“Per colpa tua ho finito i preservativi, e non pensarmi di lasciare a metà!
Con voce amareggiata gli dico che sono dispiaciuta e lui ribatte bruscamente:
“Scusa un cazzo!”
Gli dico timidamente:
“Se stai attento può provare senza…”
Sputacchiando mi dice:
“Ma sei scema?? Che se qualcosa va storto sono rovinato”
Non so cosa dire e guardo in basso e rifletto che forse vuole qualcosa di bocca. Invece di colpo si abbassa fra le mie gambe e torna a leccare il buco del sedere, appoggia il dito medio iniziando a introdurlo nell’ano; provo a spostarmi ma mi immobilizza esclamando:
“Rilassati che fa poco male!”
Ho l’intenzione di dirgli che non mi va, ma non riesco a pronunciare niente; sento il dito farsi spazio nello sfintere, la lingua l’appoggia ora sul clitoride e cerco di concentrarmi su lei.
Tutto il dito penetra fino in fondo! Brucia, ma la cosa peggiore è la sensazione.
Muove il dito e quando lo toglie avverto di essere più aperta; vorrei dirgli di frenare, ma sembra mancarmi l’iniziativa.
Si posiziona a fianco e dopo aver lubrificato pure il suo pene con la saliva, inizia a masturbarsi con una mano e infila il dito dentro al sedere avanti e indietro… che brutta cosa! Trovo il coraggio ed esprimo:
“Non voglio fare sesso anale”
Lui mi prende un fianco con la manona stringendo forte e sbraita:
“Ho preso la pillola blu sai cosa significa?!”
Vorrei dire qualcosa, ma la manona mi terrorizza e lui con voce intensa:
“Rilassati o farà male”
Toglie il dito, sputa sul sedere e punta il pene verso il mio buco vergine… chiudo gli occhi… inizia ad entrare e immediatamente provo male; cerco di resistere, mi sembra enorme ed è doloroso; non ce la faccio e agitandomi riesco a separarmi! Strepita:
“Calmati”
Prova nuovamente e dopo poco mi sposto in avanti. Mi stringe forte con la manona il fianco e dichiara
“Ora facciamo così: io lo metto dentro poco, te non ti muovi e finiamo in fretta
questa cosa!”
In quel momento volevo solo che la cosa finisse in fretta e annuisco. Inizio a inspirare con il naso ed espirare dalla bocca… Lui sputa e dice di tenere con le mani il buco aperto, rientra con la punta ed esclama:
“Toccati il clitoride”
Inizio a masturbarmi scoprendomi particolarmente bagnata. Lui penetra ancora un pochino, ma questa volta non va in profondità. Si muove avanti e indietro e dopo i primi movimenti la sensazione è sostenibile.
Sembra piacere anche a lui e proseguiamo; dopo un tempo che non saprei quantificare in cui dice frasi tipo:
“Ti fa male?
E io rispondo “Poco…”
O anche mi dice “Comincia a piacerti?”
E annuisco dei semplici “Sì”
Proviamo la pecorina. Impugna il pene e lo infila lentamente, riprendo a toccarmi il clitoride; il porco però sembra ogni volta scendere più in profondità e gli dico:
“Per favore non scendere troppo”
Sembra capire e ritorna con i colpetti di prima; mi prende per i fianchi, ma non esagera, inizio ad ansimare perché toccandomi il clitoride sono vicina all’orgasmo. Prosegue ed è anche gradevole, ansimo e a un tratto sento le sue grosse palle sbattermi sulla figa; l’infame è quindi arrivato fino in fondo! Penso fra me e me che sono una ragazza sbagliata se vengo in questa circostanza, ma il mio corpo mi smentisce e sento come una scarica passarmi lungo la schiena che il ventre che mi trema, un caldo pazzesco e urlo: sto avendo l’orgasmo!
Durante queste sensazioni, accompagno il suo movimento e mi muovo; sentendolo spingere in profondità.
Fino a quando urla dal piacere anche lui; il pene si contrae e arriva lo sperma, ogni contrazione e un getto diverso! Dà altre botte aritmiche fino a fermarsi, sento distintamente solo bagnato e calore.
Si accascia sul mio corpo imponendomi di sdraiarmi a pancia in giù con lui sopra; il suo corpo è sudato e appiccicoso. Respira concitatamente sul collo, senza però togliere il pene da dentro; rimaniamo così attaccati poi mi infila la lingua in bocca 2 secondi e si separa levando finalmente il pene da dentro. Si alza e apre la porta del bagno, mi lancia una salvietta e inizia a lavarsi. Mi pulisco come posso e nel girarmi avverto qualcosa scendere.
Vorrei farmi una doccia, ma vado prima a vedere il cellulare e scopro che sono le 18 passate e che mi ha provato a chiamare mia madre. Le mando un messaggio:
“Arrivo tra poco…”
Lei è in linea e vorrei che mi chiedesse se va tutto bene… ma invece la sua risposta è
“Sbrigati”
Nervosamente rimetto costume e vestiti; ho caldo e mi sento puzzare di preservativo e sborra. Lui mi dice di aspettare, si riveste e dopo aver guardato che fuori non c’è nessuno mi dà il via libera.
Tornando nella mia stanza cerco di tenere passo veloce per non farmi bloccare e sento altra roba colare dal sedere…
Arrivata nella mia camera dell’hotel, mia madre è al cellulare che gioca e corro s subito in bagno a lavarmi. Togliendo il costume noto che è sporco di bianco e che in parte ho pure la sborra sulla figa! Mi lavo come posso.
Nelle ultime sere non ho fatto più niente con Jonathan; tornata a casa con lui ci siamo sentiti solo via mex ogni tanto… non ha mai saputo cosa ho fatto per lui.
Uno degli ultimi giorni il Direttore incrociandomi per le scale dice:
“Io te dobbiamo parlare! Vieni in ufficio”
Nell’ufficio mi siedo sulla poltrona mentre inizia un discorso sulle responsabilità; è un omone sovrappeso, con due grossi baffi e una voce grossa che incute timore.
Di colpo senza girare troppo nel discorso strilla:
“Te e Jonathan dovete finirla!
Faccio la perplessa, tuttavia lui non sembra berla e aggiunge:
“Non fare la scema con me che ho 50 anni! So che scopate e che sei minorenne!”
L’ansia mi pervade; sono terrorizzata e ho un nodo in gola che mi impedisce di ribattere. Lui si avvicina e prendendomi con la sua mano il braccio minaccia:
“Hai capito che la dovete finire?! Ora sono problemi seri”
Non so cosa fare, lui forse lo percepisce e appoggia la mano sulla guancia; resto immobile, come pietrificata e guardo un punto fisso. Mi accarezza il viso, poi sfiorandomi la bocca:
“Fai con me e la vostra storia resta segreta… sennò sono guai”
Mi accarezza tutto il corpo fino ad arrivare al pube e infila la sua grossa mano dentro al costume, non dico niente, ma sospiro di riflesso. Chiudo le gambe mentre cerca di baciarmi, sono come spenta e l’unica reazione che ho è chiudere gli occhi; i suoi baffi mi solleticano, la sua lingua mi penetrare la bocca e inizia a muoversi rapidamente.
Bacia male e vorrei allontanarmi, ma avverto che mi stringe l’avambraccio. La mano ruvida raggiunge il clitoride: silenziosamente stringo le gambe, prosegue comunque fino a toccarmi.
Si allontana e apre un cassetto della scrivania e prende qualcosa (viagra?), poi chiude a chiave la porta. Lo guardo intimorita mi inizia a spogliarmi togliendo la canottiera e abbassa la gonnellina; mi sento come un manichino: non parlo e non mi muovo, appena sfiora il costume con voce bassa dico:
“Non voglio essere vista”
Prendendomi per mano mi porta nella camera da letto! Provo a fermarmi sull’uscio, ma con uno strattone mi spinge dentro. Prova a baciarmi, ma questa volta serro la bocca. Sfila lo slip del costume e prova a levare la bretella della fascia senza però capire come funziona, allora furente esclama:
“Lo togli o te lo rompo??”
Lo levo e fra me e me mi chiedo cosa sto facendo. Lui intanto si spoglia e dice:
“Siediti sul letto”
Mi appoggio seduta con le gambe incrociate e vedo che lui si toglie tutti i vestiti piegandoli con attenzione.
Cerco di non fissarlo e guardo la stanza: ha una sola finestra con le tapparella abbassata; un comodino con lampadina, un grosso armadio e un’altra porta penso per il bagno.
Quando lo fisso è abbastanza sconcertante: nudo la sua pancia sembra più grossa, ha peli ovunque: sulle gambe, sul petto e spalle. Il pene non è grosso e sembra piccolo rispetto il resto, ha due grosse palle pelose che esprimono bene la sua persona.
Credo lui si accorga che gli ho guardato le parti basse e commenta il mio corpo
“Sei bella”
Deglutisco e abbasso la testa, lui si avvicina e mi fa aprire le gambe e aggiunge
“Depilata”
Facendomi sdraiare si posiziona con una sessantanove mettendomi il suo pene dritto in viso. Mi allarga le gambe e inizia a toccarmi, sono immobile e infila subito 2 dita dentro facendomi saltare; modifica adoperando il dito medio. Non so cosa fare con quel pene davanti agli occhi e lui sembra anticiparmi ordinando:
“Prendilo in mano”
Accetto, anche perché in fondo è meglio che in bocca. È caldo e risponde ai miei primi movimenti con respiri di piacere. Dura poco questo “preliminare”, infatti, si alza e prende un goldone dal cassetto e comprendo che vuole subito scopare.
Indossa il preservativo impiegandoci un tempo che sembra eterno.
Mi alzandomi le gambe le appoggia sulle sua spalla; con una mano guida il pene e l’altra sfiora il mio interno coscia. Infila lentamente penetrandomi gradualmente. Prende subito ritmo, di conseguenza inizio ad ansimare; compiaciuto incalza con maggiore velocità e il suo respirare si fa pesante.
Cambia posizione posizionandomi a pecorina: infilandolo di colpo facendomi mancare il fiato e con le braccia mi spinge avanti e indietro!
Sento le sue grosse palle sbattere sul clitoride, forse è quello che mi dà un senso di piacere, il pene lo sento parecchio solo quando è tutto dentro. Non gli sembra bastare e mentre con una mano la usa per accompagnare il movimento l’altra mi dà un paio di pacche sul sedere che mi fanno strillare; la cosa forse lo eccita e fa una cosa sporca: infila il pollice dentro al buco del sedere!
Anche Jonathan lo aveva fatto, ma dopo un po’ gli ho detto che non mi piaceva e questo era bastato per farlo smettere. Vorrei dirglielo, anche perché inizia a inserire in profondità; provo a discostarmi leggermente senza riuscirci. Insisto nell’allontanamento e lui bloccandosi di colpo esclama:
“La vuoi finire??”
Resto in silenzio, mi infila non so quanto del dito dentro e mi sposto di colpo in avanti togliendo il pene da dentro e dico voltandomi:
“Fa male!”
Ha uno sguardo storto e noto che è sudato; si butta nel mio interno coscia con la testa, girandomi inizia a leccare la figa e alterna ogni tanto leccate sull’ano, va avanti e quando capisce che non vengo si riposiziona dietro in posizione per scoparmi, ma è floscio e non entra bene; il preservativo si sfila e lui inizia a masturbarsi con la mano e con l’altra mi fa un dito molto violento, come a volermi aprire di più… non è bello sentirsi un buco da allargare...
Avverto la sua frustrazione, forse teme di fare cilecca. Riprova ed entra, ma dura poco, dice una serie di bestemmie imprecando sui preservativi e va nel cassetto e ne prende un altro. Lo infila questa volta velocemente e ricomincia a scoparmi, ma io non sono eccitata e a lui sembra non piacere; non ansimo e mi dà una pacca sul sedere che mi fa uscire un grido di dolore, come a rispondermi urla:
“Per colpa tua ho finito i preservativi, e non pensarmi di lasciare a metà!
Con voce amareggiata gli dico che sono dispiaciuta e lui ribatte bruscamente:
“Scusa un cazzo!”
Gli dico timidamente:
“Se stai attento può provare senza…”
Sputacchiando mi dice:
“Ma sei scema?? Che se qualcosa va storto sono rovinato”
Non so cosa dire e guardo in basso e rifletto che forse vuole qualcosa di bocca. Invece di colpo si abbassa fra le mie gambe e torna a leccare il buco del sedere, appoggia il dito medio iniziando a introdurlo nell’ano; provo a spostarmi ma mi immobilizza esclamando:
“Rilassati che fa poco male!”
Ho l’intenzione di dirgli che non mi va, ma non riesco a pronunciare niente; sento il dito farsi spazio nello sfintere, la lingua l’appoggia ora sul clitoride e cerco di concentrarmi su lei.
Tutto il dito penetra fino in fondo! Brucia, ma la cosa peggiore è la sensazione.
Muove il dito e quando lo toglie avverto di essere più aperta; vorrei dirgli di frenare, ma sembra mancarmi l’iniziativa.
Si posiziona a fianco e dopo aver lubrificato pure il suo pene con la saliva, inizia a masturbarsi con una mano e infila il dito dentro al sedere avanti e indietro… che brutta cosa! Trovo il coraggio ed esprimo:
“Non voglio fare sesso anale”
Lui mi prende un fianco con la manona stringendo forte e sbraita:
“Ho preso la pillola blu sai cosa significa?!”
Vorrei dire qualcosa, ma la manona mi terrorizza e lui con voce intensa:
“Rilassati o farà male”
Toglie il dito, sputa sul sedere e punta il pene verso il mio buco vergine… chiudo gli occhi… inizia ad entrare e immediatamente provo male; cerco di resistere, mi sembra enorme ed è doloroso; non ce la faccio e agitandomi riesco a separarmi! Strepita:
“Calmati”
Prova nuovamente e dopo poco mi sposto in avanti. Mi stringe forte con la manona il fianco e dichiara
“Ora facciamo così: io lo metto dentro poco, te non ti muovi e finiamo in fretta
questa cosa!”
In quel momento volevo solo che la cosa finisse in fretta e annuisco. Inizio a inspirare con il naso ed espirare dalla bocca… Lui sputa e dice di tenere con le mani il buco aperto, rientra con la punta ed esclama:
“Toccati il clitoride”
Inizio a masturbarmi scoprendomi particolarmente bagnata. Lui penetra ancora un pochino, ma questa volta non va in profondità. Si muove avanti e indietro e dopo i primi movimenti la sensazione è sostenibile.
Sembra piacere anche a lui e proseguiamo; dopo un tempo che non saprei quantificare in cui dice frasi tipo:
“Ti fa male?
E io rispondo “Poco…”
O anche mi dice “Comincia a piacerti?”
E annuisco dei semplici “Sì”
Proviamo la pecorina. Impugna il pene e lo infila lentamente, riprendo a toccarmi il clitoride; il porco però sembra ogni volta scendere più in profondità e gli dico:
“Per favore non scendere troppo”
Sembra capire e ritorna con i colpetti di prima; mi prende per i fianchi, ma non esagera, inizio ad ansimare perché toccandomi il clitoride sono vicina all’orgasmo. Prosegue ed è anche gradevole, ansimo e a un tratto sento le sue grosse palle sbattermi sulla figa; l’infame è quindi arrivato fino in fondo! Penso fra me e me che sono una ragazza sbagliata se vengo in questa circostanza, ma il mio corpo mi smentisce e sento come una scarica passarmi lungo la schiena che il ventre che mi trema, un caldo pazzesco e urlo: sto avendo l’orgasmo!
Durante queste sensazioni, accompagno il suo movimento e mi muovo; sentendolo spingere in profondità.
Fino a quando urla dal piacere anche lui; il pene si contrae e arriva lo sperma, ogni contrazione e un getto diverso! Dà altre botte aritmiche fino a fermarsi, sento distintamente solo bagnato e calore.
Si accascia sul mio corpo imponendomi di sdraiarmi a pancia in giù con lui sopra; il suo corpo è sudato e appiccicoso. Respira concitatamente sul collo, senza però togliere il pene da dentro; rimaniamo così attaccati poi mi infila la lingua in bocca 2 secondi e si separa levando finalmente il pene da dentro. Si alza e apre la porta del bagno, mi lancia una salvietta e inizia a lavarsi. Mi pulisco come posso e nel girarmi avverto qualcosa scendere.
Vorrei farmi una doccia, ma vado prima a vedere il cellulare e scopro che sono le 18 passate e che mi ha provato a chiamare mia madre. Le mando un messaggio:
“Arrivo tra poco…”
Lei è in linea e vorrei che mi chiedesse se va tutto bene… ma invece la sua risposta è
“Sbrigati”
Nervosamente rimetto costume e vestiti; ho caldo e mi sento puzzare di preservativo e sborra. Lui mi dice di aspettare, si riveste e dopo aver guardato che fuori non c’è nessuno mi dà il via libera.
Tornando nella mia stanza cerco di tenere passo veloce per non farmi bloccare e sento altra roba colare dal sedere…
Arrivata nella mia camera dell’hotel, mia madre è al cellulare che gioca e corro s subito in bagno a lavarmi. Togliendo il costume noto che è sporco di bianco e che in parte ho pure la sborra sulla figa! Mi lavo come posso.
Nelle ultime sere non ho fatto più niente con Jonathan; tornata a casa con lui ci siamo sentiti solo via mex ogni tanto… non ha mai saputo cosa ho fatto per lui.
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