Giada, la mia migliore amica

di
genere
prime esperienze

Ho 22 anni e da circa 4 anni mi frequento con la mia migliore amica di nome Giada, 23 anni, capelli ed occhi scuri, statura medio-bassa, ben formata e soprattutto molto sensuale e con un carattere "provocante".

Ho sempre considerato Giada solo ed esclusivamente un'amica, ma più passava il tempo e più mi accorgevo che le situazioni tra di noi diventavano sempre più ambigue anche se non ci eravamo mai sbilanciati se non a parole.
Ultimamente però mi sono accorto che la scrutavo in maniera diversa, ed in particolare una mattina mi ritrovai a guardarle dentro la maglietta scoprendo un bellissimo paio di seni sodi e grandi che con molta disinvoltura aveva lasciato senza reggiseno vista la grande confidenza che correva tra noi; non feci in tempo a distogliere lo sguardo (che lei notò facendo però finta di niente) che ero già in preda ad una intensa erezione.
Cercavo di non pensarci, ma mi stava crescendo un voglia che non riuscivo quasi più a contenere, ma che di lì a poco riuscii a soddisfare.
Andammo a sederci sul divano in salotto e, come spesso accadde Giada mi chiese di farle un massaggio alla schiena; accettai, pur sapendo di alimentare ancora la mia erezione.
Dopo un po' che massaggiavo mi feci coraggio e le spostando la mano davanti, le sfiorai un seno e le presi la mano.
Lei penso che capì che intenzioni avevo, perchè indietreggiano cominciò a strusciarsi sul mio pene che al contatto con quel stupendo e marmoreo culo stava per sfondare i pantaloni.
Visto come si metteva la situazione, osai di più e le passai una mano davanti alle labbra le quali dischiudendosi cominciarono a succhiare le mie dita; ormai sapevo di non rischiare più e, giratasi, la baciai molto appassionatamente cominciando a palpare quei suoi meravigliosi seni.
Ci "staccammo" e lei, mi estrasse il pene, che ormai chiedeva pietà, dai pantaloni e guardandomi come cercando un assenso, prese a succhiarlo in tutta la sua lunghezza
accarrezzandomi in modo deciso i testicoli che poi passò a ciucciare.

Quasi le venni in bocca, ma, accortasene, smise dicendomi:
"Ora tocca a te".

Ci spogliammo e la sdraia sul divano e, apertole le gambe, le leccai il clitoride mentre lei emetteva dei dolci mugolii di piacere.
Giungendo al limite, mi sedetti sul divano e mi "infilai" Giada che quindi stava sopra e conduceva il ritmo in un modo fantastico.
Presi a succhiarle prima i capezzoli e poi interamente i seni, mentre lei continuava con il suo lentissimo movimento; quando mi accordi che stavo per venire glielo sussurrai perchè non volevo certo metterla nei "guai", ma lei mi tranquillizzò dicendomi:
"Oggi è uno dei miei giorni sicuri, vienimi pure dentro".

Non me lo feci ripetere due volte e afferrandola per i fianchi aumentai il ritmo fino a venire entrambi riempendola di caldo sperma mentre lei ansimava dal piacere. Io ero soddisfatto anche perchè le avevo voluto sempre un gran bene e questo sicuramente ci avrebbe unito ancora di più.
Stavo per andare a sciacquarmi quando mi disse:
"Andiamo di là in cucina, voglio che mi prendi sul tavolo".

Mi sembrava un sogno, la presi in braccio e la appoggiai sul tavolo, ma lei mi disse che voleva fossi io a sedermi, e così fu.

Probabilmente si era accorta che il mio membro non era ancora riuscito a "riprendersi" e così ci pensò lei mettendolo tra le sue tette e stuzzicandolo con la lingua.
Quando arrivò l'erezione, si distese sul tavolo ed io le divaricai le gambe appoggiandole sulle mie spalle e penetrandola l'afferrai per le mani che mi facevano da appiglio.
Resistemmo per una buona mezz'ora quando ormai stanchi mi supplicò di aumentare il ritmo, concludendo nuovamente con un doppio e simultanteo orgasmo ancora più intenso del precedente.

Scese del tavolo e mi ripulì leccandomi ancora ed io feci altrettanto, poi ci rivestimmo ed io me ne andai non prima però di averla ringraziata con un bacio sulla fronte, pensando (e sperando) però di poter ripetere quella fantastica ed unica esperienza (che vi confesso essere la prima! ).
scritto il
2009-08-05
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