Con mia mamma a 29 anni

di
genere
incesti

E' la prima volta che scrivo di certe cose,ma leggendo spesso i vostri racconti,mi son reso conto che quello che mi capitò qualche anno fa ha molta a che fare con quello che leggo.Quindi cari amici a volte si fa fatica a credere a ciò che si legge ed è facile criticate e dubitare di certi scritti, tranquilli per lo più sono veri, forse solo un pò arricchiti.
Ormai ho 35 anni ma già dall'età di 13/14 anni (come per tanti adolescenti) la donna ideale fatale era la mamma.
Ma andiamo per ordine,non riuscivo a capire come mai la nostra casa era sempre piena di amici di mio fratello di due anni più grande,mi mettevano a disposizione persino la consolle dei giochi basta che stavo chiuso in camera (e non rompevo) ma un giorno uscendo per un bisognino li vidi tutti insieme che si masturbavano mentre spiavano mia madre che era con un suo amico d'infanzia in salotto,non potei vedere cosa succedeva ma il fatto mi incuriosì non poco.
Alcuni giorni dopo mi capitò l'occasione l'amico di mamma venne a farle visita, aspettati pochi minuti e fui io a spiare dalla porta semiaperta ciò che succedeva,Silvana (mia madre) era in ginocchio davanti all'amico seduto in poltrona con il grosso cazzo di questi in gola.
Apriti cielo non capii più niente ed incominciai a masturbarmi come un forsennato,vedevo mia madre succhiare e massaggiare quel grosso arnese sedersi sopra e farsi sbattere come mai pensavo lei facesse ed alla fine si fece inondare il viso da tanta crema biancastra. Da quella volta ogni volta che capitava l'occasione la spiavo,se lei era a farsi la doccia la pregavo di farmi entrare perchè mi scappava e non potevo trattenerla, entravo in camera sua quando sapevo che si stava spogliando e ancor di più mi facevo vedere nudo accampando le più stupide scuse.
Gli anni correvano via ed io avevo sempre il desiderio di mamma ma con babbo che il pomeriggio alle 17 già era in casa era impossibile qualsiasi cosa e poi la mattina la sacrosanta scuola non mi teneva in casa.
Avevo ormai 29 anni quando purtroppo capitò un problema alle coronarie di babbo e questo lo tenne per due mesi in clinica, incominciò l'andirivieni di amici e conoscenti a sostenere mamma,ed alcuni amici erano di quella pasta LA' la tiravano su davvero bene con i loro arnesi e lei si prodigava tanto per accontentare tutti.Un giorno capitò una cosa strana,
dopo aver icevuto una telefonata si trasformò,solare allegra dopo pranzo incominciò a non connettere si truccò come non mai profumi invasero la casa la spiai mentre si preparava indossava un perizoma rosa
ed un reggiseno dello stesso colore tanto piccolo che non nascondeva due capezzoli ben duri,entrai e mi congratulai per come stava gli disse che era stupenda nel frattempo indossò un vestitino a fiori che a malappena andava a coprire il perizoma,andai in bagno non riuscivo più a resistere ma mi era venuta una voglia inarrestabile di spararmi una sega.Quando finii e ritornau da lei mi disse che aspettava un amico e di non disturbarla dovevano parlare di alcune faccende importante.
Quando suonarono alla porta spiai e capii chi era l'ospite (l'amico d'infanzia) si salutarono con un caloroso e profondo bacio
che non terminava mai e ancor prima di entrare in salotto la mano di lui già aveva preso possesso del culo,aspettai un poco e mi avvicinai mamma già era nuda lui si stava spogliando,mamma era un turbine la vidi ingoiare il grande arnese dell'amico arrivando con il naso a toccargli il pube,quell'enorme cazzo entrava ed usciva da quella gola con una tale facilità, le rividi fare cose che mai pensassi mia madre potesse e
sapesse fare. Loro scopavano ed io ormai senza pantaloni mi masturbavo incurante di essere visto,durava da una vita e non smettevano più,poi lui la girò con la testa sul divano ed in un non niente prese possesso del suo culo,
andava avanti ed in dietro con delicatezza ma fermezza,lei mugolava e questo accendeva in me sempre più desiderio mi segavo come un pazzo lei girò la testa e mi vide scappai via in camera mia preso da vergogna.
Passarono pochi minuti sentii chiudersi la porta d'ingresso e mamma poco dopo entrò in camera mia vestita solo del vestitino a fiori
aperto davanti senza alcun velo,si sedette di fianco e mi accarezzò dolcemente incominciò a balbettare scusarsi ma la zittii dicendo che sapevo tutto già da quando avevo 14 anni,che l'avevo sempre desiderata e che desideravo tanto averla,non parlò si liberò del vestito intrufolò le mani nei miei pantaloni e preso possesso del mio cazzo incominciò a succhiarmelo volevo durare chissà quando ma dopo pochissimo mi svuotai nella sua bocca gli colava dai lati ma ne ingoiò tanta,mentre stava ripulendo la cappella mi ritornò di marmo e mamma mi riservò l'identico trattamento dato all'amico con inculata finale e tanta sborra in quel culo che mai avevo sperato di possedere.
Ed ogni giorno così era diventato un rito finire il nostro rapporto con l'inculata.Mio padre fu dimesso e mi dovetti accontentare di piccoli e frugali... servigi.Dopo pochi mesi mio padre ebbe una ricaduta e questa volta venne ricoverato a Catania per un mese intero, e mamma lo accompagnò,ma io da buon figlio sono andato più volte giù a Catania per sostenere la mia Mammina che si appoggiava al davanzale che dava su un panorama strepitoso, l'Etna, e così appoggiata si faceva fare il culo come quel cratere.

Non credevo ma ho scritto il secondo capitolo,
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scritto il
2015-08-06
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