Giovani piedi fatati

di
genere
feticismo

Non so quale sia il motivo, se una predisposizione naturale o una certa mancanza di esperienza sull'altro sesso, fatto sta che da due anni a questa parte ho sviluppato una forte attrazione per una parte del corpo molto particolare: i piedi. Mi presento, sono Giorgio e ho 18 anni, e vi sto per raccontare una storia vera accaduta sette mesi fa. avevo invitato a casa un amica di scuola per studiare un po insieme, visto che ci aiutiamo a vicenda, e poiche i miei genitori sarebbero stati fuori tutto il pomeriggio con mio fratello . lei è Martina (il nome è inventato), ha la mia stessa età, veste sempre con magliette che lasciano trasparire il suo bel seno, jeans attillati e porta scarpe vans o stivali, a seconda del clima, che mi fanno arrapare moltissimo. c è da dire pero che lei è una ragazza seria e timida, e non si lascia molto andare all'altro sesso un po come me. eravamo dunque a casa mia per studiare, quando decidiamo di prenderci una pausa. entrando nel salone Martina nota una postazione volante per playstation (infatti sono un grande appassionato di giochi da corsa), e con mia grande sorpresa mi dice:" bello il volante! mi piacerebbe troppo provarlo, posso?". ovviamente io acconsento, non credendo alla fortuna che avevo: dovete infatti sapere che la pedaliera è molto sensibile, e per questo per guidare bisogna togliere le scarpe. montai la pedaliera nell' angusta postazione in cui ero solito giocare, e dopo aver avviato il gioco, Martina tolse gli stivali che indossava. Notai in quel mmento delle caviglie bellissime, dove indossava un braccialetto che le avevo regalato, e un paio di fantasmini, che non volle togliere. mi misi vicino alla pedaliera e le indicai come accelerare, guidandole i piedi con le mani, cosa che non lascio indifferente il mio membro che inizio a dare segni di vita. dopo alcuni minuti notai che le scivolava il piede sulla pedaliera di plastica, e le chiesi di togliersi i calzini per guidare meglio. Lei accettò, e per non farla uscire dalla postazione, le tolsi io i calzini, mostrando due piedi 38 sottil, lisci, morbid. In una parola, stupendi, come li avevo sempre sognati. in quel momento il mio membro divenne duro come il marmo, e anche se mentre la guardavo accelerare e frenare provai a dissimulare, era ormai evidente che ero in piena erezione. Mi sedetti sul divano per provare a concentrarmi sul volante, ma lei si accorse del bozzo nei miei pantaloni, e mi chiese con una faccia tra lo spavnetato e il curioso:"perchè hai quel bozzo lì, non sara mica per come guido? ahahah". Inizialmente risi anche io, ma poi mi feci coraggio e le dissi il motivo reale:" no, in realtà il motivo è un altro, ma prometti di non prendermi in giro" Lei giuro di non farlo, e io confessai:2 in realtà è merito dei tuoi piedi, mi piacciono un casino". in quel momento Martina assunse una faccia indefinita, mentre io abbassavo lo sguardo dalla vergogna. Poi, con mio grande stupore, estrasse le gambe da sotto il tavolo e mise i piedi sulla mia coscia, e mi disse con voce sensuale:" visto che ti piacciono, perchè non li coccoli un po', che sono diventati un po' freddi?" Non me lo feci dire due volte e iniziai a toccarle e massaggiarle la pianta e le dita. lei sembrava apprezzare sempre di più, e ache il mio membro era ritornato ad essere un tronco, molto più duro di prima. In seguito mi feci coraggio, e le chiesi se potevo leccarli. "fai pure, così saranno più caldi". la pianta morbida e liscia e le sue dita piccole e delicate, mi provocavano una sensazione stupenda, mai provata neanche durante la mia unica fellatioricevuta , e anche lei sembrava si stesse eccitando moltissimo. Ad un certo punto, mi chiese: senti Giorgio perchè non liberi l' asta, che magari posso darti una mano... o un piede", e immediatamente mi abbassai pantaloni e mutande, per scoprire un pene di 18 centimetri. a quel punto le prese l' iniziativa, come mai avrei pensato potesse fare, mise il sinistro da una parte, il destro dall' altra, li strinse intorno al pene, e con le sue piante delicatissime inizio una sega da urlo. ogni su e giu era uno spasimo di piacere, e anche gli umori che emettevo aiutavano il movimento a renderlo piu eccitante. poi, si rivolse a me in un modo mai visto, e mi chiese eccitatissima:" perchè non mi lecchi la fica, voglio provare com è, cosi godo anch'io, dai!" Rispetta i suoi voleri,cosi si sedette sopra di me, e io le abbassai i pantaloni e le mutandine piene di umori. eccitatissimo, iniziai a leccare con foga, e a nutrirmi dei suoi saporitissimi umori, mentre lei continuava col suo splendido lavoro di piedi. as un certo punto le comunicai che stavo per venire, mi disse:" aspetta, vienimi in bocca, voglio assaggiare il tuo sperma!", quindi si abbasso, e il calore della sua bocca mi fece sprigionare litri di sborra, che ingoio con avidità, mentre nel frattempo ebbe un orgasmo che riverso a sua volta nella mia bocca litri di umori deliziosi. dopo di cio decidemmo, soddisfatti e stanchi, di tornare a studiare, anche se mi lascio ancora giocherellare con i suoi piedi. andando via, mi ha lasciato i suoi calzini, cosi "potrai farci quello che vuoi, e dopo io li indossero senza lavarli". glieli restituii due giorni dopo, pieni dello sperma di due giorni di seghe, e lei li indossò durante la mattinata a scuola, provocandomi un alzabandiera di 5 ore. da quel giorno ci siamo messi insieme abbiamo deciso di farlo una volta al settimana, peccato poi sia partita tre mesi con i genitori per stare dai nonni. ma domani ritorna, e non vedo l' ora...
scritto il
2015-09-12
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