Come iniziai con i maschi
di
Andy
genere
gay
Questa è la prima volta che scrivo delle mie esperienze, cercherò di essere il piu fluido possibile.
l estate della mia infanza-adolescenza sono state trascorse sul lago, i miei parenti avevano da anni una piazzola con roulotte e veranda
in un grande camping. Ogni anno si incontravano i soliti amici giunti da piu parti del nord d italia e ogni anno i giochi, i discorsi e
le amicizie maturavano come i nostri corpi e le nostre menti. Ammetto che essendo il piu piccolo (solo di uno o due anni rispetto gli altri)
ero ancora visto come il bambino.A 14 anni guardare i cartoni animati era si normale ma non "da gruppo" perciò venivo preso in giro e lasciato
un po in disparte. L unico che mi trattava normalmente era il mio amico Nicola di 2 anni in piu, con cui si stava insieme fino a metà settembre quando
rimanevamo gli unici due ragazzi della nostra età del camping.
Ed eccoci a noi..quell anno a fine agosto, durante una delle ultime bravate di gruppo Nicola si ruppe il braccio destro e all ospedale ricevette un bel
gesso.quando rimanemmo soli le possibiità di divertirsi insieme erano drasticamente ridotte. un giorno girando per i bungalow ora deserti mi disse
che gli scappava la pipi ed entrammo di nascosto all interno di uno di questi.Entrammo nel bagno e mi chiese aiuto a slacciare la cintura e a togliersi
pantaloncini e slip, non era una cosa strana, tante volte avevamo fatto pipi insieme e paragonati i piselli,cosi abbassando tutto mi ritrovai davanti
al suo pisello duro. mi disse che si era eccitato pensando ad una sua avventura estiva con un amica in comune. io rimasi decisamente troppo a
guardarglielo. cosi rosa, quell odore particolare, io in ginocchio davanti a lui in quel bagnetto piccolo, sentivo qualcosa di diverso nell aria.
accarezzai il desiderio di toccarlo e di inspirare l odore direttamente dalla sua pelle. lui vide questo mio smarrimento e mi chiese se
avevo mai baciato una ragazza, al mio no chiese cosa stessi aspettando e io impacciato dissi che nessuna ragazza mi filava in quanto ultimo del gruppo
ma che avevo tanta voglia di farlo.lui mi disse allora posso insegnartelo se vuoi. io non capii bene e gli chiesi se era normale baciare un ragazzo.
lui mi fece promettere di non dire niente a nessuno ma ora baciava cosi bene perche suo zio glielo aveva insegnato.Lo zio che nelle tavolate
dei cenoni sembrava sempre cosi tranquillo e che conoscevo bene.chiesi titubante cosa dovevamo fare. lui mi disse spogliami tutto e poi fallo anche tu
cosicche cominciai a sentire caldo e a tremare un po. il mio pisellino era duro e mi faceva male e sentivo le guancie bollenti.lui si avvicino e disse
abbracciami.io mi attaccai a lui cercando con quel gesto di dimostrargli quanto gli volevo bene.facendo questo i nostri
piselli si toccavano.lui comincio a ondeggiare a destra e sinistra facendo si che i nostri cazzetti continuassero a strusciarsi tra loro.mentre io lo
cingevo con le braccia
sulla schiena lui mise la mano sinistra sul mio culetto e piano piano lo palpava.era una situazione stranissima eppur non strana..stavo sudando, come
lui del resto,
ero eccitato ed ora so che stavo perdendo ogni inibizone tanto che quando spostò la mano ad afferrare il mio cazzo io feci lo stesso e lui allora mi
baciò.
io avevo sentito che dovevo aprire la bocca ,tirare fuori la lingua e farla girare in cerchio. Nicola sorrise ma apprezzò questo gesto tanto che
cominciò a muovere anche lui la lignua
cosi la saliva in esubero colò sul nostro petto.ero cotto.partito.un altra persona dimostrava di volermi.di apprezzarmi.mi aveva fatto
eccitare
e avrei soddisfatto qualunque cosa mi avesse chiesto
continua..
per favore lasciate commenti, suggerimenti sintattici e riguardanti la trama
l estate della mia infanza-adolescenza sono state trascorse sul lago, i miei parenti avevano da anni una piazzola con roulotte e veranda
in un grande camping. Ogni anno si incontravano i soliti amici giunti da piu parti del nord d italia e ogni anno i giochi, i discorsi e
le amicizie maturavano come i nostri corpi e le nostre menti. Ammetto che essendo il piu piccolo (solo di uno o due anni rispetto gli altri)
ero ancora visto come il bambino.A 14 anni guardare i cartoni animati era si normale ma non "da gruppo" perciò venivo preso in giro e lasciato
un po in disparte. L unico che mi trattava normalmente era il mio amico Nicola di 2 anni in piu, con cui si stava insieme fino a metà settembre quando
rimanevamo gli unici due ragazzi della nostra età del camping.
Ed eccoci a noi..quell anno a fine agosto, durante una delle ultime bravate di gruppo Nicola si ruppe il braccio destro e all ospedale ricevette un bel
gesso.quando rimanemmo soli le possibiità di divertirsi insieme erano drasticamente ridotte. un giorno girando per i bungalow ora deserti mi disse
che gli scappava la pipi ed entrammo di nascosto all interno di uno di questi.Entrammo nel bagno e mi chiese aiuto a slacciare la cintura e a togliersi
pantaloncini e slip, non era una cosa strana, tante volte avevamo fatto pipi insieme e paragonati i piselli,cosi abbassando tutto mi ritrovai davanti
al suo pisello duro. mi disse che si era eccitato pensando ad una sua avventura estiva con un amica in comune. io rimasi decisamente troppo a
guardarglielo. cosi rosa, quell odore particolare, io in ginocchio davanti a lui in quel bagnetto piccolo, sentivo qualcosa di diverso nell aria.
accarezzai il desiderio di toccarlo e di inspirare l odore direttamente dalla sua pelle. lui vide questo mio smarrimento e mi chiese se
avevo mai baciato una ragazza, al mio no chiese cosa stessi aspettando e io impacciato dissi che nessuna ragazza mi filava in quanto ultimo del gruppo
ma che avevo tanta voglia di farlo.lui mi disse allora posso insegnartelo se vuoi. io non capii bene e gli chiesi se era normale baciare un ragazzo.
lui mi fece promettere di non dire niente a nessuno ma ora baciava cosi bene perche suo zio glielo aveva insegnato.Lo zio che nelle tavolate
dei cenoni sembrava sempre cosi tranquillo e che conoscevo bene.chiesi titubante cosa dovevamo fare. lui mi disse spogliami tutto e poi fallo anche tu
cosicche cominciai a sentire caldo e a tremare un po. il mio pisellino era duro e mi faceva male e sentivo le guancie bollenti.lui si avvicino e disse
abbracciami.io mi attaccai a lui cercando con quel gesto di dimostrargli quanto gli volevo bene.facendo questo i nostri
piselli si toccavano.lui comincio a ondeggiare a destra e sinistra facendo si che i nostri cazzetti continuassero a strusciarsi tra loro.mentre io lo
cingevo con le braccia
sulla schiena lui mise la mano sinistra sul mio culetto e piano piano lo palpava.era una situazione stranissima eppur non strana..stavo sudando, come
lui del resto,
ero eccitato ed ora so che stavo perdendo ogni inibizone tanto che quando spostò la mano ad afferrare il mio cazzo io feci lo stesso e lui allora mi
baciò.
io avevo sentito che dovevo aprire la bocca ,tirare fuori la lingua e farla girare in cerchio. Nicola sorrise ma apprezzò questo gesto tanto che
cominciò a muovere anche lui la lignua
cosi la saliva in esubero colò sul nostro petto.ero cotto.partito.un altra persona dimostrava di volermi.di apprezzarmi.mi aveva fatto
eccitare
e avrei soddisfatto qualunque cosa mi avesse chiesto
continua..
per favore lasciate commenti, suggerimenti sintattici e riguardanti la trama
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