Piestivo Dèjà Vu 4
di
Manuto77
genere
feticismo
Facendo appello a tutte le sue energie provò a liberarsi ma le scultoree cosce di Francy serravano il suo collo in una potente morsa, non poteva credere che quella ragazza potesse avere una tale forza, davanti a lui poteva vedere i suoi piedini con le unghie smaltate di bianco e Gabry che osservava divertita i suoi inutili sforzi. L’amica della cugina era arrivata solo da poche ore ma in questo breve lasso di tempo la situazione era rapidamente precipitata, oltre ogni sua aspettativa...
Gabry era seduta in macchina sul sedile del passeggero, quella mattina indossava dei jeans neri molto attillati, una maglietta bianca e un giubbottino di pelle, i deliziosi piedi, avvolti in delle magnifiche calze a rete a maglia larga, erano appoggiati sul cruscotto e le scarpe, degli eleganti zoccoli, anch’essi neri, giacevano sul tappetino dell’auto. Era molto difficile per lui concentrarsi sulla guida poichè il suo sguardo era continuamente attirato daile sensuali estremità della cugina, poteva intravedere sotto le calze le morbide pieghette delle piante, il suo pene era perennemente eretto in una fenomenale erezione. Ma dopo che la vettura dietro di loro aveva suonato per l’ennesima volta perchè ritardava la partenza al semaforo, Gabry sbottò innervosita “Eddai cugino! Ma cosa combini! Stai andando come una lumaca! Se procediamo di questo passo non arriveremo mai in tempo!” “scusami Gabry” rispose lui sommessamente “solo che.. è un po’ difficile guidare...con te di fianco,,”. Gabry allora tolse gli incantevoli piedi dal cruscotto notando divertita il suo rammarico. “Ah! Ma Sono questi che ti distraggono? “Ma dai cugino! Sei proprio incorreggibile, sai? Ma scusa! La hai avuti a disposizione per tutta la mattina! E ancora non ti basta? Guarda li! È ancora tutto grosso!” disse indicando sorridente il rigonfiamento dei suoi pantaloni “N-no, no! Scusami Gabry non è per quello! Cioè...non so! I tuoi piedi... È più forte di me..” disse lui sconfortato. “Si si! Ho capito! Adesso però vedi di darti una mossa! E stai attento! Non voglio mica farmi male perchè tu sei così distratto dai miei piedini! E non ti preoccupare” concluse ridendo “Tra poco conoscerai Francy, anche lei ha dei piedi fantastici e di sicuro non vede l’ora di farteli assaggiare! Vedrai che ti piaceranno, un LECCAPIEDI come te non potrà resistere! Sù dai! Parti!” Lui sussultò alle schiette parole della cugina, sentirsi appallare a quel modo lo aveva ulteriormente eccitato, “S-si, Gabry come desideri..” rispose con voce strozzata e ingranando la marcia
Arrivarono in stazione appena in tempo, l’altoparlante stava annunciando il treno di Francy, corsero quindi al binario mentre i passeggeri iniziavano a scendere dalle carrozze, improvvisamente Gabry si fermò e iniziò a salutare in direzione di uno degli sportelli “Francy! Francy! Siamo qui!” esclamò sorridente “dai cugino! Muoviti! Vai ad aiutarla con i bagagli”. Lui si precipitò e si trovò di fronte l’amica di Gabry che lo attendeva sorridente sulla scaletta del treno, era una ragazza molto carina, con i capelli neri lisci, occhi scuri e profondi, le labbra carnose erano risaltate da un lucidalabbra, era vestita con un abitino bianco molto corto e attillato che evidenziava le forme procaci e il fisico molto allenato, tutta la figura era caratterizzata da un’intensa abbronzatura, lui la osservò facendo scorrere lo sguardo sulle gambe muscolose fino ai magnifici piedi, calzati da sensuali zeppe di sughero molto alte con la fodera bianca, si poteva distinguere nettamente il contrasto tra la pelle più scura del dorso e quella più pallida delle piante, per alcuni secondi rimase a osservarle, ammutolito, mentre cresceva in lui una poderosa erezione, improvvisamente però venne riscosso dalla cristallina voce di Francy che esclamò in direzione della cugina “Hey Gabry! Avevi proprio ragione sai? Ma pensa! Manco mi conosce e già mi fissa i piedi” lui arrossì violentemente alle sue parole, alcuni passeggeri in procinto di scendere dal treno sentirono la battuta e lo guardarono incuriositi e divertiti, Gabry intanto li aveva raggiunti e allargando le braccia disse con voce sconfortata “Che ci vuoi fare Francy! Te l’avevo detto! È proprio ossessionato! Ma dopotutto è un bravo ragazzo! Forza cugino!” disse schioccando le dita rivolgendosi a lui“ Occupati dei bagagli e andiamo! Facciamo prima un salto a casa tua così potrai prendere confidenza con Francy!” “e con i miei piedi anche” aggiunse maliziosa l’amica mentre si sfilava una zeppa e allungava la gamba tornita nella sua direzione per mostrargli la pianta nuda, che agitò a guisa di saluto a pochi centimetri da suo volto “Piacere cugino di Gabry!” disse ridendo “non vedo l’ora di conoscerti meglio sai?” lui rimase impietrito a fissare le grinze che ricoprivano interamente l’arco plantare, come una tela di ragno, di cui si sentiva già prigioniero, a quella distanza era riuscito anche ad avvertirne anche l’intenso odore. Le due amiche si misero a ridere alla vista della sua espressione sbalordita poi si presero sottobraccio e si diressero verso l’uscita, lui le seguì traportando le voluminose valigie, il pene sempre duro, fissando ancora rosso di vergogna le piante dei loro piedi che si mostravano a lui ad ogni passo, le due ragazze chiaccheravano fittamente “Sai Gabry, dopo vorrei provare una delle mie mosse su tuo cugino, così faccio anche un po’ di allenamento per le gambe, posso?” chiese “Ma certo Francy! Consideralo a tua completa disposizione! Vedrai che ci divertiremo un sacco con lui!” concluse ridendo la cugina.
...Francy aveva incrociato i piedi nudi serrandogli il collo tra sue le potenti cosce , non contenta gli afferrò i polsi costringendolo ad alzare le braccia. Imprigionato in quella morsa emise un urlo soffocato, aveva difficoltà a respirare e il suo volto rapidamente si congestionò, le gambe di Francy avevano una forza spaventosa, poteva sentire i poderosi muscoli flettersi ogni volta che lei stringeva.
“dai Gabry! Questo non si muove più!” disse trionfante “Facciamogli vedere cosa possiamo fare insieme! io lo tengo bloccato! Tu pensa al suo pisellone! guarda li, è già enorme!” il suo pene infatti nonostante la scomoda posizione e il dolore infatti era diventato duro come l’acciaio, ridendo la cugina si avvicinò e dopo essersi accomodata su un cuscino e si tolse i sensuali zoccoli “forza cugino!” esclamò sorridente “Ora vedremo se il tuo allenamento sta funzionando! Ti faccio provare una cosa nuova!” e così dicendo infilò il suo pene tra le maglie di una delle calze a rete ponendolo a contatto con la sua soffice pianta lievemente sudata, iniziando nel contempo un superbo massaggio, badando di tenere fermo il membro eretto del cugino con il dorso dell’altro piede
Il tocco lo fece sussultare, nonostante il dolore al collo e la difficoltà a respirare la sua eccitazione crebbe enormemente, benchè tutto l’organismo fosse stato messo a dura prova, il suo pene aveva reagito subito al contatto con la sublime pianta della cugina e lui iniziò ad ansimare affannosamente
“ma guarda com’è arrapato questo! Senti come gode!” escalmò Francy divertita “è proprio un porcellino il tuo cuginetto Gabry! Prendi questo pervertito! Umf!” così dicendo serrò ulteriormente le cosce strappandogli ancora un doloroso grido soffocato “Ma no dai! Non trattarlo male poverino!” rispose la cugina ridendo mentre continuava a far scorrere la perfetta pianta grinzosa sulla sua poderosa erezione. “è fatto così! Impazzisce per i piedi! Ma non è colpa sua, è un solo un gran feticista!” Francy sorrise cattiva “Ah si? Allora preparati cuginetto feticista è in arrivo una sorpresa, sai? Ti ho portato un regalino!” così dicendo prese tra le mani un piccolo fagotto e lo premette con forza sul suo volto. Un fortissimo odore di piedi pervase le sue narici, ora respirare era diventato ancora più difficile. “ecco qui! Su annusa bene!” disse Francy soddisfatta “in previsione di questa visita per tutta la settimana, ho usato sempre gli stessi fantasmini di nylon, in palestra, te li ho proprio preparati per bene! Ti piacciono?” lui non riuscì a rispondere, il nylon odoroso gli impediva di parlare, il suo viso si era arrossato per la mancanza di ossigeno e la vista cominciava ad offuscarsi, cercò di opporre una disperata resistenza ma la tenace stretta di Francy non gli pemetteva di muoversi, Gabry intanto continuava sorridente e imperterrita a masturbarlo, il suo pene stava per esplodere, ma la mancanza d’aria lo stava mettendo in uno stato di estrema agitazione perchè Francy non sembrava intenzionata a permettergli di respirare liberamente, quando sentì che le forze cominciavano a mancargli cercò di liberarsi con uno scatto improvviso ma Francy vanificò il suo sforzo streingendo ulteriormente le cosce, oltretutto, improvvisamente, Gabry accellerò il ritmo del massaggio, Il suo pene era al limite della resistenza, infatti dopo pochi colpi venne violentemente con un singulto, perdendo contemporaneamente i sensi. L’ultima cosa che udì fu la cugina che lo chiamava ripetutamente per nome.
Al suo risveglio si ritrovò sdraiato per terra, avvertiva ancora nel naso ancora un’intensa e familiare fragranza, infatti aprendo gli occhi vide gabry che si ergeva sopra di lui, con la maestosa pianta del piede appoggiata sul viso, di fianco a lei c’era Francy che sorrise vedendolo aprire gli occhi “ecco hai visto! Si è ripreso subito!” esclamò “Te l’avevo detto che l’odore dei tuoi piedi lo avrebbe aiutato!” Gabry era molto preoccupata, ma sembrò rincuorarsi vedendolo rinvenire “cavoli cugino! Mi hai fatto prendere un colpo!” lo sgridò irritata togliendo il piede dalla sua faccia “Ma si può svenire così e spaventare tutti! Cosa avrei detto ai tuoi se ti succedeva qualcosa?” si portò quindi le mani ai lati del volto e inizio a recitare in un comico falsetto “Oh! Scusate zii! E’ stato male mentre gli facevo una SEGA con i piedi! eh, sapete, gli piaceva così tanto poverino! non ti pemettere mai più capito!” urlò arrabbiata e così dicendo abbassò violentemente la gamba calpestando il suo viso sotto la pianta e procurandogli un forte dolore al naso che lo fece riscuotere definitivamente. “Ahi! No.. Gabry...scusami...ma.. io... io non... non riuscivo più a respirare! Mi..mi stavate ammazzando!” disse lui stremato osservando le due ragazza che lo sovrastavano, mentre si rialzava faticosamente il suo sguardo ricadde ancora su quei piedi marziali e per l’ennesima volta, nonostante il dolore e il recente svenimento, il suo pene reagì indurendosi nuovamente.
Alle due amiche non sfuggì l’ennesima poderosa erezione e Francy di congratulò con lui ridendo “dai su! Non protestare!! Alla fine non è successo niente e a vederti mi sembra che ti sia anche piaciuto! Guarda li che roba! Si è ingrossato ancora!” Gabry scosse la testa ancora nervosa “sei proprio incorreggibile cugino! Prova ancora a farmi spaventare così e ti schiaccio la faccia sotto i piedi fino a cambiarti i connotati! Ma come! Io sono giorni che mi sto prendendo cura di te e mi ringrazi in questo modo? terrorizzandomi? E poi ti devo dire che mi hai deluso molto!” lo ammonì seria “La tua resistenza è ancora scarsa! Non appena ho accellerato un po’ il ritmo sei venuto come una fontana! Come puoi pretendere di essere utile a qualcosa, come puoi pretendere di...” Francy rise di gusto alle sue parole vedendo che lui chinava la testa mortificato di fronte alla cugina. “ dai Gabry! Non essere così severa! Ha solo bisogno di un po’ di tempo e poi secondo me se la cava già! Se me lo presti per un po’ posso metterlo alla prova in altro modo! Che ne dici?“ disse maliziosa sbirciando il pene duro “Questo è fuori discussione Francy!” rispose lei troncando il discorso “fino a quando non sarà pronto non se ne parla! Ora si cambia registro! Preparati! Adesso inizia l’addestramento vero e proprio! Francy! hai portato quello che ti avevo chiesto?
“ma certo Gabry” rispose l’amica e ridendo si diresse di corsa verso le sue valigie “ora cugino iniziamo a fare sul serio!” disse rivolgendosi severa a lui che la guardava attonito “finora sono stata buona con te ma mi sa che hai bisogno di qualche stimolo in più! Ora inginocchiati! da bravo! Giù!” Francy nel frattempo torno euforica stringendo tra le mani un lungo guinzaglio a catena “Eccolo! Eccolo! Gli starà benissimo! Vedi? L’ho fatto anche personalizzare proprio per lui” dal collare di cuoio infatti, pendeva una medaglietta con inciso il suo nome. Non appena lo vide trasecolò “N-no! Gabry! Ma cosa vuoi fare! Non..non puoi mettermi quella cosa! È troppo umiliante! N-non sono un cane” farfugliò inginocchiandosi e guardando implorante la cugina. “invece si!” rispose lei secca “E non ti preoccupare troppo! Te l’ho detto, è per il tuo bene! Basta con queste sciocchezze! Vieni qui!” così dicendo assicurò il collare al suo collo dolorante, lasciò poi cadere la catenella tenendola per un capo osservando soddisfatta il risultato “ecco ora sei perfetto!” disse sorridendo, Francy intanto rideva contenta.
Lui era in ginocchio, con i pantaloni calati, al suo collo ora pendeva un lunga catena di ferro tenuta fermamente dalla cugina, si sentiva mortificato e umiliato da questa situazione, eppure il suo pene continuava a rimanere duro ed eretto di fronte a quelle due ragazze che lo squadravano solenni.
“bene!” disse Gabry ora più tranquilla “ogni volta che saremo a casa tu dovrai tenere questo collare, capito? Forza muoviti!” quindi si voltò e si diresse verso il divano-letto strattonando la catena.
Le due ragazze si sdraiarono e Gabry accese il notebook per connettersi, poi di girò per infilare l’asola del guinzaglio attorno alla sua caviglia e si rivolse a lui che la guardava sbalordito. “ora io e Francy ci rilassiamo un po’ qui a letto, tu invece starai li in fondo e ti prenderai cura dei nostri piedi, vedi di fare un buon lavoro, ok? Ah! Non ti dovrai assolutamente toccare! Capito? Gli disse indicandogli il fondo del divano-letto“O-Ok Gabry...come vuoi tu...” rispose lui sommessamente e subito si mise all’opera, lue due ragazze si erano messe a pancia in giù le gambe stese e le saporite piante dei piedi rivolte verso l’alto, inziò quindi a leccarle mentre il suo membro continuava a rimanere eretto e smanioso. “bravo cagnolino! Sù! bravo continua!” disse Gabry rilassandosi e muovendo la gamba facendo tintinnare la catenella....
Gabry era seduta in macchina sul sedile del passeggero, quella mattina indossava dei jeans neri molto attillati, una maglietta bianca e un giubbottino di pelle, i deliziosi piedi, avvolti in delle magnifiche calze a rete a maglia larga, erano appoggiati sul cruscotto e le scarpe, degli eleganti zoccoli, anch’essi neri, giacevano sul tappetino dell’auto. Era molto difficile per lui concentrarsi sulla guida poichè il suo sguardo era continuamente attirato daile sensuali estremità della cugina, poteva intravedere sotto le calze le morbide pieghette delle piante, il suo pene era perennemente eretto in una fenomenale erezione. Ma dopo che la vettura dietro di loro aveva suonato per l’ennesima volta perchè ritardava la partenza al semaforo, Gabry sbottò innervosita “Eddai cugino! Ma cosa combini! Stai andando come una lumaca! Se procediamo di questo passo non arriveremo mai in tempo!” “scusami Gabry” rispose lui sommessamente “solo che.. è un po’ difficile guidare...con te di fianco,,”. Gabry allora tolse gli incantevoli piedi dal cruscotto notando divertita il suo rammarico. “Ah! Ma Sono questi che ti distraggono? “Ma dai cugino! Sei proprio incorreggibile, sai? Ma scusa! La hai avuti a disposizione per tutta la mattina! E ancora non ti basta? Guarda li! È ancora tutto grosso!” disse indicando sorridente il rigonfiamento dei suoi pantaloni “N-no, no! Scusami Gabry non è per quello! Cioè...non so! I tuoi piedi... È più forte di me..” disse lui sconfortato. “Si si! Ho capito! Adesso però vedi di darti una mossa! E stai attento! Non voglio mica farmi male perchè tu sei così distratto dai miei piedini! E non ti preoccupare” concluse ridendo “Tra poco conoscerai Francy, anche lei ha dei piedi fantastici e di sicuro non vede l’ora di farteli assaggiare! Vedrai che ti piaceranno, un LECCAPIEDI come te non potrà resistere! Sù dai! Parti!” Lui sussultò alle schiette parole della cugina, sentirsi appallare a quel modo lo aveva ulteriormente eccitato, “S-si, Gabry come desideri..” rispose con voce strozzata e ingranando la marcia
Arrivarono in stazione appena in tempo, l’altoparlante stava annunciando il treno di Francy, corsero quindi al binario mentre i passeggeri iniziavano a scendere dalle carrozze, improvvisamente Gabry si fermò e iniziò a salutare in direzione di uno degli sportelli “Francy! Francy! Siamo qui!” esclamò sorridente “dai cugino! Muoviti! Vai ad aiutarla con i bagagli”. Lui si precipitò e si trovò di fronte l’amica di Gabry che lo attendeva sorridente sulla scaletta del treno, era una ragazza molto carina, con i capelli neri lisci, occhi scuri e profondi, le labbra carnose erano risaltate da un lucidalabbra, era vestita con un abitino bianco molto corto e attillato che evidenziava le forme procaci e il fisico molto allenato, tutta la figura era caratterizzata da un’intensa abbronzatura, lui la osservò facendo scorrere lo sguardo sulle gambe muscolose fino ai magnifici piedi, calzati da sensuali zeppe di sughero molto alte con la fodera bianca, si poteva distinguere nettamente il contrasto tra la pelle più scura del dorso e quella più pallida delle piante, per alcuni secondi rimase a osservarle, ammutolito, mentre cresceva in lui una poderosa erezione, improvvisamente però venne riscosso dalla cristallina voce di Francy che esclamò in direzione della cugina “Hey Gabry! Avevi proprio ragione sai? Ma pensa! Manco mi conosce e già mi fissa i piedi” lui arrossì violentemente alle sue parole, alcuni passeggeri in procinto di scendere dal treno sentirono la battuta e lo guardarono incuriositi e divertiti, Gabry intanto li aveva raggiunti e allargando le braccia disse con voce sconfortata “Che ci vuoi fare Francy! Te l’avevo detto! È proprio ossessionato! Ma dopotutto è un bravo ragazzo! Forza cugino!” disse schioccando le dita rivolgendosi a lui“ Occupati dei bagagli e andiamo! Facciamo prima un salto a casa tua così potrai prendere confidenza con Francy!” “e con i miei piedi anche” aggiunse maliziosa l’amica mentre si sfilava una zeppa e allungava la gamba tornita nella sua direzione per mostrargli la pianta nuda, che agitò a guisa di saluto a pochi centimetri da suo volto “Piacere cugino di Gabry!” disse ridendo “non vedo l’ora di conoscerti meglio sai?” lui rimase impietrito a fissare le grinze che ricoprivano interamente l’arco plantare, come una tela di ragno, di cui si sentiva già prigioniero, a quella distanza era riuscito anche ad avvertirne anche l’intenso odore. Le due amiche si misero a ridere alla vista della sua espressione sbalordita poi si presero sottobraccio e si diressero verso l’uscita, lui le seguì traportando le voluminose valigie, il pene sempre duro, fissando ancora rosso di vergogna le piante dei loro piedi che si mostravano a lui ad ogni passo, le due ragazze chiaccheravano fittamente “Sai Gabry, dopo vorrei provare una delle mie mosse su tuo cugino, così faccio anche un po’ di allenamento per le gambe, posso?” chiese “Ma certo Francy! Consideralo a tua completa disposizione! Vedrai che ci divertiremo un sacco con lui!” concluse ridendo la cugina.
...Francy aveva incrociato i piedi nudi serrandogli il collo tra sue le potenti cosce , non contenta gli afferrò i polsi costringendolo ad alzare le braccia. Imprigionato in quella morsa emise un urlo soffocato, aveva difficoltà a respirare e il suo volto rapidamente si congestionò, le gambe di Francy avevano una forza spaventosa, poteva sentire i poderosi muscoli flettersi ogni volta che lei stringeva.
“dai Gabry! Questo non si muove più!” disse trionfante “Facciamogli vedere cosa possiamo fare insieme! io lo tengo bloccato! Tu pensa al suo pisellone! guarda li, è già enorme!” il suo pene infatti nonostante la scomoda posizione e il dolore infatti era diventato duro come l’acciaio, ridendo la cugina si avvicinò e dopo essersi accomodata su un cuscino e si tolse i sensuali zoccoli “forza cugino!” esclamò sorridente “Ora vedremo se il tuo allenamento sta funzionando! Ti faccio provare una cosa nuova!” e così dicendo infilò il suo pene tra le maglie di una delle calze a rete ponendolo a contatto con la sua soffice pianta lievemente sudata, iniziando nel contempo un superbo massaggio, badando di tenere fermo il membro eretto del cugino con il dorso dell’altro piede
Il tocco lo fece sussultare, nonostante il dolore al collo e la difficoltà a respirare la sua eccitazione crebbe enormemente, benchè tutto l’organismo fosse stato messo a dura prova, il suo pene aveva reagito subito al contatto con la sublime pianta della cugina e lui iniziò ad ansimare affannosamente
“ma guarda com’è arrapato questo! Senti come gode!” escalmò Francy divertita “è proprio un porcellino il tuo cuginetto Gabry! Prendi questo pervertito! Umf!” così dicendo serrò ulteriormente le cosce strappandogli ancora un doloroso grido soffocato “Ma no dai! Non trattarlo male poverino!” rispose la cugina ridendo mentre continuava a far scorrere la perfetta pianta grinzosa sulla sua poderosa erezione. “è fatto così! Impazzisce per i piedi! Ma non è colpa sua, è un solo un gran feticista!” Francy sorrise cattiva “Ah si? Allora preparati cuginetto feticista è in arrivo una sorpresa, sai? Ti ho portato un regalino!” così dicendo prese tra le mani un piccolo fagotto e lo premette con forza sul suo volto. Un fortissimo odore di piedi pervase le sue narici, ora respirare era diventato ancora più difficile. “ecco qui! Su annusa bene!” disse Francy soddisfatta “in previsione di questa visita per tutta la settimana, ho usato sempre gli stessi fantasmini di nylon, in palestra, te li ho proprio preparati per bene! Ti piacciono?” lui non riuscì a rispondere, il nylon odoroso gli impediva di parlare, il suo viso si era arrossato per la mancanza di ossigeno e la vista cominciava ad offuscarsi, cercò di opporre una disperata resistenza ma la tenace stretta di Francy non gli pemetteva di muoversi, Gabry intanto continuava sorridente e imperterrita a masturbarlo, il suo pene stava per esplodere, ma la mancanza d’aria lo stava mettendo in uno stato di estrema agitazione perchè Francy non sembrava intenzionata a permettergli di respirare liberamente, quando sentì che le forze cominciavano a mancargli cercò di liberarsi con uno scatto improvviso ma Francy vanificò il suo sforzo streingendo ulteriormente le cosce, oltretutto, improvvisamente, Gabry accellerò il ritmo del massaggio, Il suo pene era al limite della resistenza, infatti dopo pochi colpi venne violentemente con un singulto, perdendo contemporaneamente i sensi. L’ultima cosa che udì fu la cugina che lo chiamava ripetutamente per nome.
Al suo risveglio si ritrovò sdraiato per terra, avvertiva ancora nel naso ancora un’intensa e familiare fragranza, infatti aprendo gli occhi vide gabry che si ergeva sopra di lui, con la maestosa pianta del piede appoggiata sul viso, di fianco a lei c’era Francy che sorrise vedendolo aprire gli occhi “ecco hai visto! Si è ripreso subito!” esclamò “Te l’avevo detto che l’odore dei tuoi piedi lo avrebbe aiutato!” Gabry era molto preoccupata, ma sembrò rincuorarsi vedendolo rinvenire “cavoli cugino! Mi hai fatto prendere un colpo!” lo sgridò irritata togliendo il piede dalla sua faccia “Ma si può svenire così e spaventare tutti! Cosa avrei detto ai tuoi se ti succedeva qualcosa?” si portò quindi le mani ai lati del volto e inizio a recitare in un comico falsetto “Oh! Scusate zii! E’ stato male mentre gli facevo una SEGA con i piedi! eh, sapete, gli piaceva così tanto poverino! non ti pemettere mai più capito!” urlò arrabbiata e così dicendo abbassò violentemente la gamba calpestando il suo viso sotto la pianta e procurandogli un forte dolore al naso che lo fece riscuotere definitivamente. “Ahi! No.. Gabry...scusami...ma.. io... io non... non riuscivo più a respirare! Mi..mi stavate ammazzando!” disse lui stremato osservando le due ragazza che lo sovrastavano, mentre si rialzava faticosamente il suo sguardo ricadde ancora su quei piedi marziali e per l’ennesima volta, nonostante il dolore e il recente svenimento, il suo pene reagì indurendosi nuovamente.
Alle due amiche non sfuggì l’ennesima poderosa erezione e Francy di congratulò con lui ridendo “dai su! Non protestare!! Alla fine non è successo niente e a vederti mi sembra che ti sia anche piaciuto! Guarda li che roba! Si è ingrossato ancora!” Gabry scosse la testa ancora nervosa “sei proprio incorreggibile cugino! Prova ancora a farmi spaventare così e ti schiaccio la faccia sotto i piedi fino a cambiarti i connotati! Ma come! Io sono giorni che mi sto prendendo cura di te e mi ringrazi in questo modo? terrorizzandomi? E poi ti devo dire che mi hai deluso molto!” lo ammonì seria “La tua resistenza è ancora scarsa! Non appena ho accellerato un po’ il ritmo sei venuto come una fontana! Come puoi pretendere di essere utile a qualcosa, come puoi pretendere di...” Francy rise di gusto alle sue parole vedendo che lui chinava la testa mortificato di fronte alla cugina. “ dai Gabry! Non essere così severa! Ha solo bisogno di un po’ di tempo e poi secondo me se la cava già! Se me lo presti per un po’ posso metterlo alla prova in altro modo! Che ne dici?“ disse maliziosa sbirciando il pene duro “Questo è fuori discussione Francy!” rispose lei troncando il discorso “fino a quando non sarà pronto non se ne parla! Ora si cambia registro! Preparati! Adesso inizia l’addestramento vero e proprio! Francy! hai portato quello che ti avevo chiesto?
“ma certo Gabry” rispose l’amica e ridendo si diresse di corsa verso le sue valigie “ora cugino iniziamo a fare sul serio!” disse rivolgendosi severa a lui che la guardava attonito “finora sono stata buona con te ma mi sa che hai bisogno di qualche stimolo in più! Ora inginocchiati! da bravo! Giù!” Francy nel frattempo torno euforica stringendo tra le mani un lungo guinzaglio a catena “Eccolo! Eccolo! Gli starà benissimo! Vedi? L’ho fatto anche personalizzare proprio per lui” dal collare di cuoio infatti, pendeva una medaglietta con inciso il suo nome. Non appena lo vide trasecolò “N-no! Gabry! Ma cosa vuoi fare! Non..non puoi mettermi quella cosa! È troppo umiliante! N-non sono un cane” farfugliò inginocchiandosi e guardando implorante la cugina. “invece si!” rispose lei secca “E non ti preoccupare troppo! Te l’ho detto, è per il tuo bene! Basta con queste sciocchezze! Vieni qui!” così dicendo assicurò il collare al suo collo dolorante, lasciò poi cadere la catenella tenendola per un capo osservando soddisfatta il risultato “ecco ora sei perfetto!” disse sorridendo, Francy intanto rideva contenta.
Lui era in ginocchio, con i pantaloni calati, al suo collo ora pendeva un lunga catena di ferro tenuta fermamente dalla cugina, si sentiva mortificato e umiliato da questa situazione, eppure il suo pene continuava a rimanere duro ed eretto di fronte a quelle due ragazze che lo squadravano solenni.
“bene!” disse Gabry ora più tranquilla “ogni volta che saremo a casa tu dovrai tenere questo collare, capito? Forza muoviti!” quindi si voltò e si diresse verso il divano-letto strattonando la catena.
Le due ragazze si sdraiarono e Gabry accese il notebook per connettersi, poi di girò per infilare l’asola del guinzaglio attorno alla sua caviglia e si rivolse a lui che la guardava sbalordito. “ora io e Francy ci rilassiamo un po’ qui a letto, tu invece starai li in fondo e ti prenderai cura dei nostri piedi, vedi di fare un buon lavoro, ok? Ah! Non ti dovrai assolutamente toccare! Capito? Gli disse indicandogli il fondo del divano-letto“O-Ok Gabry...come vuoi tu...” rispose lui sommessamente e subito si mise all’opera, lue due ragazze si erano messe a pancia in giù le gambe stese e le saporite piante dei piedi rivolte verso l’alto, inziò quindi a leccarle mentre il suo membro continuava a rimanere eretto e smanioso. “bravo cagnolino! Sù! bravo continua!” disse Gabry rilassandosi e muovendo la gamba facendo tintinnare la catenella....
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