Sette schiave (Atto I)

di
genere
dominazione

Quella sera gli amici di Mike avevano tutti da fare e nessuno poteva uscire. Lui però aveva deciso di andare ugualmente al solito locale, nella speranza di rimorchiare qualche figa, perché aveva una gran voglia di scopare.
Mike era un ragazzo di 25 anni, alto, con i capelli castani, il fisico scolpito, muscoloso, e il viso delicato, con un lieve accenno di barba. Piaceva molto alle ragazze. In più, aveva una grande dote nascosta, e siccome ne aveva già rimorchiate un parecchie in quel locale, la voce aveva cominciato a girare, incrementando ulteriormente le attenzioni nei suoi confronti.
Erano passate da poco le 23 quando Mike entrò. C'era parecchia gente quella sera. Le luci stroboscopiche e i bassi potenti della musica creavano un'atmosfera quasi surreale. Subito notò due ragazze che ballavano insieme al centro della pista. Avranno avuto all'incirca 19 o 20 anni. Una aveva i capelli lisci, castani e indossava dei leggings attillati che mettevano in risalto un culetto spettacolare. L'altra aveva i capelli con le meches bionde, leggermente mossi, indossava un vestito nero con la minigonna e una profonda scollatura che lasciava poco spazio all'immaginazione. Mike si avvicinò al bordo della pista per vedere meglio. Lo spettacolo era molto accattivante: mentre ballavano, immerse nella penombra, le tette oscillavano a tempo di musica, generando una sorta di visione ipnotica. Poco dopo, le due sembrarono essersi accorte della presenza di Mike: di tanto in tanto gli lanciavano qualche occhiatina intrigante e si sussurravano qualcosa nelle orecchie. Quando smisero di ballare, nell'allontanarsi dalla pista si diressero verso Mike, che continuava ad osservarle. Avevano stampato sulle labbra un sorrisetto malizioso. Nel passare di fianco a Mike, una delle due sembrò sfiorare volutamente con la mano il suo pacco. Subito Mike si irrigidì. Tuttavia, non si fermarono e proseguirono andando verso il bancone. Per un attimo, Mike si trovò un po' spaesato, e decise di andare momentaneamente a sedersi su un divanetto. Mentre stava seduto, continuava a ispezionare il locale, in cerca di qualche possibile preda. Fu a quel punto che si accorse che, in un tavolo ad un angolo dal lato opposto della sala, c'erano altre tre ragazze che lo fissavano con sguardo provocante. Mike, riconobbe subito una di loro: era Naomi, una modella di 23 anni che frequentava spesso il locale e proveniva da una famiglia molto abbiente. Non conosceva invece la altre che erano con lei, ma pur stando lontano riusciva a vedere che erano tutte e tre molto belle. Eccitato, Mike ricambiava con sorrisi ammiccanti. Qualche minuto più tardi, si accorse che le tre stavano confabulando tra di loro e un attimo dopo, Naomi fece cenno a Mike di avvicinarsi al tavolo. Allora lui si alzò, e cercando di ostentare una certa calma e sicurezza di sé, si diresse verso di loro. Arrivato di fronte al tavolo, disse: “Ciao ragazze, come state?”. Naomi rispose: “Ciao Mike. Tutto bene grazie. Ti abbiamo visto là da solo e abbiamo pensato che magari ti sarebbe piaciuto stare un po' qui con noi”. “Certamente!” replicò Mike entusiasta. Gli fecero spazio e lo fecero sedere comodamente sulla poltrona, in mezzo a loro. “Ti presento Emma e Amanda” continuò poi Naomi “sono due mie colleghe: fanno le modelle come me”. “Piacere di conoscervi!”.
La serata proseguì nei migliori dei modi, tra battute, risatine e occhiatine provocanti. Ogni tanto le ragazze, facendo finta di nulla, si appoggiavano a Mike e si lasciavano andare a qualche tastatina agli addominali. Mike era compiaciuto, sentiva che era sulla strada giusta per scoparsele tutte e tre.
Fu allora però, che accadde qualcosa che Mike non si sarebbe mai aspettato e che andava oltre ogni sua immaginazione. “Senti Mike, avremmo una proposta per te, una specie di gioco da fare insieme” cominciò Naomi, abbassando il tono di voce e parlando molto lentamente. Si interruppe per un secondo, guardò le sue amiche, poi continuò, con un sorrisino malizioso stampato sulla faccia: “Sai Mike, a noi piaci molto, e vorremmo tanto passare con te una serata indimenticabile. Vogliamo farti godere come non hai mai goduto prima. So che potrà sembrarti un'idea un po' strana, ma che ne diresti se noi diventassimo le tue schiavette per una notte? Anzi, non solo noi. Se vuoi, puoi scegliere anche qualcun'altra delle ragazze che ci sono qui dentro. Penseremo noi a convincerle. Comunque non ti preoccupare: sappiamo già che nessuna rifiuterà perché ormai qui conoscono tutte molto bene le tue doti... Più tardi passerà la mia limousine a prenderci, e ci porterà a casa mia, dove avrai un'intera notte per fare di noi tutto ciò che vorrai. Tu comanderai e noi ubbidiremo ai tuoi ordini. Allora, che ne dici Mike?”. Mike rimase sbalordito, in un primo momento era rimasto letteralmente senza parole. Man mano che ascoltava quelle parole sentiva che il cazzo gli si induriva sempre di più. Non appena ritrovò un po' di lucidità, cercando di dimostrare il massimo contegno possibile, rispose sorridendo: “Non vedo l'ora!”.
“Molto bene allora” disse Naomi compiaciuta “dicci pure quali ragazze vorresti che venissero con noi. Le chiameremo qui al tavolo e quando saremo al completo partiremo.” Ormai Mike era arrapatissimo, gli sembrava di vivere un sogno bellissimo. Già si stava immaginando quando, di lì a poco, avrebbe potuto finalmente sbattersele come voleva. Iniziò ad osservare se nella sala ci fosse qualcuna che facesse al caso suo. Si accorse che c'erano ancora le due ragazze di prima sedute al bancone. Era un po' titubante, essendo quasi convinto che avrebbero rifiutato un'offerta tanto assurda, ma poi si fece coraggio e le indicò a Naomi che subito si alzò e si diresse loro incontro. Da lontano poté vedere solo che si parlarono tranquillamente e che, con suo immenso stupore e piacere, quasi immediatamente annuirono. Naomi quindi tornò in compagnia della nuova coppia e si sedettero tutte al tavolo. Le due si presentarono: “Io sono Julia” “Ed io sono Jenny”. Mike le salutò con estrema disinvoltura, cercando di nascondere l'eccitazione che covava dentro. “Dai Mike, c'è ancora spazio. Scegline ancora qualcuna, non ti trattenere, sta sera vogliamo farti divertire tanto” gli sussurrò Naomi in un orecchio. Allora Mike ricominciò a guardarsi intorno. Non notò nessuno che lo potesse interessare, fino a che non vide che vicino all'ingresso c'era una ragazza che conosceva: era Kara. Anche lei era stupenda, in particolare Mike ricordava bene che aveva due tette stupefacenti. Con lei c'era Jim, un ragazzo che da tempo la corteggiava, nonostante lei non fosse per nulla interessata. Anche in quell'occasione effettivamente, Kara sembrava abbastanza infastidita dalla presenza di Jim. Mike non ci pensò su due volte, e fece cenno di andare a prenderla. Questa volta si alzò Amanda, che con molta discrezione andò da Kara, la prese in disparte per parlarle. Kara aveva un'aria entusiasta. Quando smisero di spiegarsi, tornarono insieme al tavolo. Anche lei aveva acconsentito.
Per Mike ormai era difficile non lasciar trapelare il godimento che provava dentro di sé, al solo pensiero di stare per scopare sei ragazze del genere, ma volendo sfruttare a pieno l'immensa occasione che gli era capitata, ispezionò ancora una volta la sala, in cerca di un'ultima preda. La sua attenzione cadde su una fanciulla molto giovane, probabilmente appena diciottenne: era davvero carina, aveva un faccino tenero e un'aria innocente, oltre che un bel culetto sodo. Quando la vide, Mike pensò subito che avrebbe dovuto assolutamente essere sua. La indicò alle ragazze. Questa volta fu Emma ad andare. Le due iniziarono a parlarsi. Si vedeva che lei era molto timida ed impacciata. Questa volta la discussione non durò poco: sembrava abbastanza impaurita. Alla fine però, forse incuriosita ed intrigata da quello che Emma le raccontava riguardo Mike, anche lei accondiscese. Arrivata al tavolo salutò: “Ciao, io sono Emily!”. A quel punto, Mike bisbigliò a Naomi: “Siamo pronti, andiamo...”.
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scritto il
2015-12-21
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