La cagna

di
genere
trio

Odore. Acre. Odore forte. I pensieri divaricati come le mie gambe. Usata in un gioco perverso. Annichilita in posizione canina. Uno sbatte il suo bacino contro la mia carne. Qualcosa di caldo arranca in me. L'altro mi tiene il capo. Spinge. Spingono. Ansimano in un delirio di parole deformi. Dov'è finita la loro dignità... forse sta annegando nei miei umori. La negazione del piacere. Un conato sale imperioso dal mio stomaco. Non era questo che volevi, stupida? Tutti gli uomini ai tuoi piedi?
Magari si stancano presto. Magari non sono così cagna come speravano. Malgrado la posizione.
Qualcosa di liquido irrompe sulla schiena. Diffondendosi caldo. Mi auguro che l'altro non faccia lo stesso ora che è nella mia bocca. Potrei vomitare.
Grazie al cielo si svuota fuori. Sul mio viso. Il male minore.
Mi fanno i complimenti. Inaspettati.
Mi chiedono se mi hanno soddisfatta. Sorrido. Annuisco.
Ora ho bisogno di stare da sola. Vado in giro per la stanza. Entro in bagno. Allo specchio il mio fantasma mi guarda con commiserazione. Ora ti saluto sembra dire. Tu sarai poco più che una cagna per le voglie.
scritto il
2015-12-25
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