Mio figlio avrà due papà
di
Mad
genere
tradimenti
30 anni. E' questa la mia età, un'età strana al giorno d'oggi, strana perchè 30 anni per i miei genitori voleva dire essere già spostati da 10 anni, e avere 2 figli mentre si aspetta il terzo. Voleva dire lavorare magari già da 12 - 13 anni ed avere la prospettiva di una pensione da godere, dopo aver fatto mille sacrifici per i figli, per la casa. E per me che significa? Significa vivere ancora con i miei genitori, non avere un lavoro stabile, avere una fidanzata, anzi, una ragazza che "frequento" e vedere lontano se non proprio scacciare l'idea di un matrimonio e di una casa mia, di avere dei figli.. Scusate, non mi sono presentato, mi chiamo Luca, 30 anni appunto, lavoro come operaio a chiamata, nel senso che quando serve mi chiamano, una settimana, 10 giorni, un mese.. e poi magari 2-3 mesi a casa... Il quadro della mia vita che ho dipinto prima lo ammetto, è un po' fosco, ma ovviamente questa vita ha i suoi lati positivi: nessuna responsabilità vera significa più libertà, il potersi divertire di più.. ho infatti tantissimi amici, ma come è inevitabile, molti di loro hanno cominciato a sposarsi e a sistemarsi. In particolare mi sono fermato spesso ad osservare una coppia di miei amici, lui amico storico di una vita, c'è ben poco che non abbiamo passato insieme, gioie e dolori, divertimenti e pene d'amore... lei è la sua ultima ragazza, bionda capelli lunghi, occhi azzurri come il mare, non molto alta 1,65 credo, viso angelico ma espressione da diavoletto.. un bellissimo seno florido, una bella quarta abbondante, fianchi leggermente larghi, così come il culo... ma tant'è a me piacciono le donne abbondanti e quindi la giudico subito una bomba di donna! Stanno insieme da qualche mese.. molto simpatica e soprattutto molto estroversa e disinibita. Per farla breve è una ragazza che ama il sesso e non lo nasconde, anzi, non è raro sentirla parlare apertamente di come si diverta col suo ragazzo e di che combinano insieme. Essendo la ragazza di uno dei miei migliori amici, diventammo subito anche noi molto amici e anche confidenti.. così capitava di restare soli e parlare di tutto, e spesso mi capitava di sentire le descrizioni minuziose delle evoluzioni amorose col suo fidanzato! Ora, per me le ragazze degli amici sono come sorelle, non si toccano.. ma lei riusciva a turbarmi e lo sapeva, e si divertiva un mondo a vedere l'espressione tirata del mio viso, quando volevo mascherare la mia incredibile eccitazione! Siamo rimasti mille volte da soli, e spesso mi raccontava di come avevano giocato, di come lei lo provocava, della lingerie che indossava, di come le piacesse che lui le stimolasse il clitoride mentre la penetrava.. e di come poi lei godesse come una pazza venendo abbondantemente!! Era una tortura lo ammetto.. ma era anche piacevole, riusciva ad eccitarmi come poche donne nella mia vita.. e una volta a casa correvo a segarmi furiosamente pensando a lei! Scaricata la "tensione" in questo modo, tornavo a vederla come una sorella.. mai in questi incontri l'ho sfiorata o mai fatte allusioni o tentativi di corteggiarla o portarmela a letto, mai! E nemmeno lei ha mai fatto un passo in quel senso, assolutamente! C'era però tra noi una sorta di dichiarazione di intenti, da lasciare sulla carta: In un altro mondo, se io e te fossimo due single, io ti scoperei come una cagna e tu ti concederesti come la cagna più in calore che esista!". Ma le cose non erano così, per cui la vita andava avanti tranquilla. Un bel giorno ci comunicarono che Lucia era incinta e che quindi, di lì a poco si sarebbero sposati! Gioia da parte di tutti, baci abbracci! Ci fu il matrimonio, lei dolcissima e bellissima con un pancino già evidente, fu una bella festa. Il tempo passava e lei si arrotondava sempre di più... la pancia era enorme, eppure le dava un'aria così dolce e angelica, che quesi pensai che per quei nove mesi, il suo diavoletto non stesse lavorando.. Era un po' che non mi confidava più nulla infatti, ed io ovviamente le lasciavo la sua privacy, convinto che con un figlio in grembo il sesso col marito fosse divenuto molto più dolce e meno acrobatico, anche se sempre frequentissimo, per cui non ci fosse più nulla da raccontare. Ricordo benissimo però un giorno, in cui le scrisse su Facebook una richiesta di aiuto, a farle un po' di compagnia perchè il marito sarebbe stato fuori tutto il giorno e lei da sola in casa col pancione enorme si annoiava. Ricordo che pubblicamente le risposi che sarei andato io a trovarla, tanto avevo la serata libera. Così andai, con i pensieri più puri nella mia mente e nel cuore. Mi aprì la porta e mi accolse con un sorriso raggiante, felicissima che fossi andato da lei! Ricordo che era stupenda con quegli occhioni incredibili, il seno divenuto ancor più grande e questa pancia enorme, era al 6° mese ed aveva davvero una pancia più grande del normale, che riusciva ad ispirare solo una tenerezza infinita. Mi abbracciò, per quanto possibile e io le misi subito le mani sulla pancia accarezzandola teneramente e dandole dei bacini... lei, mi accarezzò la testa e mi disse che ero molto dolce! Non feci nessun pensiero perverso a quella frase, ripeto, ero lì con tutt'altro nella testa. Ci sedemmo sul divano e cominciammo a parlare, mi snocciolò tutti i fastidi che una gravidanza può portare, le sue pene, i mal di schiena, le caviglie gonfie, i piedi che le fanno male.. ma anche che tutto però veniva alleviato dal pensiero di ciò che stava crescendo in lei. "Beh, non proprio tutto" mormorò.. ed un velo di tristezza le oscurò gli occhi. "In che senso? Che hai Lucia?" dissi subito premuroso, "Beh, tu sai come sono fatta.. a me piace scopare, tantissimo... eppure Marco, da un paio di mesi mi guarda con occhi diversi... non più come la sua donna da amare e scopare, ma come una mamma da accudire.. così facciamo l'amore solo dopo mie insistenze e con una calma e una delicatezza da farlo diventare quasi noioso! Chiaramente facendolo una volta alla settimana, sia io che lui veniamo dopo pochi minuti, e lui subito si preoccupa del bambino, ha paura di fargli male e altre cazzate simili!!!" Pronunciò queste ultime parole con rabbia, come se queste cose gliel'avesse già dette cento volte in faccia senza avere risposte gradite da lui... rimasi in silenzio, allibito da queste parole e dal tono con cui venivano pronunciate e lei quasi sottovoce, con tono rassegnato aggiunse: "La verità è che con questo pancione sono orrenda, non lo eccito più.. non gli piaccio più e quindi mi evita.. e io soffro..", "Ma non dire fesserie, ma se sei stupenda! Anzi, secondo me il pancione e la maternità t'hanno dato una aria molto più dolce ma anche molto più sensuale secondo me!", pronunciai queste parole di getto, ma convinte.. e non perché ci stessi provando.. lei mi guardò sorridente e mi disse "dici davvero?" "Ma certo risposi io! Sai che ti ho sempre considerato una ragazza bellissima e provocante, ma ti dirò.. così hai acquistato ancora più fascino!". Mentre dicevo queste parole però, mi accorsi che le era tornata quell'espressione da diavoletto che ben conoscevo.. quella di quando si divertiva ad eccitarmi, ben sapendo l'effetto che aveva nelle mie mutande! "perchè mi dici questo? cos'è che mi rende più affascinante?" mi disse con quegl'occhioni tentatori, "beh.. non so.. sarà che si associa sempre alla maternità una sensazione di dolcezza e di purezza, tanto da considerare il sesso una cosa sporca.. e invece pensare che quella è pur sempre una donna e che anzi, in quelle condizioni ha più bisogno di attenzioni e anche di più sesso... beh... mi attizza parecchio!". Lo confesso, dissi questa frase con un po' di malizia.. in fondo rispondevo al suo sguardo e le stavo solo dicendo quello che da sempre sapeva e cioè che mi arrapava come donna. "Hai colto nel segno" - rispose - "è esattamente così.. io ho bisogno di lui, ho bisogno di sesso e lui non lo capisce!!!" "matto" - feci io - "fossi in lui resterei a casa il più possibile e sfrutterei la voglia supplementare di mia moglie!", "eh lo so.. magari avere un uomo come te! Faremmo le evoluzioni pure col pancione.. anzi, pure più strane e goduriose!" e intanto mi guardava sorridendo maliziosa... devo dire che l'uccello ormai mi faceva male per quanto era duro.. e lei era davvero meravigliosa... ero combattuto tra sensazioni diverse: mi attizzava da morire questa donna, ma era la moglie di un amico... non potevo permettermi! Lei interpretò questo mio silenzio nella maniera corretta e mi disse con voce sensuale: "tu non lasceresti mai una donna in queste condizioni vero? una donna che ti chiede sesso in maniera così esplicita....l'aiuteresti vero?" e mi prese la mano. Ero in confusione totale.. quella donna emanava sesso da ogni poro e chiedeva a gran voce di essere scopata...ma soprattutto lo stava chiedendo a me! La mia mano tra le sue.. sul pancione duro e caldo.. il suo sguardo su di me, il suo seno che pareva esplodere esattamente come il cazzo nelle mie mutande… beh, gli ormoni cominciarono ad annebbiarmi il cervello e presi ad accarezzarle la pancia attivamente… “Certo che no, non lo farei mai… in nessun caso… nemmeno ora…”, dissi queste parole in maniera più che allusiva e lei ricambiò con un sorriso raggiante e gli occhi penetranti di una pantera. Cominciai ad accarezzarle la pancia con entrambe le mani… poi presi a baciargliela e lì cominciai a sentire i primi sospiri.. sospiri di una donna che sa che quei baci non sono dolci, ma sono carichi di passione.. Persi ogni remora, le mie mani salirono ad afferrarle i seni con decisione ma non con troppa forza e sentii solo queste parole “Sììì, finalmente!! Un uomo vero che mi tocca!”. Lì, non capii più nulla, cominciai a palparle le tette in maniera furiosa, mi alzai e la baciai, con un bacio ruvido fatto di lingue dure e vogliose che si cercano e quasi lottano per la passione che ci mettono! Ci baciamo a lungo, non volevamo staccarci, le mie mani continuavano ad impastare le sue tettone. In un attimo di lucidità le chiesi “ti faccio male se le palpo così?” e li di rimando “un po’, ma continua, strapazzale, mi piace sentirmi palpata con forza, ti prego, dimmi che sono la tua femmina e che mi vuoi scopare forteeee”. Il tappo ormai era saltato, le tolsi la camicetta, le sganciai con furia il reggiseno e cominciai a succhiarle le tette come un bimbo famelico. La sentivo ansimare e godere e mi gridava di continuare, che mi voleva allattare, che ero il suo bambino porco e che quelle tettone erano tutte mie! Mentre ciucciavo quelle enormi tettone, non smettevo di accarezzarle la pancia, ma ormai volevo di più.. provai a raggiungere la sua fica, ma la posizione e la pancia me lo impedivano. Così lasciai a malincuore quegli enormi globi di carne morbida e soda e mi fiondai a sfilarle i mutandoni… mi agevolò per quanto poté, ma gliele sfilai quasi con rabbia: in fondo avevo finalmente davanti l’oggetto di decine di seghe furibonde che mi chiedeva di fotterla con forza! Sotto il pancione finalmente vidi la sua fica, gonfia di piacere e già aperta e bagnatissima… non persi tempo e volli bere quel nettare, non mi feci scrupoli per il pancione, volevo quella fica.. Non appena la mia lingua passò tra le sue grandi labbra, un muggito di goduria mi fece capire che era quello che desiderava da tempo.. sentirsi una vacca desiderata! Non ricordo per quanto tempo l’ho leccata, so solo che ebbe un orgasmo quasi immediato e per la prima volta in vita sua, come mi confessò dopo, schizzò addirittura del liquido, che io bevvi come un assetato nel deserto. I suoi umori, i suoi odori mi avevano ormai fatto impazzire, desideravo fottere quella donna! Glielo dissi e lei mi rispose “Non aspetto altro! Mi metto a pecora, è l’unica posizione possibile.. e poi fottimi, fottimi senza paura, fottimi forte!” Con un'agilità sorprendente per le sue condizioni, sicuramente data dall’adrenalina, si girò e mi offrì la visione più bella della mia vita: quel suo culo grande, si vedeva benissimo il buco e la fica gonfia come quella di una vacca, bagnata e vogliosa.. non persi tempo e come lei mi aveva chiesto la infilzai con forza, tutto in un colpo dentro! Urlò fortissimo, temetti di averla fatto male, ma subito dopo “sììììììììììììììììììì, finalmente un bel cazzone!!! Dai Luca ti prego, fottimi!! Solo tu sai come scopare una femmina come me! Daiii!!!”, ero in trance da sesso, ero un animale in quel momento, la scopavo dando colpi fortissimi e la sentivo godere come una pazza, ma la cosa che mi sconvolse fu quando ad un certo punto mi disse: “Luca, sei meravigliosooo!! Sei il maschio che ci vuole per me!! Fottimi forte e vienimi dentro, ti prego!!! Nella mia testa e nel mio cuore sarà come se anche tu mi hai messo incinta, sarai anche tu il padre di mio figlioooo”!!! Questa frase mi destabilizzò… mi resi conto a quel punto che stavo scopando con una forza inaudita una donna incinta, che mi chiedeva a gran voce di fotterla e di entrarle talmente dentro le viscere da considerarmi un padre per suo figlio! Quel pensiero mi eccitò in maniera incredibile… quello che successe dopo era fuori dal mio controllo.. cominciai a darle colpi ancora più forti e a gridarle “sì, sììììì, ti metto di nuovo incinta porcona, sarò il padre di tuo figlioooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhh VENGOOOOOOOOOOOOOOO” e venni… venni come mai nella mia vita.. sentii almeno 10 schizzi accompagnati da altrettante scariche di piacere puro, rantolavo da tanto godimento e intanto sentivo come provenire da un altro mondo il suo urlo di rimando “AHHHHHHHHHHHHH GODOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO” e le contrazioni della sua fica che mungevano ancora di più il mio cazzo… Mi afflosciai sulla sua schiena, il cazzo scivolò fuori da solo, insieme a una quantità spropositata di liquido.. Mi girava la testa, ansimavo forte.. anche lei era nelle stesse condizioni. Stemmo così per non so quanto tempo, lei si accasciò sul divano e io accucciato tra le sue gambe con la testa sul suo pancione… Alla fine riuscii a recuperare un po’ di lucidità, le diedi un bacio sulla pancia e sollevai la testa a cercare il suo sguardo.. lei abbassò gli occhi, mi guardo felice e mi disse: “E’ la verità: questo sarà anche figlio tuo.. grazie Luca, sei stato incredibile”. Io sorrisi felice, con l’espressione ebete.. come quella di un uomo a cui la moglie ha appena detto “diventerai Papà”. Non dissi più nulla, continuai a darle bacini dolcissimi sul pancione.. poi l’aiutai a lavarsi e a sistemare tutto e la salutai con un bacio carico di passione con le lingue che si cercavano, questa volta morbide e sinuose. Sulla porta mi guardò ancora e sorridendo maliziosa mi disse: “Vero che ti prenderai cura ancora di questa mammina, papà?”
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