Seghe tra amici
di
me medesimo
genere
gay
ciao a tutti.
vi racconto un altra mia storia. un estate della mia giovinezza passata a segarmi in compagnia. i primi pruriti le prime voglie. la voglia di scoprire il corpo di un compagno di giochi.
avevo circa 11/12 anni.un estate calda torrida. passata inizialmente a girare con la bicicletta in centro monza.
spensierato, non pensavo ancora al sesso e alla masturbazione, tanto meno alla voglia di esplorare dentro le mutande di un compagno di giochi.
fino ad un giorno,che mi cambiò x sempre.
la mia innocenza svani in un attimo.
andai con mia madre a fare una lastra alla schiena, entrai in sala radiografie, mia madre ovviamente dovette aspettare fuori. l infermiera mi disse di rimanere solo con gli slip. obbedii.
entrai, e lei mi si avvicino con un aggeggio strano, mi abbassò le mutande,prese in mano il mio pisello non ancora del tutto sviluppato, e lo inseri nella protezione. mi si irrigidii subito. a sentire quella mano afferrarmi il pene mi frastornò,mi sentii strano una sensazione strana,bella.
finito la lastra, non sapevo come comportarmi, se togliere il cosa dal pisello o meno.arrivo l infermiera, mi abbassò nuovamente le mutande e tolse la protezione,lasciano vedere il mio pisello ritto in piedi. lei lo guardò, sorrise, gli fece una carezza e mi alzo le mutande.
rimasi frastornato.non dissi nulla ovviamente a mia madre.
da quel momento capii che se mi toccavo in un certo modo il pisello,ne traevo piacere. incominciai a masturbarmi di continuo.al pensiero di essere stato toccato nel intimo mi si irrigidiva sempre, e quindi giu di seghe.
del fatto ne parlai solo con un amichetto, il quale mi disse che era stato fortunato. gli chiesi allora se lui si menava il pisello x procurarsi quel piacere intenso, quella sensazione che,alla fine del atto sfociava in un piacere forte,sentire il cazzo che pulsava ripetutamente. disse di no.
e aggiunse che avrebbe voluto vedere come si faceva.
detto fatto, il mio cazzo divvenne duro. eravamo in camera mia. mi abbassai tutto e cominciai a menarmelo,eccitato anche dal fatto che il mio amico mi osservava incuriosito.dai prova gli dissi. lui abbassò i pantaloni e le mutandine, aveva un pisello piu piccolo del mio ma molto bello. era moscio xo.
io venni. ancora non producevo sperma, ma una gocciolina di qualcosa di simile.
lui si tocco, ma non gli si alzava.
ci penso io dissi.mi avvicinai ancora con le mutande abbassate, e gli presi in mano il cazzo. ebbe un fremito. incomincia allora a segarlo lentamente. a poco a poco sentii il suo pisello crescermi in mano.
gli dissi di fare a me quello che io stavo facendo a lui. eseguii.
mi divenne ancora duro.vennimmo insieme. fu magnifico.
ci rivestimmo.ti accompagno a casa gli dissi.
e sulle scale, ci fermammo x farcene un altra.
nei giorni a seguire era un continuo segarci a vicenda.
d istinto gli passavo una mano sul culo. morbido e invitante.
un giorno di fine estate,eravamo nudi.uno di fronte all altro a cazzi duri, incominciammo a segarci.mi venne l istinto di inginocchiarmi. glielo baciai.
volevo succhiarlo, assaggiarlo. si ritrasse instintivamente.
d un tratto lui realizzo che il tutto era una cosa sbagliata.
in quel momento entro la sorella maggiore e ci vide nudi e a cazzo dritto. urlo come un ossessa. mi disse di rivestirmi e di andarmene. e che se mi fossi fatto rivedere da quelle parti avrebbe detto tutto a mia madre.
sconsolato con la vogli di cazzo in bocca e a cazzo dritto me ne andai.
non lo rividi piu.
poi la mia voglia di trasgressione, di godere con un mio simile svanì, e quella voglia di cazzo si trasformò in voglia di figa che ho tuttora, ma ogni tanto, quando mi capita qualche bel cazzo con cui giocare non mi lamento.
vi racconto un altra mia storia. un estate della mia giovinezza passata a segarmi in compagnia. i primi pruriti le prime voglie. la voglia di scoprire il corpo di un compagno di giochi.
avevo circa 11/12 anni.un estate calda torrida. passata inizialmente a girare con la bicicletta in centro monza.
spensierato, non pensavo ancora al sesso e alla masturbazione, tanto meno alla voglia di esplorare dentro le mutande di un compagno di giochi.
fino ad un giorno,che mi cambiò x sempre.
la mia innocenza svani in un attimo.
andai con mia madre a fare una lastra alla schiena, entrai in sala radiografie, mia madre ovviamente dovette aspettare fuori. l infermiera mi disse di rimanere solo con gli slip. obbedii.
entrai, e lei mi si avvicino con un aggeggio strano, mi abbassò le mutande,prese in mano il mio pisello non ancora del tutto sviluppato, e lo inseri nella protezione. mi si irrigidii subito. a sentire quella mano afferrarmi il pene mi frastornò,mi sentii strano una sensazione strana,bella.
finito la lastra, non sapevo come comportarmi, se togliere il cosa dal pisello o meno.arrivo l infermiera, mi abbassò nuovamente le mutande e tolse la protezione,lasciano vedere il mio pisello ritto in piedi. lei lo guardò, sorrise, gli fece una carezza e mi alzo le mutande.
rimasi frastornato.non dissi nulla ovviamente a mia madre.
da quel momento capii che se mi toccavo in un certo modo il pisello,ne traevo piacere. incominciai a masturbarmi di continuo.al pensiero di essere stato toccato nel intimo mi si irrigidiva sempre, e quindi giu di seghe.
del fatto ne parlai solo con un amichetto, il quale mi disse che era stato fortunato. gli chiesi allora se lui si menava il pisello x procurarsi quel piacere intenso, quella sensazione che,alla fine del atto sfociava in un piacere forte,sentire il cazzo che pulsava ripetutamente. disse di no.
e aggiunse che avrebbe voluto vedere come si faceva.
detto fatto, il mio cazzo divvenne duro. eravamo in camera mia. mi abbassai tutto e cominciai a menarmelo,eccitato anche dal fatto che il mio amico mi osservava incuriosito.dai prova gli dissi. lui abbassò i pantaloni e le mutandine, aveva un pisello piu piccolo del mio ma molto bello. era moscio xo.
io venni. ancora non producevo sperma, ma una gocciolina di qualcosa di simile.
lui si tocco, ma non gli si alzava.
ci penso io dissi.mi avvicinai ancora con le mutande abbassate, e gli presi in mano il cazzo. ebbe un fremito. incomincia allora a segarlo lentamente. a poco a poco sentii il suo pisello crescermi in mano.
gli dissi di fare a me quello che io stavo facendo a lui. eseguii.
mi divenne ancora duro.vennimmo insieme. fu magnifico.
ci rivestimmo.ti accompagno a casa gli dissi.
e sulle scale, ci fermammo x farcene un altra.
nei giorni a seguire era un continuo segarci a vicenda.
d istinto gli passavo una mano sul culo. morbido e invitante.
un giorno di fine estate,eravamo nudi.uno di fronte all altro a cazzi duri, incominciammo a segarci.mi venne l istinto di inginocchiarmi. glielo baciai.
volevo succhiarlo, assaggiarlo. si ritrasse instintivamente.
d un tratto lui realizzo che il tutto era una cosa sbagliata.
in quel momento entro la sorella maggiore e ci vide nudi e a cazzo dritto. urlo come un ossessa. mi disse di rivestirmi e di andarmene. e che se mi fossi fatto rivedere da quelle parti avrebbe detto tutto a mia madre.
sconsolato con la vogli di cazzo in bocca e a cazzo dritto me ne andai.
non lo rividi piu.
poi la mia voglia di trasgressione, di godere con un mio simile svanì, e quella voglia di cazzo si trasformò in voglia di figa che ho tuttora, ma ogni tanto, quando mi capita qualche bel cazzo con cui giocare non mi lamento.
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