Quel pomeriggio al fiume
di
Roberto14671
genere
esibizionismo
Io Alberto 45 anni 1:80 moro fisico atletico e la mia compagna Samantha 40 anni 1:65 terza di seno è un bel culo tondeggiante, piaceva farlo in modo sfrenato i quasi tutti i poste specialmente dopo le cene al ristorante freneticamente ci prendeva farlo in mezzo ai parcheggi sotto ai palazzi o in autostrada nelle piazzole sotto i ponti! Iniziava con spogliarsi la parte superiore fino a scendere poi mi slacciava i pantaloni avventandosi sul mio cazzone ormai duro per il pensiero che qualcuno poteva scorgere quello stava per fare ovvero prenderlo in bocca sfrenatamente! Tutte le volte le dicevo c possono vedere, ti piace farlo in luoghi dve ci potrebbero vedere. Lei rispose di sì ma non in luoghi affollati dove ci possono vedere da lontano magari! Allora le chiesi cosa ne dici di andare al Trebbia un sabato o una domenica in un luogo appartato?
La risposta positiva quasi immediata mi lascio quasi basito ma forse mi eccitava l'idea di quello che poteva essere una giornata di sesso al naturismo o all'aria aperta che quasi mi mancava da anni. Cosi il sabato successivo ci recammo al fiume per prendere il sole. Parcheggiammo in riva a strada e scendemmo in un sentiero che portava in un ansa con un po' di spiaggetta e lì ci posizionavamo. Dando uno sguardo vedevamo solo due persone in lontananza , il fiume sembrava tutto nostro. Stesi gli asciugamani mi tolsi gli indumenti lasciando il solo costume azzurro con un facile strappo centrale, Samanta indossava un semplice costume nero con un perizoma a brasiliana! Inizio a spalmare l'olio abbronzante sul corpo di Samantha passando ben bene nelle parti a lei erogene là ascelle a scendere sotto il costume sui capezzoli che si indurivano sempre più e lei davanti a me girata di schiena con la mano mi apriva la zip del costume iniziandolo a tiralo fuori e a pagasse lo sul culo. Fondo schiena che mi fondeva raramente il più gli infilavo un dito quando a smorzava della de lo infilava fino infondo tanto ad sentigli al fine e a le piacer tanto quanto immaginava di averne dentro un'altro.
Samantha si girava e con le mani mi sdraiava e senza neanche prenderlo in bocca se lo infilava da vanti spostandosi le mutandE del costume di lato. Dopo pochi colpi la sua calda fica era bagnassi sito a tal punto che gli umori arrivavano fino al suo culo. Poi si alzava e togliendosi le mutande si girava, io ne approfittai per togliermi il costume. Lei si ripiegava e lentamente se lo infilava dietro che era una meraviglia. Dalle retrovie si avvicinava piano piano un'uomo sulla cinquantina brizzolato abbastanza alto molto probabilmente il contadino delle case poco più in alto in quanto vedendolo arrivare mi girai pensando ai due visti prima in lontananza ed invece no. La mia compagna zitta, si sfilava la parte superiore del costume rimasta mostra di i suoi seni sinuosi e iniziava a prenderlo in bocca con foga!
Dopo un paio di minuti Samanta si ricurva verso di me e quell'uomo conosciuto poi con il nome di Mario lo infilava delicatamente nella fica bagnata di Samantha fino infondo! Io rimasi fermo e sentivo l'arnese di Mario che riempiva tutta la parte davanti di Samantha che d'un primo impatto prima di essere penetrata diceva a Mario : "se non hai il preservativo non infilarlo", ma poi sentendoselo appoggiare prima sopra non disse più nulla. Le tette di Samntha sballonzolavano di meraviglia e i gemiti si facevano sempre più forti!
Dopo circa 20 minuti si sentiva Mario arrivare nell'appagamento di venire dentro la fichetta di Simona che incitava nel venire pure e sebbene quasi immobile una pennellata ogni tanto, feci e venni!
Salutato Mario Samantha si sdraiò nuda con fica che gli colava e così rimase a prendere il sole quel pomeriggio. Da allora Samantha da una parte rimasi abbastanza basito dalla troia che era, in quanto mi ha sempre fatto scenate di gelosi in preda al fatto che andando a lavorare a Milano mi diceva che me le trombavo tutte, dall'altra ero quasi contento di ciò che era capitato che mi dava forse stimolo e coraggio a trovare la strada di trovare un'altra persona. Noi non tornammo più in quel posto e tantomeno sull'argomento, rimane quel pomeriggio per lei di sano piacere e per me il tormento di trovare una nuova compagna!
La risposta positiva quasi immediata mi lascio quasi basito ma forse mi eccitava l'idea di quello che poteva essere una giornata di sesso al naturismo o all'aria aperta che quasi mi mancava da anni. Cosi il sabato successivo ci recammo al fiume per prendere il sole. Parcheggiammo in riva a strada e scendemmo in un sentiero che portava in un ansa con un po' di spiaggetta e lì ci posizionavamo. Dando uno sguardo vedevamo solo due persone in lontananza , il fiume sembrava tutto nostro. Stesi gli asciugamani mi tolsi gli indumenti lasciando il solo costume azzurro con un facile strappo centrale, Samanta indossava un semplice costume nero con un perizoma a brasiliana! Inizio a spalmare l'olio abbronzante sul corpo di Samantha passando ben bene nelle parti a lei erogene là ascelle a scendere sotto il costume sui capezzoli che si indurivano sempre più e lei davanti a me girata di schiena con la mano mi apriva la zip del costume iniziandolo a tiralo fuori e a pagasse lo sul culo. Fondo schiena che mi fondeva raramente il più gli infilavo un dito quando a smorzava della de lo infilava fino infondo tanto ad sentigli al fine e a le piacer tanto quanto immaginava di averne dentro un'altro.
Samantha si girava e con le mani mi sdraiava e senza neanche prenderlo in bocca se lo infilava da vanti spostandosi le mutandE del costume di lato. Dopo pochi colpi la sua calda fica era bagnassi sito a tal punto che gli umori arrivavano fino al suo culo. Poi si alzava e togliendosi le mutande si girava, io ne approfittai per togliermi il costume. Lei si ripiegava e lentamente se lo infilava dietro che era una meraviglia. Dalle retrovie si avvicinava piano piano un'uomo sulla cinquantina brizzolato abbastanza alto molto probabilmente il contadino delle case poco più in alto in quanto vedendolo arrivare mi girai pensando ai due visti prima in lontananza ed invece no. La mia compagna zitta, si sfilava la parte superiore del costume rimasta mostra di i suoi seni sinuosi e iniziava a prenderlo in bocca con foga!
Dopo un paio di minuti Samanta si ricurva verso di me e quell'uomo conosciuto poi con il nome di Mario lo infilava delicatamente nella fica bagnata di Samantha fino infondo! Io rimasi fermo e sentivo l'arnese di Mario che riempiva tutta la parte davanti di Samantha che d'un primo impatto prima di essere penetrata diceva a Mario : "se non hai il preservativo non infilarlo", ma poi sentendoselo appoggiare prima sopra non disse più nulla. Le tette di Samntha sballonzolavano di meraviglia e i gemiti si facevano sempre più forti!
Dopo circa 20 minuti si sentiva Mario arrivare nell'appagamento di venire dentro la fichetta di Simona che incitava nel venire pure e sebbene quasi immobile una pennellata ogni tanto, feci e venni!
Salutato Mario Samantha si sdraiò nuda con fica che gli colava e così rimase a prendere il sole quel pomeriggio. Da allora Samantha da una parte rimasi abbastanza basito dalla troia che era, in quanto mi ha sempre fatto scenate di gelosi in preda al fatto che andando a lavorare a Milano mi diceva che me le trombavo tutte, dall'altra ero quasi contento di ciò che era capitato che mi dava forse stimolo e coraggio a trovare la strada di trovare un'altra persona. Noi non tornammo più in quel posto e tantomeno sull'argomento, rimane quel pomeriggio per lei di sano piacere e per me il tormento di trovare una nuova compagna!
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La mia compagna al mareracconto sucessivo
Quel pomeriggio nel parcheggio
Commenti dei lettori al racconto erotico