Cena sushi

di
genere
dominazione

Era un mercoledì sera,mi pare fosse Marzo.Decidemmo di comune accordo di andare a farci una scorpacciata di sushi in quel nuovo
ristorantino non distante da casa.La serata era piacevole e il ristorante pure,ormai saranno sei mesi che abbiamo ripreso a
frequentarci.I discorsi ,tra un bicchiere di bianco e l’altro, scivolavano tranquilli senza nessuna pretesa di argomenti impegnativi e
vista l’intesa di quella sera ne approfittai per chiederle di Simone,il tipo che frequentava dopo che ci siamo allontanati.
Lei: Cosa vuoi sapere?
Io : Vi vedete ancora?
La sua faccia non era particolarmente turbata dalla domanda ma un leggero inarcamento delle sopracciglia mi suggerì un leggero risentimento.
Lei : Noi due non stiamo assieme,per lo meno non si è ancora capito
Io : Non ti preoccupare,lo so benissimo.Non mi arrabbio mica se mi dici che ti vedi ancora con lui.
Lei: Si, ci vediamo ogni tanto!
Io : E com’è il sesso con lui?
Il colorito delle guancie si fece più roseo ma tra vino e situazione generale l’intimità che si era creata dava notevole sicurezza.
Lei : E’ diverso.. Lui è molto più.. attento.Gioca molto con bende,candele profumate.. è più lento.
Io : tantra o roba simile?Quelle storie dove devi aspettare una vita prima di avere un orgasmo?
Lei ride e annuisce ,più o meno dice.
Io : a te piace farlo così?
Lei : SI,è diverso
Io : non ti è mai capitato mentre lo facevate di pensare a me?
Lei : qualche volta,è capitato
La cena proseguì in allegria e contribuirono anche i tre giri di amari a fine pasto,pagammo e ci avviammo verso casa.
Facemmo un giro più largo per approfittare della bella giornata,passammo dalle parti del parco nuovo e una domanda mi venne in mente:
Te lo ha mai fatto il culo?
Lei : Si
Io: sei venuta?
Lei: che ti importa? (sorride)
Io: Per sapere,visto che oggi siamo in sintonia..
Lei,si sono venuta
Aspettai di essere in un punto un po riparato e con la mano la avvicinai a me.La baciai intensamente per almeno un minuto e allungai la
mia mano sotto il suo vestito.Era bagnatissima,quasi non ci credevo.
La portai in un punto nascosto da una grossa siepe, la ribaciai e tolto fuori il cazzo ormai di pietra le ordinai: Succhia adesso!
Si inginocchiò all’istante e lo prese in bocca.Brava la mia troia,le dissi.Un mugolio fece percepire la sua eccitazione a quelle parole.
Dopo una sonora e umida lucidata all’asta mi decisi a sollevarla ,la feci voltare e con una mano le portai le mutandine fino al ginocchio
mentre con l’altra mano le tenevo fermi i polsi.
Bagnai dapprima la cappella sui suoi copiosi umori vaginali e con una spinta continua ma decisa glielo infilai su per il culo.
Era molto eccitata,si sentiva dalla quasi assenza di resistenza e ben presto arrivai a fine corsa con lei impalata completamente dal mio cazzo.
Io : Scommetto che hai pensato a me mentre te lo faceva,le dissi mentre continuavo a pomparle il culo
Lei ansimava e godeva ma non rispose subito.. SII,ho pensato a te!
IO : Dimmi che sei la MIA troia e vuoi che ti sfondi per bene il culo!
Lei : …
IO : Dillo!
Lei : SONO LA TUA TROIA! Ti prego,padrone, continua a sfondarmi il culo..
Arrivato all’appice lo tolsi fuori e eruttai tutto il mio sperma nella sua bocca, lo ripulì così bene che non ne uscì neanche una goccia.
Fu una bella serata.
Pontiac 02/05/2016
scritto il
2016-05-02
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