Quel giorno in spiaggia
di
Sonia
genere
prime esperienze
A Roma ottobre non è mai un vero e proprio mese autunnale. Fa caldo, spesso. A volte un caldo estivo, mitigato da qualche nuvola, da un po' di vento. Le spiagge vicine alla città sono ormai deserte durante la settimana. Mi piace ancora di più andarci. L'altro giorno mi sono recata a Maccarese, in una spiaggetta attrezzata, molto carina, che frequento spesso nei mesi estivi. Ormai in disarmo per l'inverno ho convinto in amicizia il padrone a sistemarmi un lettino in riva al mare. Lì mi metto a prendere il sole. tirava vento. Decido che era la giornata giusta per tentare il topless. L'ho sempre apprezzato nelle amiche, ma non ho mai avuto il coraggio di mettermici anche io.
Mi tolgo il reggiseno, dunque, e lascio che il vento ed il sole mi accarezzino. La sensazione è talmente bella che rimpiango di non averlo fatto prima e rimpiango, soprattutto, di non essere in una spiaggia per nudisti, perchéP amerei lo stesso vento anche sulla fica. Poco dopo sento una presenza vicino a me. Era un uomo di colore che vendeva CD e stava facendo un ultimo giro per spiagge pressocché deserte.
"Vuoi?" mi chiede mostrando i CD.
"No, grazie" dapprima mi sento imbarazzata: i suoi occhi non si staccano dalle mie tette. Poi comincia a piacermi quel suo sguardo. Siamo assolutamente soli. Il mare lambisce la spiaggia e ci culla. Si inchina vicino a me ed insiste perché gli compri qualcosa. Gli chiedo se ha l'ultimo di Gigi D'Alessio.
"Cosa mi dai in cambio?"
"Soldi" rispondo stupita.
"Io, veramente ... vorrei un po' di ... queste" e mi tocca il seno con un dito.
Non riesco a rimporverarlo, tanto mi è piaciuto. Così gli rispondo che valgno ben più di un CD. Mi sento una troia. Mi piace da morire. E' come se all'improvviso io sia un'altra.
"Quanti CD?" mi chiede
"Solo per wqueste?" e gli prendo la mano poggiandola interamente sulla tetta.
Lui sorride. Ha denti dorati alternati a denti anneriti dal fumo, nonostante sia miolto giovane.
"No. Anche per questa" e sposta la mano sulla fica, infilandola nel costume.
Mi guardo intorno. Siamo ancora assolutamente soli.
Sorrido e gli dico che va bene anche un solo CD.
Lui contento comincia a massaggiarmio la fica con la mano, abbassando il costume.
Poco dopo noto una coppia che sta passeggiando sul bagnasciuga. Che cavolo di figura! Mi vedono, esplodono a ridere, si abbracciano e si allontanao. Il ragazzo di colore non smette, anzi mette l'altra mano sulle tette. Mi sdraio a godermi quel massaggio, ma poco dopo smette. Mi giro per chiedergli che cosa non va e vedo che si sta sbottonando i pantaloni. Tira fuori una mazza dura di circa venti centimetri.
"Vuoi cazzo tu?" mi chiede nel suo italiano stentato.
Glielo accarezzo. E' grosso. mi piace. Ormai non ho più ritegno. E' come se fossi un'altra persona. Gli dico di andare dietro l'incannucciata. Si tira dentro l'uccello e procede. Anche io mi alzo, con le mie tettone al vento, e lo raggiungo. Lì dietro, accanto ad una pilka di pattini accatastati lui mi abbassa lo slip e mi prende da dietro nella fica. Sono tuitta bagnata. Non posso crederci. Un barlume di razionalità mi pervade e mi sotraggo alla penetrazione chiedendogli di mettere il preservativo. Ce ne ha uno in tasca. Se lo infila e mi ricomincia a stantuffare. Vengo come una troia: senza più freni inibitori. Quindi passa al culo. Ce l'ho bello aperto da numerose pratiche con mio marito. Anche lì mi allarga per bene e mi fa godere da pazzi. Finalmente sborra abbondantemente nel sacchettino, che si sfila e getta sulla sabbia. Si riabbottona e mi chiede quale CD voglio. Gli dico che non fa niente. Lui sorride e se ne va. Mi ritiro su lo slip e vado anche io sul mio lettino. Ancora tette al vento, ma molto, molto più soddisfatta. Sono una vera troia. Ora lo so. E' bastato un topless. Solo una volta ...
Mi tolgo il reggiseno, dunque, e lascio che il vento ed il sole mi accarezzino. La sensazione è talmente bella che rimpiango di non averlo fatto prima e rimpiango, soprattutto, di non essere in una spiaggia per nudisti, perchéP amerei lo stesso vento anche sulla fica. Poco dopo sento una presenza vicino a me. Era un uomo di colore che vendeva CD e stava facendo un ultimo giro per spiagge pressocché deserte.
"Vuoi?" mi chiede mostrando i CD.
"No, grazie" dapprima mi sento imbarazzata: i suoi occhi non si staccano dalle mie tette. Poi comincia a piacermi quel suo sguardo. Siamo assolutamente soli. Il mare lambisce la spiaggia e ci culla. Si inchina vicino a me ed insiste perché gli compri qualcosa. Gli chiedo se ha l'ultimo di Gigi D'Alessio.
"Cosa mi dai in cambio?"
"Soldi" rispondo stupita.
"Io, veramente ... vorrei un po' di ... queste" e mi tocca il seno con un dito.
Non riesco a rimporverarlo, tanto mi è piaciuto. Così gli rispondo che valgno ben più di un CD. Mi sento una troia. Mi piace da morire. E' come se all'improvviso io sia un'altra.
"Quanti CD?" mi chiede
"Solo per wqueste?" e gli prendo la mano poggiandola interamente sulla tetta.
Lui sorride. Ha denti dorati alternati a denti anneriti dal fumo, nonostante sia miolto giovane.
"No. Anche per questa" e sposta la mano sulla fica, infilandola nel costume.
Mi guardo intorno. Siamo ancora assolutamente soli.
Sorrido e gli dico che va bene anche un solo CD.
Lui contento comincia a massaggiarmio la fica con la mano, abbassando il costume.
Poco dopo noto una coppia che sta passeggiando sul bagnasciuga. Che cavolo di figura! Mi vedono, esplodono a ridere, si abbracciano e si allontanao. Il ragazzo di colore non smette, anzi mette l'altra mano sulle tette. Mi sdraio a godermi quel massaggio, ma poco dopo smette. Mi giro per chiedergli che cosa non va e vedo che si sta sbottonando i pantaloni. Tira fuori una mazza dura di circa venti centimetri.
"Vuoi cazzo tu?" mi chiede nel suo italiano stentato.
Glielo accarezzo. E' grosso. mi piace. Ormai non ho più ritegno. E' come se fossi un'altra persona. Gli dico di andare dietro l'incannucciata. Si tira dentro l'uccello e procede. Anche io mi alzo, con le mie tettone al vento, e lo raggiungo. Lì dietro, accanto ad una pilka di pattini accatastati lui mi abbassa lo slip e mi prende da dietro nella fica. Sono tuitta bagnata. Non posso crederci. Un barlume di razionalità mi pervade e mi sotraggo alla penetrazione chiedendogli di mettere il preservativo. Ce ne ha uno in tasca. Se lo infila e mi ricomincia a stantuffare. Vengo come una troia: senza più freni inibitori. Quindi passa al culo. Ce l'ho bello aperto da numerose pratiche con mio marito. Anche lì mi allarga per bene e mi fa godere da pazzi. Finalmente sborra abbondantemente nel sacchettino, che si sfila e getta sulla sabbia. Si riabbottona e mi chiede quale CD voglio. Gli dico che non fa niente. Lui sorride e se ne va. Mi ritiro su lo slip e vado anche io sul mio lettino. Ancora tette al vento, ma molto, molto più soddisfatta. Sono una vera troia. Ora lo so. E' bastato un topless. Solo una volta ...
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