Evoluzione dei giochi e consigli x autori
di
fabiofale
genere
incesti
Prima di scrivere il seguito, vorrei spendere poche righe a beneficio degli altri autori di questo sito, una sorta di comunicazione di servizio; per i semplici lettori, lascerò una riga vuota alla fine di questa parte e, se volte andare direttamente alla storia, saltate pure questo capoverso che vi annoierebbe. Non so se qualcuno se ne ricorda ma, qualche anno fa esisteva, su questo sito, un personaggio che si presentava come “Vampiro”, “Conte Vlad “Vlad il vampiro” e simili, questo utente passava notte e giorno a leggere qualunque racconto pubblicato e corredarlo, per chi voleva leggerlo e, soprattutto, per chi non ci teneva affatto, dei suoi pareri e giudizi, sempre negativi ovviamente, altrimenti non ci sarebbe stato gusto. Non so che fine abbia fatto, forse dell'aglio gli è andato di traverso (scherzo), forse è stato bannato definitivamente o, forse, e me lo auguro per lui, ha trovato qualche scopo migliore con cui impiegare il suo tempo e godersi la vita. Da qualche tempo, è arrivata l'erede, io sto facendo questo discorso per chi ha avuto il piacere di incontrarla, ma vale per tutte le persone che commentano i vostri scritti, sia che i loro commenti vi piacciano sia il contrario. C'è infatti una procedura all'apparenza non semplice, che, se utilizzata, potrà farvi sfruttare al massimo questo sito e fare al vostro caso. Mettiamo che qualcuno degni il vostro scritto di considerazione e voi rimaniate estasiati dalle parole di questa persona, capiate i vostri errori, vi pentiate dei vostri peccati e vi chiediate come avete fatto, fino a quel momento, a vivere senza una simile luce ad indicarvi il cammino, oppure, mettiamo che, come me, siate gretti, incapaci di riconoscere il genio e vogliate rimanere a sguazzare nel peccato e nell'ignoranza; per entrambe le categorie, ecco cosa dovete fare: dovete innanzitutto, se non l'avete già fatto, attivarvi su disqus, cioè, dovete cliccare su “partecipare alla discussione”, mettere quando ve la chiederà, la vostra mail ed attendere la mail di risposta, in quella, attiverete il vostro account. Sarete quindi pronti all'azione, potete, a quel punto, cliccare sul nome del critico letterario e vi si aprirà una finestra dove, a fianco al nome ci sono due icone. Per coloro che sono stati redenti o illuminati, consiglio di cliccare su “segui”, in questo modo non vi perderete nessuna perla di saggezza su qualunque argomento il faro decida di spargere il Verbo, se preferite invece vivere nell'oscurità e nell'ignoranza, cliccate sull'altra icona, quella con tre pallini. Certo, sarebbe stato meglio ci avessero scritto qualcosa tipo “opzioni” ma sarebbe stato troppo semplice. A quel punto appariranno altre due icone: “blocca utente” e “segnala utente”, so che la tentazione sarebbe di segnalare ma, se volete un consiglio, lasciate perdere, intanto se anche venisse bannato, l'utente in questione, potrebbe tornare cambiando nome come faceva il non morto in premessa, e poi, magari, c'è qualcuno che apprezza essere oggetto di attenzione da questa persona e privereste del suo piacere qualcuno che non conoscete e che non vi ha fato nulla di male. Bloccandolo sparirà dalla vostra vista, non troverete più niente da quella persona né su quello che scrivete voi, né nel resto del sito; certo, me ne rendo conto, ciò comporterà una grave lacuna per la vostra crescita morale e spirituale come succederà a me, ma sono altrettanto sicuro che, sia pure con un po di sofferenza, come ho fatto io, ve ne farete, alfine, una ragione. Detto ciò, buona lettura.
Il rientro alla vita di tutti i giorni è stato facile solo per Marco, porco fino all'anima che, dal secondo giorno, ha iniziato a cercare alternativamente me e mia sorella, oltre alla sua, per convincerci a rifarlo, io restavo sul vago ma Francesca è stata cosi gelida in una telefonata che lui, senza arrendersi, ha, comunque deciso di aspettare un po'.
Quelli che lo vivevano peggio, eravamo io e Francesca, vivendo assieme, era difficile evitarsi e c'era parecchia tensione quando non potevamo farne a meno, fortunatamente, i nostri genitori erano convinti fossimo ancora turbati dalla perdita di nonna e non hanno sospettato nulla.
Anche mia cugina non era serena ma per un motivo diverso al nostro, direi opposto anche se non è del tutto corretto. L'ho scoperto qualche giorno dopo quando mi ha chiamato, era molto risentita, e mi ha detto:
“Abbiamo fatto l'amore, non una ma due volte, siamo stati bene assieme, capisco che è stato in un contesto strano, ma alla fine, anche se eravamo in quattro, siamo stati io e te a farci ed è stato molto bello anche per te mi pare, avrei voluto da te almeno una telefonata per sapere come stavo, per dirmi che ti era piaciuto, che magari ti andava di rifarlo, sapevi che mio fratello ha chiamato Francesca, avresti dovuto fare lo stesso.”
Mi sono sentito una merda, aveva ragione ovviamente, le ho chiesto scusa e le ho detto che Francesca non aveva preso bene la chiamata di Marco e pensavo che allo stesso modo, anche lei poteva non gradire. Mi ha detto, un po addolcita:
“tu non sei lui, è perchè c'ero tu che lo abbiamo fatto, tu sei sempre stato attento e non solo un maniaco, dovresti saperlo! Francesca non so cosa pensi, la notte quando ci siamo coricate non era affatto pentita, di sicuro se non vi siete detti nulla ora è turbata, voi due vivete assieme e tu sei il fratello, dovresti parlarle e vedere se va tutto bene, io non sono turbata né, tanto meno, pentita e tu?”
Una sua frase, in tutto il discorso continuava a risuonarmi nel cervello e cioè: “Che magari tu andava di rifarlo”, non aveva senso continuare a scusarmi, dall'inizio ci avevo capito poco di tutta questa storia e così ho deciso un po' di “Marchizzarmi” e le ho detto:
“Certo che mi piacerebbe rifarlo, non sapevo se lo volessi rifare tu e, a parte questo, non avevo e non ho tuttora idea, di come poterlo fare visto che abbiamo entrambi problemi di tempo e di location e di certo non possiamo tornare di nascosto alla casa dei giochi”
Ha sospirato e mi ha detto; “bastava parlare con me e ti trovavo la soluzione. lasciatelo dire Fabio, so che non ti dispiacerà, quella sera sono stata benissimo sia facendolo, sia, soprattutto, dopo averlo fatto, anche se magari un concetto difficile per voi maschietti a cui basta mentre lo fate per essere felici.”
“Senti Sara, mi son preso la cazziata giusta per non averti chiamato e l'ho accettata chiedendoti scusa, non posso prendermi anche quella dei maschi in generale. Sentiamo la tua soluzione geniale, ovviamente è una cosa solo tra noi due”
“Certo, non ho voglia di litigare con nessuno, allora è una cosa a cui stavo pensando da quando la mia capa mi ha messo part time, all'inizio era per il mio moroso ma visto che ho un amante la userò con te. Tu lavori vicino a casa mia vero?” “Vero” Come stai messo con i pranzi, torni a casa? “Si” e a che ora riprendi?” “15.30” “Poco tempo, ma possiamo accontentarci, il martedì e il giovedì mamma e papà hanno il rientro e non tornano prima delle 18, tu vieni qui dall'ufficio, facciamo l'amore, mangiamo, se ce la facciamo lo rifacciamo e poi tu torni al lavoro, nessuno saprà nulla!”
Ci ho pensato un po', poi, tornato al lavoro avrei avuto la capacità di concentrazione di un palloncino legato ad una staccionata ma bastava non prendere appuntamenti, me la sarei cavata fissando tutta la sera il pc, facendo finta di avere un espressione intelligente, e e così le ho detto:
“Sei grande! Un idea geniale, proviamo - era mercoledì - ti andrebbe già da domani?” “Sono grande solo in quello, ma li lo sono. Lascia i tuoi problemi con Francesca fuori dai nostri incontri, vieni per me non per altro!”
L'ho salutata e ho chiuso pensando sorridendo tra me e me sulla frase dell'essere grande solo in quello. Sara è una bella ragazza, non una modella di Victoria's Secrets, pochissime lo sono, ma comunque molto carina, ha avuto però la sfortuna di fermarsi a 1.62 in una famiglia, la loro come la nostra, di persone tutte sopra l' 1.80 e questo le pesa da morire, anche per colpa del fratello che da ragazzini la chiamava “nanerottola”.
Il giorno dopo ci sono andato e abbiamo iniziato a baciarci e toccarci appena chiusa la porta, non sono riuscito però a lasciare le emozioni fuori, essere nudi a giocare mi ha riportato alla casa dei giochi con la mente, l'invidia per mio cugino era cambiata in soddisfazione perchè, una volta tanto, ero io che facevo ciò che volevo e non lui, in compenso, il pensiero di mia sorella con cui non parlavo da quella sera mi turbava, mi sentivo in colpa.
La bocca di Sara che mi succhiava il cazzo non mi aiutava, mi sono immediatamente ricordato di quando era stata mia sorella a prendermelo in bocca, però finalmente, il mio secondo cervello, il cazzo, ha deciso di prendere il controllo, le ho messo una mano sui capelli è ho iniziato a scoparle la bocca, mi sono fermato perchè rischiavo di venire subito, mi ha proposto di abbreviare un po' i preliminari, le ho detto, anche per calmarmi un po: “Me la fai leccare almeno un po?” Con un finto sospiro e ridendo mi ha detto: “Se proprio devi.....”
L'ho leccata molto a lungo, mi piace da morire quel sapore, finché mi ha detto: “dai, voglio sentirti dentro di me, ti secca se vengo sopra io?”Ho detto di no, non amo quella posizione ma c'è di peggio a questo mondo.
Sul suo letto, col cazzo avvolto nello stretto e umido abbraccio della sua fica ho pensato che, per quanto stronzo, dovevo essere grato a mio cugino per quello che mi aveva regalato. Sara mi guardava sorridendo, ancora non si muoveva, si dodeva il sentirmi dentro di lei, mi ha detto:
“Ho una domanda che volevo farti già l'altra volta, è vero che non c'è cosa più divina che scopar con la cugina?” Siamo scoppiati a ridere, non mi ero mai sentito cosi bene quando scopavo con la mia ragazza. Ho fatto finta di penarci un po e poi le ho detto: “No, è una cosa sopravalutata” Ha fatto finta di colpirmi ma si è abbassata e, anche se con un po' di difficoltà, viste le altezze differenti, ci siamo baciati.
Ha iniziato a muoversi lentamente sul mio cazzo mentre io giocavo con le sue tette, mi ha chiesto se era la prima volta che lo facevo con un altra che non fosse Danila, (in quel momento la mia morosa) ho detto di si e le ho chiesto la stessa cosa riguardo al ragazzo, mi ha detto che c'era andata vicina un paio di volte ma che io ero il primo ed era contentissima di aver aspettato me.
Ho detto, facendole piacere, che era così anche per me ma ho fatto lo splendido senza alcun merito, non avevo mai avuto occasione di tradire la mia ragazza altrimenti, probabilmente, lo avrei fatto, la mia storia, con lei, dopo i fuochi artificiali dell'inizio, stava andando avanti più che altro, per inerzia.
Si è inarcata all'indietro aumentando il movimento con gli occhi chiusi, io mio cazzo era sempre più stresso nella sua fica e sentivo che stavo per venire così ho iniziato a sfregarle il clitoride col pollice per cercare di non venire prima di lei, ha funzionato, lei ha iniziato ad ansimare e a dire “Bravissimo, si, bravissimo, continua non fermarti che vengo.
Io odio quella posizione perchè non posso accelerare il ritmo, però le ho afferrato le natiche e l'ho tirata verso di me, lei si è abbassata e ha iniziato a venire,ho sentito il fuoco che esplodeva nel mio cervello e sono venuto anche io.
Siamo rimasti dieci minuti a farci le coccole e poi lei mi ha riportato bruscamente alle mie preoccupazioni dicendomi:
“avremmo dovuto dormire assieme l'altra volta, io con te e Marco con Francesca, avremmo potuto parlare di quello che era successo e non ci sarebbero state queste incomprensioni, non trovi?”
Senza aspettare una risposta è andata a cucinare, aveva ragione, lo avremmo dovuto fare; dopo essere andato in bagno l'ho raggiunta in cucina, lei era al telefono col moroso, mi ha fatto cenno di fare silenzio, era ancora nuda e molto erotica con un cucchiaio in mano ed il cellulare nell'altra, mi sono avvicinato per evitare che quello che era in padella bruciasse e le ho accarezzato il culo, è scappata sorridendomi. Appena ha chiuso mi ha detto:
“Devo chiederti scusa per un cambio di programmi, ti avevo promesso il bis ma mi ero dimenticata che stasera devo uscire con lui, se rifaccio l'amore con te so che poi non avrei più voglia neanche di uscire ma solo di stare accoccolata a letto, ti prometto che martedì mi faccio perdonare, uscirai da qui che non ti reggerai in piedi, va bene?”
Abbiamo pranzato e, prima di uscire le ho detto: “posso chiederti di fare una cosa per me?” non intendevo nulla di sessuale, lei invece lo ha pensato, mi ha sorriso maliziosa e mi ha risposto: “Tutto quello che vuoi, ti ho detto che devo farmi perdonare!”
Ho dovuto inventarmi qualcosa sul momento e le ho detto: “Martedì aprimi vestita così” Era ancora nuda, mi ha detto: “Va bene, e poi?” “Il resto te lo dirò martedì!”
Ho fatto passare qualche minuto con la scusa di andare in bagno, anche se non ne avevo motivo e poi tornando le ho detto:
“Senti, mi devi fare un favore con Francesca, per te è più facile, dille che io non so cosa fare con lei perchè ho paura che lei si sia pentita di quello che è successo e se è così non so come rimediare.” Ha sbuffato e mi ha detto: “Va bene ma questa è la prima e l'ultima volta che faccio da messaggera, i vostri cazzi risolveteli tra di voi.”
E' stato un giorno perfetto, una scopata bellissima e, mentre stavo per coricarmi, mia sorella è entrata un secondo in camera mia, sorrideva e mi ha detto. “Non sono pentita, mi dispiace che ti sia sentito in colpa, non sono più una bambina, l'unica cosa che non mi è piaciuta è che è andato tutto troppo di fretta, vedevo che mi guardavi e avrei voluto parlarti un attimo ma poi siamo stati travolti. Dovremmo trovare del tempo per tornarci sopra, magari quando riuscire a stare un po' da soli, va bene?”
“Certo, appena possibile!” Mi batteva forte il cuore e non vedevo l'ora.
Il rientro alla vita di tutti i giorni è stato facile solo per Marco, porco fino all'anima che, dal secondo giorno, ha iniziato a cercare alternativamente me e mia sorella, oltre alla sua, per convincerci a rifarlo, io restavo sul vago ma Francesca è stata cosi gelida in una telefonata che lui, senza arrendersi, ha, comunque deciso di aspettare un po'.
Quelli che lo vivevano peggio, eravamo io e Francesca, vivendo assieme, era difficile evitarsi e c'era parecchia tensione quando non potevamo farne a meno, fortunatamente, i nostri genitori erano convinti fossimo ancora turbati dalla perdita di nonna e non hanno sospettato nulla.
Anche mia cugina non era serena ma per un motivo diverso al nostro, direi opposto anche se non è del tutto corretto. L'ho scoperto qualche giorno dopo quando mi ha chiamato, era molto risentita, e mi ha detto:
“Abbiamo fatto l'amore, non una ma due volte, siamo stati bene assieme, capisco che è stato in un contesto strano, ma alla fine, anche se eravamo in quattro, siamo stati io e te a farci ed è stato molto bello anche per te mi pare, avrei voluto da te almeno una telefonata per sapere come stavo, per dirmi che ti era piaciuto, che magari ti andava di rifarlo, sapevi che mio fratello ha chiamato Francesca, avresti dovuto fare lo stesso.”
Mi sono sentito una merda, aveva ragione ovviamente, le ho chiesto scusa e le ho detto che Francesca non aveva preso bene la chiamata di Marco e pensavo che allo stesso modo, anche lei poteva non gradire. Mi ha detto, un po addolcita:
“tu non sei lui, è perchè c'ero tu che lo abbiamo fatto, tu sei sempre stato attento e non solo un maniaco, dovresti saperlo! Francesca non so cosa pensi, la notte quando ci siamo coricate non era affatto pentita, di sicuro se non vi siete detti nulla ora è turbata, voi due vivete assieme e tu sei il fratello, dovresti parlarle e vedere se va tutto bene, io non sono turbata né, tanto meno, pentita e tu?”
Una sua frase, in tutto il discorso continuava a risuonarmi nel cervello e cioè: “Che magari tu andava di rifarlo”, non aveva senso continuare a scusarmi, dall'inizio ci avevo capito poco di tutta questa storia e così ho deciso un po' di “Marchizzarmi” e le ho detto:
“Certo che mi piacerebbe rifarlo, non sapevo se lo volessi rifare tu e, a parte questo, non avevo e non ho tuttora idea, di come poterlo fare visto che abbiamo entrambi problemi di tempo e di location e di certo non possiamo tornare di nascosto alla casa dei giochi”
Ha sospirato e mi ha detto; “bastava parlare con me e ti trovavo la soluzione. lasciatelo dire Fabio, so che non ti dispiacerà, quella sera sono stata benissimo sia facendolo, sia, soprattutto, dopo averlo fatto, anche se magari un concetto difficile per voi maschietti a cui basta mentre lo fate per essere felici.”
“Senti Sara, mi son preso la cazziata giusta per non averti chiamato e l'ho accettata chiedendoti scusa, non posso prendermi anche quella dei maschi in generale. Sentiamo la tua soluzione geniale, ovviamente è una cosa solo tra noi due”
“Certo, non ho voglia di litigare con nessuno, allora è una cosa a cui stavo pensando da quando la mia capa mi ha messo part time, all'inizio era per il mio moroso ma visto che ho un amante la userò con te. Tu lavori vicino a casa mia vero?” “Vero” Come stai messo con i pranzi, torni a casa? “Si” e a che ora riprendi?” “15.30” “Poco tempo, ma possiamo accontentarci, il martedì e il giovedì mamma e papà hanno il rientro e non tornano prima delle 18, tu vieni qui dall'ufficio, facciamo l'amore, mangiamo, se ce la facciamo lo rifacciamo e poi tu torni al lavoro, nessuno saprà nulla!”
Ci ho pensato un po', poi, tornato al lavoro avrei avuto la capacità di concentrazione di un palloncino legato ad una staccionata ma bastava non prendere appuntamenti, me la sarei cavata fissando tutta la sera il pc, facendo finta di avere un espressione intelligente, e e così le ho detto:
“Sei grande! Un idea geniale, proviamo - era mercoledì - ti andrebbe già da domani?” “Sono grande solo in quello, ma li lo sono. Lascia i tuoi problemi con Francesca fuori dai nostri incontri, vieni per me non per altro!”
L'ho salutata e ho chiuso pensando sorridendo tra me e me sulla frase dell'essere grande solo in quello. Sara è una bella ragazza, non una modella di Victoria's Secrets, pochissime lo sono, ma comunque molto carina, ha avuto però la sfortuna di fermarsi a 1.62 in una famiglia, la loro come la nostra, di persone tutte sopra l' 1.80 e questo le pesa da morire, anche per colpa del fratello che da ragazzini la chiamava “nanerottola”.
Il giorno dopo ci sono andato e abbiamo iniziato a baciarci e toccarci appena chiusa la porta, non sono riuscito però a lasciare le emozioni fuori, essere nudi a giocare mi ha riportato alla casa dei giochi con la mente, l'invidia per mio cugino era cambiata in soddisfazione perchè, una volta tanto, ero io che facevo ciò che volevo e non lui, in compenso, il pensiero di mia sorella con cui non parlavo da quella sera mi turbava, mi sentivo in colpa.
La bocca di Sara che mi succhiava il cazzo non mi aiutava, mi sono immediatamente ricordato di quando era stata mia sorella a prendermelo in bocca, però finalmente, il mio secondo cervello, il cazzo, ha deciso di prendere il controllo, le ho messo una mano sui capelli è ho iniziato a scoparle la bocca, mi sono fermato perchè rischiavo di venire subito, mi ha proposto di abbreviare un po' i preliminari, le ho detto, anche per calmarmi un po: “Me la fai leccare almeno un po?” Con un finto sospiro e ridendo mi ha detto: “Se proprio devi.....”
L'ho leccata molto a lungo, mi piace da morire quel sapore, finché mi ha detto: “dai, voglio sentirti dentro di me, ti secca se vengo sopra io?”Ho detto di no, non amo quella posizione ma c'è di peggio a questo mondo.
Sul suo letto, col cazzo avvolto nello stretto e umido abbraccio della sua fica ho pensato che, per quanto stronzo, dovevo essere grato a mio cugino per quello che mi aveva regalato. Sara mi guardava sorridendo, ancora non si muoveva, si dodeva il sentirmi dentro di lei, mi ha detto:
“Ho una domanda che volevo farti già l'altra volta, è vero che non c'è cosa più divina che scopar con la cugina?” Siamo scoppiati a ridere, non mi ero mai sentito cosi bene quando scopavo con la mia ragazza. Ho fatto finta di penarci un po e poi le ho detto: “No, è una cosa sopravalutata” Ha fatto finta di colpirmi ma si è abbassata e, anche se con un po' di difficoltà, viste le altezze differenti, ci siamo baciati.
Ha iniziato a muoversi lentamente sul mio cazzo mentre io giocavo con le sue tette, mi ha chiesto se era la prima volta che lo facevo con un altra che non fosse Danila, (in quel momento la mia morosa) ho detto di si e le ho chiesto la stessa cosa riguardo al ragazzo, mi ha detto che c'era andata vicina un paio di volte ma che io ero il primo ed era contentissima di aver aspettato me.
Ho detto, facendole piacere, che era così anche per me ma ho fatto lo splendido senza alcun merito, non avevo mai avuto occasione di tradire la mia ragazza altrimenti, probabilmente, lo avrei fatto, la mia storia, con lei, dopo i fuochi artificiali dell'inizio, stava andando avanti più che altro, per inerzia.
Si è inarcata all'indietro aumentando il movimento con gli occhi chiusi, io mio cazzo era sempre più stresso nella sua fica e sentivo che stavo per venire così ho iniziato a sfregarle il clitoride col pollice per cercare di non venire prima di lei, ha funzionato, lei ha iniziato ad ansimare e a dire “Bravissimo, si, bravissimo, continua non fermarti che vengo.
Io odio quella posizione perchè non posso accelerare il ritmo, però le ho afferrato le natiche e l'ho tirata verso di me, lei si è abbassata e ha iniziato a venire,ho sentito il fuoco che esplodeva nel mio cervello e sono venuto anche io.
Siamo rimasti dieci minuti a farci le coccole e poi lei mi ha riportato bruscamente alle mie preoccupazioni dicendomi:
“avremmo dovuto dormire assieme l'altra volta, io con te e Marco con Francesca, avremmo potuto parlare di quello che era successo e non ci sarebbero state queste incomprensioni, non trovi?”
Senza aspettare una risposta è andata a cucinare, aveva ragione, lo avremmo dovuto fare; dopo essere andato in bagno l'ho raggiunta in cucina, lei era al telefono col moroso, mi ha fatto cenno di fare silenzio, era ancora nuda e molto erotica con un cucchiaio in mano ed il cellulare nell'altra, mi sono avvicinato per evitare che quello che era in padella bruciasse e le ho accarezzato il culo, è scappata sorridendomi. Appena ha chiuso mi ha detto:
“Devo chiederti scusa per un cambio di programmi, ti avevo promesso il bis ma mi ero dimenticata che stasera devo uscire con lui, se rifaccio l'amore con te so che poi non avrei più voglia neanche di uscire ma solo di stare accoccolata a letto, ti prometto che martedì mi faccio perdonare, uscirai da qui che non ti reggerai in piedi, va bene?”
Abbiamo pranzato e, prima di uscire le ho detto: “posso chiederti di fare una cosa per me?” non intendevo nulla di sessuale, lei invece lo ha pensato, mi ha sorriso maliziosa e mi ha risposto: “Tutto quello che vuoi, ti ho detto che devo farmi perdonare!”
Ho dovuto inventarmi qualcosa sul momento e le ho detto: “Martedì aprimi vestita così” Era ancora nuda, mi ha detto: “Va bene, e poi?” “Il resto te lo dirò martedì!”
Ho fatto passare qualche minuto con la scusa di andare in bagno, anche se non ne avevo motivo e poi tornando le ho detto:
“Senti, mi devi fare un favore con Francesca, per te è più facile, dille che io non so cosa fare con lei perchè ho paura che lei si sia pentita di quello che è successo e se è così non so come rimediare.” Ha sbuffato e mi ha detto: “Va bene ma questa è la prima e l'ultima volta che faccio da messaggera, i vostri cazzi risolveteli tra di voi.”
E' stato un giorno perfetto, una scopata bellissima e, mentre stavo per coricarmi, mia sorella è entrata un secondo in camera mia, sorrideva e mi ha detto. “Non sono pentita, mi dispiace che ti sia sentito in colpa, non sono più una bambina, l'unica cosa che non mi è piaciuta è che è andato tutto troppo di fretta, vedevo che mi guardavi e avrei voluto parlarti un attimo ma poi siamo stati travolti. Dovremmo trovare del tempo per tornarci sopra, magari quando riuscire a stare un po' da soli, va bene?”
“Certo, appena possibile!” Mi batteva forte il cuore e non vedevo l'ora.
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