Mansarda
di
Valerio
genere
etero
Ci conosciamo da quasi 20 anni: lei è sempre stata una
bella ragazzona. Quasi ogni giorno sulle scale ci
scambiamo i soliti stanchi saluti. Sarà il suo imminente
matrimonio, ma negli ultimi mesi la vedo ancora più bella.
Da qualche giorno le hanno ultimato i lavori in mansarda,
dove vivrà con suo marito. Una mattina è vestita in modo
particolarmente sobrio ma sexy, con tacchi alti, maglia
rossa scollata e trucco appena accennato: bellezza
possente ma genuina. Non resisto al mio desiderio di
esprimerle tutta la mia ammirazione nel vederla, non mi
basta più il "solito ciao" le dico: oggi sei
bellissima! Ricevo un grazie imbarazzato ma ci lasciamo
con i suoi occhi piacevolmente compiaciuti che mi dicono
molto di più. Mi butto nella mia solita quotidianità,
quasi dimenticando quell'episodio. Fino a sabato
pomeriggio. Il "solito" ciao anticipa un invito a visitare
la mansarda appena ristrutt urata. Accetto anche per motivi
professionali: sono un arredatore. Passiamo dal salotto
alla cucina, il bagno fino alla camera da letto: per ora
non c'è che un divano e su di esso scambiamo varie
opinioni su come sviluppare alcune idee. Lei è di un sexy
inebriante, intravedo il seno, mentre le gambe nude sotto
la gonna mi avvolgono. Non riesco a non guardare le sue
caviglie deliziose, ed i piedi che vorrei leccare. Il mio
pene si fa durissimo ed io, tutto preso dalla promessa
sposina, non mi accorgo che lei non aspettava altro! Mi
sussurra: - Sono ancora bagnata dal tuo complimento...
Senza freni la bacio e la spoglio: un calore torrido mi
avvolge. Lei è nuda e mi fa stendere sul divano per far lo
stesso con me. Non credevo che mi potesse venire così
grosso, ma ora sono completamente suo, nella sua bocca
dolce e vigorosa, lo ingoia del tutto. Bastano pochi colpi
e dilago dentro la sua gola. Mi accoglie dentro di lei
fino all'ultima goccia. Non ho tempo nemmeno di pensare
che possa essere già finita: Lei continua a lavorami con
la lingua, è eccitatissima, mi succhia e
contemporaneamente si stimola. Nell'ebbrezza del piacere
la vedo colare sul parquet: sono ancora più voglioso di
prima, il mio arnese è duro oltremodo, lei un vulcano
sessuale. Glielo tolgo di bocca e la metto a pecorina sul
divano, trovo subito la sua fessura, ma lei mi fa uscire
dopo alcuni travolgenti colpi che la squassano di piacere:
mi implora di entrare dall'altra parte. Mi accorgo allora
che ha un buco del culo da favola, perciò non esito a
ficcarle dentro la lingua e per lei sono orgasmi multipli.
Mi implora ancora di chiavarla e subito il mio tronco la
sfonda meravigliosamente dietro. Mi stendo sul divano ed
ora è lei che ritma da sopra, per minuti di piacere
travolgente. Quando mugolo che sto per strasborrare se lo toglie dal culo per fi ccarselo in bocca. E quando esplodo
si fa inondare volto e seno. Restiamo nudi e avvolti, ma
soprattutto capiamo che è solo l'inizio: la mansarda è
tutta da arredare!
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