Lo Yougurt – terza parte

di
genere
incesti

Eravamo seduti uno di fronte all’altro, mia madre continuava a girare il cucchiaino nello yogurt, l’attesa mi stava facendo innervosire, dalla mia fronte cominciavano a spuntare goccioline di sudore. Alla mamma non sfuggì il mio stato:
“Che c’è Giuseppe, sei impallidito tutto una volta, non ti stai sentendo bene?”
“No no, mamma, stò benissimo, non ho niente”
“Va beh, se lo dici tu, mi tranquillizzo… mangiamoci ‘sto yogurt allora… aumhhh”
Stava gustando il primo cucchiaino, cercavo di decifrare le sue reazioni… ed eccone un altro… siamo sempre uno di fronte all’altro, ci stiamo guardando negli occhi… terzo, mia madre sfodera un sorrisino… quarto cucchiaino, mia madre dice:
“…e bravo il mio piccino…”
capisco che ha capito… quinto, sesto e settimo in rapida successione con commento:
“ummmhhh, davvero squisito…”
gratta il contenitore con il cucchiaino cercando di raccogliere i rimasugli, poi con la lingua lecca tutto il bordo interno, alla fine passa al dito e raccoglie le ultime gocce dal fondo. la scena mi manda in subbuglio, non c’è bisogno di dire che il cazzo mi era diventato di marmo di fronte a quello spettacolo… mamma mi guarda e dice:
“Adesso ho capito perché ti davi tanto da fare ultimamente con la colazione di tua sorella invece di essere scocciato… c’era il lato divertente eh? Ma che bravo il mio Giuseppe!!! solo che io questo tipo di yogurt lo preferisco naturale, senza additivi e sopratutto fresco… pensi di essere in grado di accontentare adesso la tua mammina? Come mai sei diventato tutto rosso come un peperone? non ti vergognerai mica? Se vuoi mi giro dall’altra parte mentre mi prepari lo yogurt fresco…”
Effettivamente sentivo anch’io di essere diventato rosso, ma non era certo vergogna… l’eccitazione a mille e la pressione del mio uccello che ormai mi faceva un male boia per la prolungatezza dell’erezione non facevano altro che aumentare il mio sforzo di resistenza, non mi era mai successo da sveglio, ma avevo la sensazione che da lì a poco sarei venuto nelle mutande. Comunque non mi feci intimorire dalla sfacciataggine di mia madre, ultimamente avevo solo immaginato nei miei sogni erotici questo momento… non dico che fosse un deja-vu, però mi alzai senza pensarci due volte e, con la mia mostruosa erezione in mostra dal piagiama mi avvicinai alla mamma.
“Wow piccolino mio!!! e io che pensavo che fossi scarico… avvicinati di più, fammi vedere da vicino cosa nascondi là sotto…”
La assecondai, mi avvicinai, il mio basso ventre era a pochi centimetri dal suo sguardo, ammirava desiderosa quella protuberanza del pigiama, poi avvicinò la bocca alla punta dell’erezione e schioccò un bacio. A quel punto non resistetti più, sentivo lo sperma che stava risalendo velocemente e cominciava ad uscire, si poteva già notare l’apparire di una chiazza umida sulla punta del pigiama. La mamma probabilmente non si aspettava questa prematura fuoriscita:
“Hei piccolino che fai!!! stai venendo senza avvisarmi? adesso ci penso io…”
Mi abbasso prepotentemente i pantaloni, il mio cazzo continuava ad eruttare sborra e mia madre non fece altro che tenere la bocca aperta e far scendere tutto lo sperma nella sua bocca senza toccarmi il pene né con la bocca, né con le mani… si era praticamente inginocchiata e con le sue mani mi teneva i fianchi. Devo dire che in quel frangente non ho goduto nel vero senso della parola, la mia venuta è stata più che altro una liberazione da quell’ecceso di eccitazione, non ho provato piacere se non quello cerebrale di vedere la mia mammina, in ginocchio di fronte a me, a bere dalla mia fontana. Mi piacevano anche i suoi commenti:
“mmmhhhhh… la tua sborra ha un sapore favoloso, dolce e leggermente aspra, densa e cremosa come piace a me… fammi leccare le ultime gocce… le più saporite…”
Fu in questo momento che finalmente mi toccò. Prese il cazzo in mano e lo strinse dalla base fino alla punta come si fa con il tubetto di dentifricio finito per far uscire il rimasuglio finale. Così facendo fece uscire un bel grumo di sperma bianco dal mio prepuzio e con la punta della lingua lo portò via nella sua boccuccia.
“ Buonissimo!!! questa si che è una colazione come si deve!!!  peccato per te!!! la venuta mi sa che non è stata poi così goduriosa, vero?”
“Effettivamente è successo tutto così velocemente, ero talmente eccitato dalla situazione che non ho resistito…”
“Non ti preoccupare piccolino, vedrai che andrà meglio la prossima volta…”
Non credevo alle mie orecchie!!! probabilmente ci sarebbe stata una prossima volta!!! Poi improvvisamente mia madre parlò di mia sorella:
“Ma tu lo sai perché Emanuela ha litigato con suo marito?”
“Non ne ho la minima idea mamma…”
“Per ragioni di sesso…lui voleva qualcosina di più dal rapporto che tua sorella non era disposta a dare e, a furia di insistere e di osare, lei si è rotta di palle ed ha optato per un break”
“La miseria…è che cosa avrà mai chiesto per farla scappare, di ricoprirla di escrementi come i copo… i copro…si insomma quelli lì?”
“Ma figurati!!! in questo tipo di coppie i passetti sono minuscoli, prima di arrivare a quel punto sono morti e sepolti… voleva semplicemente un bel lavoretto di bocca o la gioia del secondo canale, ma lei nulla… e quando lui ci ha provato durante una monta alla pecorina a cambiare buco, lei si è incacchiata e l’ha mollato… figurati se sapesse che ultimamente sta facendo colazione con yogurt misto a sperma senza battere ciglio, quando non vuole dare neanche una leccata all’uccello…”
Mi venne da ridere, risi proprio di cuore e mia madre mi seguì a ruota, ridemmo tutti e due per un bel po’ quando alla mamma venne un’idea:
“Faremo piacere a Emanuela le gioie del sesso che lei stessa sta allontanando senza neanche conoscerle!!! Dovremo cominciare in modo subdolo, l’idea dello yogurt portata all’eccesso potrebbe funzionare, cosa c’è di meglio che fare delle buone scopate per ottenere in più il premio finale. D’altronde siamo madre e figlia, se io sono golosissima di sperma, perché non lo dovrebbe essere anche lei. Se Emanuela scopre di essere un’amante della sborra non potrà certo tirarsi indietro di fronte ad un succoso pompino, non ti pare? Si attueremo questo piano, tu dovrai rimanere in astinenza completa per una settimana…anzi, penso, carico come sei, che possano bastare anche tre giorni, a tua sorella darai la mattina il più schifoso degli yogurt dicendo che quello buono non lo trovi più e, al terzo giorno, le riempiremo un intero barattolo con il tuo sperma senza nessuna mistura…se lo mangia tutto é nelle nostre mani…”
“Ma mamma, non riuscirò mai a riempire un intero contenitore!!!”
“Ma che dici piccino mio??? Guarda che mi sono resa conto benissimo delle tue facoltà… se rimani in astinenza per tre giorni, segui i miei dettami alimentari e, soprattutto, le mie pratiche sessuali, vedrai che il barattolino non basterà a contenere il succo della tua passione… emh a proposito… visto che dovrai farne a meno per un po’… che dici di scaricare un altro po’ di sborra in bocca alla tua mamma, mi è venuta ancora voglia… il tuo sperma è così buono… dai su, masturbati davanti alla tua mamma… guarda, lo faccio anch’io…”
E così fece!!! allargò le gambe, si alzò la vestaglia e mise in mostra la sua figona pelosa… la troia non indossava neanche le mutandine. Era una scena molto eccitante, così feci compania alla mamma cominciando a masturbarmi…
(Fine terza parte)
scritto il
2010-10-16
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