Scopami
di
Lady.A.
genere
esibizionismo
Tratto ancora di una esperienza realmente accaduta.
I protagonisti di questa storia siamo sempre io ed il mio coetaneo John. Ci eravamo assaporati con gusto la volta precedente e la cosa ci aveva consentito di godere con spensieratezza. Il nostro secondo appuntamento fu preso come al solito, qualche sms che ricordava la notte passata all'insegna dell'esibizionismo sfrenato e poi dritti al sodo. L'incontro sarebbe avvenuto dopo pranzo in spiaggia, così cercai il costume più eccentrico che avessi, rigorosamente con parte superiore a balconcino e un brasiliano con risicata copertura del mio culetto. Borsa, crema, occhiali, via! Mi affrettai ad arrivare in spiaggia, ma lui era un noto ritardatario. si fece ben attendere prima di arrivare, ma, come si dice, l'attesa aumenta il piacere! Parcheggiò la sua ducati Monster e scese dal sellino in tutto il suo splendore. Aveva un sundek nero ed una magliettina a giro maniche che sembrava modellare il suo corpo. Senza neanche salutarmi mi disse che non saremmo stati molto al mare e che sarei stata io a dirgli di scoparmi. Sapete benissimo la risposta di una donna sicura di sè! Posammo le nostre cose alla staccionata e mentre mi spogliai dei vestiti lui si complimentò per il fisico sinuoso che mostravo e soprattutto per la scelta tattica del costume. Potevo notare benissimo il suo cazzo ingrossarsi nel pantaloncino quasi come se volesse liberarsi e farsi succhiare! Entrammo in acqua mentre io cercavo di parlare del più e del meno, ma non potevo non notare che la spiaggia era troppo affollata per compiere gesti folli. Stanco delle mie chiacchiere inutili John mi fece segno di raggiungerlo all'acqua alta, anche se per un metro e 65 di femmina il concetto di alto è relativo! Mi avvicinai a lui con ormai l'acqua quasi alla gola e lui mi ordinò categoricamente di succhiarglielo e leccarglielo. Lasciatevi dire che è una cosa difficile, ma non impossibile. Si slacciò il costume e dopo una bella presa d'aria andai giù e lo presi in bocca facendolo entrare ed uscire ad una velocità costante alternato a leccate sulla capocchia che gli generavano lunghi sospiri. Mi spinse la testa per inserire il cazzo fino in gola, ma, come potete immaginare per non soffocare sono dovuta riemergere. Era partito il mio attacco isterico contro di lui, uno stronzo misogino che non ascoltava neanche una sola delle mie parole. Per farmi tacere mi diede un bacio infilando la sua lingua, ormai salata, e, spostando la brasiliana, ricominciò dove aveva lasciato la sera prima, sditalinando la mia fichetta con due dita, prima con calma e poi con forza! Mi aggrappai a lui abbracciandolo per nascondere la mia immensa goduria, ma lui non era per niente d'accordo! Mi sfidò a mantenere un contegno. Come?! Mi tenne la brasiliana spostata e si immerse per leccarmi la fica e giocare col mio clitoride. Vi garantisco che era impossibile mantenere un vero senso di contegno e presa dalla foga spinsi la sua testa verso la mia fica ricambiando il favore di poco prima. Riemerse quasi all'istante urtato, ma prima che potesse reagire gli dissi "scopami". Con un sogghigno assaporò la sua seconda vittoria e mi fece segno di seguirlo. Io muta, ma piena di vergogna per gli atti sfoggiati in pubblico, lo seguii. Ci rivestimmo in silenzio ancora bagnati dal mare e salimmo in moto. Mi portò in un parco protetto a poche centinaia di metri dalla spiaggia dove si facevano aree picnic ed escursioni. Mi prese per mano quasi trascinandomi e mi fece salire per un sentiero abbastanza ripido facendomi camminare davanti. Il suo scopo era quello di continuare a sditalinarmi e ad ogni mio arresto del passo a schiaffeggiarmi il culetto! Mi passò avanti e mi fece inginocchiare sul terreno per succhiargli il cazzo. Mi sentivo come una bambina felice di leccare il ciupa ciups! Il suo cazzo andava ingrossandosi e quando scendevo in gola lui sentiva di dover uscire fuori e sbattere la capocchia sulle labbra per non venire. Mi rialzò e mi fece appoggiare al passamano del sentiero. Ormai sembrava che la mia brasiliana fosse stata divorata dalla mia fica e dal mio culo! Mi puntò col cazzo e mi riempi di colpi assennati! Sentivo in cazzo muoversi con foga nella mia figa che colava umori come se non ci fosse un domani! Naturalmente a guastare la festa c'era una famigliola felice che passava di li cosi mi fece scendere mi girò di spalle, tirò su il suo pantalone facendo uscire la sua mazza dallo "strappo" davanti e mi puntò il cazzo dritto nel culetto. Un sospiro di dolore misto a goduria mi pervase. Mi teneva stretta e facendo finta di far ammirare alla sua dolce donzella il paesaggio aspettammo il loro passaggio. Senza neanche aspettare che fossero lontani mi piegò a 90 e mi cavalcò come un toro senza alcuna pietà. Avevo in memoria che la sera prima mi ero masturbata da sola e cosi cominciai l'opera senza sosta, sempre più veloce per sentire la mia fica inondarsi di umori! Mi girò di scatto e mente io ero ormai dritta a continuare a masturbarmi lui si segò guardandomi. Io ormai ero all'orgasmo n. non so quale, cosi mi fermai non appena mi accorsi che stava arrivando e ingoiando il suo cazzo venne emettendo un grido di piacere. Stava continuando a segarselo per far terminare la sua immensa sborra, mentre io non potevo far altro che farmi colare i miei umori tra le gambe. Ci ricomponemmo in silenzio e tornammo a casa
I protagonisti di questa storia siamo sempre io ed il mio coetaneo John. Ci eravamo assaporati con gusto la volta precedente e la cosa ci aveva consentito di godere con spensieratezza. Il nostro secondo appuntamento fu preso come al solito, qualche sms che ricordava la notte passata all'insegna dell'esibizionismo sfrenato e poi dritti al sodo. L'incontro sarebbe avvenuto dopo pranzo in spiaggia, così cercai il costume più eccentrico che avessi, rigorosamente con parte superiore a balconcino e un brasiliano con risicata copertura del mio culetto. Borsa, crema, occhiali, via! Mi affrettai ad arrivare in spiaggia, ma lui era un noto ritardatario. si fece ben attendere prima di arrivare, ma, come si dice, l'attesa aumenta il piacere! Parcheggiò la sua ducati Monster e scese dal sellino in tutto il suo splendore. Aveva un sundek nero ed una magliettina a giro maniche che sembrava modellare il suo corpo. Senza neanche salutarmi mi disse che non saremmo stati molto al mare e che sarei stata io a dirgli di scoparmi. Sapete benissimo la risposta di una donna sicura di sè! Posammo le nostre cose alla staccionata e mentre mi spogliai dei vestiti lui si complimentò per il fisico sinuoso che mostravo e soprattutto per la scelta tattica del costume. Potevo notare benissimo il suo cazzo ingrossarsi nel pantaloncino quasi come se volesse liberarsi e farsi succhiare! Entrammo in acqua mentre io cercavo di parlare del più e del meno, ma non potevo non notare che la spiaggia era troppo affollata per compiere gesti folli. Stanco delle mie chiacchiere inutili John mi fece segno di raggiungerlo all'acqua alta, anche se per un metro e 65 di femmina il concetto di alto è relativo! Mi avvicinai a lui con ormai l'acqua quasi alla gola e lui mi ordinò categoricamente di succhiarglielo e leccarglielo. Lasciatevi dire che è una cosa difficile, ma non impossibile. Si slacciò il costume e dopo una bella presa d'aria andai giù e lo presi in bocca facendolo entrare ed uscire ad una velocità costante alternato a leccate sulla capocchia che gli generavano lunghi sospiri. Mi spinse la testa per inserire il cazzo fino in gola, ma, come potete immaginare per non soffocare sono dovuta riemergere. Era partito il mio attacco isterico contro di lui, uno stronzo misogino che non ascoltava neanche una sola delle mie parole. Per farmi tacere mi diede un bacio infilando la sua lingua, ormai salata, e, spostando la brasiliana, ricominciò dove aveva lasciato la sera prima, sditalinando la mia fichetta con due dita, prima con calma e poi con forza! Mi aggrappai a lui abbracciandolo per nascondere la mia immensa goduria, ma lui non era per niente d'accordo! Mi sfidò a mantenere un contegno. Come?! Mi tenne la brasiliana spostata e si immerse per leccarmi la fica e giocare col mio clitoride. Vi garantisco che era impossibile mantenere un vero senso di contegno e presa dalla foga spinsi la sua testa verso la mia fica ricambiando il favore di poco prima. Riemerse quasi all'istante urtato, ma prima che potesse reagire gli dissi "scopami". Con un sogghigno assaporò la sua seconda vittoria e mi fece segno di seguirlo. Io muta, ma piena di vergogna per gli atti sfoggiati in pubblico, lo seguii. Ci rivestimmo in silenzio ancora bagnati dal mare e salimmo in moto. Mi portò in un parco protetto a poche centinaia di metri dalla spiaggia dove si facevano aree picnic ed escursioni. Mi prese per mano quasi trascinandomi e mi fece salire per un sentiero abbastanza ripido facendomi camminare davanti. Il suo scopo era quello di continuare a sditalinarmi e ad ogni mio arresto del passo a schiaffeggiarmi il culetto! Mi passò avanti e mi fece inginocchiare sul terreno per succhiargli il cazzo. Mi sentivo come una bambina felice di leccare il ciupa ciups! Il suo cazzo andava ingrossandosi e quando scendevo in gola lui sentiva di dover uscire fuori e sbattere la capocchia sulle labbra per non venire. Mi rialzò e mi fece appoggiare al passamano del sentiero. Ormai sembrava che la mia brasiliana fosse stata divorata dalla mia fica e dal mio culo! Mi puntò col cazzo e mi riempi di colpi assennati! Sentivo in cazzo muoversi con foga nella mia figa che colava umori come se non ci fosse un domani! Naturalmente a guastare la festa c'era una famigliola felice che passava di li cosi mi fece scendere mi girò di spalle, tirò su il suo pantalone facendo uscire la sua mazza dallo "strappo" davanti e mi puntò il cazzo dritto nel culetto. Un sospiro di dolore misto a goduria mi pervase. Mi teneva stretta e facendo finta di far ammirare alla sua dolce donzella il paesaggio aspettammo il loro passaggio. Senza neanche aspettare che fossero lontani mi piegò a 90 e mi cavalcò come un toro senza alcuna pietà. Avevo in memoria che la sera prima mi ero masturbata da sola e cosi cominciai l'opera senza sosta, sempre più veloce per sentire la mia fica inondarsi di umori! Mi girò di scatto e mente io ero ormai dritta a continuare a masturbarmi lui si segò guardandomi. Io ormai ero all'orgasmo n. non so quale, cosi mi fermai non appena mi accorsi che stava arrivando e ingoiando il suo cazzo venne emettendo un grido di piacere. Stava continuando a segarselo per far terminare la sua immensa sborra, mentre io non potevo far altro che farmi colare i miei umori tra le gambe. Ci ricomponemmo in silenzio e tornammo a casa
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