Un'escort e il Vescovo

di
genere
feticismo

Vi siete mai chiesti come si diventa prostitute?
La maggior parte di queste ragazze sono costrette a farlo per problemi di denaro o perché c'è qualcuno che le costringe contro volere. Io non sono una prostituta... sono un escort.
La mia esperienza è particolare, come lo è stato il mio percorso. Vi starete chiedendo che differenza c'è tra una prostituta e un escort, la risposta è semplice. Io lo faccio perché voglio farlo, non sono stata costretta da nessuno, sono nata per farlo!
Vengo da una famiglia facoltosa, ho una laurea in Legge e di certo i soldi sono l'ultimo dei miei problemi. Vi racconto come sono arrivata dove sono...
Subito dopo la laurea, grazie ad amici del mio papy, ottenni subito un posto di lavoro in un ufficio legale. Venivo pagata bene e lavoravo pochissimo. In ufficio feci conoscenza di alcuni colleghi che capendo subito che tipo di persona ero mi portarono ad una festa privata, un giorno, una di quelle feste particolari per adulti che si organizzano al giorno d'oggi. Mi dissero di scegliere una stanza e di nascondere il mio viso, per la privicy, dopodiché qualcuno avrebbe scelto il numero della mia stanza e li avrei iniziato a divertirmi davvero. E così fu...
A una di quelle serate conobbi Michele, Mike, e con lui passai la notte di sesso più intensa della mia vita. Con Mike mi vidi anche fuori da quelle feste e tra noi non scoppiò l'amore, ovviamente, e non ci fu neanche più un semplice bacio, ma diventammo amici, grandi amici.
Un giorno Mike mi portò a conoscere una suo amico che gestiva un nightclub, fuori provincia. Mi disse che era quel tipo di persona che mi sarebbe piaciuta, e così andai con lui. Giulio era una uomo di mezz'età conosciuto tanto in quel ambiente. Quando mi vide per la prima volta indossavo abiti da ufficio e dopo aver tirato su una striscia di coca mi disse che c' era un bikini nel retropalco, mi fece il gesto di doverlo indossare e poi aggiunse che voleva vedermi ballare per lui. Mi eccitai a quell'idea e così salì sul palco con un bikini striminzito e dal tessuto trasparente e ballai attorno a un palo per quegli uomini che mi guardarono muovermi lentamente e in modo sensuale. Finì l'esibizione nuda con le gambe aperte e lingua di Giulio a farmi godere, mentre Mike mi riprendeva con il cellulare.
Giulio mi chiese di mettermi in affari con lui, facendomi diventare la star del suo locale. Sapevo che con il mio lavoro non potevo espormi così tanto, ma ballare nuda per due uomini mi appagò talmente tanto che sapevo che era quello che volevo fare nella mia vita. Accettai e mi trasferì nella provincia, dove nessuno sapeva chi ero e da che famiglia venivo. Facevo la lapdance tutte le sere e finivo nei privé due o tre volte per notte. Mi sentivo desiderata e facevo quello per cui ero nata, sapere che pagavano anche solo per infilare le dita nella mia figa mi dava potere e ne volevo sempre di più... avevo letteralmente la fila.
A Mike e a Giulio, vedendo la mia notorietà, venne l'idea di aprire un locale dove la privicy dei cliente veniva assicurata, per quelli che non si volevano esporre troppo. Così insieme aprimmo questo posto per uomini e donne, dove offrivamo una stanza dotata di ogni comfort e gadget, una ragazza o ragazzo di ogni età, nazionalità, altezza, peso... ce n'era per ognuno!
Io, ovviamente, ero quella più gettonata, e avevo clienti di ogni genere, dalle donne agli uomini anziani, ai trans. Amavo il mio lavoro!
Ed eccoci arrivati a oggi.
Mike ha portato un Cliente molto importante e mi ha detto di trattarlo con il massimo del rispetto.
Arrivo nella saletta privata dell'ultimo piano dove Mike e il Cliente mi stanno aspettando. Indosso tacchi alti e lingerie francese, tutto rigorosamente nero, perché è il mio colore. Ho i lunghi capelli biondi sciolti in setose onde sulle spalle e la pelle abbronzata risplende sotto le luci. Mi sento una Dea. Finisco di salire le scale, mi sposto i capelli su una spalla e alzo i miei occhi ambrati, contornati di eye-liner e mascara, su Mike sorridendogli maliziosamente. Sposto lo sguardo sul Cliente e rimango per un secondo impietrita, poi sorrido ancora più apertamente.
Ora capisco perché Mike mi ha passato questo Cliente. Capisco anche perché ha chiesto la massima riservatezza... guardo la sua lunga tunica nera e poi la fascia viola legata in vita. I miei occhi guardano il pesante Crocefisso d'oro che porta al collo e istintivamente alzo un sopracciglio.
Lui si alza dal divanetto sul quale sedeva e appoggia il bicchiere di vino rosso sul piccolo tavolino, mi guarda con occhi compiaciuti e mi osserva bene, poi si avvicina a me con le mani giunte.
La mia pelle inizia a fremere al pensiero di cosa sto per fare con quest'uomo, il Vescovo. Lo conosco, e so che lui conosce me... quando ero piccola e andavo a Messa con mia madre, lui era il Parroco del comune in cui risedeva la mia famiglia. Chissà cosa penserebbe mia mamma se sapesse che sto per far sesso con lui!
Mike ci presenta e mi dice che ha personalmente preparato la stanza 18, la suit, il Vescovo sorride e si allontana per andare a riprendere il suo vino. Noto solo ora che sul tavolino ci sono compresse di viagra sparse un po' in giro, mi domando quante ne abbia prese e se il suo cuore da anzianotto possa reggere tanto. Mike mi allunga un bicchiere di vino bianco freddo, il mio drink, e dandomi una sculacciata scherzosa mi indirizza verso la 18.
Sorseggio il mio drink e chiedo al Vescovo di seguirmi. Cammino sculettando difronte a lui, mi giro per controllare che mi segua e che mi osservi. Ha una bella erezione che gli solleva appena la pesante tunica e io sorrido.
La 18 è la più bella stanza che abbiamo, è grande e arredata con gusto dalla sottoscritta. Entriamo e chiudo a chiave la porta, finisco di bere in un unico sorso e mi concentro sul mio Cliente.
" Si sente a suo agio?" gli domando. Lui mi osserva e mi sorride, poi si volta per sedersi sul bordo del letto.
Voglio farlo impazzire, ho deciso!
Mi guarda deglutendo mentre mi tolgo il reggiseno, poi lentamente anche le mutandine.
" Posso chiamarla Padre?", chiedo nuda di fronte a lui. "Certo." Risponde.
Mi avvicino di più a lui e gli siedo a cavalcioni addosso. Sento la sua bella erezione strofinarsi su di me e questo mi bagna. Le sue mani grandi e lisce mi accarezzano le cosce, il fianco fino ad arrivare a prendere il seno. Avvicina la bocca al mio capezzolo e lo lecca. Ansimo agitando i fianco su di lui.
Con le mani mi massaggia i seni mentre con la bocca lecca e succhia. Mi agito e mi sfrego contro la sua erezione coperta, il grosso Crocifisso mi accarezza la pancia piatta dandomi brividi. Il Vescovo mi fa alzare da lui improvvisamente, e mi chiede di sedermi sul letto.
Allargo le gambe e mentre aspetto la sua prossima mossa, inizio ad accarezzarmi il clitoride bagnato. Lo vedo inumidirsi le labbra e la sua lingua è grande... pregusto il momento in cui la sentirò su di me. Inizia a leccarmi l'interno cosca e piano si avvicina alla meta. Quando trova il mio punto magico, con grosse e profonde leccate inizia a scoparmi con la sua lingua esperta. Mi abbandono sul letto e gemo andando incontro alla sua bocca, muovo i fianchi e mi inarco, gemo e ansimo forte. Lo sento lungo tutta la mia figa calda e quando la sua lingua mi entra dentro, quasi urlo per il piacere che mi sta dando. Lo sento arrivare, l'orgasmo, e mi meraviglio per quanto poco tempo ci è voluto. Rallenta con la lingua e sento due dita grandi esplorare la mia apertura per poi entrarmi dentro. A questo punto vengo forte, sulle sue dita e sulla sua lingua.
Sto ancora ansimando quando lo sento afferrarmi per i fianchi e strascinarsi contro di me. Indossa ancora la tunica e lo guardo mentre se lo afferra e lo posa su di me. Gli circondo la vita con le gambe e lui mi allarga le labbra vaginali con due dita per farsi meglio spazio. Inizia a strusciarsi duramente contro di me, guardo dove i nostri corpi si danno piacere e vedo i miei umori spargersi sulla sua veste scura, lasciando una macchia biancastra. Sento dentro di me l'orgasmo montare velocemente e cerco di tapparmi la bocca con le mani per non urlare, ma il piacere che provo è grande, mai provato prima! Mi domando perché, forse per il gusto del proibito?
"Oh, Padre!", mi sento dire. Volevo farlo impazzire, invece sta facendo impazzire me.
Si ferma un secondo, giusto per raccogliersi la tunica quel tanto che basta per mostrarmi il suo pene, che fino a questo momento non mi era stato fatto vedere. Lo guardo con occhi lucidi e deglutisco rumorosamente, leccandomi le labbra... lo voglio fino in gola, penso.
Poi lo sento; entra in me delicato e possente, spinge piano fino a riempirmi completamente. Alzo la testa per guardare e noto che ne è rimasto con un po' fuori, nonostante lo senta fino al'orlo. Questo mi fa gemere ancora di più, e lo sento muoversi con spinte decise. Ormai non tento neanche più di trattenermi dal gridare di goduria. Lo sento toccarmi parti mai toccate prima e mi contorco sotto di lui...
Lui ha lo sguardo puntato sulle mie tette e sulla mia figa. Mi alzo a sedere perché sento il bisogno di baciarlo, baciare chi mi sta facendo godere tanto. Sulla lingua ha ancora i miei umori e amo questo sapore, tanto che il mio orgasmo esplode intorno a lui. Lo sento rallentare e poi uscire, convinta che abbia finito anche lui mi rilasso. Ma lui è ancora tutto eretto e solo vederlo mi viene voglia di farmi scopare fino a farmi svenire. Mi inginocchio difronte a lui e lo lecco bene, è grande, lungo e spesso... mi afferra per i capelli e inizia a muoversi per davvero, e io mi adeguo a lui. Lascio che mi scopi bene anche la bocca...
si ferma di nuovo e mi chiede di girarmi, so cosa vuole. Mi alzo, sposto i capelli su una spalla, appoggio gli avambracci sul letto e, con i tacchi alti ancora addosso, gli piazzo il mio culo difronte al pene. Lo vedo sorridere soddisfatto e poi di nuovo lo sento entrarmi. Questa volta lo accolgo completamente e sospiro forte, soddisfatta anch'io. Le sue grandi mani mi afferrano per i fianchi, la sua pesante collana mi dondola addosso e lui mi sbatte forte, prendendomi da dietro, anzi nel dietro... Mi sono lasciata scopare ogni parte, penso, mentre le sue dita trovano il mio clitoride bagnato e mi strofina forte.
"Oh, Padre, non si fermi la prego!"
Queste parole lo portano al limite, e lo sento venirmi dentro, nel culo, e questo mi fa venire per la terza volta.
Sento lo sperma scendermi sulle cosce, sono senza forza e soddisfatta...
Amo la mia vita!
scritto il
2016-07-08
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