La mia amica Gemma

di
genere
gay

Non ho mai pensato a me come lesbica, non avevo mai neanche valutato l'opzione...
quando arrivai al' università ero una giovane donna con esperienza sì, ma minima. Avevo perduto la verginità quel'estate e in poco più di tre mesi avevo provato tutto ciò che il sesso etero può offrire. Ma quando arrivai al'università conobbi Gemma, diventata poi mi coinquilina... Gemma mi aprì un mondo, letteralmente.
Sin da subito lei mise le carte in tavola, presentandosi per quel che era, io non sono mai stata intollerante, quindi l'idea di convivere con lei non mi diede nessun problema, benedetta fu quella scelta. Nei primi mesi di convivenza, la sera spesso, Gemma portava a casa delle ragazze con le quali se la spassava, io qualche volta le sentivo e inutile dire che un po' mi eccitavo. I gemiti femminili erano così diversi da quelli maschili, e le mie orecchie non erano abituate a tali suoni. Ero indubbiamente curiosa, perché alcune ragazze non facevano nessun tipo di rumore, altre invece, erano completamente senza vergogna, godevano talmente tanto da mettersi a urlare. Mi domandavo se per caso Gemma usasse qualche metodo speciale oppure aveva qualche attrezzatura di non so che tipo... il fatto era che avevo talmente tanta voglia di provare. Il mio ragazzo studiava in un'altra città, lontana ore di macchina da dove ero io, e masturbarsi con le dita non mi bastava più. Non sapevo come avvicinare una ragazza, ma Gemma era sveglia e molto maliziosa, tanto che lo capì da sola e un pomeriggio mi fece godere come mai prima. Da quel giorno, ogni volta che mi sento triste, quando sono stressata oppure quando ho una voglia pazzesca, con una semplice occhiata o sorriso lei fa la sua magia... insegnandomi tantissime cose.
Come adesso per esempio... sono piegata a 90 sul letto, completamente nuda e con la mia bella figa esposta. Ho gli occhi chiusi pregustando il momento in cui Gemma inizierà a farmi sua. La sento salire sul letto, non mi giro perché non voglio guardare cose farà. Le sue mani mi accarezzano le cosce da dietro, su fino alla schiena facendomi inarcare, e sento il suo cazzo finto sfiorarmi una natica. Amo farmi dominare da lei... vorrei che ora si mettesse sdraiata sotto di me e che mi leccasse per bene come sa fare lei, vorrei farmi scopare dalla sua lingua e gemere senza ritegno, ma non glielo dico, aspetto di fare quello che ha deciso lei. Porta la punta del strap-on a sfiorare la mia apertura e basterebbe quello a farmi venire, tanto sono eccitata, ma lo sta solo umidificando. Me lo strofina addosso per un tempo deliziosamente lungo, in modo lento e io gemo a bocca aperta con le gambe tremanti. Sono quasi al limite quando la sento allontanarsi, per poi puntarmi il suo cazzo di gomma sul ano... vuole inculami e io non desidero altro. Con una leggera pressione è dentro, fa dei movimenti circolari e lenti fino a entrarmi completamente dentro. Con una mano si avvicina alla mia figa calda e bagnata, mi infila dentro due dita e mi stimola il clitoride con una lentezza che mi fa impazzire. Ha deciso di volermi uccidere oggi! Gemo a piena voce, muovendo i fianchi per andarle incontro, per volerne sempre di più, lei si avvicina al mio orecchio e mi sussurra cose sporche, sa mi piace.
" Sei così bella mentre ti lasci scopare da me... ", e quando fa così io non ci capisco più niente. " Potrei chiavare il tuo culo tutto il tempo ", e queste parole, le spinte lente, la stimolazione al clitoride sono la mia rovina... vengo gemendo talmente forte che i vicini dell'appartamento di sopra, quelli che hanno due bambini, ci toglieranno il saluto dopo le mie urla di piacere.
Gemma si stacca da me e si mette sdraiata con le gambe aperte, iniziando a toccarsi. Io mi avvicino subito e mi butto a bocca aperta sulla sua figa bagnata, la voglio sentire su di me. Lei mi afferra per i capelli e muove i fianchi sulla mia lingua. La tengo dura e la penetro con questa facendola gemere, buttando la testa indietro sui cuscini.
" Vorrei farmi scopare la figa dalla tua lingua davanti al tuo fidanzato... ", dice e geme. Anch'io gemo al'idea di fare una cosa del genere. Filippo non sembra il tipo che apprezzerebbe fare cose del genere...
voglio far godere Gemma come lei ha fatto con me, continuo a darmi da fare con la lingua... non pensavo che la figa avesse un così buon sapore, mi piace anche quello del cazzo, ma la figa è così proibita che la rende ancora più piacevole. La sento venirmi in bocca, e ciuccio tutto il suo orgasmo, volendo di più. Mi alzo sulle ginocchia e mi metto per traverso su Gemma che è ancora a gambe larghe. Ci mettiamo a forbice, io neanche conoscevo questa posizione prima, le nostre fighe calde, vogliose e bagnate che si toccano. Muovo i fianchi lentamente per far combaciare i clitoridi, e quando si sfiorano, bacio Gemma. La mia lingua che struscia sulla sua, è un bacio di quelli bagnati e rumorosi. Mi sfrego duramente su di lei, so che le piace... faccio leva sul suo ginocchio piegato per non perdere equilibrio, le sue mani mi stringono le tette.
" Sei proprio una sporcacciona... la mia troietta tutta da chiavare. ", dice gemendo. Io vengo di nuovo e la sento irrigidire le gambe.
Siamo stanche e appagate, ci guardiamo e ridiamo, complici... sappiamo entrambe che mangeremo qualcosa e poi riprenderemo di nuovo. Oggi è solo venerdì, abbiamo un lungo week-end difronte.
scritto il
2016-04-13
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