Miranda

Da un po' di tempo in qua sto cercando di fare delle interviste, a sfondo sessuale, ad amiche che ho conosciuto bene durante l'adolescenza e la prima giovinezza. Pensavo che, essendo ormai tutte over 60, la cosa fosse relativamente agevole, e invece ho notato che molte sono restìe a parlare dei loro trascorsi, nonostante le loro relazioni fossero straconosciute all'epoca, quanto meno a noi della compagnìa. Dai e dai, però, sono riuscito a strappare la prima intervista a Miranda, che però ai tempi e tuttora è conosciuta come Wanda. La prima domanda, ovviamente, riguarda nome, età, stato civile e professione, giusto per inquadrare il personaggio. "Allora, sono Miranda detta Wanda, ho 66 anni, sono single, ho un figlio di 43 anni e sono in pensione da sei anni, dopo aver lavorato per 45 anni in una sartoria importante dove sono partita come stiratrice fino a diventare modista. Mi sto godendo la pensione nel migliore dei modi: sto bene, faccio lunghe passeggiate e molta ginnastica, ho un fisico tonico e, insomma, nessuno mi dà gli anni che effettivamente ho" R.: "Tu sai che questa che ti sto facendo è un'intervista a sfondo sessuale" M.: "Certo, e so pure che dovrebbe comparire da qualche parte sul web. Da parte mia non ci sono problemi, non ho niente da nascondere" R.: "Tu ti difendi molto bene pure adesso, ma ai tempi eri proprio la classica "bellona": alta, tettona, culo a mandolino, sguardo ammiccante... A che età il tuo primo rapporto sessuale?" M.: "Diciamo anche che ero un tipo chiacchierato. Beh, magari non ci credi, ma io sono stata deflorata a 18 anni e mezzo. Fin lì coi ragazzi me l'ero cavata barcamenandomi con dei "surrogati", ed ero riuscita a salvaguardare l'imene. Con Daniele, però, sono capitolata come una pera cotta al secondo appuntamento. E' stata una storia breve, durata tre settimane, ma molto intensa. Della storia ho un buon ricordo, di Daniele decisamente no perché si comportò da stronzo mollandomi per un pretesto ridicolo. Acqua passata, ma se ci ripenso ancora m'incazzo. Quando ti ho conosciuto credo che io avessi già vent'anni e forse già praticavo anche l'anale. Certo dopo Daniele mi sono calati i freni inibitori. Non ho mai avuto problemi ad avere dei ragazzi. Ero un tipo che si notava. Pensa che a 14 anni già portavo la terza di reggiseno, a 16 anni la quarta. Dopo la maternità, a 23 anni, ho dovuto passare alla quinta. Questo per dire. Il mio culo è bello ancora adesso, il viso un buon biglietto da visita. Insomma, piacevo parecchio e tuttora mi difendo bene" R.: "Con quanti uomini hai fatto sesso?" M.: "Tra storie e storielle sono a quota 28, compresa l'attuale che ancora non ho capito se sia una storia o una storiella. M'incontro con un uomo di nove anni più giovane da quasi un anno, mi piace la sua compagnìa ma ho l'impressione che sia un po' tutto all'insegna del sesso e del divertimento. Tra l'altro ho pure il sospetto che frequenti un'altra donna. Una sensazione, niente di più. Eppure sai che ti dico? Anche se fosse così non è che me ne importerebbe granchè. E con questo puoi capire che il mio coinvolgimento è piuttosto relativo." R.: "Hai mai fatto sesso per interesse?" M.: "Per soldi no, assolutamente. Diciamo che con un paio di uomini ho scopato pensando che, così facendo, avrei potuto ottenere dei favori. Mi sono sbagliata, non è successo niente, ma avevo un interesse nell'andare a letto con quei due. Quindi alla tua domanda devo rispondere affermativamente" R.: "Come sei rimasta incinta?" M.: "Frequentavo un uomo sposato, un possidente che mi ha regalato serate importanti: ristoranti raffinati, locali esclusivi... Solo che voleva chiavare senza preservativo, non dovevi nemmeno pensare d'inguantargli il cazzo, s'arrabbiava di brutto. E così, dai e dai, dopo sette mesi sono rimasta incinta. La cosa ha comportato l'immediata rottura del fidanzamento con Giancarlo (lui, infatti, non entrava senza il gommino), ma non sono rimasta in mezzo a una strada. Il padre di mio figlio mi ha sostenuto economicamente per quattro anni e anche in seguito si è sempre ricordato. Da questo punto di vista non posso certo lamentarmi" R.: "Non dev'essere stato facile tirare avanti da mamma single..." M.: "Facile no, ma i miei mi hanno dato una mano nella cura del bambino e così ho potuto lavorare di più, guadagnare di più, dimostrare di cos'ero capace, fare carriera all'interno della sartoria. Non posso lamentarmi. Anche perché poi il padre, una volta superata la scuola dell'obbligo, ha pensato lui alle tasse d'iscrizione e ai libri, sia al liceo che all'università. Fabio ha fatto il resto, diplomandosi e laureandosi col massimo dei voti. Mi ha riempito d'orgoglio e se restare incinta è stato (sicuramente) uno sbaglio, sono felice d'aver fatto quello sbaglio. Poi ha vinto un concorso che l'ha portato lontano. S'è fatto una famiglia là, è felice anche se non ha avuto figli. Quindi sono felice anch'io, pur se lo vedo solo due o tre volte l'anno" R.: "Hai mai tradito?" M.: "Si, certo. Sono andata col padre di mio figlio quando ero fidanzata con Giancarlo. E uno dei due coi quali sono stata per interesse, me lo sono portato a letto che ero incinta di cinque mesi" R.: "Cos'ha comportato in negativo essere una mamma single?" M.: "Beh, il fatto che tutti quelli con cui sono stata hanno pensato innanzitutto al sesso e solo in un secondo momento ad altro. Del resto una che ha avuto un figlio senza essere sposata è una che scopa, no? All'inizio mi dava fastidio, poi mi sono abituata. Di far la vita della monaca proprio non mi andava" R.: "Sei mai stata con una donna?" M.: "No, per carità! Non ho niente contro le lesbiche, ma personalmente non riesco proprio a vedermi a letto con una donna" R.: "Com'è adesso la tua vita sessuale?" M.: "Soddisfacente, direi. Sette-otto chiavate al mese le faccio tutte, e a 66 anni non è male vero?" R.: "Che altro dirti? Grazie della chiacchierata" M.: "Grazie a te".