Sorpresa da mio marito legata al cane come una cagna - Atto 2°
di
Woman dog
genere
zoofilia
Mentre mio marito mi rivolgeva in tono sprezzante le sue imbarazzanti domande mi aveva fatta posizionare col fianco rivolto verso di lui imponendomi di tenere la testa girata in maniera da potermi guardare negli occhi mentre mi parlava.
Lui col telefonino in mano mi parlava e riprendeva la scena che si presentava davanti ai suoi occhi.
Non era certo un bella scena per me che avevo una maschera al posto del viso sul quale,mentre rispondevo alle sue implacabili domande,continuavano a scendere gocce di lacrime che scivolavano copiose sul tappeto mentre dai lati delle mie labbra erano ancora evidenti i rivoli della sua potente e rabbiosa sborrata.
Anche dalla mia fica fuoruscivano gli ultimi residui dello sperma col quale il cane mi aveva saturata nel tenero e naturale tentativo di ingravidarmi.
Nel momento in cui mio marito riprendeva quella scandalosa e oscena situazione,il cane mi leccava tra le cosce raccogliendo con la lingua gli ultimi residui del suo stesso seme.
Mio marito pareva insensibile alle mie implorazioni di sottrarmi a quella umiliante tortura e mentre io frignando continuavo nel mio racconto,lui mi insultava e mi incitava a scendere nei più scabrosi dettagli della mia vicenda.
Gli aveva così raccontato di quando,non ancora minorenne trascorravo delle ore a giocare col mio cucciolo sino a che,in età matura,incuriosita dalla lingua rossa che di tanto in tanto appariva sotto la sua pancia,non avevo cominciato a giocarci dapprima con le mani e poi con la bocca.
Mi ero subito abituata al sapore acidulo del liquido che emetteva quando lo stimolavo con le dita e con la lingua anche se le prime volte correvo in bagno a lavarmi o a sputare.
Poi avevo imparato ad ingoiarlo e da quel momento era diventato il mio gioco preferito.
Tutto ciò che ne era seguito era avvenuto in modo assolutamente naturale,senza malizia anche se istintivamente vivevo quella "storia" come un segreto tra me e Bobby(Così si chiamava il mio primo cane).
Col tempo,in assenza dei miei genitori aveva cominciato a giocare con lui completamente nuda e questo mi aveva fatto scoprire il piacere di essere leccata da lui tra le cosce.
La cosa mi faceva impazzire di piacere anche se percepivo il fatto che quando ero nuda in posizione supina a cosce spalancate davanti a lui che mi faceva godere leccandomi,lo vedevo nervoso e col coso rosso sotto la pancia particolarmente grosso e gocciolante anche se non lo avevo ancora toccato ne succhiato.
Un giorno per permettergli di leccarmi meglio,mi ero incoscientemente inginocchiata davanti a lui il quale dopo avermi leccata facendomi godere come mai prima,mi era salito in groppa ed aveva cominciato a muoversi come se io fossi la sua cagna.
A quel punto con la mente obnubilata dal desideri e dalla libidine,anziché scrollarmelo di dosso,gli avevo afferrato il rosso dardo e lo avevo guidato dentro di me.
Tutto era avvenuto in un attimo!
Un bagliore accecante si era acceso davanti ai miei occhi mentre un dolore lancinante aveva colpito la mia pancia facendo fremere tutto il mio corpo.
Bobby mi aveva sverginata!
Via via che la bestia mi montava come fossi la sua cagna,il dolore si placava e si trasformava in un indescrivibile piacere culminato con il suo ferreo abbraccio e col blocco totale dei suoi movimenti dentro di me.
Col nodo completamente gonfio per evitare che vi fossero perdite di seme,aveva cominciato a sborrare scaldandomi l'utero e facendomi fremere davvero come una bestia.
Quando scendendo dalla mia groppa mi era rimasto legato dentro avevo avuto paura.
Paura che non si slegasse mai più e paura che al loro rientro i miei genitori mi potessero trovare in quella oscena posizione.
Poi mentre il cane tirava nel tentativo di slegarsi da me,aveva goduto altre due volte ed in quei precisi momenti avevo deciso che mai mi sarei privata di quell'impagabile,segreto piacere.
Quando finalmente ci siamo sciolti,ho chiuso il mio sesso con il palmo della mano e correndo in cucina,avevo preso un bicchiere nel quale avevo travasato tutto quello che avevo dentro.
Con gli occhi chiusi ho portato il bicchiere tra le labbra ed insieme allo sperma del mio amante,avevo ingurgitato anche i residui di sangue della mia perduta verginità.
Lui col telefonino in mano mi parlava e riprendeva la scena che si presentava davanti ai suoi occhi.
Non era certo un bella scena per me che avevo una maschera al posto del viso sul quale,mentre rispondevo alle sue implacabili domande,continuavano a scendere gocce di lacrime che scivolavano copiose sul tappeto mentre dai lati delle mie labbra erano ancora evidenti i rivoli della sua potente e rabbiosa sborrata.
Anche dalla mia fica fuoruscivano gli ultimi residui dello sperma col quale il cane mi aveva saturata nel tenero e naturale tentativo di ingravidarmi.
Nel momento in cui mio marito riprendeva quella scandalosa e oscena situazione,il cane mi leccava tra le cosce raccogliendo con la lingua gli ultimi residui del suo stesso seme.
Mio marito pareva insensibile alle mie implorazioni di sottrarmi a quella umiliante tortura e mentre io frignando continuavo nel mio racconto,lui mi insultava e mi incitava a scendere nei più scabrosi dettagli della mia vicenda.
Gli aveva così raccontato di quando,non ancora minorenne trascorravo delle ore a giocare col mio cucciolo sino a che,in età matura,incuriosita dalla lingua rossa che di tanto in tanto appariva sotto la sua pancia,non avevo cominciato a giocarci dapprima con le mani e poi con la bocca.
Mi ero subito abituata al sapore acidulo del liquido che emetteva quando lo stimolavo con le dita e con la lingua anche se le prime volte correvo in bagno a lavarmi o a sputare.
Poi avevo imparato ad ingoiarlo e da quel momento era diventato il mio gioco preferito.
Tutto ciò che ne era seguito era avvenuto in modo assolutamente naturale,senza malizia anche se istintivamente vivevo quella "storia" come un segreto tra me e Bobby(Così si chiamava il mio primo cane).
Col tempo,in assenza dei miei genitori aveva cominciato a giocare con lui completamente nuda e questo mi aveva fatto scoprire il piacere di essere leccata da lui tra le cosce.
La cosa mi faceva impazzire di piacere anche se percepivo il fatto che quando ero nuda in posizione supina a cosce spalancate davanti a lui che mi faceva godere leccandomi,lo vedevo nervoso e col coso rosso sotto la pancia particolarmente grosso e gocciolante anche se non lo avevo ancora toccato ne succhiato.
Un giorno per permettergli di leccarmi meglio,mi ero incoscientemente inginocchiata davanti a lui il quale dopo avermi leccata facendomi godere come mai prima,mi era salito in groppa ed aveva cominciato a muoversi come se io fossi la sua cagna.
A quel punto con la mente obnubilata dal desideri e dalla libidine,anziché scrollarmelo di dosso,gli avevo afferrato il rosso dardo e lo avevo guidato dentro di me.
Tutto era avvenuto in un attimo!
Un bagliore accecante si era acceso davanti ai miei occhi mentre un dolore lancinante aveva colpito la mia pancia facendo fremere tutto il mio corpo.
Bobby mi aveva sverginata!
Via via che la bestia mi montava come fossi la sua cagna,il dolore si placava e si trasformava in un indescrivibile piacere culminato con il suo ferreo abbraccio e col blocco totale dei suoi movimenti dentro di me.
Col nodo completamente gonfio per evitare che vi fossero perdite di seme,aveva cominciato a sborrare scaldandomi l'utero e facendomi fremere davvero come una bestia.
Quando scendendo dalla mia groppa mi era rimasto legato dentro avevo avuto paura.
Paura che non si slegasse mai più e paura che al loro rientro i miei genitori mi potessero trovare in quella oscena posizione.
Poi mentre il cane tirava nel tentativo di slegarsi da me,aveva goduto altre due volte ed in quei precisi momenti avevo deciso che mai mi sarei privata di quell'impagabile,segreto piacere.
Quando finalmente ci siamo sciolti,ho chiuso il mio sesso con il palmo della mano e correndo in cucina,avevo preso un bicchiere nel quale avevo travasato tutto quello che avevo dentro.
Con gli occhi chiusi ho portato il bicchiere tra le labbra ed insieme allo sperma del mio amante,avevo ingurgitato anche i residui di sangue della mia perduta verginità.
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