La Capa
di
gold
genere
etero
Ciao, questa storia è accaduta all’inizio del mese e mi sono deciso ora a scriverla x una serie di motivi che vi dirò solo al termine della storia. Io sono un ragazzo di 23 anni di Bologna e in questo momento sto prestando servizio, in alternativa al militare. Prima di iniziare va fatta una premessa. Già da quando sono arrivato in questa associazione mi ero reso conto che la capa mi aveva preso in simpatia, infatti si scherzava molto insieme e si rideva anche molto assieme. Io essendo un tipo cordiale e molto espansivo quando andavo a casa salutavo sempre mandando un bacio x aria, e lei puntualmente me lo rimandava. Un giorno, non ricordo bene quando mi chiese di darglielo realmente, e così feci. Le diedi due baci cordiali sulle guance come si fa con amici, parenti etc. Comunque tra noi era nato un buon rapporto, ma nulla mi avrebbe fatto presagire quello che sto x raccontarvi.
Torniamo all’inizio di questo mese. Un giorno, intorno alle 12 all’interno dell’ufficio ci fu una forte discussione in merito alla mia dislocazione nell’ufficio. La capa, che per comodità chiamerò S., alzò + di tutti la voce disse “Lui è mio!!! E ora me lo porto di là!!!” Mi prese per mano in una situazione di sbigottimento generale e mi portò nel suo ufficio, sbattendo la porta dietro di se. Una volta dentro l’ufficio S. tirò un sospiro di solievo e di appagamento per la grande imposizione che aveva dimostrato davanti a tutti i dipendenti ma anche davanti al presidente, un gradino sopra di lei. Io non avevo coraggio di proferire parole, stavo zitto e muto cercando di trattenere il respiro e cercando pure di non far fare rumore al mio cuore nei suoi battiti. S. quando si incazza sono cavoli amari x tutti, x questo cercavo di rendermi il + invisibile possibile. Dopo qualche attimo di assestamento S. si sedette e si accese una sigaretta. Sembrava tornato tutto alla normalità. Io continuavo a restare in silenzio e allora lei mi disse “Cosa c’è? Come mai sei così silenzioso?” Io le risposi che ero rimasto molto colpito dalla sua grande sfuriata che aveva fatto , solo x me. Lei mi rispose “Dovevano capire tutti che qui dentro tu sei mio, e se qualcuno ha bisogno di te prima lo chiede a me e poi io deciderò!” A quel punto rimasi del tutto senza parole. Dopo qualche minuto ci mettemmo a lavorare. Io rimasi nel suo ufficio e nessuno venne a disturbare x nessun motivo. Arrivata la pausa pranzo io mi alzai x andarmene a mangiare qualche cosa nel bar sottostante e le dissi avvicinandomi “S. io vado a mangiare qualche cosa tu resti qui o vieni anche tu?” In quel momento lei mi mise la mano sul pacco e la strusciò e lo strinse forte, io ci rimasi di sasso, ma il mio cazzo reagì all’istante. Mi tirai indietro assai stupito. Non dissi niente. Lei mi disse “Se ti va ti raggiungo + tardi, devo finire alcune cose.” Io le dissi “Fai pure, al massimo ci rivediamo qui nel pome.” La cosa che mi stupì e che dopo che io mi ero scostato lei parlò e si comportò come nulla fosse.
Quando andai a mangiare il pensiero di lei mi tormentò. Non si può certamente dire che sia una gran bella figa…anzi! E’ abbastanza bassa, formosetta, ed intorno ai 45/50. Però in lei c’è sempre stato qualche cosa che mi eccitava da impazzire, non so bene cosa sia, ma è così. In quel momento ho fatto supposizioni, sarà che credo che non abbia l’uomo e quindi l’idea che lei sogni un cazzo da spolparsi mi eccita da morire, oppure l’idea che è la mia capa e che è decisamente + grande di me, oppure…non lo so. Fatto sta che questo pensiero mi ha tormentato x tuta l’ora che ho a disposizione x il pranzo.
Nel mio ritorno in ufficio noto che S. era ancora seduta alla sua scrivania a lavorare.
Io mi siedo accanto a lei x rimettermi a lavorare. La giornata trascorre normalmente senza nessuna stranezza. Arrivati a sera mi sto preparando x tornare a casa e vedo che S. si prepara di fretta e furia anche lei. Sapeva che aveva un appuntamento ed infatti era così. Mentre stavo x prendere l’ascensore mi sento chiamare e fermo le porte che si stavano x chiudere. Era S. che doveva scendere pure lei. Nel momento in cui si chiusero le porte dell’ascensore S. mi piazzò nuovamente la mano sul pacco, e questa volta era già duro, non so dire il perché. Vidi che ciò le diede molta soddisfazione e cominciò a sfregare sempre + forte fino a quando non arrivammo a piano terra. Arrivati, uscimmo e io senza dire nulla mi diressi verso casa lei mi chiamò e mi lasciò un biglietto, poi mi disse “A presto!!!”
Da com’era piegato e dalla calligrafia notai subito che lo aveva scritto quando era in ufficio. Il biglietto ce l’ho ancora e mentre vi scrivo vi dico il suo contenuto. Incomincia a leggerlo “ Ciao…chiamami allo 051/xxxxxx oppure al 348/xxxxxxx e vienimi a trovare in via xxxxxxxx.
Vieni presto, ma prima chiamami. Grazie”
Appena finii di leggerlo rimasi a bocca aperta, non ci volevo credere. Non capivo se ero eccitato all’idea che questa mi volesse scopare fino alla morte oppure se ero io che…boh, non lo so neppure ora.
Fatto sta che quella sera non la chiamai.
Il giorno dopo al lavoro tutto fu tranquillo, S. era fuori città x lavoro. Arrivò sera in un lampo. Prima di andarmene x tornare a casa andai in bagno x lavarmi le mani. Ero in procinto di uscire che S. entra nell’antibagno, comune a maschi e femmine. Senza proferire verbo mi piazzò la mano sul pacco e col solito movimento me lo fece indurire in un istante, poi mi disse “Allora?” E io le risposi ingenuamente ma allo stesso tempo spaventato ed eccitato “Allora cosa?” Mi sa che non accettò la risposta. Mi diede una spianta e mi fece entrare nel bagno degli uomini chiuse a chiave e se la mise nel reggiseno. Mi mise attaccato al muro e scese e me lo tirò fuori. Non fece in tempo a scapellarmelo un paio di volte con le mani che si ritrovò tra di loro il mio cazzo come non lo avevo mai visto. Era grossissimo, veramente grosso. Vidi che anche lei si stupì un attimo, ma di piacere. Incominciò a succhiarmelo. Ci dava dei leggeri colpi di lingua sulla cappella e poi lo prendeva tutto in bocca, e quando lo ingoiava faceva dei leggeri sussulti che mi fece eccitare ai massimi livelli. Avevo la cappella che stava x esplodere, ma lei non si fermava, continuava sempre + forte. Si aiutava con le sue manine che non riuscivano a prenderlo tutto. Mi spompinò ancora x poco perché dopo qualche istante le sborrari in faccia, e lei da vera maiala si leccò le labbra e le dita. Si pulì con la carta igenica e mi disse “Ora le chiavi le devi prendere tu, altrimenti non usciamo da qua.” Io mi feci coraggio, anche se a quel punto non ce ne voleva poi + tanto, e presi le chiavi, notando che aveva un seno assai prosperoso, a differenza delle apparenze; questo mi lasciò piacevolmente stupito come la pompa.
Una volta uscito dal bagno lei mi disse “Allora quando vieni a trovarmi?” A quel punto le risposi in maniera breve e concisa “Alle 21 sarò da te, fatti trovare!!!” Lei mi guardò con un sorriso molto malizioso e io me ne andai. Potevo sembrare freddo e glaciale, ma avevo il cuore che pulsava a mille, come il mio cazzo…ero ai massimi livelli di eccitazione…non mi tenevo + dall’eccitazione, nonostante mi fosse appena stata fatta una pompa.
Arrivato a casa non mi potei trattenere…mi feci una super sega…che razza di sborrata che tirai.
Arrivarono le 20.30 ed ero ancora un pochino indeciso se andare oppure no. Alle 20.45 mi decisi…mi docciai, mi sbarbai e mi risegai…ancora!!!
Alle 21.20 mi presentai a casa di S. Il cuore stava esplodendo…il dentro i pantaloni era ai massimi…non mi tenevo assolutamente +. Non so cosa mi stesse accadendo…ero supereccitato al sol pensiero!
Suonai. S. mi aprì. Era vestita in modo assai normale, gonna sotto il ginocchio, una scarpa ginnica, una camicetta con un maglione sopra, e per finire aveva una scarpina di seta attorno al collo. Mi disse “Ben arrivato!” E mi porse immediatamente un bicchiere di vino rosso, brindammo alla serata e lo bevemmo.
Da li a poco le chiesi di andare in bagno. Ero veramente supereccitato e sono sicuro che S. se ne era già accorta nel momento in cui entrai, perché mi buttò subito l’occhio sul pacco.
Uscito dal bagno trovai l’intero appartamento al buio, c’era solo una leggera luce fioca in direzione del salotto…non capivo. Mi diressi in quella direzione e mi accorsi che c’era un cero acceso. Lei non c’era +. Mi girai. Lei mi saltò addosso facendomi cadere letteralmente a terra. Incominciò a baciarmi con una foga e una voglia di lingua che creò in bocca da me un turbine d’aria da quanto muoveva la sua lingua nella mia bocca. Era impressionante, e io ero sempre + arrapato e + duro. S. incominciò a strusciarsi su di andando a cercare il mio cazzo, e lo trovò. I suoi movimenti di bacino erano rapidi e circolari, e ogni tanto andava su e giù, su e giù. Io cominciavo a prendere sempre + confidenza, fino a quando non resistetti +. La spinsi via e mi appoggia al tavolo e mi tirai giù i pantaloni e le mutande, mettendole in mano il mio cazzo, sembrava che non aspettasse altro. Incominciò a segarmi e nel mentre ci baciavamo, poi io la spinsi verso il basso in modo tale che potesse prendere in bocca, e così fece. S. si esibì in una pompa stratosferica usando le mani come supporto. Io ad un certo punto le presi la testa e la spinsi fortemente verso di me e lo infilai tutto in bocca, lei diede un leggero colpo di tosse da quanto oltre ero andato. Siccome S. è minutina la sollevai e le feci fare una 69 da in piedi, venne da urlo, lei è leggera e maneggevole. Incomincia a leccare e a succhiare lentamente il suo clito e mentre lei mi faceva una pompa sentivo che godeva e non poco. Sentivo che ad ogni mia leccata si bagnava sempre di +. Sembrava che si fosse piscata addosso. Dopo poco io le venni in bocca, ma lei non si fermò a spompinarmi, continuò finchè non mi tornò duro, e nel frattempo io continuavo a leccargliela e ciucciargliela. Appena il mio cazzo tornò ai massimi livelli la presi la girai e la misi a novanta sul tavolo, la sua figa era ben bagnata, era già venuta, quindi era un fiume in piena. Prima di entrare gli sfregai la mia cappella calda sul clito e sentii un gemito di assoluto piacere. Dopo pochissimi istanti entrai dentro…era fatta…incominciavo a scoparmi la mia capa. Ad ogni mio colpo corrispondeva un suo gemito, la sua figa era caldissima, bagnatissima e molto accogliente, credo che fosse da un bel po che non scopasse. In quella posizione durammo poco, fino a quando lei non si stacco e decise di salirmi sopra. Io mi sedetti sulla poltrona e lei mi cavalcò dandomi le spalle, uno spettacolo unico. Vedevo alla perfezione il mio cazzo che le entrava dentro e senti9vo le mie palle e le mie coscie che erano bagnate, non di sudore, ma dei suoi umori….in quella posizione ci restammo fino a quando lei non venne. A quel punto credendola soddisfatta la allontanai. Lei mi disse “Ma che fai? Non credo proprio!!! Non abbiamo micca finito!!!” Così dicendo mi fece alzare e si sedette lei sulla poltrona ormai fradica del mio sudore e della sua pasera. Spalancò le gambe e disse “Continua a scoparmi, Voglio andare avanti così ancora x molto tempo!!!” Non me lo feci ripetere 2 volte. Le entrai nuovamente dentro, e come ormai di consueto ad ogni mio movimento corrispondeva un suo gemito di assoluto piacere, era eccitantissimo!!! Dopo qualche minuto che la scopavo in quella posizione lei mi fece alzare, si mise a pecorina e tirando fuori un flaconcino di crema liquida nivea mi disse “Spalmamene sul culo ed incomincia ad entrare prima con un dito,poi con due, poi con tre e poi scopamelo!!!” Io incredulo e titubante arretrai un momento, e lei alzando la voce “Scopami il culo!!!” A quel richiamo mi avvicinai e le cosparsili buco con la crema. Incomincia con un dito come mia aveva detto. Lei incomincio subito a gemere, credo che i primi gemiti non fossero di assoluto piacere, anzi erano di dolore. Successe la medesima cosa con due e tre dita. Mentre io le masturbavo il culo lei si masturbava la fica, e vedevo ke brillava, la toccai ed era veramente spolta.
Dopo qualche istante lei mi disse con un filo di voce misto a gemito “Daiiiiii….ora scopamelo!!!” Mantenendosi le chiappe larghe mi fece spazio per entrare con il mio cazzo. La cappella non entrava tutta, anzi. Il buco era ancora troppo stretto. Aggiunsi un poco di crema e riprovai. Lei si allargò le chiappe e mi disse “Schiaffalo dentro…forza…fammi godere al massimo livello!” Spinsi + energicamente e la cappella entrò, e nel medesimo istante ci un urlo lancinante di dolore. Io mi fermai lei disse “Continua…non provare a fermarti.” Continuai fino a quando tutto il mio cazzo non le era entrato nel culo. Era strettissimo per il mio cazzo, le pareti del suo culo erano praticamente sovrapposte alle mie. Lei gemeva sempre + forte io non mi fermavo, ci avevo preso un sacco di gusto. Dopo poco i suoi lamenti si trasformarono in grida di piacere. Gridava che era uno spettacolo, al diavolo i vicini!!!! Da quella posizione ci staccammo dopo poco. La feci mettere a terra con le spalle sul pavimento, le feci portare le gambe divaricate verso le spalle in modo tale che il buco del culo si divaricasse ulteriormente. Ora era ben divaricato. Incomincia a riscoprala nel culo e non mi fermai +. Lei gridava sempre + di piacere, e nel frattempo si toccava la figa. Dopo una decina di minuti che tenevamo quella posizione le dissi “Stopper venire!!!” La cappella e tutto il cazzo mi si ingrossarono a dismisura. Lei mi rispose “Non uscire…sborrami nel culo!!!!” Ero esterrefatto, ma ubbidii. Le innondai il culo di sborra in un gemito collettivo di piacere.
Quella sera si concluse con un altro paio di scopate del genere.
Da quel giorno io e S. 2-3 volte alla settimana ci vediamo a casa sua per divertirci assime. Una volta è successo pure in ufficio durante l’ora di pranzo….che scopate con la capa.
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